quella mappa usa un multi dataset(non solo stazioni) , possono esserci differenze ma è anche riferita al periodo dicembre-febbraio e usa l'spi che non è la stessa cosa della deviazione dalla media, in piemonte le precipitazioni invernali non sono state molto inferiori al 50 percentile.
Standardized Precipitation Index (SPI) | Climate Data Guide
anche l'arpa piemonte l'inverno lo classifica nella norma
aa.PNG
7977DJFDistprecprec.png
quello dell'ispra invece è da scartare usa le reanalisi ncep-ncar, le precipitazioni sono totalmente generate dal modello che è il predecessore di gfs del 1995...
Ultima modifica di elz; 04/04/2023 alle 13:22
A Novara (periodo 1875-oggi), con marzo concluso, ufficialmente la siccità è da record.
In 16 mesi, da dicembre 2021, sono caduti 604 mm su una media di 1180, consegnando uno spaventoso deficit del -49%. Valore che non ha precedenti su un periodo di tempo così lungo. Viene dunque battuto ogni precedente noto, quantomeno in epoca strumentale. Una quantità di pioggia che dovrebbe cadere in non più di 7-8 mesi, dilazionata su 16.
Ricordo che non c'è bisogno che la siccità sia da record per generare problemi, dato che la richiesta idrica è elevatissima e che, a causa delle estati più recenti, l'evapotraspirazione è enormemente maggiore rispetto a un'analogo periodo siccitoso del passato. Ma non bastasse questo, ora pure il deficit pluviometrico preso da solo è ufficialmente record.
In Alto Piemonte, secondo gli ultimi dati, il deficit si aggira attorno al 60%, più o meno a seconda delle stazioni.
Viste le carte, il tutto non può che aggravarsi ulteriormente![]()
Ultima modifica di Natale2000; 04/04/2023 alle 14:58
@burian br
Rispondo qui al messaggio sulla Nina del topic modelli
Bisogna dire una cosa. Che c'è veramente una marea di annate di Nina che si sono sbloccate da maggio-giugno in poi al Nord Italia. Siccità invernali-primaverili (meno esagerate di questa) poi rientrate grazie a estati fresche, o quantomeno non particolarmente calde, e assai bagnate
Esempi? Senza andare ai tempi di Carlo Cudega...
Estate 1989, l'ultima diffusamente sottomedia 61-90
Estate 1999 ed estate 2000...due situazioni gemelle. Siccità invernale ed estati decisamente normali (fresche per i canoni attuali) e piovose al NW
Estate 2008, idem con patate
Estate 2011 ri-idem con patate
L'estate 2012 fu effettivamente molto calda al NW, ma nonostante ciò di siccità non ce n'era
E non dimentichiamoci che estati come 2003, 2015, 2019 (chi più chi meno terrificanti al nord e non solo...sapete benissimo individuare quale di più e quale di meno) sono arrivate in ENSO+.
Scusa la puntualizzazione, Gian, ma non vorrei che la storia della Nina stesse sfuggendo di mano. Perchè sembra che ora la colpa di tutto sia della Nina, caldo estivo compreso, e che col Nino cambierà tutto. Basta andare a pochi anni fa per verificare che non è così.
Certo, una cosa col Nino cambierà... una bella quota di calore in più nella Lower Troposphere (senti che tono da professore detta così)
Ovviamente la colpa non è stata esclusivamente della Nina, ma da quanto esposto da Diego pare che una correlazione possa esserci con questa specifica forma di Nina, che è stata East Pacific. A ciò si aggiungono altre configurazioni sfavorevoli (ad esempio la disposizione del VP) del periodo che combinandosi hanno sicuramente influito.
Mi viene da pensare che decadendo la Nina verrebbe meno uno dei fattori che incide.
Ciao Diego, lo credo anche io che la Nina abbia avuto il suo peso...anche vero però che recenti studi evidenziano un netto rallentamento del ramo subtropicale del getto, quel ramo che porta il tempo mite e piovoso alle medie e basse latitudini europee...la causa di ciò sarebbe nel gradiente sempre più ridotto fra polo e fasce tropico-equatoriale laddove il GW è andato a colpire in maniera assai più forte proprio alle latitudini artiche.
@mat69 ne ha moltissime, io devo ricercarle da alcune chat...
la nina ep è associata ad una depressione e precipitazioni sopra media nel mediterraneo centro-occidentale e inverni freddi sull'europa centrale non mi sembra in linea con quest'anno, è la nina cp che è associata alla nao+.(ma rimane un segnale stagionale e sovrapposto a molta variabilità è improbabile che possa giustificare la siccità record del nw)
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quest'anno la convezione è stata fortemente soppressa nel pacifico centro-occidentale, una nina olr come definita da chiodi/harrison che è associata a precipitazioni invernali sottomedia nel mediterraneo, gli eventi non olr hanno una piccola influenza e più facilmente dominata dalla variabilità anche nei tropici:
Global Seasonal Precipitation Anomalies Robustly Associated with El Nino and La Nina Events—An OLR Perspective in: Journal of Climate Volume 28 Issue 15 (2015)
precipitazioni olr la nina:
https://journals.ametsoc.org/view/jo...0387.1-f13.jpg
precipitazioni non olr:
https://journals.ametsoc.org/view/jo...0387.1-f14.jpg
nei compositi spesso viene calcolata un anomalia rispetto ad una media in cui ci sono anche gli episodi di nina olr/el nino o qualche segnale associato alla nina ma che si origina altrove, se non c'è una grossa anomalia nelle precipitazioni (e per la nina può essere solo ad ovest) non può esserci un grosso impatto del pacifico tropicale.
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Ultima modifica di elz; 05/04/2023 alle 11:09
Intanto segnalo che anche nel Canavese orientale iniziano i razionamenti. Il comune di Palazzo Canavese ( che ricade nel bacino della roggia Violana di cui già avevo parlato) ha emesso un'ordinanza in cui vieta ogni uso dell'acqua potabile per utilizzi diversi da quelli alimentari, domestici e igienici.
La cosa assurda è che siamo ad inizio aprile....
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