dal 29 novembre 2021:
Dicembre: 11.8mm
Gennaio: 5.2mm
Febbraio: 5mm
Marzo: 4.3mm
Aprile: 25.3mm
Maggio: 34.4mm
Giugno: 4.6mm
totale 90.6mm in quasi 7 mesi
Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
«La peggior crisi da settant'anni ad oggi». Così l'Autorità di bacino distrettuale del fiume Po ha definito la situazione che da mesi ormai sta affliggendo il maggiore fiume d'Italia.
La grave siccità che perdura nell'Italia settentrionale, unita alle temperature notevolmente sopra la media del periodo (fino a +4 °C) e alla scarsità di neve alpina ha abbassato il livello del Po fino a livelli che sono si vedevano da 70 anni. Al Ponte della Becca, vicino a Pavia (in foto), si sono toccati –3,7 metri rispetto al livello che ci si aspetterebbe in questo periodo dell'anno. A Pontelagoscuro (Ferrara) si sono superati i livelli minimi di portata del fiume.
Il Ministero delle politiche agricole ha definito «inevitabile» la dichiarazione di uno stato di crisi, poiché dalle acque del Po dipende il 30% della produzione agricola nazionale e il 40% del PIL italiano. La produzione del grano, per esempio, è scesa del 15%. Secondo le prime stime, il danno economico agricolo complessivo ammonta a due miliardi di euro. In molte aree agricole l'acqua sta arrivando con le autobotti e se ne stanno razionando le scorte. Ben 125 comuni del nord Italia sono a rischio di istituire un razionamento dell'acqua nelle ore notturne per contrastare l'emergenza idrica.
Il Piemonte è la regione più colpita dalla crisi: si stima che il Vercellese, dove viene prodotto il 50% di tutto il riso italiano, non possa superare la prima settimana di luglio senza precipitazioni, tanto che il governatore della regione Alberto Cirio ha chiesto lo stato di calamità per l'agricoltura. Le risaie tra Piemonte e Lombardia stanno attualmente operando con appena il 15% dell'apporto idrico necessario. A Milano, il sindaco Beppe Sala ha dichiarato che verrà usata l'acqua della Darsena per aiutare il grande parco agricolo che si stende a sud della città, dove operano oltre 1400 aziende agricole.
Man mano che il riscaldamento globale avanzerà, situazioni estreme di questo tipo saranno sempre più frequenti e più intense. A ulteriore riprova del fatto che la crisi climatica non riguarda soltanto atolli sperduti e banchise artiche, ma può avere effetti drammatici anche per tutti noi. Ricordiamo infatti che il Po, oltre a sostenere l'agricoltura e l'economia nazionale, fornisce acqua potabile a 16 milioni di persone.
Credits: ANSA
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Giugno a Cuneo viaggia con una cumulata di 0.4mm da inizio mese.
Ad ora è il giugno più secco di sempre da inizio rilevazioni, dopo l'inverno più secco di sempre e la seconda accoppiata inverno+primavera più secca di sempre.
E' evidente che i cambiamenti climatici siano diventati ormai così enormi da aver stravolto definitivamente il funzionamento delle perturbazioni atlantiche.
Erba ridotta a paglia e nevai nella condizione di agosto.
Lou soulei nais per tuchi
Letto oggi su quotidiano
A idrometro Ponte della Becca presso Pavia il Po è al livello più basso da 70 anni
Non così male, ma non così distante:
Dicembre: 38,7 mm
Gennaio: 21,9 mm
Febbraio: 15,7 mm
Marzo: 6,7 mm
Aprile: 37,4 mm
Maggio: 51,0 mm
Giugno: 9,9 mm
Totale 181,3 mm in quasi 7 mesi
Ma soprattutto: 590,1 mm negli ultimi 365 giorni (media 91-20: 1022 mm)
Buon pomeriggio
Sì, in effetti quella zona non è proprio il massimo per la coltivazione del mais. Qui invece alta pianura veneta e pianura friulana da sempre sono terre di mais e la piovosità media estiva attorno ai 300mm medi stagionali aiuta, oltre al fatto che i fiumi hanno discrete portate anche in estate arrivando da zone che hanno 400-500mm medi stagionali.
In alta pianura veneta la situazione continua a peggiorare, qui sono a 26mm mensili contro una media di 120 e soprattutto fa molto caldo. Irrigazione a tutto spiano in campagna in questi giorni. Invasi montani ancora attorno all'80-90% rispetto al massimo riempimento
Non lo è ora che stiamo vivendo questa siccità; però anche al Nordovest - quantomeno dal Biellese verso est - le zone montuose hanno una piovosità estiva notevole e le pianure, anche le basse, qualcosa dovrebbero vedere. La stessa Milano, in media pianura, ha una pluviometria estiva che ha sempre oscillato fra 230 e 250 mm.
Il "meccanismo" si è inceppato pesantemente a partire dal 2015: i pochi fronti che arrivano lo fanno da nordovest, lasciandoci sottovento alla catena alpina con foehn, mentre da voi si verificano temporali diffusi. E' per questo motivo che voi vi state accorgendo molto meno del cambiamento in atto e, leggendo le cronache attuali, pensate che il Nordovest sia sempre stato "tendenzialmente" desertico . Ciao!
Infatti e' da 7 mesi che guardando ad Ovest verso il Novarese vedo sempre cielo chiaro o sereno. I pochi TS si sono formati tutti al di qua del Ticino.
Qui a San Pedro de Atacama sono pressappoco nella situazione di Gian1969 e cosi' pure gran parte della Pianura Lombarda.
I pochi luoghi che vedi a 200 mm (Settimo Milanese, Milano Nord Ovest Fiera e sim.) e' perche' hanno avuto in piu' il TS da Metro Quadro.
PS) Ma quando si leva dalle scatole la Nina?
Alcuni conoscenti che hanno Parenti in Argentina (Rosario) confermano la' un'Estate caldissima e secca (ora la' e' Inverno e fa freddo).
Hasta Luego!
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