si, questo sotto ad es. per gli us, e non è neanche detto ci sia molto da eliminare, se una stazione era già urbana e la città non è cresciuta come una megalopoli asiatica è probabile che ci sia poco o nulla variazione dell'uhi, emblematico il caso di londra dove le stazioni urbane si sono scaldate quanto quelle rurali mentre c'è ovviamente un trend più forte in quelle che erano rurali e sono state inglobate dalla città.
Urban Heat Islands and U.S. Temperature Trends << RealClimate
A pelle lo sento quando vado in moto in autostrada e poi quando esco, poi lo vedo quando vado in macchina dal termo: se in autostrada segna, ad esempio, 34°, come esci ne segna 32° quindi a pelle e strumentale e non me lo invento io penso che tutti lo sappiamo.... stazioni diverse in che senso?.... secondo te 4 km in linea d'aria in pianura e con le medesime condizioni meteo, rappresentano 2 microclimi diversi?... Certo che sono diverse, ho messo l'accento proprio su questo, ovvero fra stazioni urbane e suburbane e stazioni rurali a parità di condizioni meteo latitudine e longitudine.
La puntualizzazione oceani/terre emerse, se me ne spieghi il senso.... Io ho solo posto l'accento sul fatto che il GW sia meno accentuato nel SH per maggior presenza di acqua e minore densità abitativa e questo è un ulteriore fatto che dimostra che il peso dell'urbanizzazione enorme nel NH ha un suo ruolo nel calcolo del GW.
.. " Il Competitive Enterprise Institute (CEI) ha inviato un reclamo formale alla NASA, chiedendo all'agenzia di ritirare la falsa affermazione secondo cui il 97% degli scienziati del clima concorda sul fatto che gli esseri umani sono la causa principale del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Lo studio del 2013 che pretende di dimostrare che il numero era fatalmente imperfetto e non ha dimostrato nulla del genere.
"L'affermazione secondo cui il 97% degli scienziati del clima ritiene che gli esseri umani siano la causa principale del riscaldamento globale è semplicemente falsa", ha dichiarato l' avvocato CEI Devin Watkins in una nota. "Quella cifra è stata creata solo ignorando le opinioni di molti scienziati del clima, comprese quelle di scienziati indecisi. È tempo che la NASA corregga la documentazione e presenti figure imparziali al pubblico".
Secondo il reclamo CEI , la decisione della NASA di ripetere il falso reclamo violava l'Information Quality Act (IQA). In particolare, la NASA ha affermato che "[n] l'ottantasette percento degli scienziati del clima concorda sul fatto che le tendenze sul riscaldamento del clima nel secolo scorso sono estremamente probabili a causa delle attività umane". L'affermazione appare sul sito web della NASA nella pagina "Cambiamenti climatici: come facciamo a saperlo?"
L'affermazione risale a uno studio condotto da John Cook dal titolo " Quantificare il consenso sul riscaldamento globale antropogenico nella letteratura scientifica " e pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters nel 2013.
Lo studio è fondamentalmente disonesto, come spiega la denuncia CEI. Lo studio ha analizzato tutti i documenti di ricerca accademica peer-review pubblicati dal 1991 al 2011 che usano i termini "riscaldamento globale" o "cambiamento climatico globale". Lo studio ha inserito i documenti in sette categorie: approvazione esplicita con quantificazione, affermando che gli esseri umani sono responsabili di oltre il 50% dei cambiamenti climatici; approvazione esplicita senza quantificazione; approvazione implicita; nessuna posizione o incerto; rifiuto implicito; rifiuto esplicito con qualifica; e rifiuto esplicito senza qualificazione.
Lo studio ha rilevato: 64 articoli avevano esplicitamente approvato il riscaldamento globale antropogenico (AGW) con quantificazione (attribuendo almeno la metà dei cambiamenti climatici all'uomo); 922 articoli avevano esplicitamente approvato AGW senza quantificare il contributo degli umani; 2.910 articoli avevano implicitamente appoggiato AGW; 7.930 documenti non hanno dichiarato una posizione e 40 documenti erano incerti; 54 documenti hanno implicitamente respinto AGW affermando la possibilità che le cause naturali spieghino il cambiamento climatico; 15 articoli hanno esplicitamente respinto AGW senza qualifica; e 9 articoli hanno esplicitamente respinto AGW con quantificazione, dicendo che i contributi umani al riscaldamento globale sono trascurabili.
Quindi come ha fatto Cook e il suo team a ottenere il numero del 97 percento? Hanno aggiunto le prime tre categorie (3.896 articoli), le hanno confrontate con le ultime tre categorie (78 articoli) e quelle che esprimevano incertezza (40 articoli) e hanno completamente ignorato i quasi 8000 documenti che non indicavano una posizione.
Delle carte che il team di Cook ha definito una posizione, il 97% (3.896 delle 4.014 carte) ha favorito l'idea del riscaldamento globale causato dall'uomo.
