Non rispondere a domande e considerazioni elementari vuol dire che le risposte sono negative, ovvero che allo stato attuale nel nord Abruzzo e nelle Marche meridionali non ci sono situazioni tali da invocare il concetto di crisi idrica. Le mappe postate stanno ad indicare che se questo considerazione banale è vera, lo è a maggior ragione per il resto della quasi totalità delle zone adriatiche. Non è una questione di Molise piccolo quanto ti pare, è una questione lunga 1000 km da Trieste a Otranto. Puoi continuare a parlare per giorni del grave problema della siccità, delle sofferenza, etc etc. Liberissimo di farlo, ma fallo per la tua zona, senza mettere in mezzo altre situazioni che a quanto pare non conosci.
Si siamo in crisi idrica, si ho parlato del periodo maggio/giugno, non ho parlato della peronospora come non ho parlato degli sprinkler accesi a ottobre inoltrato.
Oltretutto la.siccitá oltre che agricola é proprio geologica basta vedere le portate dei fiumi. Se non conosci non parlare specialmente con me, specialmente con quel tono proflame (magari usa l'abbondanza d'acqua che hai per sciacquarti la bocca ;. .
Poi per caritá se manco coi datti spiattelati lo capisci mi dispiace.
Faccio qualche considerazione prendendo spunto dai link che hai messo. Probabilmente è un caso ma mentre nel 2021 e 2022 si fa cenno alla "crisi idrica", nel 2023 si fa riferimento ad emergenza idrica. L'attivazione di qualsiasi metodo che consente di superare un periodo critico è stato studiato proprio per questo motivo. Una persona che non sa nulla di meteo e di gestione di risorse idriche non si accorge di nulla e questo succede per la maggioranza delle persone.
Ma anche la gestione in condizioni "normali" delle risorse idriche rientra nei metodi che consentono di superare i periodi di "crisi" idrica. Dovrebbe essere banale ma evidentemente non lo è. L'agricoltura campa di questo. Tutta l'agricoltura del basso Molise, piccolo quanto ci pare, vive e sopravvive esclusivamente con l'acqua del Biferno e dell'invaso artificiale di Guardialfiera. Fino a qualche anno fa anche l'acqua dei rubinetti dipendeva attraverso un potabilizzatore dall'invaso artificiale. Oggi invece anche sulla costa arriva l'acqua delle sorgenti del Biferno. Piove sulle montagne, tanto. Tutta la regione, e non solo, ne beneficia. Non solo perchè una percentuale notevole di quell'acqua, almeno il 30%, prende la via della Campania. E questo vale più o meno per tutte le zone d'Italia.
I gravi deficit degli anni passati non sono recuperabili, non riesco a capire perchè tu ed altri fate sempre questo genere di considerazioni. Il danno, di qualsiasi tipo, è fatto e non si recupera. Se oggi piove non recuperi i danni dell'agricoltura dell'anno scorso o di due anni fa. Al limite recuperi qualcosa da immagazzinare come riserva in invasi e falde.
Ma questi sono limitati, nella quantità e nel tempo. Se non piove per un anno si svuota praticamente tutto. La goccia che cade oggi entro un anno sarà fuori dal sistema. Se avesse piovuto 2 anni fa in abbondanza oggi di quell'acqua non avresti niente. E se oggi cominciasse a piovere in abbondanza una volta raggiunti quei limiti di quantità tutto l'eccesso andrebbe perso. La primavera ed il giugno scorsi sono stati più che sufficienti nella mia zona e suppongo nella tua per risolvere il problema. La carenza successiva di acqua può dipendere solo ed esclusivamente dal periodo successivo, non da quello precedente.
L'unica cosa che si può recuperare sono le medie, ma questo è tutto un altro discorso, che non ha niente a che fare con il problema della crisi idrica.
Perchè si possono avere periodi in media od anche in sopramedia con crisi idrica, e periodi sottomedia senza crisi idrica. Non credo serva spiegare ulteriormente.
[QUOTE=SnowBirch;1061750930]Si siamo in crisi idrica, si ho parlato del periodo maggio/giugno, non ho parlato della peronospora come non ho parlato degli sprinkler accesi a ottobre inoltrato.
Oltretutto la.siccitá oltre che agricola é proprio geologica basta vedere le portate dei fiumi. Se non conosci non parlare specialmente con me, specialmente con quel tono proflame (magari usa l'abbondanza d'acqua che hai per sciacquarti la bocca ;. .
Poi per caritá se manco coi datti spiattelati lo capisci mi dispiace.[/QUOTE @Moderatore facciamo qualcosa?
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Occhio che sto seguendo questo thread da un pò e ovviamente sono al corrente che ci sono nick doppi. Questo avviso è una cortesia che sto facendo perchè se i toni non cambiano, scattano le sanzioni.
Moderatore MeteoNetwork Forum
La mia non éuna diatriba, ho solo postato i dati delle.mie zone dal momento che periodicamente risalta storia dell'adriatico favorito negli ultimi anni quando la realtà é diversa. Poi ovvio che parlare di configurazione favorevole per l'Italia con due catene montuose di tutto rispetto e quasi perpendicolari tra loro lascia il tempo che trova.
In Italia può piovere molto con tutte le estrazioni perché abbiamo la "fortuna" (nella.sfortuna) di avere il mediterraneo a pescare umidità e anche l'est può far precipitare molto con i minimi opportuni. Dipende solo da che lato ci si trova. Il problema grande non é l'Atlantico o l'Est ma l'assenza di variabilità delle figure bariche e ovviamente i lunghi periodi di hp in ogni periodo dell"anno.
Qui siamo sui 1230 mm caduti fino ad ora nel 2023. All'incirca è la media annuale di queste zone, manca ancora più di un mese e mezzo alla fine dell'anno però.
Possiamo dividere l'anno in due parti, fino a giugno molte precipitazioni, da luglio in poi precipitazioni scarse.
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