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  1. #1331
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica


    da questa tabella si vede che la siccità è eccezionale solo per piemonte occidentale, in altre zone è si notevole ma non la "peggiore degli ultimi 100 anni" come si sostiene da parte di media ed esperti climatologi che la considerano effetto esclusivo del surriscaldamento globale! Mi chiedo, nel 1884 eravamo in presenza di crisi climatica irreversibile?

  2. #1332
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
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    da questa tabella si vede che la siccità è eccezionale solo per piemonte occidentale, in altre zone è si notevole ma non la "peggiore degli ultimi 100 anni" come si sostiene da parte di media ed esperti climatologi che la considerano effetto esclusivo del surriscaldamento globale! Mi chiedo, nel 1884 eravamo in presenza di crisi climatica irreversibile?
    A Milano è eccezionale: come ho scritto l'altro giorno dettagliatamente, nei primi sei mesi dell'anno non ha mai piovuto così poco da quando parte la mia serie di dati, il 1858. Quindi sì, qui è la peggiore da centinaia di anni. E nemmeno di poco.

  3. #1333
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
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    da questa tabella si vede che la siccità è eccezionale solo per piemonte occidentale, in altre zone è si notevole ma non la "peggiore degli ultimi 100 anni" come si sostiene da parte di media ed esperti climatologi che la considerano effetto esclusivo del surriscaldamento globale! Mi chiedo, nel 1884 eravamo in presenza di crisi climatica irreversibile?
    La situazione è ben più gestibile se hai meri di neve in quota e temperature più basse con conseguente evaporazione minore. E anche di fronte a possibili semestri freddi poco nevosi, la quantità di ghiaccio in quegli anni era enormemente superiore ad oggi con una riserva d'acqua importate. Parlo per le mie zone, quelle che una volta erano montagne innevate tutto l'anno ora sono distese aride e se ci aggiungi uno dei periodi più secchi di sempre la situazione si fa drammatica.

    Non si può più confondere il semplice global warming con la crisi climatica. Se da un lato la temperatura aumenta ovunque, dove di più e dove di meno, alcune zone vivranno cambiamenti repentini della morfologia del territorio, degli ecosistemi e delle attività umane. Sembra banale dover sottolineare che c'è molta differenza tra un'ipotetica siccità più grave di sempre nella death valley e una sull'arco alpino occidentale.
    Ultima modifica di CheccoLau; 03/07/2022 alle 10:53

  4. #1334
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    La situazione è ben più gestibile se hai meri di neve in quota e temperature più basse con conseguente evaporazione minore. E anche di fronte a possibili semestri freddi poco nevosi, la quantità di ghiaccio in quegli anni era enormemente superiore ad oggi con una riserva d'acqua importate. Parlo per le mie zone, quelle che una volta erano montagne innevate tutto l'anno ora sono distese aride e se ci aggiungi uno dei periodi più secchi di sempre la situazione si fa drammatica.

    Non si può più confondere il semplice global warming con la crisi climatica. Se da un lato la temperatura aumenta ovunque, dove di più e dove di meno, alcune zone vivranno cambiamenti repentini della morfologia del territorio, degli ecosistemi e delle attività umane. Sembra banale dover sottolineare che c'è molta differenza tra un'ipotetica siccità più grave di sempre nella death valley e una sull'arco alpino occidentale.
    Se si parla di anni siccitosi ovviamente saranno anni che non hanno avuto nemmeno precipitazioni nevose! E comunque si vede che la siccità è un fenomeno ciclico che a distanza di più o meno anni si ripete

  5. #1335
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
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    da questa tabella si vede che la siccità è eccezionale solo per piemonte occidentale, in altre zone è si notevole ma non la "peggiore degli ultimi 100 anni" come si sostiene da parte di media ed esperti climatologi che la considerano effetto esclusivo del surriscaldamento globale! Mi chiedo, nel 1884 eravamo in presenza di crisi climatica irreversibile?
    Lasciamo perdere le tabelle sono 2 cose completamente differenti la crisi idrica e siccità non li puoi misurare con i mm accumolati.
    Fra tutte le testimonianze lette nel forum ce ne è una che è emblematica di @Gian1969: parla di alberi ad alto fusto che non sono mai stati cosi in sofferenza, questo succede parchè il terreno ormai è secco fino in profondità e le piante che sviluppano le radici in profondità stanno soffrendo, e questo situazione adesso non la risolvi con il temporale estivo.
    Per inumidirsi il terreno in profondità adesso bisognerà aspettare l'autunno con le piogge lente e continue per giorni almeno si spera, solo così l'acqua lentamente potrà penetrare in profondità, e con l'aiuto della neve sui monti che non è altro che acqua a lento rilascio.
    Ecco perchè questa stagione è un unicum, non si è mai verificato in questa portata che alla siccità invernale e primaverile che c'è stata anche altri anni, si aggiungesse anche quella autunnale e mi riferisco a tutto l'autunno, le piogge autunnali con le nevicate sui monti sono le più importanti per il ciclo della natura, se non capiamo questo vuol dire che da questa siccità non impareremo nulla, i mm di pioggia in questo periodo dell'anno servono per le statistiche sul quantitativo di pioggia annuale, ma non servono a risolvere la siccità.

