ma a dire il vero ne abbiamo parlato in abbondanza ma anche questo è valido fino ad un certo punto, se il suolo non è in grado di assorbire le precipitazioni intense (che non sia un nubifragio violento) è più probabilmente dovuto alla gestione ed utilizzo che se ne fa:
Nimbus Web Attualit?
un episodio importante arrivato dopo un periodo secco seppur non estremo come quello recente che ricordo bene fu quello del 14-15 settembre 2006, nonostante precipitazioni con tempi di ritorno su diverse aree settentrionali spesso superiori a 50 anni e caduti con intensità per parecchie ore le piene e i danni furono decisamente limitati, e questo anche nei torrenti in cui dipendono principalmente dal tratto montano (in pianura i terreni assorbirono tutto):
http://www.arpa.piemonte.it/pubblica..._download/file
nel 2000 invece un evento ancora più estremo su suoli saturi e con neve in alta quota (ci fu un episodio importante poco prima) ha fatto il disastro.
Ultima modifica di elz; 09/05/2023 alle 19:10
Evento che fu aggravato anche dalla fusione della neve caduta molto abbondante oltre 1300m intorno al 7/10 ottobre
Comunque per i più giovani del forum lascio una bella lettura dell'evento
http://www.arpa.piemonte.it/approfon...iles/evott2000
Si continuano a pubblicare tabelle sulla medie pluvio che certo hanno la loro importanza a livello statistico, ma non ci dicono nulla sulla reale situazione, se la media se fai in un'unico evento, i problemi rimangono tutti, servono piogge distribuite il più possibile durante l'anno con le dovute differenze tra le varie regioni
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un bel 40mm di evento e via. se maggio continua così son più tranquillo per l'estate![]()
Si vis pacem, para bellum.
20230509_200635.jpg
Pontelagoscuro ieri sera
Già meglio
Io puntavo alla 2014....
Più che altro perché dopo il 2022 e fino ad ora ho visto la flora urbana e di fondovalle delle mie valli assumere forme o subire la canicola ed il secco in maniere che non avevo MAI visto prima.
Dopo le prime piogge di Aprile i ciuffetti d'erba erano sorti, com'è normale che sia, nei sottoboschi o sotto gli alberi dei parchi urbani e dei versanti montuosi vicini alla città.
Poi però, dopo i 15-20mm di metà mese, sono seguiti 4-5-6 giorni di vento secco da Nord, l'ennesima settimana favonica con poi i diluvi avellinesi noti.
Ecco, in quel frangente, il secco dell'aria, l'evotraspirazione ed i suoli secchi da oltre un anno e mezzo, mi hanno ammazzato i ciuffi d'erba.
Roba che neanche a luglio con le ondate di calore l'anno scorso..
Roba nuova appunto.
Come anche le chiome un po' sciupate e a buchi delle robinie e non solo, questa primavera.
Chiaro segno che d'acqua da attingere a 2 metri sottoterra non ce n'era più tanta per le grandi alberature urbane.
Che piova adesso, per giorni e settimane di fila.
Che ne venga tanta: sempre meglio il surplus da gestire che il deficit, sempre sostenuto.
E ricordate tutti che, soprattutto al Nord, l'agroindustria e non solo consumano 6 volte più acqua di 50-60 anni fa.
Ecco che è più facile di conseguenza rovinare il letto del Po, costringerlo a diventare bassissimo e come lui così altri fiumi.
E poi i ghiacciai, ma a loro nel 2021 hanno già dedicato pure un funerale simbolico quassù.
o sto male, o posto male. O ho riposto male le fiducie nella civiltà umana, Uma Thurman capirebbe. O posto male o post-pandemia la fiducia nella scienza s'è persa come Andrea di De André che non sa tornare. Uma salvaci tu. Una firma che è un quasi haiku.
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