È una enorme differenza. Con tutto che un eventuale trend di precipitazioni ha molto più rumore di fondo e non è facile estrapolare una tendenza. Le temperature sono più lineari, le prp più impazzite
Io comunque dico che è molto preoccupante quello che sta capitando perché leggo nelle dinamiche circolatorie alcune sostanziali differenze con quelle che portavano siccità in passato.
Da lì concludo che da questa siccità non ne usciremo né a breve né facilmente. E potremmo anche non uscirne in modo definitivo, anche qualora tornasse a piovere di più (e ci mancherebbe non lo facesse, se no da un anno all'altro vorrebbe dire che zone con 1500 mm medi passano a 600 d'amblee)
Opinione mia personale basata su un peso di elementi concomitanti. Nessuno è tenuto a condividere la mia posizione, ci mancherebbe
Si, lo ricordo. Forse, la migliore nevicata dell'inverno per l'area. Se non ricordo male, transitò un fronte caldo che scaricò neve abbondante sul crinale italo-svizzero. La nevicata interessò le quote medie perché in alto non fu un granché. Tutti i giorni mi guardo le webcam del Bianco e del Rosa in attesa che possa nevicare copiosamente in quota. Finora, a parte qualcosa sul Bianco, delusione continua, purtroppo
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Ultima modifica di Enrico_3bmeteo; 26/03/2023 alle 14:04
Mi dispiace, ma per me è assurdo mettere sullo stesso piano l'HAARP, l'ENSO e qualsiasi farneticazione reperita sul web.
Il primo errore è seguire schemi eccessivamente semplificati delle teleconnessioni, addiritura ristrette ad aree minuscole, e alla fine dire "Eh ma le tlc non funzionano più come una volta".
Mentre tanti, forse troppi, quando si parla di Nina guardano solo il dato della temperatura globale sperando chissà quale movimento, a livello circolatorio ha avuto un impatto importante. Addirittura, se non erro, oltre alla caratteristica multi annuale si aggiunge anche una tipologia mista, ovvero periodi di Nina "Central Pacific" e Nina "East Pacific".
Ad esempio la prima metà del 2022 mi sembra sia stata maggiormente improntata ad un assetto EP.
Le SSTA e la ventilazione impattano sulla convezione e sulla circolazione in quell'area, influenzando anche le latitudini extratropicali del Pacifico (Rossby Wave Source).
La letteratura scientifica ci propone queste configurazioni per una Nina EP.
Come detto prima, non basta guardare le mappe ma vanno contestualizzate e filtrate. Ad esempio, possiamo notare che con una Nina EP, sul Pacifico settentrionale è frequente un assetto da PNA- con anticiclone che arretra e semipermanente praticamente assente. Questa configurazione favorisce, sul settore atlantico, un innalzamento dell'anticiclone che lascia scoperta l'area delle Azzorre e blocca il flusso zonale (storm track debole).
Queste sono le anomalie di gpt da maggio 2022 a febbraio 2023.
fkEFlCcJky.png
Possiamo dire con certezza che la Nina ha influenzato parecchio, soprattutto la variabilità a bassa frequenza (Recurrent Rossby Wave Packets) e non ha giovato nemmeno a nostro favore la variabilità interstagionale, con VP spesso in un setting deleterio (ad esempio il dipolo artico favorisce articate dirette in Atlantico andando ad amplificare il pattern di fondo).
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Ultima modifica di Diego 14; 27/03/2023 alle 14:13
Non ho capito scusa Diego, io sto parlando di statistica e tu mi porti un caso particolare per....???.
Sono d'accordo che un singolo evento possa contribuire all'instaurarsi di un certo pattern, ma questo si può vedere solo in un secondo momento non sapendo in anticipo ne che tipo di evento ci aspetti, ne come interagirà in le restanti variabili.
Una cosa è dire che il recente evento nina abbia avuto un certo effetto, un altro conto è speculare su come e quanto il cambio di segno influirà su nostro prossimo futuro in termini precipitativi.
E in tal senso a mio parere quella statistica "eccessivamente semplificata" e l'unico strumento a nostra disposizione perché non ci sono attualmente i dati per andare più nello specifico. Quello che si dà per certo al momento è solo un cambio di segno e l'unica cosa che statisticamente porta un cambio di segno di per sé sono quelle mappe che ho postato.
Non voglio assolutamente paragonare lo studio delle teleconnessioni al complottismo, piuttosto un certo uso che se ne vuol fare, puramente argomentativo, slegato dai dati e dalle statistiche, ignorando il rasoio di occam, autoreferenziale e andando a selezionare sempre la fattispecie che conferma la propria teoria ignorando il resto è praticamente la definizione di pseudoscienza.
E' ovvio: l'andamento circolatorio non è mai condizionato da una sola variabile, ma da una pluralità di fattori, tra cui verosimilmente anche l'ENSO.
Dire che siano unicamente la Nina o el Nino a governare il clima significa avere una visione più che ignorante, miope.
Idem affermare che non abbiano alcuna ripercussione.
Per quanto mi riguarda, io ho solo detto che ci sono evidenze, in base alle quali, l'ENSO influisce in maniera importante sul jet-stream.
Poi, come dicevi te nell'altro post, non esiste una linearità per quel che ci riguarda: quindi non è automatico avere stagioni piovose con el Nino e siccitose con la Nina.
Ciao, il mio "semplificare" non era assolutamente rivolto al tuo allegato nel messaggio, che per giunta è un riferimento validissimo. Io mi riferivo ai classici messaggi del tipo "con la PDO negativa sicuramente farà un inverno nevoso", poi non lo fa e puntualmente si va contro alle tlc spacciandole per rotte. La mia breve analisi, che può essere tranquillamente errata, vuole semplicemente dimostrare che tra le cause di questa siccità c'è molto probabilmente un peso legato alla Nina![]()
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