  6. #1336
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Secondo voi una secca del genere può generare danni irreversibili all'ecosistema del Pò?

  7. #1337
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    l'ho specificato già sopra, è davvero superfluo ripeterlo. Basta leggere a volte. A differenza delle siccità più forti del passato , quando almeno un periodo con precipitazioni nella media si è praticamente sempre avuto (quindi inverno nevoso e assenza di precipitazioni primaverili, o inverno secchissimo ma con almeno piogge dopo aprile), quest'anno veniamo da uno dei periodi più secchi di sempre in inverno
    e in primavera il deficit non si è mitigato ma anzi si è aggravato ulteriormente.

    Ma anche considerando che pure in passato ci sia stata la possibilità di anni secchi come quello attuale, grazie alle temperature molto più basse con minore evaporazione e grazie alla presenza di ghiacciai perenni la situazione sarebbe stata molto meno grave che quella attuale. Non sono un climatologo ne tanto meno un esperto, ma mi basta vedere le foto dei ghiacciai delle Marittime o delle Cozie per capirlo.

    E banalmente, tutta quella che poteva essere neve in ottobre/novembre o in aprile/maggio per via delle temperature più elevate ora spesso precipita come pioggia anche a quote alte.

    Io trovo allucinante che su un forum di meterologia si arrivi a negare l'evidenza, non lo so se si fa per semplice rifiuto della realtà cupa che viviamo oppure per creare dibattito e attirare attenzioni

  8. #1338
    Brezza tesa
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Dagur Visualizza Messaggio
    Secondo voi una secca del genere può generare danni irreversibili all'ecosistema del Pò?
    Irreversibili dipende da che si intende, il problema più grave è quello dato dalla risalita del cuneo salino, che probabilmente avrà effetti transitori nelle zone del Polesine e del Ferrarese più lontane dalla linea di costa ma che in prossimità della costa potrebbe diventare permanente (salinizzazione della falda, fenomeno che tra l'altro è ben presente dagli anni '80) ma molto dipenderà dai prossimi anni. L'unico modo per intervenire è limitare al massimo il prelievo dalla falda. Gli altri danni dovrebbero essere reversibili in tempi relativamente rapidi. Posto che nei prossimi anni non si verifichino più siccità di lungo periodo e da questo punto di vista non starei molto tranquillo...
    Ultima modifica di galinsog@@; 03/07/2022 alle 13:18

  9. #1339
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    l'ho specificato già sopra, è davvero superfluo ripeterlo. Basta leggere a volte. A differenza delle siccità più forti del passato , quando almeno un periodo con precipitazioni nella media si è praticamente sempre avuto (quindi inverno nevoso e assenza di precipitazioni primaverili, o inverno secchissimo ma con almeno piogge dopo aprile), quest'anno veniamo da uno dei periodi più secchi di sempre in inverno
    e in primavera il deficit non si è mitigato ma anzi si è aggravato ulteriormente.

    Ma anche considerando che pure in passato ci sia stata la possibilità di anni secchi come quello attuale, grazie alle temperature molto più basse con minore evaporazione e grazie alla presenza di ghiacciai perenni la situazione sarebbe stata molto meno grave che quella attuale. Non sono un climatologo ne tanto meno un esperto, ma mi basta vedere le foto dei ghiacciai delle Marittime o delle Cozie per capirlo.

    E banalmente, tutta quella che poteva essere neve in ottobre/novembre o in aprile/maggio per via delle temperature più elevate ora spesso precipita come pioggia anche a quote alte.

