Certo, io non minimizzo. Ma voglio riportare il tutto alla realtà scientifica, per evitare il panico in cui anche i media faranno sguazzare il pubblico per audiance.
Se si ha paura della propria incolumità basta come dicevo bere, se si è affetti da malattie croniche avere qualche giorno di permesso per malattia (se possibile, e dovrebbe esserlo), e fare pausa quando ci si sente stremati. Ah, ovviamente coprirsi il capo per evitare colpi di calore e di sole (o stare all'ombra ogni tanto).
Sui costi che ne deriveranno, in un certo senso sono situazioni che dovrebbero essere pronti ad affrontare e per cui dovrebbero esistere dei piani. Il calo della produttività sarà inevitabile, ma non lo vedo come un grosso danno. Se poi si mette dinnanzi il denaro all'uomo, è un'altra storia...
In alcune zone della Spagna, tipo in Andalusia dove raggiungi facilmente i 42-43 gradi, in diversi ambiti lavorativi fanno pause dal lavoro anche di 3 ore durante il giorno nelle ore più calde per non parlare delle attività commerciali che aprono alle 17 o anche 18 per chiudere in tarda serata.
Siccome il clima non lo possiamo cambiare dall'oggi al domani, ma neanche dopodomani, tocca adattarsi..non c'è alternativa purtroppo.
Al di là di ripercussioni VERE sul fisico (perché la stragrande maggioranza di chi si lamenta di questo genere di situazioni è solo perché deve fare le palle 4x4 d'avanti ad un monitor con un climatizzatore acceso a causa di frustrazioni personali che sfogano usando le anomalie di temperatura) se non cominciamo a prenderla con un po' di filosofia non ne usciamo, perché arriverà, non c'è possibilità di freno e abbattersi non lo eviterà comunque.
GFS06z va incontro a ECMWF per una dinamica forse mai vista a Giugno o al limite del mai visto, su alcune porzioni d'Europa ma a ben vedere alcune carte del passato, Luglio 2015 sembra simile e forse con una durata ben maggiore.
Andiamo step by step perché la sorte di quella goccia fredda non è affatto chiara dopo le 144h, io credo e spero che entrambi i modelli stiamo esasperando la configurazione sul lungo termine anche se c'è da dire che per abbattere un simile schema c'è bisogno di un affondo deciso e non di ulteriori attese, non possiamo fare altro che vedere come procede l'evento.
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Al Sud avviene all'incirca lo stesso, ma con un'ora di anticipo (perchè in Spagna starebbero un fuso orario indietro in realtà, ma adottando quello dell'Europa Centrale che condividiamo anche noi l'orario è apparentemente lo stesso). Non a caso i negozi riaprono alle 16,30-17 e chiudono alle 21. La cena alle 21,30. Anche noi pausa di 3 ore dalle 13,30-14 fino alle 17.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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Se parliamo di realtà scientifica, questi sono i dati.
deathrate.png
Tra un anno molto caldo come il 2003 e 2004 ci passano circa 40 mila morti in meno, solo in Italia. Gli anni in cui la stagione estiva è stata molto calda sono evidentissimi, 2003, 2012, 2015, 2017 hanno decine di migliaia di morti in più degli anni successivi e precedenti, ma anche 1998 e 1983 sono ben visibili (il trend di fondo invece è dovuto alla demografia). Le persone vulnerabili possono morire eccome per il caldo, anche se si evitano comportamenti a rischio.
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