ciònonostante è ben evidente che si tratti della stessa minestra
io comunque non penso ne a cut off ne a trascinamenti particolarmente lenti
il punto è che questo non basta per liberare il centro sud che rimane comunque condizionato fino a che l'atlantico si presenta in quello stato
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Scenari a confronto: mi sembra molto peggiore quello di agosto 2019, anche perché il nucleo rovente abbraccia l'intero Sud! Geopotenziali elevati e onda calda che si spinge fino in Grecia, qui se si attiva la ventilazione sud occidentale si toccheranno T a due passi dai record, se non più..
Infatti, le somiglianze con l'ondata di 2 anni fa sono parecchie e secondo me sono legate a una situazione teleconnettiva che tende temporaneamente a convergere:
IOD+
QBO+
PDO+
NAO- (l'agosto 2017 fu l'unico mese di quell'estate con NAO negativa).
Tenendo conto che siamo nel periodo meno movimentato dell'anno, io che solitamente sono scettico sul valore previsionale delle teleconnessioni, qualche peso tendo a darglielo...
in ECMWF si instaura una configurazione pericolosa ma, a mio avviso, è supportata da un probabile rientro fresco/molto fresco che la genera, da ovest, in GFS invece è un crescendo del caldo al Sud che OGGI SI, culminerebbe con una potente avvezione nord africana con la +25+27.
Il medio termine invece è un pò migliorato stamani, ma si è creata nuovamente una forte discrepanza da N e S: gli spaghi di Milano sul lungo sono a malapena 1-2 gradi sopramedia, quelli del Sud invece sono caldissimi.
L'agosto 2003 è stato un caso abbastanza singolare di pattern assimilabile a WR3 ma con EA neutro/-, tant'è che dalle vostre parti le anomalie termiche di portata maggiore si ebbero tra seconda e terza decade, mentre sul Nord e Centro tirrenico furono generalizzate, ma i picchi si registrarono soprattutto tra prima e seconda decade...
Ni, dipende dai punti di vista, ed ovviamente zona geografica. Senza dubbio per voi molto meglio non vada in cut-off visto che in questo modo poi sarebbe possibile un graduale abbassamento di latitudine del flusso oceanico che di tanto in tanto vi farebbe visita, così come d'altronde sta capitando in questo periodo.
Il discorso è piuttosto diverso per il sud, specie estremo (nel "limbo" diciamo il centro italia), che in questo modo potrebbe rimanere nel bel mezzo del barbecue per giorni e giorni, con l'esacerbazione dei gradienti termici in senso latitudinale conseguenza di westerlies piuttosto vivaci all'altezza dell'Europa centrale, con situazione quasi bloccata e piuttosto estenuante con lunga fase "agonizzante" in attesa che magari pian piano il flusso oceanico si abbassi ulteriormente, ma bisognerebbe vedere i tempi di attesa, temo piuttosto lunghi in questo caso (qualcuno ieri, credo @snowaholic, parlava di aumento di magnitudo della IOD che in teoria potrebbe causare un certo ulteriore rialzo dell'ITCZ, con le conseguenze del caso).
In caso invece di cut-off e, come dicevo ieri, di risposta una certa risalita anticiclonica anche un po' verso i meridiani, potrebbe in futuro far sperare anche in qualche infiltrazione nord-orientale per l'estremo sud (se non altro un piccolo calo di geopotenziali) e far sbloccare la situazione da lì (per queste zone) piuttosto che attendere le calende greche che si abbassino di latitudine le correnti più miti occidentali.
Però ovviamente tale ipotesi sarebbe decisamente meno auspicabile da voi, e lo capisco benissimo, ma purtroppo inutile nascondersi, è normale sia così. Comunque ritengo che questa ipotesi (cut-off) sia molto poco probabile.
Meteosfera
Reti: MNW - WU - Sup.