    Io trovo allucinante che su un forum di meterologia si arrivi a negare l'evidenza, non lo so se si fa per semplice rifiuto della realtà cupa che viviamo oppure per creare dibattito e attirare attenzioni
    Concordo.
    Se vogliamo guardare solo le precipitazioni (accantonando un attimo le riserve glaciali) ci troviamo in una situazione più unica che rara, ossia di un lungo periodo secco che è iniziato, tra alti e bassi, alla fine del 2019 e che è andato via via aggravandosi anzichè rientrare in media.

    Questa è la pioggia del 2020.
    Gennaio: 18.8mm (-64,7%)
    Febbraio: 0.0mm (-100,0%)
    Marzo: 61.4mm (-27,3%)
    Aprile: 163.0mm (+39,9%)
    Maggio: 162.8mm (+32,3%)
    Giugno: 79.4mm (-9,1%)
    Luglio: 97.6mm (+90,3%)
    Agosto: 63.0mm (+3,7%)
    Settembre: 27.0mm (-67,0%)
    Ottobre: 97.8mm (-11,3%)
    Novembre: 8.0mm (-92,6%)
    Dicembre: 94.4mm (+34,1%)

    Come vediamo, il primo trimestre 2020 ha chiuso pesantemente sottomedia, a cui fortunatamente sono seguiti aprile e maggio più piovosi. E la stessa estate 2020 (sebbene con la solita irregolarità che caratterizza le precipitazioni estive) è stata addirittura più piovosa della media (+20,4%).
    E fino qui diremmo, bene, normale variabilità climatica.
    Le cose iniziano ad andare male nell'autunno del 2020, che chiude con un deficit pesantissimo: appena 132.8mm su una media di 300.7mm, cioè un deficit del -55,8%. L'inverno prova a metterci una toppa con dicembre e gennaio, ma non basta.

    Ed ecco il 2021
    Gennaio: 99.2mm (+86,2%)
    Febbraio: 20.4mm (-64,0%)
    Marzo: 2.8mm (-96,7%)
    Aprile: 81.8mm (-29,8%)
    Maggio: 58.7mm (-52,3%)
    Giugno: 73.5mm (-15,8%)
    Luglio: 17.3mm (-66,3%)
    Agosto: 7.4mm (-87,8%)
    Settembre: 17.6mm (-78,5%)
    Ottobre: 16.7mm (-84,9%)
    Novembre: 266.4mm (+145,4%)
    Dicembre: 16.7mm (-76,3%)

    Da febbraio le precipitazioni letteralmente crollano fino a novembre. La primavera è avara (-55,8% di precipitazioni) e l'estate è molto secca (-50,8%). Ma quello che colpisce di più è l'intero periodo tra metà estate e metà autunno: da luglio ad ottobre cadono appena 59.0mm, il deficit in questo periodo è del -80,6%...
    La boccata d'ossigeno arriva con novembre, che come al solito è alluvionale qui, anche se, purtroppo, non basta. Dicembre è di nuovo asciutto.

    2022
    Gennaio: 0.0mm (-100,0%)
    Febbraio: 2.4mm (-95,8%)
    Marzo: 22.6mm (-73,2%)
    Aprile: 41.8mm (-64,1%)
    Maggio: 119.4mm (-3,0%)
    Giugno: 96.5mm (+10,5%)
    L'inverno è il più secco di sempre, la primavera terrificante. Da dicembre ad aprile cadono 83.5mm (-78,1%), e solo giugno ci ha messo una pezza.

    Se facciamo un riepilogo per stagioni, abbiamo
    Inverno 2019/2020: 127.2mm (-29,5%)
    Primavera 2020: 387.2mm (+19,5%)
    Estate 2020: 240.0mm (+20,4%)
    Autunno 2020: 132.8mm (-55,8%)
    Inverno 2020/2021: 214.0mm (+18,7%)
    Primavera 2021: 143.3mm (-55,8%)
    Estate 2021: 98.2mm (-50,8%)
    Autunno 2021: 300.7mm (0,0%)
    Inverno 2021/2022: 19.1mm (-89,4%)
    Primavera 2022: 183.8mm (-43,3%)

    Il problema della siccità attuale è che è "vecchia": il problema non è da dicembre ad oggi, seppur grave. Il problema è che è dalla primavera 2021 che siamo costantemente sottomedia: siamo a 16-17 mesi di siccità, da febbraio 2021 almeno, altro che da dicembre.
    Lou soulei nais per tuchi

  10. #1340
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

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