Live da Mandello, son qui a sgrassare anche oggi:
Allegato 596783
torrente Meria, beeeel sec
Si vis pacem, para bellum.
Situazione Val Vigezzo ieri
IMG_20220825_115822.jpg
IMG_20220825_115833.jpg
Scusate, son rientrato ora e vedo che da PC non si vede la foto, l rimetto:
4D061218-95C4-490A-A183-0B92BBF822D3.jpg
spero si veda
Si vis pacem, para bellum.
mi ero perso la chicca di quella tabella
per Milano riporta come anno più secco il 1990, che a naso credo sia un'annata piuttosto classico come accumulo, 8-900mm
l'anno più secco della serie di brera è il 1921 con 426
147mm di totale non ricordo se li ha fatti nemmeno nel semestre più secco, figurati nell'anno solare
infine l'altra chicca sono i 340mm riportati per il 2022, considerato quando è stata postata penso si trattasse del tot semestrale
ad oggi che son passati altri due mesi la media delle stazioni metropolitane è sui 200 mm, e tolta qualche fortunata stazione del w milanese è un valore che vale anche per il resto della provincia
C'ho la falla nel cervello
Posto carte CML con accumuli mensili e annuali:
Immagine 2022-08-27 144834.jpg
Immagine 2022-08-27 144921.jpg
Milanese nuova death valley lombarda, fa una fatica a piovere pazzesca. Praticamente abbiamo accumuli inferiori al mantovano, che è la zona più secca della regione. Se pensiamo che la loro media non arriva a 600 mm, ci si accorge del disastro in zona
E niente...
I "temporali estivi" hanno risolto o tamponato quasi ovunque i gravi problemi del lungo periodo siccitoso tranne residue situazioni locali.
Tanto è vero che non si parla più, tranne che per situazioni locali, del problema della siccità.
Siccità che, ricordiamolo, ha interessato quasi esclusivamente il mondo agricolo e della flora in generale.
Sempre grazie ai "temporal estivi" il Po è passato a Pontelagoscuro (che evidentemente riflette una situazione locale...) dai 100 m3/s di fine luglio ai 200 di inizio agosto ai 350 di fine agosto, dopo due picchi molto più grandi in coincidenza dei periodi dei "temporali sparsi".
Grafici per stazione — Arpae Emilia-Romagna
plsc.png
Restiamo in attesa delle grandi piogge autunnali che ci consentiranno di "ristabilire l'equilibrio idrico".
Non so cosa vuol dire esattamente, ma forse consentiranno di far ricrescere ad ottobre/novembre tutte le colture che in primavera estate hanno avuto problemi...
Purtoppo no, il gruppo di ricerca Hydrology Irpi-CNR.
Il problema rimane l'assenza di neve e acqua accumulate in precedenza, il meteorologo del CNR-Lamma Giulio Betti ha spiegato: senza neve e acqua accumulate in precedenza, le piogge che arrivano d'estate poco possono fare per aiutare, per esempio, le drammatiche condizioni del Po.
In termini molto sintetici esemplici, il Po riceve due grandi "input" d'acqua uno autunnale (piogge dirette e accumolo di neve sulle Alpi e Appennino) e uno primaverile-estivo (piogge dirette-primaverili e fusione della neve sui rilievi)- spiega Betti mostrando le tabelle del Po-nel periodo Ottobre 2019/Agosto 2020 e Ottobre 2020/Agosto 2021 piogge e fusioni hanno mantenuto il livello del fiume su valori apprezzabili.
Da Settembre 2021 il contributo delle piogge autunnali è stato minimo.
A seguire (Dicembre/Marzo) non è più piovuto nè nevicato in maniera sufficiente, di conseguenza, complice una primavera secca, il contributo di fusione è stato minimo.
Tutto questo, il periodo di magra che perdura ormai da un anno, non è "recuperabile" con le piogge estive, 11-12 mesi di scarse (o a tratti nulle) precipitazioni non possono essere recuperati con qualche temporale estivo.
Servirebbe dunque la neve oltre a piogge strutturate, ma non prima dell'autunno probabilmente.
Era ed è tuttora illusorio pensare che l'estate possa portare sollievo o contenere una magra così strutturata.
I temporali di questi giorni, anche se forti, "portano benefici molto localizzati".
Questo è lo studio del meteorologo del CNR che non fa altro che ribadire quanto sostenuto da me ed altri utenti, passo e chiudo.
Si vis pacem, para bellum.
Segnalibri