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questo è stato gennaio fino al 20 grossomodo, certamente invernale per il S-E italico e Balcani/Grecia, certamente non invernale per il resto di Europa continentale.
anche dopo rispetto a quella carta si raffreddò per bene, ma appunto da quella parte:
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al 20 eravamo ancora così...
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quindi dipende sempre di dove si parla. poi, chiaramente, l'ultima settimana ha smussato tantissimo ovunque:
questo è, buona parte d'Europa, nonostante l'ultima settimana, è riuscita a chiudere con quelle anomalie
[IMG]http://www.********.eu/wp-content/uploads/2012/02/Anomalie-Termiche-Europa-Gennaio-2012.gif[/IMG]
e nonostante le mappe gelide per i Balcani, non mi sembra che siano chissà quali anomalie negative, soprattutto per quelli un po' più alti di latitudine. è stato un mese invernale MITE per 4/5 di Europa, i dati estrapolati dalla mappa che tu stesso hai postato lo certificano. per tutta la mittel-EU si passa dal mite al caldo, tra l'altro, con punte di anomalie sopra i +3 soprattutto sui monti (che significa che l'aria era piuttosto calda in quota, mediamente....). togli l'ultima settimana e le anomalie sarebbero state ancora più abbondanti.
Si vis pacem, para bellum.
Mettetevi d'accordo su che cosa significa INVERNO FREDDO: se sulle anomalie totali finali, il 2011/12 è un inverno freddo IN ITALIA anche se lo piazzi a inizio anni '80, se sulla continuità del freddo allora magari no, ma non per tutti.
Se il dato termico finale non vale, allora potete lasciare comodamente la libertà di dire che l'estate 2014 è stata fresca e instabile, considerato che quel +0.1 mi pare (ma sulla 81/10 mi sa che è già sotto in Italia) è frutto della sola prima decade di Giugno molto calda perchè da metà mese l'estate è stata un disastro, sopratutto al Centro-Nord.
va beh mi sembra inconfutabile faccio fatica a ricordare i +30 di quella estate, normalmente per tutte le altre faccio fatica a ricordare i giorni che non hanno visto i +30 la 2014 è fresca ed instabile per qualsiasi standard, per lo meno al C-N. ma oltre a quella, riesci a ricordarne una negli ultimi 10 anni che possa considerarsi fresca?
Si vis pacem, para bellum.
Ma infatti il punto è questo!! Come media finale quell'inverno fu molto freddo e potrebbe stare benissimo tra i migliori del secolo scorso. Poi se prima ha fatto caldo e poi freddo e la media finale del mese è su 3/4 d'Italia è in media o sotto, evidentemente alla fine il periodo freddo è stato maggiore di quello caldo o al limite uguale. Quindi ha senso dire mese caldo raffreddato da anomalia finale? Ma allora perchè non mese freddo scaldato da anomalia iniziale? Secondo me non ha alcun senso questo discorso. Ogni mese, anche i migliori freddi, hanno avuto magari una settimana o due di anomalie inverse. Alla fine il mese lo fa la media. Che poi sappiamo bene che quando si muovono grosse masse d'aria fredda (dicembre 1996, febbraio 2012, febbraio 2018) poi lo spostamento verso nord-ovest spesso comporta per noi una risalita calda. E spesso va così.
Dicembre 1996: la perfezione
Febbraio 2012: l'apoteosi
Febbraio 2018: la sorpresa
Però poi si rischia di entrare nel "locale", ad esempio qui il 2011/2012 è stato un inverno in assoluto non freddo, nel senso che i 16 giorni di anomalia negativa esasperata (quasi 2 settimane con un valore medio giornaliero attorno a -2°C e 6°C abbondanti di anomalia negativa) non riescono a compensare i precedenti quasi 60 giorni (attorno a +2 di anomalia) e vengono "tamponati" dall'ultima decade dello stesso febbraio, con anomalia prossima a +4... per cui quel trimestre qui finisce, se prendiamo in esame gli ultimi 25-30 anni, nella parte medio-bassa della classifica, addirittura un pelo dietro al 2017/2018, nonostante il gennaio allucinante di quasi 2 anni fa... non ci fossero state le tre porcherie immonde di questo decennio (2013-2014, 2014-2015, 2015-2016) e le mezze porcherie 2016-2017 e 2018/2019, sarebbe finito nella parte bassa dell'elenco, ossia tra quelli miti post 1990...
Discorso opposto per l'estate 2014, che sarebbe stata poco calda anche se fosse capitata 25 anni prima... anche se stranamente la 2007 da queste parti fu leggermente più fresca (sulla costa genovese chiuse sotto media rispetto sia alla 1981/2010, sia rispetto alla 1971/2000 e localmente perfino alla 1961/90).
Solo una curiosità: a Padova il gennaio 2012 fu quasi tutto freddo, anzi il top fu in seconda e non in terza decade "Magia" delle inversioni vs. nubi e vento (senza precipitazioni) durante l'irruzione fredda. Addirittura ci furono 3 giornate di ghiaccio consecutive con nebbia a Legnaro ARPAV (17-18-19). I periodi più miti furono la prima decade, ma soprattutto tra i giorni 6 e 11; e poi a inizio terza decade; ma i giorni davvero miti (diciamo media giornaliera >4°C) furono solo il 3, il 6 e il 7. Comprensibile quindi che per molti, possa essere più invernale un periodo anticiclonico che una serie di perturbazioni.
