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  1. #1401
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    Corridonia (MC)
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Spi aggiornato a Maggio nelle Marche.. Disastro, specie considerando la situazione pregressa.spi.jpg

  2. #1402
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Le falde si riempiono con l'acqua, in qualsiasi modo cada. Nei periodi freschi/freddi è ridotta l'evaporazione. A maggior ragione col caldo sono importanti le piogge forti, che alimentano eccome. Altrimenti spiegami dove va a finire l'acqua che penetra nel terreno...
    Aggiungo: per la flora in generale sono fondamentali. Può piovere quanto vuoi in inverno ma se non piove anche poco in estate soffre e secca tutto. Tra l'altro basterebbe vedere come funziona con i funghi in estate. 70 mm a giorni alterni per 2 settimane servono a poco e niente; mettili tutti assieme e vai a raccogliere.
    Il discorso è proprio quello, 40mm in 10 minuti sono molto meno efficaci di 40mm in 24h. Defluiscono rapidamente senza che il terreno abbia tempo di assorbire. Non a caso tra le prime cause di desertificazione ci sono i flash flood…
    poi meglio averli 40mm in 10min piuttosto che no, ma non sono quelle tipologie di piogge a colmare il deficit alias riempire le falde a dovere.
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #1403
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Le falde si riempiono con l'acqua, in qualsiasi modo cada. Nei periodi freschi/freddi è ridotta l'evaporazione. A maggior ragione col caldo sono importanti le piogge forti, che alimentano eccome. Altrimenti spiegami dove va a finire l'acqua che penetra nel terreno...
    Aggiungo: per la flora in generale sono fondamentali. Può piovere quanto vuoi in inverno ma se non piove anche poco in estate soffre e secca tutto. Tra l'altro basterebbe vedere come funziona con i funghi in estate. 70 mm a giorni alterni per 2 settimane servono a poco e niente; mettili tutti assieme e vai a raccogliere.
    Dai pendii (ovvero in quota, dove risiedono le principali riserve idriche nel nostro territorio) finisce nei corsi d’acqua in misura molto maggiore rispetto a piogge più moderate e diffuse. Soprattutto se, come in questo periodo e come gia detto, sono temporali localizzati e di apporti non proprio eclatanti. (Non crediate che abbia fatto chissà cosa anche qui…)

    Sulla vegetazione e ambiente locale è chiaro che sono importantissime, difatti ho specificato nel mio altro post che attualmente i boschi e colture in generale sono molto verdi e rigogliose.

  4. #1404
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Il discorso è proprio quello, 40mm in 10 minuti sono molto meno efficaci di 40mm in 24h. Defluiscono rapidamente senza che il terreno abbia tempo di assorbire. Non a caso tra le prime cause di desertificazione ci sono i flash flood…
    poi meglio averli 40mm in 10min piuttosto che no, ma non sono quelle tipologie di piogge a colmare il deficit alias riempire le falde a dovere.
    Non c'è bisogno di arrivare agli estremi, perchè 40mm in 10 minuti sono estremi. 40mm in un'ora li assorbi praticamente tutti. Ma anche fossero 40mm in 10 minuti solo l'eccedenza non viene assorbita, non è che vanno via tutti. Mettiamo siano solo metà: una classica perturbazione invernale 20mm te li fa in un giorno, con un temporale estivo in 10 minuti hai lo stesso effetto.
    Che poi, in inverno, con terreni saturi, gli stessi 40mm ma in una giornata intera defluiscono rapidamente in superficie. Non è che in inverno i fiumi scorrono senza acqua perchè i terreni assorbono ad oltranza.

  5. #1405
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da faggio58 Visualizza Messaggio
    Ci sono aziende agricole che hanno disdetto i contratti perche non c'è garanzia di avere irrigazione disponibile dopo i trapianti, la tua posizione mi sembra più ideologica che ogettiva.


    La siccita non molla: il CER gia al livello di attenzione, prime misure di adattamento per le derivazioni dal Po

    Trapianti di che cosa? Quando?

  6. #1406
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    E no, questo non è vero, perdonami. Le nevi autunnali e invernali hanno un ruolo di rilievo per la portata dei fiumi in tutta l’estate, indipendentemente dai picchi dati dai temporali (tant’è che anche se l’adige ad ora oggettivamente non sia basso, non è che abbia la stessa portata abbondante che si vedeva negli anni scorsi) ma soprattutto sono la miglior garanzia per avere acqua nelle sorgenti delle nostre zone, che sono appunto quelle a cui mi riferivo.
    I temporali ti garantiscono l’irrigazione locale, tant’è che qui è tutto verde e rigolgioso, ma non sono molto affidabili sulle riserve idriche, a meno che non si tratti di fenomeni lunghi e reiterati nei giorni/settimane, situazione ben lontana dall’attuale.

