D'acchito l'avevo capito così: aumenteranno gli eventi estremi, cioè nella prevalenza di ondate calde, si alterneranno(in misura minore), anche ondate di freddo anche estremo.
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
certo
che è esattamente quello che succedeva a parti inverse con il bilancio termico di 100 anni fa
non è che le ondate di caldo estreme (con riferimenti estremi per l'epoca, i quali non sono mai assoluti ma sempre relativi) fossero nulle ma era più facile avere ondate di freddo estreme in tale alternanza
altrimenti passa proprio il concetto che gli eventi estremi siano a prescindere più numerosi in questa fase storica il che mi pare non solo difficile da verificare ma anche un assunto poco razionale per le ragioni che ho già esposto
più interessante invece il discorso sul minor divario tra le fasce climatiche che si traduce in una minor capacità evolutiva delle configurazioni e quindi alla persistenza di certi episodi
Buon pomeriggio ragazzi, io rimango dell'idea che gli eventi estremi ci sono sempre stati da che mondo e mondo, poi ovvio che possono esserci anni con più eventi estremi e anni con meno, ma sono convinto che tendenzialmente affermare che in un mondo più caldo gli eventi estremi siano aumentati ( parlo di temporali, alluvioni etcc) secondo me non è affatto cosi. Bisogna considerare molto il fattore tecnologico dove la capillarità e la ridondanza dei media e delle informazioni ha raggiunti livelli pazzeschi per non dire inquietanti dove ogni secondo del giorno e della notte abbiamo informazioni in tutti gli angoli del mondo ed è evidente una realtà totalmente distorta, e quindi abbia evidenziato un aumento degli eventi estremi però proprio per il fatto che ci facciamo più caso e sappiamo ormai tutto di tutto!!!! e non perchè sono aumentati nella realtà, magari 50 anni fa erano molti di più ma non avevamo cellulari, tv, computer, etcc.. poooi per l'amor del cielo saranno pure aumentati però ho i miei dubbi, ci sono dati ok è vero pure questo, ma siamo sempre li, gli strumenti e le misurazioni erano più refrattarie rispetto ad oggi. Poi altra cosa da tenere a mente, l'abusivismo edilizio, fiumi e fogne totalmente lasciate andare in malora, ergo quando piove il terreno fa più fatica ad assorbire acqua quindi si allaga tutto in poco tempo. Quindi io sono sempre più convinto invece che paradossalmente in un mondo più freddo c'è ne siano stati di più con eventi più distruttivi, per l'aumentato contrasto tra aria molto più fredda a nord e aria calda a sud. Mentre in un periodo caldo secondo me c'è si più caldo e più benzina e umidità, ma se non c'è la miccia (l'aria fredda) la benzina non prende fuoco!!! ugualmente anche in un mondo completamente freddo (era glaciale) i contrasti sono molto più smorzati e quindi se non ci sono contrasti aria calda / fredda non fa temporali o alluvioni. Quelli più a rischio eventi estremi sono le fasi di transizione climatica dal caldo al freddo che solo freddo o solo caldo.
Certo, in generale direi che la configurazione zonale è più stabile, mentre quando si passa a configurazioni a onde aumentano necessariamente gli episodi estremi o magari più persistenti. In questo momento, oltre al minor divario polo tropici c'è anche il sole "quieto" che in generale favorisce rallentamenti al flusso zonale rispetto al sole più attivo.
Come scritto già da altri, mi pare ovvio che in un mondo più caldo aumenti la frequenza e intensità delle ondate di calore.
Non sono d'accordo invece su alluvioni e altri fenomeni del genere. Ho letto da diverse parti che non si riesce a stabilire un vero trend sul lungo termine: leggendo dei tornado in Germania si calcola siano sempre della stessa frequenza rispetto al passato; leggendo delle precipitazioni esse sono sempre le stesse. Lo stesso per eventi alluvionali (su cui peraltro dobbiamo distinguere l'eventuale influenza del GW dalla mano dell'uomo che negli ultimi 60 anni ha modificato nettamente il paesaggio), o per gli uragani.
Senza voler ergermi a supremo giudice di uno studio scientifico (non ne ho le facoltà né la superbia), credo che si tratti di un'ipotesi valida quanto quella opposta. Fino a prova contraria.
Non per smorzare gli entusiasmi ma non ha molto senso discutere sul nulla.
Sarebbe necessario leggere prima il paper in questione.@ kou, Potresti inserire una referenza bibliografica?
..........ma soprattutto mi chiedo a partire da quale limite, scientificamente parlando, un evento meteo può essere definito "estremo"? A volte ho la sensazione che questi studi servano più a chi li fa (finanziamenti, notorietà, libri pubblicati, incarichi pubblici o privati, interviste, programmi televisivi, promozioni etc...) che a chi, i decisori politici, dovrebbero essere diretti
Mi preoccuperei per le nostre estati future che nel tempo diverranno sempre più invivibili e sofferenti..
inoltre l'eccesso termico, porta a episodi estremi con fenomeni magari alluvionali limitati però su scala ridotta
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