Momento momento: periodo anticiclonico dopo un'irruzione fredda. Con un periodo mite seguito da un periodo anticiclonico col piffero che fa freddo, ad esclusione di pochissimi posti (presumibilmente come hai detto tu, nelle zone più basse di Veneto ed Emilia Romagna), ma si tratta di pochissimo (il 10, 20% del territorio del Nord)?
E' come Gennaio 2014, che a livello alpino oltre una certa quota non fu affatto caldo... ma grazie, anche lì si parla del 10-20% del territorio...
Lou soulei nais per tuchi
quando si guardano le reanalisi comunque viene sempre un pò da sorridere a pensare a cosa sarebbe accaduto nei forum a fronte di stagioni che oggi vengono osservate esclusivamente nell'ottica del numerino con il segno - rispetto a mesi recenti che specialmente dal punto di vista circolatorio sono risultati molto simili e sono passati nell'anonimato
prendetevi l'80-81 tanto per dirne una
Tu no, certo, però sappiamo sia io sia te che molti attribuiscono al GW l'impossibilità (Lou Vall ne parla spesso ormai in questi termini) che si vada sotto media in inverno in maniera significativa.
E' continente anche il resto del Sud, ma anche lì i dati rispecchiano i miei.l'ho detto per primo che il "caso" (inteso come combinazione di fattori che determinano il pattern prevalente) ha voluto che il CS sia stato più bersagliato, e ho anche detto che bisognerebbe farne una tara di questo discorso, ovverosia che non serve a nulla dire "e ma qui al CS ha fatto più freddo nel paleolitico rispetto che al neolitico", così come non serve a niente parlare di quanto freddo ha fatto al N ai fini del discorso, anche questo l'ho specificato subito. Poi, ripeto, sul mare è tutta un'altra questione, i riscaldamenti li percepisci di più sul continente (così come per il freddo).
A Giugno arrostivo anch'io, ma meno . Nei giorni di fine Giugno le massime erano comunque a +2/3 dalla media, e le minime a +6! Avere alcune delle massime più basse d'Europa non è che cambiava l'anomalia.In sostanza, certo che gli ultimi anni sono dettati da un regime circolatorio particolare che ha ripetuto se stesso tutti gli anni, ma di fondo c'è eccome una motivazione, ci deve essere per forza, il caso si ferma a 2/3 stagioni di fila, non 7. Oppure pensi che di punto in bianco, così, la stratosfera, notoriamente essere pensante, abbia deciso di raffreddarsi ogni anno in questa maniera? O che la banchisa artica abbia deciso di fare sempre più pena? guarda che, nel caso non fosse chiaro, queste sono DIRETTE conseguenze di quanto sta accadendo sul pianeta (chiamalo GW) e che di riflesso portano la situazione che abbiamo vissuto negli ultimi 6/7 anni. quindi sì, TUTTO ciò di cui parliamo è correlato al GW, direttamente o indirettamente. Se prendi Brindisi, ti ripeto, sei sul mare, e così come a giugno tutto il continente andava letteralmente arrosto e tu stavi al fresco, lo stesso vale anche nelle altre stagioni in eterno nel tempo.
Comunque se la situazione di queste 7 anni di fila si chiama NAO+, è stata trovato dagli studi scientifici soltanto un debole segnale che associa il GW a una maggiore tendenza al NAO+. Il NAO invernale, come l'AMO, sembra essere un fenomeno oscillatorio che è fondamentalmente scarsamente correlato al GW, quindi si tratta di (quasi) casualità.
Ho pensato al fattore stratcooling sempre più frequente, che si ripercuote sull'AO e NAO. Ma gli ultimi anni insegnano che non sempre stratcooling o stratwarming significano automaticamente ripercussioni in troposfera, o se ci sono non come le si immagina.
Inoltre ho trovato questa ricerca di Nature che inizia con:
The wintertime Arctic stratospheric polar vortex has weakened over the past three decades, and consequently cold surface air from high latitudes is now more likely to move into the middle latitudes
Ho provato a cercare qualcosa su un rinforzo del vortice polare stratosferico, ma non ho trovato nulla...
Sono anticicloni diversi, come mostra il segno della NAO. Oggi sono più forti, con gpt più alti e con maggiore subsidenza, e talvolta con isoterme mostruose. Negli anni 50 questi anticicloni erano rari, perchè prevaleva NAO-, e se c'erano spesso erano successivi a fasi di raffreddamento che lasciavano al suolo aria fredda. Ma se in un inverno come questi ultimi di aria fredda non ne arriva, non credo le inversioni lavorino al meglio delle loro potenzialità.prendi una qualsiasi località non costiera e cambia TUTTO, gli stessi anticicloni che portavano il dicembre bollente negli anni 50 portavano, laddove c'è un pizzico di inversione a lavorare, anomalie negative. Adesso, in tutta Europa (guardando i vari dati non mi sembra che il resto del mondo se la passi meglio), non solo a Seregno o a Barletta, non è più così. è un caso anche questo?