    I comuni che iniziano ad avere i primi problemi sono quelli che soffrono di sovente di carenza idrica, come ad esempio in val di cembra.
    La neve in luglio è già venuta giù tutta. Sono le piogge estive (temporali) a far grossi i fiumi alpini in estate avanzata. È sempre stato così, facci caso.
    E comunque ti ripeto la domanda: conosci qualcuno che non trova acqua per irrigare?
    Ultima modifica di alnus; 07/07/2022 alle 23:17

  7. #1407
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    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    La neve in luglio è già venuta giù tutta. Sono le piogge estive (temporali) a far grossi i fiumi alpini in estate avanzata. È sempre stato così, facci caso.
    E comunque ti ripeto la domanda: conosci qualcuno che non trova acqua per irrigare?
    Una volta in regioni come il Piemonte in luglio di neve in quota c'è n'era ancora...

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  8. #1408
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    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Non c'è bisogno di arrivare agli estremi, perchè 40mm in 10 minuti sono estremi. 40mm in un'ora li assorbi praticamente tutti. Ma anche fossero 40mm in 10 minuti solo l'eccedenza non viene assorbita, non è che vanno via tutti. Mettiamo siano solo metà: una classica perturbazione invernale 20mm te li fa in un giorno, con un temporale estivo in 10 minuti hai lo stesso effetto.
    Che poi, in inverno, con terreni saturi, gli stessi 40mm ma in una giornata intera defluiscono rapidamente in superficie. Non è che in inverno i fiumi scorrono senza acqua perchè i terreni assorbono ad oltranza.
    40 mm in un' ora, su un terreno reso polveroso da settimane / mesi di siccità, ti fanno la stessa fine (in gran parte) dei 40 mm in 10 minuti. Visto tante di quelle volte, e certamente più della saturazione da eccesso di prp.

    Cioè, per una situazione di saturazione a seguito piogge, posso dirti che negli ultimi 30 anni ne ho viste 3 o 4 come quella che dicevamo all' inizio (i 40 mm in un' ora). Il rapporto sta ormai in questi termini. E finora, chi ha detto "ah, ma le medie pluvio sono le stesse", non ha appunto considerato la "qualità" delle prp. Quest' anno, poi, abbiamo in itinere il "salto di qualità ", inteso proprio come calo drastico dei valori assoluti di prp (sperando che sia solo un anno balordo, e nulla più).

    Nel caso, e con le dinamiche che tu dici, si salvano solo i terreni calcarei / carsici che, specie in Appennino, rappresentano ancora l' àncora di salvezza per le zone di captazione degli acquedotti urbani delle città (con l' acqua che va a raccogliersi nelle falde / serbatoi profondi), ma se la materia prima continua a latitare non può durare in eterno
    " Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
    fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
    - In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!

  9. #1409
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    40 mm in un' ora, su un terreno reso polveroso da settimane / mesi di siccità, ti fanno la stessa fine (in gran parte) dei 40 mm in 10 minuti. Visto tante di quelle volte, e certamente più della saturazione da eccesso di prp.

    Cioè, per una situazione di saturazione a seguito piogge, posso dirti che negli ultimi 30 anni ne ho viste 3 o 4 come quella che dicevamo all' inizio (i 40 mm in un' ora). Il rapporto sta ormai in questi termini. E finora, chi ha detto "ah, ma le medie pluvio sono le stesse", non ha appunto considerato la "qualità" delle prp. Quest' anno, poi, abbiamo in itinere il "salto di qualità ", inteso proprio come calo drastico dei valori assoluti di prp (sperando che sia solo un anno balordo, e nulla più).

    Nel caso, e con le dinamiche che tu dici, si salvano solo i terreni calcarei / carsici che, specie in Appennino, rappresentano ancora l' àncora di salvezza per le zone di captazione degli acquedotti urbani delle città (con l' acqua che va a raccogliersi nelle falde / serbatoi profondi), ma se la materia prima continua a latitare non può durare in eterno
    Ti do un consiglio, non sprecare tempo prezioso a fare le spiegazioni a uno che vive di provocazioni

  10. #1410
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    40 mm in un' ora, su un terreno reso polveroso da settimane / mesi di siccità, ti fanno la stessa fine (in gran parte) dei 40 mm in 10 minuti. Visto tante di quelle volte, e certamente più della saturazione da eccesso di prp.

    Cioè, per una situazione di saturazione a seguito piogge, posso dirti che negli ultimi 30 anni ne ho viste 3 o 4 come quella che dicevamo all' inizio (i 40 mm in un' ora). Il rapporto sta ormai in questi termini. E finora, chi ha detto "ah, ma le medie pluvio sono le stesse", non ha appunto considerato la "qualità" delle prp. Quest' anno, poi, abbiamo in itinere il "salto di qualità ", inteso proprio come calo drastico dei valori assoluti di prp (sperando che sia solo un anno balordo, e nulla più).

    Nel caso, e con le dinamiche che tu dici, si salvano solo i terreni calcarei / carsici che, specie in Appennino, rappresentano ancora l' àncora di salvezza per le zone di captazione degli acquedotti urbani delle città (con l' acqua che va a raccogliersi nelle falde / serbatoi profondi), ma se la materia prima continua a latitare non può durare in eterno
    Riesci a darmi una spiegazione tecnica del perchè un terreno secco non assorbe? La attendo con piacere.

    Nel frattempo ti informo che dalle mie parti, con le crepe nel terreno, dopo mesi di siccità, 40mm in un'ora, scompaiono assorbiti ed i torrenti appena se ne accorgono.

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