Po a Picenza mezz' ora fa.
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" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
ottobre non è mai stato il mese più piovoso.
settembre, anche se come giustamente dici è oramai appendice dell'estate, le passate temporalesche le regala sempre.
ottobre va a culo, ci sono ottobre in cui fa hp fissa con 6° sopra media, ce ne sono altri in cui nevica a Sondrio
è un po' come maggio che, seppure scaldatosi anche lui senza dubbio, ogni tanto regala qualche gioia.
è che finché l'assetto circolatorio rimane improntato alla NAO+, le sorti sono inevitabilmente queste. anzi, è andata di lusso gli anni scorsi che comunque ste situazioni siccitose non si sono presentate così vaste, ha sofferto l'E-R più di tutti.
Si vis pacem, para bellum.
purtroppo era un disastro annunciato, che sarebbe stata una stagione difficilissima si sapeva da quest'inverno quando già c'erano torrenti Alpini in secca come documentato, l'acqua bisognava cominciare a razionarla sei mesi fà.
Ma dico io quando si arriva ad Aprile e sulle Alpi territorio molto più vasto della pianura padana mancano tra i 7 ed 8 metri di accumolo nevoso stagionale ci rendiamo conto di quanta acqua viene a mancare e che soprattutto è acqua a lento rilascio importantissima per le falde acquifere.
Ho provato a spiegarlo in tutti i modi che questa stagione sarebbe stata molto differente dalle altre, c'è chi mi ha risposto che anche nell'89/90 era uguale, falso in quegli anni sopra i 2500 metri di quota già c'erano tre metri di neve sulle Alpi frutto delle abbondati nevicate Ottobrine. ve lo dice chi frequenta la montagna da oltre 40 anni ed osserva un di più la natura e un meno i dati, mi è stato detto che tanto sulle Alpi la stagione estiva è molto piovosa e si sarebbe ripianata la media pluvio, si forse la media pluvio ma per le falde acquifere invasi fiumi ed altro, i temporali estivi che scaricano in poco tempo grossi quantitativi di acqua non servono a nulla.
Spero tanto che si cominci ad osservare un di più la natura perchè ci parla, e si capisca che le variazioni climatiche in atto rendono nulli tutti i nostri dati di riferimento, i dati trentennali a cui ci affidiamo per le medie calcoli e altro, sono dati ormai di epoca giurassica, con la velocità con la quale sta cambiando il clima già un lustro equivale ad un'era glaciale, il cambiamento in atto sul mediterraneo e sconvolgente, l'atlantico è scomparso sia anticiclonico che ciclonico, siamo diventati una propaggine dell'Africa dominati dal suo anticiclone, ed in inverno sempre sul mediterraneo del freddo non c'è più traccia, negare queste cose significa negare l'evidenza ed i risultati sono quelli che vediamo.
In posti come Torino e la sua prima cintura è improbabile manchi, viene prelevata da parecchi pozzi e in più una parte arriva pure dalle valli di lanzo e dalla zona di sangano. Al massimo a Torino sparisce completamente il sangone e Stura, Dora e Po diventano rigagnoli, ma l'acqua potabile rimane. I tre fiumi però diventano inutilizzabili per l'agricoltura
Altri comuni del Piemonte con reti idriche più piccole e magari in zone meno fortunate vanno in crisi e servono autobotti
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Si vis pacem, para bellum.
Assurdo, mai successo
𝗔𝗚𝗚𝗜𝗢𝗥𝗡𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗢 𝗘𝗠𝗘𝗥𝗚𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗜𝗗𝗥𝗜𝗖𝗔: 𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗯𝗼𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗻𝗼𝘁𝘁𝘂𝗿𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗰𝗾𝘂𝗮 𝗶𝗻 𝗮𝗹𝗰𝘂𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶
Con l’ultimo bollettino aggiornato da Acqua Novara.VCO S.p.A., alcuni comuni sono entrati nella fascia massima di emergenza (𝗙𝗔𝗦𝗖𝗜𝗔 𝗜 dove sono in corso rifornimenti con autobotti e chiusura notturna dell’acqua, ecco i comuni: 𝗙𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗲𝘁𝗼 𝗱'𝗔𝗴𝗼𝗴𝗻𝗮, 𝗖𝘂𝗿𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼, 𝗖𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮, 𝗦𝘂𝗻𝗼.
In questi comuni potranno esserci interruzioni nell’erogazione regolare dell’acqua. É consigliato bollire l’acqua per l’alimentazione. Si invita ad evitarne l’utilizzo per qualsiasi scopo che non sia domestico.
Per qualsiasi dettaglio, seguite le ordinanze emesse da ogni singolo comune.
Questa la situazione emersa dall’ultimo bollettino di Acqua Novara.VCO S.p.A. con tutti i comuni in emergenza (https://www.acquanovaravco.eu/File/Download/4884)
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a pensare lungo, guardandoci negli occhi, la soluzione per un futuro di costruire acquedotti inversi, cioè di acqua marina desalinizzata a salire verso le città, non è un'ipotesi campata in aria, ma che ha una sua ragione.
Soprattutto per usi non potabili, industriali o lavaggio, irrigazioni delle colture ecc....
In fondo l'Italia è una penisola, pochi territori sono molto distinti dal mare.
E in fondo in Israele funziona già così, come alle Canarie ecc....
Non conosco la materia e la fattibilità, ma sarebbe anche ora di darsi una mossa.....
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