Insomma, direi che l'impronta della casualità della configurazione creatasi è netta. Salvo che un futuro studio non dimostri che la NAO invernale virerà in maniera eterna al positivo, non so se darti ragione. Invito solo alla prudenza.
Esisterebbe un trend di fondo legato al GW, ma è legato a una traslazione verso est dei centri pressori della NAO:Sì, gli ultimi anni sono figli di un pattern ben preciso, e fanno parte sicuramente di un ciclo che si spera sia reversibile, ma se si analizza come sono andate le cose è chiaro che ci sia una correlazione diretta con quanto succede in stratosfera ogni anno e con gli ammanchi di banchisa artica che favoriscono un pattern anziché l'altro. Ora, al netto di tutti gli altri fattori che determinano il tutto sicuramente importanti ma sempre più trascurabili man mano che passa il tempo poiché totalmente imprevedibili, se questo non è correlato col GW solo perché a Brindisi negli anni 50 in dicembre faceva caldo allora alzo le mani.
https://journals.ametsoc.org/doi/ful...LI-D-15-0315.1
L'articolo è del 2016, esso conclude che:
Investigation of the North Atlantic Oscillation reveals a high sensitivity to the location of the ice loss. The northern center of action exhibits clear shifts in response to the different sea ice reductions. Sea ice loss in the Atlantic and Pacific sectors of the Arctic cause westward and eastward shifts, respectively.
Ma, al tempo stesso, prevarrebbe il NAO-:
The link between the NAO and sea ice cover has been investigated by several other studies (Magnusdottir et al. 2004; Deser et al. 2004; Kvamstø et al. 2004; Seierstad and Bader 2009; Strong and Magnusdottir 2011; Jaiser et al. 2012; Peings and Magnusdottir 2014). Despite varying conclusions, there seems to be widespread agreement that Arctic sea ice loss favors the negative mode of the NAO (Vihma 2014).
Su quest'alto articolo, pubblicato a fine Giugno 2019 (https://agupubs.onlinelibrary.wiley....9/2019GL083059), si conclude questo:
We find no evidence for variability in the ice‐NAO correlation due to external climate drivers, such as anthropogenic greenhouse gases. Although the recent observed high correlation can be explained purely by internal variability, we cannot fully rule out a contribution from external forcing superimposed on the internal variability, in part because it remains unclear whether or not climate models can adequately represent physical links between sea ice and the NAO. Also, some modeling studies do suggest a forced response of the NAO to sea ice loss, albeit weak compared to internal variability. Our results reveal that the ice‐NAO correlation is nonrobust and raise further questions about the causality of this proposed connection, or at least, the strength of any causal relationship. Given the clear nonstationarity of the ice‐NAO relationship, we caution against the use of autumn sea ice as a statistical predictor of the NAO.
Questo per dire che di solide correlazioni NAO/ghiaccio ce ne sono ben poche, e l'unica correlazione forte è che meno ghiaccio significa NAO negativa.
Non è detto ci sia, ho cercato di dimostrartelo.Non basta un grafico NAO a dire se c'entra o non c'entra il GW, mi sembra lapalissiano... bisogna risalire alle cause di questo grafico: perché ci si è ritrovati in questa situazione? e perché una stratosfera fredda fino al raggiungimento e superamento della solita soglia porta NAO+? ma soprattutto, perché questo si verifica OGNI ANNO senza soluzione di continuità? queste sono le domande importanti a cui rispondere. Io non ne sono in grado, ma mi sembra piuttosto banale comprendere che di fondo ci sia una causa piuttosto comune, tipo che gli ultimi 6/7 anni sono stati in serie uno più caldo dell'altro a livello globale? che ogni anno ha stracciatosi il precedente record davvero non ti fa pensare niente?
E' possibile sia solo casualità.
Almeno per l'inverno la varianza è alta, e io credo alla luce di quanto ti ho scritto che sia solo frutto del caso il motivo per cui in inverno fa così caldo ormai in molti settori europei.
il fattore stratcooling potrebbe essere anche uno specchio per le allodole
se il segnale che proviene dalla troposofera riflette un quadro circolatorio già ampiamente votato alla nao positiva il vortice stratosferico non fa altro che assecondare e incentivare tale peculiare condizione, esattamente quanto accaduto negli ultimi anni
vero è anche che comunque una climatologia stratosferica in progressivo e rapido mutamento a priori agevola i fenomeni di rinforzo, un feedback per altro opposto a quello dell'amplificazione artica che di contro potrebbe aiutare a ribilanciare la circolazione della cella polare in merito alla capacità dei flussi di essere incisivi e alla stazionarietà delle rossby nel momento in cui le epv vanno a incidere su un vortice troposferico diversamente connotato
tutto questo potremmo verificarlo nelle prossime stagioni a fronte di un definitivo passaggio di consegne rispetto ad alcuni capisaldi tipici di buona parte del decennio uscente
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