In un topic delle estati questo e' proprio Ot, roberti'.
Per trovare meno riscaldamento che in superficiee si deve salire più in alto, sia i dati sat (TTT) che le reanalisi hanno meno riscaldamento dai 700hpa in su (le reanalisi era5 sono su una griglia leggermente diversa e sostanzialmente non includono il mare).
L'estate 2019 ha un anomalia di 1.92 in bassa troposfera e 1.23 per il canale TTT.
1979-2019(°C/decennio)
RSS TLT 0.51
RSS TTT 0.38
ERA T2m 0.55
1979-2018
ERA 850hpa 0.51
ERA 700hpa 0.36
ERA 500hpa 0.40
ERA 300hpa 0.39
BerkeleyT2m 0.53
non so se sia un caso o altro ma nel momento in cui ho convertito le mie medie 81/10 ... l'ha appena fatto il CNR era ora !
l'Estate 2019 è per loro la terza più calda, con +1.76 di anomalia.
(e purtroppo si evidenzia anche l'errore grossolano della mappe della situazione della Campania, nel quadrato +2.5/+3.5 ... no comment, c'è da scrivere una mail)
riguardando tutte le classifiche mi è saltato all'occhio un aspetto piuttosto banale ma che ho pensato di condividere
dato che giustamente è diventato sempre più pressante il tema su un imminente record estivo dopo che dal 2015 solo un'estate è finita sotto il grado di anomalia
in tutte le stagioni ho evidenziato l'anno novecentesco più alto in classifica e il primo del nuovo millennio ad essersi subentrato davanti
faccio notare che i riferimenti novecenteschi sono tutti estremamente datati, per cui a maggior ragione dovrebbe essere facilitato un incremento più o meno consistente
ebbene:
in primavera è avvenuto ad inizio millennio
scarto di +0.12
2001 (+1,18 °C).
1920 (+1,06 °C).
l'estate come l'inverno vede il riferimento novecentesco negli anni '50
scarto di +1.91
2003 (+2,90 °C).
1950 (+0,99 °C).
l'autunno è la stagione dove si è dovuto attendere di più oltre a essere l'unica in cui resiste in cima anche un anno pre '00
scarto di -0.23
2012 (+1,17 °C).
1926 (+1,40 °C).(faccio presente che sto usando la stima prudenziale, l'altra sarebbe +1.56)
per l'inverno stesso discorso della primavera
scarto di +0.22
2000-2001: +1,46 °C.
1954-1955: +1,34 °C.
in buona sostanza in 3 stagioni su 4 ci sono degli scarti poco rilevanti e per altro tutti decisamente allineati
e se prendo invece che il primo subentrato il più caldo degli anni '00 (ovviamente l'estate non c'è):
primavera
scarto+0.50
+0.38 (sul primo riferimento anni '00)
autunno
scarto +0.13 (sempre usando la stima prudenziale, altrimenti -0.03)
+0.36 (vedi sopra)
inverno
scarto +0.57
+0.35
quindi anche prendendo la stagione che ha avuto l'incremento maggiore si parla sempre di -1.34 dall'omologo scarto estivo
da notare tra l'altro l'estrema coerenza negli incrementi tra i '00
e si dirà: d'accordo ma che c'entra con gli anni a venire?
apparentemente nulla
tuttavia credo che questo aspetto possa dare la misura, più di molti altri, di quanto sia stato rilevante un tale exploit stagionale anche all'interno di serie pluridecennali o centenarie e costituisca dunque un indicatore da tenere in considerazione anche per i dati futuribili
@Perlecano un tuo autorevole parere circa questo giochetto che ho fatto qui sopra
che ne pensi?
sì, avevo già letto ieri (mi ero scordato di "likeggiare" e di eventualmente replicare), la trovo una considerazione interessante, solo che tendo a ragionare confrontando le medie e senza guardare le singole eccezioni statistiche, quindi esula leggermente dal mio approccio tendenziale a questo tipo di dati.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
non credo sia contorto, si è capito bene, ma è l'eccezione statistica della 2003 che fa sbarellare tutto (analogamente, in un cooling trend - periodo ipotetico dell'irrealtà -, il fuoriscala dell'autunno 1912 suggerirebbe un cooling particolarmente accentuato in autunno, ma poi magari, nei "grandi numeri", si noterebbe un cooling più democratico tra le varie stagioni).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
ecco forse possiamo aggiungere un appunto climatologico
l'estate è l'unica stagione priva del vp quindi è soggetta a minor varianza mancando l'interazione tra le celle nell'emisfero
per cui ha più probabilità intrinseca di essere soggetta ad aumenti considerevoli (come del resto certificano i valori delle classifiche) in ricorrenza e intensità rispetto alle altre stagioni
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