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  1. #1611
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    e infatti quello era un esempio per assurdo
    invece nel concreto in un mese che ha 21 di media integrale qualsiasi individuo non mi può venire a dire che soffre, altrimenti è pura soggettività che lascia il tempo che trova
    o se la vuoi mettere in altri termini possiamo considerare invivibili larga parte delle terre emerse

    è pura soggettività ma non per questo non vuol dire che nessuno soffra anche in quelle condizioni.

    Per una fascia della popolazione è invivibile una buona parte delle terre emerse nella stagione calda? Perchè no
    Poi sta tutto nel dire cosa si intenda per invivibile: io considero il caso in cui ad esempio una persona si possa sentire fortemente e costantemente debilitata nelle condizioni medie e nei possibili picchi estremi nella località Y, per altri invece sarà una definizione più rigida



    Poi comunque nel Mediterraneo centrale siamo messi molto "bene" anche rispetto ad altre zone alla stessa latitudine eh, basta guardare la mappa di mnw oggi: su Balcani e Iberia caldo ma clima asciutto, da noi afa schifosa, magari non è lo standard avere queste differenze ma credo che alla nostra latitudine abbiamo uno tra i climi peggiori, forse eguagliato o superato solo da Giappone e al massimo qualche area di USA e Cina/Corea

  2. #1612
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    è pura soggettività ma non per questo non vuol dire che nessuno soffra anche in quelle condizioni.

    Per una fascia della popolazione è invivibile una buona parte delle terre emerse nella stagione calda? Perchè no
    Poi sta tutto nel dire cosa si intenda per invivibile: io considero il caso in cui ad esempio una persona si possa sentire fortemente e costantemente debilitata nelle condizioni medie e nei possibili picchi estremi nella località Y, per altri invece sarà una definizione più rigida



    Poi comunque nel Mediterraneo centrale siamo messi molto "bene" anche rispetto ad altre zone alla stessa latitudine eh, basta guardare la mappa di mnw oggi: su Balcani e Iberia caldo ma clima asciutto, da noi afa schifosa, magari non è lo standard avere queste differenze ma credo che alla nostra latitudine abbiamo uno tra i climi peggiori, forse eguagliato o superato solo da Giappone e al massimo qualche area di USA e Cina/Corea
    non sono d'accordo ma chiudiamo perchè siamo ampiamente ot
    semmai si riprende altrove
    C'ho la falla nel cervello


  3. #1613
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    è pura soggettività ma non per questo non vuol dire che nessuno soffra anche in quelle condizioni.

    Per una fascia della popolazione è invivibile una buona parte delle terre emerse nella stagione calda? Perchè no
    Poi sta tutto nel dire cosa si intenda per invivibile: io considero il caso in cui ad esempio una persona si possa sentire fortemente e costantemente debilitata nelle condizioni medie e nei possibili picchi estremi nella località Y, per altri invece sarà una definizione più rigida



    Poi comunque nel Mediterraneo centrale siamo messi molto "bene" anche rispetto ad altre zone alla stessa latitudine eh, basta guardare la mappa di mnw oggi: su Balcani e Iberia caldo ma clima asciutto, da noi afa schifosa, magari non è lo standard avere queste differenze ma credo che alla nostra latitudine abbiamo uno tra i climi peggiori, forse eguagliato o superato solo da Giappone e al massimo qualche area di USA e Cina/Corea
    Esatto, mi aggancio solamente per dire che il caldo umido che in questi giorni ha preso possesso anche del sud Italia (a seguito del piegamento della struttura altopressoria senescente) è uno dei peggiori che possa esserci, perché ti comporta il soffrire anche da fermo.
    Purtroppo confermo che un’estate di tal fatta, subito dopo il 2021 che sembrava inarrivabile (almeno al Meridione) ti fa capire che veramente il nostro clima estivo sta diventando invivibile.

