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  1. #1211
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    lui è di Milano e io di Seregno, a quale zona pensi così, vagamente eh, ci stiamo riferendo? di certo non ad una località affacciata al mare.
    ma poi, si sta parlando di Piemonte e Lombardia in crisi idrica, perché mai ci dobbiamo riferire a Genova?
    Perché in crisi idrica c'è pure 1/3 di Liguria anche se è la parte che c'è abituata e in cui i razionamenti estivi ci 2 anni sì e 1 no. Genova a conti fatti è quasi impossibile che ci finisca, i due maggiori bacini idrici della città sono rispettivamente sopra il 75 e sopra il 90% della capienza e tra l'altro sono pure sovradimensionati, ma c'è anche il tema delle riserve dei bacini padani, dove sono ubicati i collettori, che comunque coprono una parte delle esigenze del Novese e soprattutto del Piacentino.
    Ultima modifica di galinsog@@; 17/06/2022 alle 14:42

  2. #1212
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da mky Visualizza Messaggio
    a pensare lungo, guardandoci negli occhi, la soluzione per un futuro di costruire acquedotti inversi, cioè di acqua marina desalinizzata a salire verso le città, non è un'ipotesi campata in aria, ma che ha una sua ragione.
    Soprattutto per usi non potabili, industriali o lavaggio, irrigazioni delle colture ecc....
    In fondo l'Italia è una penisola, pochi territori sono molto distinti dal mare.
    E in fondo in Israele funziona già così, come alle Canarie ecc....
    Non conosco la materia e la fattibilità, ma sarebbe anche ora di darsi una mossa.....
    Perché è un investimento che ricorda quelli nello shale-oil? Ossia sono convenienti fino a quando i prezzi della materia prima (in questo caso l'acqua) restano alti o quando la stessa è localmente indisponibile o insufficiente. Altrimenti diventano un fallimento certo. Poi dipende anche da cosa vuoi fare coi dissalatori, pensare di costruire dissalatori a Marina di Ravenna per portare l'acqua alle risaie vercellesi o pavesi è una roba demenziale... si fa prima a cambiare tipologia di coltivazioni...
    Ultima modifica di galinsog@@; 17/06/2022 alle 16:03

  3. #1213
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Il Maggiore è sceso ben al di sotto della prima soglia di magra, la seconda è fissata a 192.80m (mancano solo 4 cm), la terza a 192.70m.
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  4. #1214
    Vento moderato L'avatar di red
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da mky Visualizza Messaggio
    a pensare lungo, guardandoci negli occhi, la soluzione per un futuro di costruire acquedotti inversi, cioè di acqua marina desalinizzata a salire verso le città, non è un'ipotesi campata in aria, ma che ha una sua ragione.
    Soprattutto per usi non potabili, industriali o lavaggio, irrigazioni delle colture ecc....
    In fondo l'Italia è una penisola, pochi territori sono molto distinti dal mare.
    E in fondo in Israele funziona già così, come alle Canarie ecc....
    Non conosco la materia e la fattibilità, ma sarebbe anche ora di darsi una mossa.....
    in molte zone d'italia sì, ma dubito che in lombardia e ancora più in piemonte che si possano portare condutture dal mare

  5. #1215
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da red Visualizza Messaggio
    in molte zone d'italia sì, ma dubito che in lombardia e ancora più in piemonte che si possano portare condutture dal mare
    Dipende, magari se fai pagare l'acqua dissalata 2 euro il litro puoi... E' solo da capire chi comprerebbe riso o mais dopo l'aggiornamento del prezzo...

    Intanto ci sarebbero due metodi infallibili per recuperare tanta (ma tanta) acqua:
    1. evitare che per il 40% vada persa transitando in reti colabrodo;
    2. ripensare all'impatto di alcune colture (e mi riferisco più al mais che al riso) perlomeno in alcune zone. Non avete idea di quante zone a vocazione frumenticola tra Piemonte e Lombardia siano state convertite a granturco negli anni '80 e '90, ecco tornare al frumento e magari non solo al grano tenero ma pure al grano duro, ancor meno esigente in termini di irrigazione, potrebbe essere un altro pezzo della soluzione.

