ottimo post di cui ti ringrazio, purtroppo l'importanza eccessiva data all'urbanizzazione per spiegare il warming in atto è un problema di concetto (secondo me, non si offenda nessuno) di tantissimi utenti, anche tra quelli che ritengo più equilibrati e preparati. sembra quasi un problema trasversale al grado di competenza che un meteoappassionato può avere, e questo spesso mi frustra...
CHIUSO OT.![]()
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Se esaminaste i radiosondaggi di Milano vedreste questo:
E quelli di Udine, vedreste questo:
La linea blu è la media 1988-2018. Dov'è il sotto media? E' quasi inesistente.
E si risale subito 3° sopra la media.
Analizzando le temperature al suolo, scommetto che risulterebbero quindi 3° sopra media sia nelle minime sia nelle massime tra Milano e Udine, approssimativamente Nordest Italia, rispetto alle medie 81/10.
Nulla di cui stupirci: in realtà fa caldo al suolo perchè fa caldo anche in quota.
Ultima modifica di burian br; 31/07/2019 alle 22:28
Studio sull’isola di calore delle citta italiane - RCI – Riscaldamento Climatizzazione Idronica
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E anche luglio ce lo siamo tolti dagli organi di riproduzione maschile
I modelli sono discreti per il Nord in base alle medie (ma piuttosto piovosi), in senso assoluto non si vedono grandi rinfrescate, per il Sud invece carte calde, molto per l'estrema porzione meridionale, quello che riduce l'anomalia è il periodo contestualizzato.
C'è una maggiore possibilità di infiltrazioni Nord-Atlantiche e minore di blocco stamani (la WR3 citata ieri) ma i modelli cambiano ogni 6/12 ore quindi al momento prendiamo le tendenze per quelle che sono:
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Continuo a pensare che pesi sempre di più lo schema circolatorio nord-atlantico, che si sta riconfigurando sulla base di un imprinting PDO+ da almeno 15 gg, la situazione è poco evolutiva proprio perché mancano altre forzanti, a partire dalla MJO che non sembra assumere una magnitudo significativa, il che per molto aspetti è un bene, visto cosa è successo in giugno... siamo sempre al pelo tra un pattern zonale con la coda delle perturbazioni a sfiorare le Alpi (e che, a causa della disposizione delle anomalie termiche e di geopotenziale tra Algeria e S-Iberia, può essere una grossissima seccatura per l'estremo Sud e le isole) e un WR3 abbastanza mal definito, con baricentro grossomodo italo peninsulare-balcanico, che rischia di essere bello pesante per tutti. In questa prima decade di agosto si hanno concrete chances di restare nel limbo per molto tempo, ossia in un contesto abbastanza caldo in generale, decisamente caldo al Sud, anche se magari senza situazioni di eccezionalità...
Tra l'altro l'inaffidabilità dei forecast inerenti la magnitudo della MJO (problema non certo attuale, mi pare che i modelli lo abbiano da sempre) rende particolarmente indefinito il lungo termine, per cui > 180 ore si fatica veramente a tracciare una tendenza ipotetica.
I livelli della settimana scorsa...dove? Da me ha fatto massime seguenti: Lunedì 32, Martedì 35, Ieri 33,5. Caldissimo, son d'accordo con te, soprattutto una ripresa termica allucinante rispetto al giorno prima (con massima 22), ma per fortuna meno rispetto all'ondata della settimana prima quando abbiamo fatto 38, 37.5 e 38.5 (raggiunti il 26). Ma più che altro abbiamo raggiunto questi livelli perchè avevamo già una +18 Lunedì.
Quindi il tema non è che serve una +0 fissa in PP, bensì il fatto che ormai la +18/+19 è diventata assolutamente di casa in P.P., e la +22 ha una frequenza pari a quella della -6 in inverno (almeno 2-3 volte all'anno capita sempre). Quello è il vero problema, per una perturbazione come quella di Domenica ci sono una costellazione di +18/+20 tutte intorno.
Esatto, e si nota anche bene come la 2° decade di Luglio abbia avuto isoterme leggermente al di sotto della media su entrambe le stazioni, e infatti la risposta al suolo non si è fatta attendere: a FE ad esempio ha chiuso a -0,5 dalla 1971/00, il che probabilmente significa anche un -1 sulla 1981-10, quindi risposta pure buona per le termiche avute.
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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