  4. #1614
    Vento forte L'avatar di ale97
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Repsy Visualizza Messaggio
    Esatto, mi aggancio solamente per dire che il caldo umido che in questi giorni ha preso possesso anche del sud Italia (a seguito del piegamento della struttura altopressoria senescente) è uno dei peggiori che possa esserci, perché ti comporta il soffrire anche da fermo.
    Purtroppo confermo che un’estate di tal fatta, subito dopo il 2021 che sembrava inarrivabile (almeno al Meridione) ti fa capire che veramente il nostro clima estivo sta diventando invivibile.
    Ho visto, anche se mi sembra che al centro sia peggio che nell'estremo sud, però la situazione mi sembra simile alla prima decade di agosto 2019 (al centro-sud, al nord quella volta ci fu afa ma non picchi particolarmente alti mi pare) con caldo umido diffuso

    Comunque sul discorso precedente aggiungo solo che valutavo anche il caso di assenza di aria condizionata: e ribaltando la situazione anche per quanto riguarda il freddo, anche senza protezione dal freddo (riscaldamento) moltissime zone del pianeta diventerebbero più o meno invivibili a quel punto
    Insomma, ci sono molte sfumature


    Comunque dopo questo chiarimento chiudo definitavmente l'ot, al massimo si riprenderà la discussione altrove

  5. #1615
    Burrasca L'avatar di Viva la fioca
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    In un periodo così eccezionale come il presente balzano agli occhi le differenze di terreno. Ierilaltro sono dovuto andare a Sassuolo: all'altezza di Magreta (il nome dice già tutto) il mais non irrigato, che qui è ancora verde, lì è completamente secco e color paglia. Anche la medica, che qui è al terzo/quarto taglio ed ha sempre un bel colore verde acceso, lì è parecchio striminzita e pallida.

    Vicino Reggio Emilia ci sono ancora dei prati stabili (che hanno grande diffusione e tradizione in Lombardia e vengono anche chiamati "marcite"). Sono irrigati da secoli a scorrimento: l'altra sera passando li ho visti belli verdi e quindi irrigati.

    Io non sono tanto sicuro che lo scorrimento sia così male, o comunque credo che dipenda anche molto dal tipo di suolo.

    Di sicuro le ditte che vendono attrezzature da irrigazione hanno interesse a farlo scomparire.

    Parlando d'altro, ma sempre IT, tale è l'ignoranza dei giornalisti, che in tanti servizi televisivi dedicati all'incendio in Val Resia (Friuli) a nessuno è venuto in mente di ricordare che è il luogo più piovoso d'Italia, con una media del trimestre estivo di circa 900 mm.
    Assolutamente d'accordo con te su tutto. Quest anno per chi piace è uno spettacolo osservare le coltivazioni, prati gialli stile Sicilia e pochi km più in là belli verdi ( entrambi non irrigati), oppure il mais come dicevi.
    Le variabili sono tante: composizione del terreno e quindi ritenzione idrica, pendenza e quindi possibilità di assorbimento durante i temporali, livello di soggiacenza della falda, granulometria e orientamento ( se collinare).
    Io abito in Fondovalle tanaro vicino ad alba:
    in destra tanaro la langa con i suoi terreni ricchi, argilloso marnosi ha delle vigne decenti quest anno
    In sinistra tanaro il Roero composto prevalentemente da terreni sabbiosi quest anno ha vigne che fanno spavento ( mentre in annate normali da vini stupendi perche esalta i profumi proprio grazie al terreno povero e sempre asciutto).
    Quest anno nella mia zona i vini migliori si faranno nei "livé" versanti nord al contrario della tradizione che vede nei "surì" versanti sud I migliori per la vite.
    Sull'irrigazione a scorrimento è chiaro che su terreni argillosi è compatti l'acqua sprecata è nulla a causa della bassissima permeabilità.
    Ma converrai con me che sui terreni a medio impasto mediamente drenanti tipici di vaste zone della nostra pianura la quantità "sprecata" è folle.
    Il percolamento è chiaramente legato a questo tipo di terre e al "tempo" di allagamento, se bagni a scorrimento un campo lungo 200 mt le prime piante vengono attraversate dall'acqua per ore e le ultime per pochi minuti quindi nella prima metà del campo per ore la terra si bagna a profondità inutili alla pianta.
    Un piacere leggerti
    Ciao