    Poi si può anche ragionare su come aumentare gli stoccaggi nei periodi di abbondanza di acqua e ne abbiamo avuti anche negli ultimi anni, perché non siamo in Israele e il Po non è il Giordano...
    Ultima modifica di galinsog@@; 17/06/2022 alle 16:08

  6. #1216
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Il problema è che se una volta si seminava frumento e adesso mais un motivo c'è, ed è economico come sempre. Per forzare una riconversione al frumento servirebbero poi incentivi statali o aumenti di prezzi su altro (filiera mais e insilati) per cui la vedo un po' dura. Dal mio punto di vista bisogna sempre stare attenti a fare megainvestimenti (come ho letto della desalinizzazione dell'acqua) quando per la maggior parte degli anni non sarebbero minimamente utilizzati. Serve sempre valutare la convenienza, se avessimo avuto siccità del genere in 10 degli ultimi 20 anni allora sarebbe un discorso da fare, in realtà (parlo sempre della mia zona, nordest Italia) l'ultimo razionamento idrico risale a 2 settimane di agosto 2003 dopo un'estate folle, il prossimo razionamento idrico potrebbe essere quello del prossimo agosto se continuiamo così, ma stiamo pur sempre parlando di 1-2 casi negli ultimi 25 anni almeno. Nella 2012 e 2017 nessun razionamento per dire, per cui ulteriori investimenti sulla gestione della risorsa idrica sarebbero cattedrali nel deserto per la stragrande maggior parte delle stagioni estive qui. La piovosità media estiva risulta pressochè costante qui nell'ultimo secolo con i suoi picchi verso l'alto e verso il basso. Preciso inoltre che dopo il 2003 son stati fatti molti passi avanti dal punto di vista dei rilasci e della gestione degli invasi e, al momento gli invasi del bacino del Piave ad esempio sono su percentuali più alte rispetto al 2003 pur essendo caduta meno pioggia di quell'anno finora. Certo è che se l'estate proseguirà come questo giugno ad agosto un razionamento di 2-3 settimane sarà molto probabile (il mais ad agosto non ha più bisogno d'acqua comunque e la richiesta idrica per agricoltura scende molto). Ripeto, parlo per la mia zona dove abbiamo avuto 2 settimane di problemi in 25 anni, su altre zone d'Italia che hanno avuto molti più casi di razionamenti sicuramente fare investimenti sulla gestione della risorsa idrica ha un senso.

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@@ Visualizza Messaggio
    Dipende, magari se fai pagare l'acqua dissalata 2 euro il litro puoi... E' solo da capire chi comprerebbe riso o mais dopo l'aggiornamento del prezzo...

    Intanto ci sarebbero due metodi infallibili per recuperare tanta (ma tanta) acqua:
    1. evitare che per il 40% vada persa transitando in reti colabrodo;
    2. ripensare all'impatto di alcune colture (e mi riferisco più al mais che al riso) perlomeno in alcune zone. Non avete idea di quante zone a vocazione frumenticola tra Piemonte e Lombardia siano state convertite a granturco negli anni '80 e '90, ecco tornare al frumento e magari non solo al grano tenero ma pure al grano duro, ancor meno esigente in termini di irrigazione, potrebbe essere un altro pezzo della soluzione.

    Poi si può anche ragionare su come aumentare gli stoccaggi nei periodi di abbondanza di acqua e ne abbiamo avuti anche negli ultimi anni, perché non siamo in Israele e il Po non è il Giordano...