"Colui che segue la folla non andrà mai più lontano della folla. Colui che va da solo sarà più probabile che si troverà in luoghi dove nessuno è mai arrivato" (Albert Einstein)
Direi che il target, anche in ECMWF non è il Nord, proprio per le considerazioni già fatte (gradiente latitudinale).
Alpi Retiche
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Alpi Cozie
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Appennino tosco-emiliano (BO/PT)
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Confine NE Lazio/W Abruzzo
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Basilicata sud-occidentale
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Calabria meridionale
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NW-Sicilia
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Sardegna
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L'ondulazione non sembra essere particolarmente profonda, nemmeno in ECMWF 00, per cui il target rispetto alle 2 ondate precedenti è molto più centrale e non sale molto di latitudine. Le Alpi restano relativamente ai margini, a differenza di quanto accaduto a fine giugno e settimana scorsa. Avere +18/+20°C a 850 hPa sui settori alpini non è cosa una cosa trascurabile, però non siamo di fronte alle isoterme over 24 od over 26 viste negli ultimi 40 giorni e soprattutto le Alpi occidentali sono lontane dal fulcro della risalita. La regione senz'altro più penalizzata è la Sardegna, che era abbastanza ad ovest a fine giugno e settimana scorsa per venire coinvolta in pieno dalle masse d'aria calda sahariana, dirette verso Spagna, Francia e GB e, ad oggi, sembra essere abbastanza a Sud e abbastanza centrale per essere presa in pieno anche dalle prossime onde di calore che paiono avere un target italo-peninsulare.
Purtroppo la Sardegna è la regione italiana più vicina alle coste del Maghreb, dove è insediata la maggiore anomalia termica in sede mediterranea... Quindi, qualunque cosa parta di lì rischia di prenderla in pieno... un po' come accade alle regioni ioniche quando le anomalie maggiori sono tra Tunisia, Libia ed Egitto (estate 2007 e molte estati anni '90). Per assurdo se fossimo di fronte a un'ondulazione ampia (ma senza cut-off) come l'ultima, con asse più meridiano e coinvolgimento maggiore delle nostre zone, sarei anche un filo più ottimista sulla prognosi... che ora come ora non mi sembra breve (da questo punto di vista GFS è anche peggio).
Ultima modifica di galinsog@; 03/08/2019 alle 11:02
Gli effetti "drammatici" di un cut-off, in caso di ondulazione bassa e prodonda, a mio modo di vedere gli abbiamo visti in azione nella terza decade di giugno... a mio avviso sono drammatici perché sono all'origine della corposa anomalia termica e geopotenziale che ha invaso tutto il Mediterraneo occidentale e centrale nelle due settimane successive e che, al di sotto di una certa latitudine, non è stata scalzata nemmeno in seguito (esemplare il caso sardo)...
Probabilmente la soluzione ideale sarebbe quella di un'azione più meridiana simile a quella che abbiamo avuto settimana scorsa, anche se poi ha avuto effetti più blandi sulle regioni dell'estremo SE e soprattutto è avvenuta in un momento in cui la circolazione, sia per fattori circolatori (PDO+ in affermazione, IOD in risalita) e stagionali la ricucitura era inevitabile... Capisco anche che, per chi abita nel Salento o lungo le coste ioniche lucane, calabresi e siciliane, una situazione in cui, a regolare la circolazione atmosferica in sede mediterranea ci si una LP ibero-marocchina non susciti inquietudini paragonabili a quelle provate da chi abita sui versanti occidentali della Penisola (Sud tirrenico incluso, almeno fino alla Calabria nord-occidentale). Infin dei conti si possono avere infiltrazioni di aria balcanica e soprattutto sulle coste adriatiche e ioniche calabresi e siciliane i venti spirano dal mare. Certo per i 4/5 d'Italia un contesto circolatorio semi-stazionario di quel tipo porta ad anomalie molto marcate...
Ultima modifica di galinsog@; 03/08/2019 alle 11:16
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