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  6. #1616
    Brezza tesa L'avatar di mky
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    ennesima strage di pesci nell'Isonzo in secca, addirittura ancora più a monte di questo inverno. Oramai il bel fiume azzurro citato da Ungaretti non esiste più, verde alga e stagnante.
    La causa, i continui prelievi per fini irrigui e i prelievi per le centraline idroelettriche.
    in 52 anni mai visto cose del genere.
    Più passa il tempo, più si parla di preservare le risorse idriche e i fiumi e l'ambiente, e più si persevera ad annullarli e si firmano ordinanze in deroga al deflusso minimo vitale.
    In zona ci sono centinaia e centinaia di ettari di coltivazioni a mais per biodiesel e biogas in terreni sciolti, dove necessitano di 1 o 2 irrigazioni a settimana (e vigne in terreni sassosi irrigate a cannone e non a goccia).
    Va bene così, sfruttare l'acqua per produrre combustibili, bruciando combustibili per le coltivazioni e le pompe di irrigazione, e annullare una ittiofauna presente da secoli in un corso d'acqua.
    Non abbiamo proprio mentalità conservativa, persa qualche decennio fa con quello che si ostina a chiamare progresso e che in realtà si chiama devastazione ambientale.

    Del resto, le falde sono ai minimi e i pozzi sono diventati asciutti, a memoria d'uomo mai successo prima.

  7. #1617
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Fiume serio a ponte nossa

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  8. #1618
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    qui oltre all'azzeramento dei raccolti di mais dove non irrigati, si è arrivati all'appassimento della soia, pianta tradizionalmente molto resistente alla siccità e che raramente richiede irrigazione. Però c'è chi ha puntato sui due raccolti, dopo l'orzo o il frumento ora la soia e cannoni a manetta.

    e per la serie qui stamattina meno di un mm e null'altro... prossima speranza tra venerdì e sabato.
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  9. #1619
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da ale97 Visualizza Messaggio
    Per una fascia della popolazione è invivibile una buona parte delle terre emerse nella stagione calda?
    Io sarei solo curioso di vedere l'europeo medio a lavorate e produrre secondo gli standard economici attuali (8-10 ore al giorno), in un clima compreso tra i due tropici, magari senza aria condizionata. Io non so voi ma a 30° la mia energia si abbassa mostruosamente.



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  10. #1620
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da albertagort Visualizza Messaggio
    Io sarei solo curioso di vedere l'europeo medio a lavorate e produrre secondo gli standard economici attuali (8-10 ore al giorno), in un clima compreso tra i due tropici, magari senza aria condizionata. Io non so voi ma a 30° la mia energia si abbassa mostruosamente.



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    Gli effetti indiretti come aumento infarti etc. sono fortissimi, così come la produttivitá e sul piano psicologico.
    In quei 2 giorni di ricambio d'aria a inizio Luglio sono rinato e così gran parte della popolazione che non parlava d'altro. Al netto del fatto che molte attività agricole saranno impraticabili, al netto dell'ulteriore impoverimento dei terreni con attivitá nmicrobica accellerata ed erosione da fenomeni rari violenti, al netto degli incendi e della botta economica assurda oltre all'aumento dei consumi energetici io soggettivamente non vorrò vivere in un posto dove per 4 mesi hai temperature abnormi senza riuscire quasi mai a scendere sotto i 20 gradi neanche di notte e avere un coprifuoco forzato per qualsiasi attivitá
    , (in questo momento neanche i 25 gradi) e dove i restanti 7-8 mesi sono fatti da giornate identiche intervallate da poca roba all'80% soleggiato.
    Oltre a ciò il drastico cambio di paesaggio renderá il bel paese un'altra cosa.

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