Vedi il problema? Lo studio ha completamente scartato la maggior parte degli articoli analizzati (66,4 per cento - 7.930 degli 11.944 articoli analizzati). Con tali documenti inclusi, solo il 32,6 percento dei documenti ha approvato esplicitamente o implicitamente AGW (3.896 di 11.944 articoli).
Ma peggiora. Molti degli scienziati che hanno scritto gli articoli originali che il team di Cooks ha analizzato si è lamentato del fatto che questo studio ha caratterizzato male la loro ricerca .
Il sondaggio "ha incluso 10 dei miei 122 documenti ammissibili. 5/10 sono stati classificati in modo errato. 4/5 sono stati classificati come un sostegno piuttosto che neutrali", ha lamentato il dott. Richard Tol, professore di economia dei cambiamenti climatici presso la Vrije Universiteit.
Ha sostenuto che dei 112 documenti omessi, solo 1 sostiene fortemente il riscaldamento globale causato dall'uomo.
"Questa non è una rappresentazione accurata del mio documento", ha scritto il dottorato in geografia. Craig Idso. "No ... non è una rappresentazione accurata", ha scritto Nir Shaviv, professore associato all'Università Ebraica di Gerusalemme.
Ph.D. il fisico Nicola Scafetta si è lamentato del fatto che "Cook et al. (2013) si basa su un argomento di paglia perché non definisce correttamente la teoria IPCC AAGW, che NON è che le emissioni umane abbiano contribuito al 50% + del riscaldamento globale dal 1900, ma che quasi Il 90-100% del riscaldamento globale osservato è stato indotto dall'emissione umana. "
Il team di Cook ha classificato il suo articolo come "che approva e quantifica esplicitamente AGW come 50 +%". Scafetta replicò: "Quello che dicono i miei documenti è che la visione dell'IPCC è errata perché circa il 40-70% del riscaldamento globale osservato dal 1900 al 2000 è stato indotto dal sole".
Anche includendo lo studio erroneamente classificato di Scafetta, il team di Cook ha trovato solo 64 articoli che sostenevano esplicitamente il riscaldamento globale causato dall'uomo e ne attribuivano oltre il 50% all'attività umana. Ciò rappresenta un minuscolo 0,5 percento degli 11.944 articoli. Anche escludendo il 66,4 percento dei documenti che non hanno preso posizione, l'approccio del 50 percento più rappresenta solo l' 1,6 percento di tutti i documenti nello studio Cook.
Lo studio - e il dato del 97% che dipende da esso - è fatalmente imperfetto e la NASA ha 120 giorni per rispondere al reclamo CEI. È molto tempo che la gente rifiuta questa falsa affermazione. " ..
SE quanto riportato da Robertino è vero, torniamo al solito discorso, mainstream che spaccia dati a suo piacimento..... Detto questo, questo post in ogni caso NON È NATO con l'intento di mettere in discussione il GW ma piuttosto di verificarlo con una serie di dati puntuali di alme220 anni, quindi vi pregherei ci attenessimo a questo.... Poi chiaro che nasceranno le varie discussioni come ad esempio i confronti e asserzioni di Elz, ma vi pregherei di parlare sopr2di numeri.
Piccola puntualizzazione: nell'articolo di Cook del 2013 non è specificato cosa c'è in quel 97%, ma in questo portale da lui stesso messo a disposizione https://skepticalscience.com/tcp.php...c=&e=1&yf=&yt= (però credo si apra solo dal PC) è possibile selezionare ciascuno ''schieramento'' e vedere da quanti studi è appoggiato.
Quel 97% include le posizioni dalla 1 alla 3, cioè:
1) AGW 50-100% del GW, in linea con il rapporto IPCC del 2013 (65 studi)
2) AGW menzionato esplicitamente senza quantificazione né minimizzazione (934 studi)
3) AGW implicitamente lasciato intendere, senza quantificazione né minimizzazione (2934 studi)
Pertanto nel 97% c'è una grossissima componente che sì appoggia l'AGW, ma come contributo non trascurabile inquantificato. La dialettica con cui sono state classificate le posizioni, inoltre, non consente ulteriori indagini.
Gli altri 78 studi, costituenti il 3%, sono quelli considerati negazionisti dell'AGW, mentre gli oltre 8000 non considerati sono quelli privi di posizione.
Più che altro c'è una specie di bivio, per come la vedo io, uno su macroscala e uno su microscala:
- 8000 e oltre studi (su 11944) privi di posizione (concentrati su altre tematiche) significano che il consenso è ricavato non sulla comunità scientifica, come da divulgazione, ma sulla sua esigua parte esprimente posizione in merito;
- in quel 97% (su oltre 3000 studi) è interessante vedere il COME viene appoggiato l'AGW: le posizioni 2+3 sono perlopiù generiche, mentre normalmente pare che tutto quel 97% converga sulla 1.
Di conseguenza, la ''diatriba'' verte sul considerare il fattore antropogenico rilevante o trascurabile, non su tutto antropogenico vs niente.
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