100 mm caduti su una media annuale di 900 mm
Gennaio: 2 mm su 45 di media
Febbraio: 5 mm su 43 di media
Marzo: 11 mm su 60 di media
Aprile: 16 mm su 99 di media
Maggio: 61 mm su 134 di media
Giugno: 3 mm su 100 mm d media
Semplicemente assurdo e mai visto a memoria d'uomo
Il problema è che ogni volta succedono queste cose qui.. per fortuna d'ora in poi nelle Marche per operazioni di ripulitura dei boschi ripariali ci si dovrà affidare ad un piano di abbattimento specifico andando eliminare il necessario e non facendo inutili tabula rasa speculativi che non fanno altro che peggiorare i rischi. (oltre al fatto che il rischio più grosso ce lo si è preso costruendo vicino ai fiumi senza porsi nessuna domanda).
Sul dragare sono anche d'accordo dal momento che i fiumi non riescono più a portare a valle i sedimenti con le varie dighe e siccità ma esso non vuol dire togliere le anse ai fiumi (cosa che volevano fare sul fiume Chienti per "velocizzare il flusso d'acqua al deflusso" per fortuna cosa bloccata dalla VIA). Comunque sul dragare gli estrattori di ghiaia si lamentano sempre per il prezzo del materiale che scende in prossimità del fatto. Comunque poi ben venga la vendita di questi inerti + del legname tolto (pur spesso di bassa qualità ovviamente) per autofinanziare le puliture.
Sul togliere materiale morto in mezzo al fiume sono d'accordissimo anzi è fondamentale anche se lascerei qua e la qualche "microhabitat" utile per gli ecosistemi. E ricordatevi che non sono un ambientalista integralista ma bisogna ricordare che il mantenimento degli ecosistemi su larga scala contribuisce alla resistenza e resilienza dell'ambiente e quindi anche la capacità di rispondere alle piene! (il fiume non è un canale, cari ingegneri). In generale la preservazione dei vari ecosistemi serve a NOI, alla natura fondamentalmente se ne frega se il fiume è degradato, perchè quando l'uomo non ci sarà più essa ritornerà all'equilibrio.. il problema è per noi.
Scusate se riporto il titolo così ma altrimenti non mi fa postare lo screen
"Tangenti dietro al taglio degli alberiIn cella funzionario del Genio civileScempio ambientale sugli argini del Foglia, uno era stato eseguito nel comune di PiandimeletoSia il dipendente pubblico che gli imprenditori si sarebbero accaparrati anche di quintali di legname"
basta con sta storia di pulire gli alvei per piacere almeno su un forum di meteo !!
gli alvei non sono mai stati così "profondi" a causa dell'erosione di fondo di tutti i fiumi del nord italia .. altro che dragare in molte zone andrebbero aggiunti milioni di metricubi di sabbia per ripristinare le quote utili a non far cadere i ponti !!
nella mia zona abbiamo perso 4 mt di quota di fondo in 2 alluvioni, nel mantovano anche 6-8 mt 40 anni
l'erosione di fondo destabilizza i ponti e soprattutto le opere di protezione spondale ( massicciate ) che si ritrovano l'acqua sotto il piede
situazione disastrosa a dir poco ragazzi altro che dragare tra qualche anno avremo milioni da spendere per rifare protezioni spondali e piedi dei ponti
la storia della pulizia degli alvei è dura a morire e ha una sola soluzione, economica, duratura, esente spese di manutenzione ed è semplicemente riallargare gli alvei e non fare assolutamente nulla ( o quasi ).. in nord europa lo stanno facendo qua e là e in italia abbiamo ancora alcuni piccoli esempi di zone di fiume vero ( ticino, trebbia, tagliamento ) dove le piene vengono laminate in migliaia di ettari esondabili, il trasporto solido è presente e continuo, le spese di costruzione opere spondali minime.
ecco quelli sono FIUMI !! tutto gli altri fiumi sono diventati canali rettificati dove quando è presente portata abbondante non esiste spazio per laminazione e quindi aumenta la velocità, aumentando la velocità aumenta il trasporto solido che non è compensato da erosione laterale ( perchè impossibile ) o trasporto da monte ( causa dighe o altri tratti canalizzati ) e quindi il fiume scava verso il basso ( erosione di fondo )
a tutto questo aggiungiamo i prelievi di inerti degli anni 70 e le "pulizie" e il quadro è fatto
in primo luogo stati calmo.
in secondo luogo non tutto il mondo è il tuo paese.
qui ho decine di torrenti che hanno alvei disastrati, stracolmi di legname e mai mantenuti tant'è che al primo temporale violento esce di tutto (si veda il varesotto qualche tempo fa, vogliamo parlare della Liguria?).
non è che ho detto che va fatto ovunque e senza senno, ho detto che si può sfruttare la situazione drasticamente secca per pulire laddove necessario e non è quasi mai stato fatto.
Si vis pacem, para bellum.
no ma non ero mica incazzato e che scrivo come un cane
guarda l'erosione di fondo è un problema comune a tutto il nord italia e le uniche microzone che non hanno questo problema sono gli sbocchi vallivi dove la pendenza cala in modo drastico in pochi km
il discorso di liguria e varesotto è dovuto alle sezioni di passaggio estremamente deficitarie nei tratti intombati
inoltre ti faccio notare che la rimozione del legname è sì utile ma dovrebbe esser fatta su tutta l'asta del fiume e su tutta l'asta di ogni singolo affluente per essere efficace ( ed è fisicamente assolutamente impossibile )
è molto più semplice adeguare il fiume alle piene lasciando ampie anse dove magicamente si ferma la maggior parte del legname e dei rifiuti ( che poi chiaramente vanno rimossi )
altra cosa è costruire i ponti senza tante gambe in mezzo alle palle ( che oltre ad ammucchiare legname riducono la sezione e aumentano la velocità dell'acqua) per esempio a Garessio dopo 4 alluvioni ( la prima non me la ricordo - 1994 - 2016 - 2020 ) disastrose si sono decisi a togliere il ponte in centro e molto probabilmente non ci saranno più allagamenti nel paese
comunque discordo lungo e molto interessante che si scontra inevitabilmente con la prassi delle aziende di movimentazione terra del nord italia di "sfruttare" le operazioni di pulizia per garantirsi lauti guadagni e mesi e mesi di lavoro assicurato
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
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