Volevo capire se questa piaga, perchè questa lo è, è innescata da mani criminali e si protrae per le alte temperature che oramai si raggiungono in quelle zone o se la miccia viene innescata solo dalle temperature elevate.
E se è già successo in passato, ricordo un paio di anni fa e nel 2010 pure gli incendi, ma quelli furono innescati da mani mafiose che io ricordi. In ogni caso è una catastrofe, dove vogliamo andare ?
Wildfires in Siberia right now are... - Severe World Weather
Avevo anche io sentito da fonti locali di fulmini, anche perché le zone sono quasi disabitate e spero vivamente non ci sia la mano umana. In ogni caso è un disastro, milioni di ettari andati in fumo.
Articolo del Corriere che parla di incendi senza precedenti tra Siberia e Alaska (con incendi persino in Groenlandia):
Incendi «senza precedenti» in Siberia e Alaska, a nord del circolo polare artico - Corriere.itA definirlo così sono sia il Cams (che dipende dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine) sia l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm). Gli incendi di quest’anno, oltre ad essere iniziati un mese prima del solito, sono straordinari sia per la loro durata, sia per la loro estensione territoriale. E stanno immettendo nell’atmosfera quantità enormi di anidride carbonica: secondo l’Omm, nel solo mese di giugno questi roghi hanno prodotto la stessa quantità di CO2 emessa in un anno dalla Svezia. E non è che una stima parziale, che alcuni scienziati ritengono già superata.
Sarà vero o si tratta del solito meteocatastrofismo urlato? Il problema è sapere dove trovare delle fonti che dimostrino queste dichiarazioni così impegnative.
Ultima modifica di ovestest; 31/07/2019 alle 04:32
il manifesto
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A quanto dicoonicono non intervengono nelllo segmiemtno incendi perhcè econimicamentbe non convenidnte.
La siberia è immmensa e solo parte dei boschi viene usatata,è cedua tagliata per fare legna.
Il resto segue cicli naturali ceh comprendono incendi
Per cui quasia a ogni estate ci sono incendi su sree immnense credo grandi anche come l'intera pianura padanaa
Più del triveneto:
cOver 15,000 Square Miles of Siberia Are on Fire and It'''s “a Global Ecological Catastrophe” – VICE News
Ultima modifica di Albert0; 04/08/2019 alle 09:29
Dalla pagina facebook "Chi ha paura del buio"
"I roghi nella taiga siberiana si stanno sviluppando più rapidamente di quanto si riesca a spegnerli.
Gli uomini messi in campo dall’agenzia forestale russa sono riusciti nell’ultima settimana a liberare dal fuoco 750.000 ettari di taiga. Nello stesso tempo, però, l’area interessata dai roghi è passata da 3 milioni a 4,5 milioni di ettari: una superficie estesa quanto Lombardia e Veneto messi insieme. O quanto la Danimarca, se preferite. Acqua o barriere sono efficaci solo parzialmente e molti incendi si trovano in zone praticamente irraggiungibili.
Al momento non possiamo risolvere il problema con le nostre sole forze. L’unico modo perché questo disastro abbia fine è un periodo di piogge intense, che però generalmente in Siberia cade in ottobre. Nello scenario peggiore gli incendi potrebbero quindi durare mesi.
La CO2 emessa in atmosfera ha raggiunto le 166 milioni di tonnellate, un valore pari all’emissione annuale di tutte le 36 milioni di auto presenti in Italia. Ma non finisce qui, perché all’emissione diretta va aggiunta anche quella indiretta dovuta al fatto che i milioni di alberi bruciati non potranno più assorbire anidride carbonica e rimpiazzarla con ossigeno. Una volta che le ceneri si depositeranno sui ghiacci artici, inoltre, diminuiranno la loro albedo facilitando così la loro fusione. E sapete cosa c'è sotto quei ghiacci? Altro carbonio pronto a diventare anidride carbonica e metano.
In tutto questo, un numero imprecisato ma sicuramente elevatissimo di animali viene arso vivo. Città e villaggi sono invasi dal fumo anche a 100 km di distanza dalle fiamme. Una gigantesca cappa grigia oscura la vista del sole provocando difficoltà respiratorie e rischi per la salute a migliaia e migliaia di persone. Nei giorni scorsi il fumo ha attraversato lo stretto di Bering e si è mescolato con quello dei numerosi incendi che stanno affliggendo l’Alaska.
Si tratta del maggiore disastro ecologico degli ultimi anni.
Tutto ciò accade mentre la World Meteorological Organization annuncia che luglio 2019 è stato il mese più caldo mai registrato, con quasi +1,2 °C a livello globale rispetto all’epoca preindustriale e +0,56 °C sopra la media di luglio nel periodo 1981-2010. Sono stati battuti record di temperatura in varie regioni del globo tra cui molte nazioni europee (Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo) e la stessa Alaska che in questi giorni è afflitta da centinaia di incendi. Ad Anchorage per la prima volta si è registrata una temperatura di 34 °C. Il mese precedente non era andato molto meglio, essendo stato il giugno più caldo a livello globale mai registrato.
Non possiamo più continuare a stare a guardare.
-Filippo"
Non lo ragazzi, io sono sempre più pessimista sulla questione.
Toni catastrofisti, non c'è che dire.
Non temere e non abbandonarti allo sconforto. Incendi sono sempre capitati in passato.
E nonostante il numeraccio (CO2 pari a quella emessa da 36 milioni di auto), sappi che il trasporto aereo ne produce 600 milioni di tonnellate in un anno. Quindi in confronto alle nostre abitudini occidentali non è niente.
Secondo me sono criminali.
Come anche l’anno scorso fu bruciata la California.
Difficilmente un fuoco si innesca da solo.
Guardate i filmati di sopravvivenza, per generare scintille ci vuol pomice da sfregare paglia è complicato.
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