Ricordo a giugno si creava la condensa sul rubinetto facendo scorrere l'acqua fredda... per fortuna questa settimana ero in ferie e mi son risparmiato le notti a 25 gradi e 90% di ur
Non ho la spiegazione definitiva ma l'umidità del suolo non c'entra quasi niente. Ricordo periodi nebbiosissimi con suolo arido e viceversa; e poi allora il dp in mare dovrebbe essere il più alto e non è così. Sicuramente l'acqua la fornisce il Mediterraneo ma in modo molto più macrogeografico.
Ottima invece la strada aperta da Galinsoga con la subsidenza e suo effetto sulla ventilazione al suolo (regime diurno estivo enormemente importante in pianura padana e per niente studiato)
Questo è vero, anche qua comunque è regolare in questi periodi. La mia era anche una nota (molto) tecnica legata al sistema informatico ci come funzionano le Davis.
La comunicazione tra sensore di temperatura e stazione si verifica ogni circa 10 secondi, ma a livello di archiviazione per ovvi motivi nel software al minimo si può archiviare 1 stringa ogni 60 secondi nel mio caso (settabile anche a 5-10-30 minuti se si vuole un DB più leggero).
Per quanto riguarda la temperatura il picco massimo letto dal sensore viene comunque archiviato dato che la colonna della temperatura è ulteriormente divisa in "minima durante i 60 secondi" e "massima durante i 60 secondi" per farla semplice. Dunque di base (a seconda dei software impiegati) l'archiviazione della temperatura è molto precisa. Se io leggo una temperatura massima di 33.9°C sul CML so che è il valore che mi ritrovo anche sul PC archiviato nel DB e so che è la temperatura massima che magari è apparsa in stazione anche per soli 10 secondi.
Il sensore di umidità invece viene aggiornato già di suo ogni circa 1 minuto e non ha la funzione di leggere gli estremi dell'intervallo.
Dunque sulle Davis (ed è giusto che sia così) la temperatura è il parametro meglio assicurato.
Io ad esempio sul CML leggo 26.1°C di dewpoint massimo assoluto, però archiviato al minuto nel mio database leggo un massimo di 25.7°C, proprio per questioni di gestione informatica, la stessa cosa vale per gli altri parametri derivati.
Quindi se sulla temperatura so che il valore è preciso al decimo, per altri parametri devo invece stare più largo (0.5°C/1°C) con la precisione proprio per questi piccoli limiti tecnici. Non cambia nessun senso del discorso, sono dettagli.
Segnalo inoltre che il 28/06 ho rilevato un Heat Index massimo di ben 44°C (ha fatto 35.2°C con 57% di UR per un minuto) e non so quanti altri paragoni ci siano nel passato.
Il dew point massimo era del giorno prima, l'Heat Index funziona un po'diverso, è quello che viene usato da MeteoSvizzera per le emissioni di allerte canicola.
Stazione Davis Vantage Pro 2
La tua osservazione è assolutamente pertinente... diciamo che la nebbia e la foschia sono molto spesso il "prodotto finale" di un forte irraggiamento notturno, da parte di suoli che possono essere asciutti (o anche gelati, ossia l'antitesi dell'evaporazione) però è anche vero che più l'aria è secca, minore è la sua capacità termica e dunque più rapido il suo raffreddamento... è il motivo per cui ad esempio in molte conche intermontane hai u.r. satura al mattino, nonostante valori di u.r. molto bassi nelle ore pomeridiane e questo lo si nota osservando l'ampiezza del delta termico tra minime e massime (che può toccare o perfino superare i 25°C).... con aria già molto umida in partenza si perde molto meno calore durante la notte, proprio per l'elevata capacità termica dell'aria umida, in condizioni come quelle vissute in questa estate, il prezzo che si paga è un modesto contenimento delle massime ma con minime molto alte...
Non ho nessun numero specifico per la pianura padana ed è probabilmente molto meno ma al centro della corn belt americana, quella regione dove si osserva a causa dell'intensificazione dell'agricoltura un calo delle temperature estive ed un anomalo aumento delle precipitazioni con il caldo intenso e assenza di vento può capitare questo (almeno fino a chè c'è abbondante acqua da evaporare ma qui è lo stesso mais che si stà creando le condizioni ideali):
Ultima modifica di galinsog@; 29/07/2019 alle 10:45
Ricordo che il mais in fioritura con alte temperature (quindi, a seconda delle zone e dello stadio vegetativo, nel periodo 15 giugno-primi di luglio), può evapotraspirare fino a 9 mm al giorno.
Nelle zone di campagna questo può provocare un aumento dell'umidità, specialmente se si irriga "a pioggia" come è di solito fare da me.
Sì, molto sensata la spiegazione con il mais, quindi devo ammettere di essermi almeno in parte sbagliato, dato che si può comunque ricondurre ad umidità del suolo, beninteso sparata in atmosfera da piante simili a pompe. Questo spiegherebbe anche la collocazione dei picchi di DP in Lombardia e non in Emilia, dato che là il mais è più diffuso (quasi monocoltura) ed irrigato, nell'Ovest della regione, in modo ancora più copioso che nell'Est, cioè a scorrimento. In più, subito ad Ovest del Milanese, c'è la grande area risicola, ed il riso in piena estate ha le camere allagate e traspira anche tanto.
Ultima modifica di alnus; 29/07/2019 alle 20:15
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