Se aumentera' la temperatura , aumenteranno gli estremi.

[MeTeo72]

Certo, in generale direi che la configurazione zonale è più stabile, mentre quando si passa a configurazioni a onde aumentano necessariamente gli episodi estremi o magari più persistenti. In questo momento, oltre al minor divario polo tropici c'è anche il sole "quieto" che in generale favorisce rallentamenti al flusso zonale rispetto al sole più attivo.

Minor divario equivale a minor differenza di temperatura e quindi a minor possibilità di aver contrasti forti e fenomeni meteo violenti.
Se tutto si riscalda aumenteranno come dici te gli eventi estremi riferiti ad una media più bassa, ma a quel punto diventeranno “normali” in quel contesto.


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[Kou]

D'acchito l'avevo capito così: aumenteranno gli eventi estremi, cioè nella prevalenza di ondate calde, si alterneranno(in misura minore), anche ondate di freddo anche estremo.

Estremi. Non piu' ondate calde d quelle fredde o viceversa. Non è la prevalenza d'un fenomeno sull'altro ma piuttosto, come credo invece d'aver ben compreso io, la frequenza di qualsiasi fenomeno.

[Kou]

Diciamo che ci conviene studiare bene il clima ESTIVO di Tel Aviv per il centrosud e di Austin per la pianura padana, può darci un'idea delle nostre estati future,se non si inverte il trend.

Esattamente, ci metterei anche , specie per la capitale del Texas, i relativi tornado e trombe d'aria varie

[Kou]

Non per smorzare gli entusiasmi ma non ha molto senso discutere sul nulla.
Sarebbe necessario leggere prima il paper in questione.@ kou, Potresti inserire una referenza bibliografica?

claudia-adamo.pdf

[Kou]

Oltre a quelli di Nature Climate Change riportati anche su 3bm.

[Alessandro1985]

Estremi. Non piu' ondate calde d quelle fredde o viceversa. Non è la prevalenza d'un fenomeno sull'altro ma piuttosto, come credo invece d'aver ben compreso io, la frequenza di qualsiasi fenomeno.

sì abbiamo capito che è la frequenza
tuttavia l'estremo come già ampiamente detto non è assoluto ma relativo allo stato medio
quindi durante la peg c'erano molto inverni considerabili come estremi (e quindi anche estremamente rari) oggi e che allora tanto estremi evidentemente non erano
oggi succede lo stesso ma con le estati, che rappresentano la stagione che esalta maggiormente gli effetti peculiari della transizione
per questo all'inizio del td ho chiesto di metterci d'accordo sul concetto di estremo
perché se mi dici che aumenta la frequenza allora non è più un estremo

[Kou]

https://www.nature.com/nclimate

[Kou]

sì abbiamo capito che è la frequenza
tuttavia l'estremo come già ampiamente detto non è assoluto ma relativo allo stato medio
quindi durante la peg c'erano molto inverni considerabili come estremi (e quindi anche estremamente rari) oggi e che allora tanto estremi evidentemente non erano
oggi succede lo stesso ma con le estati, che rappresentano la stagione che esalta maggiormente gli effetti peculiari della transizione
per questo all'inizio del td ho chiesto di metterci d'accordo sul concetto di estremo
perché se mi dici che aumenta la frequenza allora non è più un estremo

Cioe' se aumenta la frequenza d'un fenomeno che prima era raro, non è piu' estremo e tutto va' bene mi stai dicendo , scusami?
Quindi se aumenterebbero a dismisura Tornadoad esempio o trombe marine nel Med, non dovremmo preoccuparci per il ragionamento della relativita'? E cosi' . . ?

[Alessandro1985]

Cioe' se aumenta la frequenza d'un fenomeno che prima era raro, non è piu' estremo e tutto va' bene mi stai dicendo , scusami?
Quindi se aumenterebbero a dismisura Tornadoad esempio o trombe marine nel Med, non dovremmo preoccuparci per il ragionamento della relativita'? E cosi' . . ?

no direi che non è affatto così
ti sto dicendo invece che il concetto di raro e quindi di estremo rispetto ad un determinato evento va rapporto allo stato climatico medio
invece il concetto di preoccupazione insieme a quello di bene o male hanno poco a che fare con la climatologia
ad ogni modo questa tendenza ad esaltare l'estremo come caratteristica peculiare del clima odierno o di là da venire è a mio avviso scientificamente poco serio e offre il solito approccio bucolico rispetto alla condizione climatica del passsato, qualunque essa sia
ma è solo un'idea come un'altra

[MeTeo72]

no direi che non è affatto così
ti sto dicendo invece che il concetto di raro e quindi di estremo rispetto ad un determinato evento va rapporto allo stato climatico medio
invece il concetto di preoccupazione insieme a quello di bene o male hanno poco a che fare con la climatologia
ad ogni modo questa tendenza ad esaltare l'estremo come caratteristica peculiare del clima odierno o di là da venire è a mio avviso scientificamente poco serio e offre il solito approccio bucolico rispetto alla condizione climatica del passsato, qualunque essa sia
ma è solo un'idea come un'altra

Se ho capito cosa intendi cerco di renderli con un esempio numerico.
Numeri a caso
Per una data località la media dei 3 mesi estivi negli ultimi 20 anni è stata 20 gradi e si sono verificati 5 eventi con temperature di 5 gradi oltre la media (considerati estremi), cioè 25 gradi.
Tra 20 anni la temperatura media sarà di 22 gradi e ci saranno 5 eventi con temperatura di 5 gradi oltre la media, cioè 27 gradi.
Contemporaneamente i giorni con temperatura oltre i 25 saranno 15.

In questo caso occorre contestualizzare, gli eventi estremi con temperatura di 5 gradi oltre la media non cambiano, ma se rapportati al clima odierno aumentano di molto.

Così per tutti gli eventi meteo.
Il clima è mutevole, non è una costante, quindi occorre rapportarlo a quello che è la media del periodo.


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