Da me siamo a 275 mm da inizio anno,leggendo gli altri posti sembrano tantissimi ma in realtà siamo in pesante deficit anche qui,è assurda la situazione che stiamo vivendo.
Varese (VA) 412 m
168 mm da inizio anno
120mm a Cologna veneta (Vr)
Record di minimo assoluto per i primi 6 mesi dell'anno se continua così (e al 99% sarà così).
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Pensa un pò dove siamo arrivati...
Diciamo che, quantomeno al Nord, maggio avrebbe anche potuto metterci una pezza, anche grossa, avesse fatto un maggio piovoso.
Ma arrivati al 31 maggio con quelle precipitazioni ridicole, mi spiace ma si sarebbe dovuto intervenire immediatamente.
Sono passati 20 giorni da che sono scappati i buoi, ora ci si sveglia che ci sarebbe da chiudere la stalla. Italian Style.
Lou soulei nais per tuchi
Il grafico a destra si commenta da solo... Anche qui la situazione è analoga, con 320 mm da inizio anno.
Il Verbano invece si trova attorno (ora stabilmente al di sotto) alla prima soglia di magra da diversi mesi, una situazione che non si verificava dal 1942. E un livello simile di magra nel mese di giugno (quando dovrebbe essere massima la fusione della neve) si è verificato solo nel 2006 da inizio rilevazioni del CGP.
Sempre secondo il CGP, le precipitazioni nel primo semestre del 2022 sono state le più scarse da inizio rilevazioni (1967).
Pieve del Cairo in processione per la pioggia, le immagini - Vigevano24.it
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𝗦𝗜𝗖𝗖𝗜𝗧𝗔’ 𝗦𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗣𝗥𝗘𝗖𝗘𝗗𝗘𝗡𝗧𝗜: 𝗔𝗟𝗟𝗘𝗥𝗧𝗔 𝗥𝗢𝗦𝗦𝗔 𝗜𝗡 𝗣𝗜𝗘𝗠𝗢𝗡𝗧𝗘 (𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗮𝗺𝗶𝘁𝗮’ 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲
La crisi idrica attualmente presente in Piemonte e Ovest Lombardia potrebbe davvero raggiungere estremi mai visti negli ultimi secoli e senza dubbio livelli impensabili anche solo fino a pochi anni fa. Ebbene sì, forse per la prima volta nella storia recente ci stiamo rendendo conto, toccando con mano, cosa significhi avere a che fare con il riscaldamento globale e con i fenomeni meteorologici estremi.
Siamo solo al 20 giugno e tutta la poca neve caduta dall'Autunno alla Primavera scorsa sulle nostre Alpi è già stata completamente fusa fino ad oltre 3.500 metri, con ben due mesi d'anticipo rispetto alla media, a causa delle alte temperature che hanno caratterizzato in particolare il mese di maggio e questa prima parte di giugno. Tutti i nostri ghiacciai, fino a settembre (e si spera non oltre), rimarranno completamente esposti alla radiazione solare diretta e alle temperature roventi che i modelli numerici continuano a prevedere anche nei prossimi mesi estivi, intervallati soltanto da brevi e sporadici episodi d'instabilità. Siamo dunque davanti ad una stagione potenzialmente senza precedenti per il bilancio di massa dei nostri ghiacciai alpini e per la conseguente deglaciazione a seguito dell'estrema combinazione tra le temperature e le poche precipitazioni.
Al 20 giugno molti torrenti e rii secondari sono completamente asciutti, ma anche lungo i principali affluenti del Po i livelli idrometrici rasentano lo zero in diversi tratti piemontesi e lombardi. Qui alcune foto del torrente Agogna presso Fontaneto d’Agogna ed il livello del Po a Valenza che non si riesce neanche più a misurare in quanto l'asta idrometrica è totalmente emersa anche nel tratto inferiore allo zero idrometrico. Le portate di molti fiumi e corsi d'acqua principali ad oggi sono sotto la media tra il 60 e l'80%.
A meno di un'improbabile e duratura fase perturbata nei prossimi mesi, dovremmo probabilmente attendere l'Autunno per cercare il ritorno di piogge significative in grado di apportare effetti benefici per le nostre assetate terre. E non saranno di certi i forti temporali previsti per i prossimi giorni a poterlo fare, in quanto molto localizzati nello spazio e troppo violenti in intensità per poter raggiungere le falde e penetrare nei nostri terreni ormai aridi.
Post di Andrea Vuolo - Meteo in Piemonte
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