  7. #1217
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Atmos Visualizza Messaggio
    Il problema è che se una volta si seminava frumento e adesso mais un motivo c'è, ed è economico come sempre. Per forzare una riconversione al frumento servirebbero poi incentivi statali o aumenti di prezzi su altro (filiera mais e insilati) per cui la vedo un po' dura. Dal mio punto di vista bisogna sempre stare attenti a fare megainvestimenti (come ho letto della desalinizzazione dell'acqua) quando per la maggior parte degli anni non sarebbero minimamente utilizzati. Serve sempre valutare la convenienza, se avessimo avuto siccità del genere in 10 degli ultimi 20 anni allora sarebbe un discorso da fare, in realtà (parlo sempre della mia zona, nordest Italia) l'ultimo razionamento idrico risale a 2 settimane di agosto 2003 dopo un'estate folle, il prossimo razionamento idrico potrebbe essere quello del prossimo agosto se continuiamo così, ma stiamo pur sempre parlando di 1-2 casi negli ultimi 25 anni almeno. Nella 2012 e 2017 nessun razionamento per dire, per cui ulteriori investimenti sulla gestione della risorsa idrica sarebbero cattedrali nel deserto per la stragrande maggior parte delle stagioni estive qui. La piovosità media estiva risulta pressochè costante qui nell'ultimo secolo con i suoi picchi verso l'alto e verso il basso. Preciso inoltre che dopo il 2003 son stati fatti molti passi avanti dal punto di vista dei rilasci e della gestione degli invasi e, al momento gli invasi del bacino del Piave ad esempio sono su percentuali più alte rispetto al 2003 pur essendo caduta meno pioggia di quell'anno finora. Certo è che se l'estate proseguirà come questo giugno ad agosto un razionamento di 2-3 settimane sarà molto probabile (il mais ad agosto non ha più bisogno d'acqua comunque e la richiesta idrica per agricoltura scende molto). Ripeto, parlo per la mia zona dove abbiamo avuto 2 settimane di problemi in 25 anni, su altre zone d'Italia che hanno avuto molti più casi di razionamenti sicuramente fare investimenti sulla gestione della risorsa idrica ha un senso.
    Guarda il passaggio dal frumento al mais in queste aree (mi riferiso al Piemonte sud-orientale, al SW della Lombardia, parte dell'W-Emilia) è avvenuto proprio sulla base di incentivi, nell'ambito di politiche agricole che all'epoca venivano gestite con competenza nazionale dall'omonimo ministero, si trattava anche di armonizzare la produzione cerealicola in ambito CEE e per certi versi fu una fase necessaria (tra l'altro funzionale anche ad aumentare la produzione di mangimi e ridurre il costo delle carni), ma la limitata vocazione a questo tipo di coltura derivava essenzialmente dalla altrettanto relativa limitata disponibilità idrica nel corso dell'estate, perché poi sono zone con corsi d'acqua di ridotta portata (Orba, Scrivia, Nure ma per certi aspetti anche il Tanaro e il Trebbia) con regime delle piene appenninico e periodo di magra estivo che solitamente iniziava già tra maggio e giugno. In pratica per coltivare il mais in modo molto più esteso e intensivo abbiamo aumentato la loro dipendenza dal Po e dalla falda nord-padana. Per il resto a parte situazioni particolari mi risulta che gli ultimi razionamenti estesi ad ampie aree risalgano anche lì al 2003. Certo poi in Italia ci sono posti che hanno croniche criticità di approvvigionamento idrico e non sono tutti nelle isole o all'estremo Sud, qualcuno c'è pure al Centro e qualcuno perfino al Nord (un pezzetto di Imperiese in estate ha l'acqua razionata un anno sì e due no dagli anni '70) ma si tratta 9 volte su 10 di problemi infrastrutturali che solo occasionalmente vengono aggravati da vere e proprie siccità meteorologiche...
    Ultima modifica di galinsog@@; 17/06/2022 alle 19:19

  8. #1218
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Saluzzo (Cuneo), il comune ha imposto un'ordinanza per vietare l'uso di acqua potabile se non per scopi essenziali. Una cosa del genere per le mie zone, a piedi delle montagne, è inconcepibile

  9. #1219
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Saluzzo (Cuneo), il comune ha imposto un'ordinanza per vietare l'uso di acqua potabile se non per scopi essenziali. Una cosa del genere per le mie zone, a piedi delle montagne, è inconcepibile
    Siccita, Acda lancia l'allarme: dodici Comuni hanno gia problemi di approvvigionamento - Cuneodice.it

    Tempo una settimana, due al massimo, e tutta la provincia sarà rifornita con autobotti.
    Situazione catastrofica. Come riportavo sul thread piemontese, potrebbe essere la peggior siccità degli ultimi 290 anni. L'unica siccità paragonabile, credo, sia quella del 1733/1734.
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #1220
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Problemi all'agricoltura anche in FVG (minuto cinque): TGR

    Edizione delle 14:00
    del 17/06/2022 - TGR Friuli Venezia Giulia

    Siccita: falde sono di 10 metri sotto i livelli di guardia (in questo caso siamo ad est di Udine)
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

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