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  1. #1421
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Eccome, senza andare nel paleolitico, tante stagioni recenti (una su tutte quelle del primo covid) hanno visto metri di neve conservata sopra i 3000m a luglio inoltrato.
    Sì, su porzioni di bacino marginali.

  2. #1422
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Trapianti di che cosa? Quando?
    ripeto la domanda a Faggio58

  3. #1423
    Brezza leggera L'avatar di Wolf359
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Qua nel padovano la situazione è molto grave, pochi giorni fa lo SPI su 12 mesi è sceso addirittura a -3.66, record dal 1727 Pochissime altre volte l'indice è sceso sotto -3, ma questa volta la novità è che arriviamo da una lunga serie di anni secchi (l'ultima volta che l'indice ha segnato anche soltanto 'moderatamente umido' è stata nel... 2015) e anche molto caldi. In effetti se si tenesse conto anche della temperatura e quindi dell'evapotraspirazione, la situazione sarebbe ancora più estrema.

    300.jpg

    Nel primo semestre di quest'anno sono caduti appena 97.4 mm, valore più basso dal 1825.
    Dottorando in Polar Sciences - Il mio libro su Amazon: L'apocalisse climatica del 536
    Estremi termici dal 1774: -18.6° (1985) / +38.1° (2003)
    Il mio sito e la mia stazione meteo: http://meteopsn.altervista.org/index.html

  4. #1424
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Riesci a darmi una spiegazione tecnica del perchè un terreno secco non assorbe? La attendo con piacere.

    Nel frattempo ti informo che dalle mie parti, con le crepe nel terreno, dopo mesi di siccità, 40mm in un'ora, scompaiono assorbiti ed i torrenti appena se ne accorgono.
    Parte II:

    Aggiungo che:

    1) il terreno compattato / secco non assorbe proprio di suo. Siamo al cosiddetto "marmo" per usare la metafora dei vecchi contadini delle mie parti.

    2) L' estensione superficiale dei crepacci è proprio limitatissima percentualmente rispetto all' estensione del terreno in generale, per cui di strada ne deve fare quell' acqua per incunearvisi.

    2b) Attenzione ai terreni argillosi di cui ti dicevo prima: lì la formazione di crepacci è "ingannevole", nel senso che se immagini di fare una sezione longitudinale in verticale, ti trovi che il fondo del crepaccio spesso coincide con un letto di terreno ad elevatissimo tenore d' argilla (che essendo più pesante, lavorazione dopo lavorazione tende a scendere in basso), andando a costituire un vero e proprio strato quasi impermeabile. I crepacci così tendono a riempirsi più rapidamente, sia con piogge violente (fluido descritto all parte I), sia più quiete (maggiore superficie di contatto con acqua precipitata -> rinvenimento ed aumento di volume).
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  5. #1425
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da faggio58 Visualizza Messaggio
    Intanto non esistono solo i terreni argillosi che fessurano profondamente quando inaridiscono, i terreni limosi o sabbioso- limosi fessurano poco in compenso vengono fortemente dilavati in caso di pioggia intense senza che l'acqua penetri in profondità. Alla stessa maniera la formazione geologica dell'Appennino romagnolo ad esempio non permette l'assorbimento rapido delle pioggie a differenza di quello dell'Italia centrale caratterizzato da rocce calcaree molto permeabili, di conseguenza le pioggie brevi ed intense non concorrono quasi per nulla all'alimentazione delle sorgenti.

    Inviato dal mio moto g 5G utilizzando Tapatalk
    Certamente.

    Facevo solo l' esempio per il terreno che meglio conosco ...
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  6. #1426
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    E no, questo non è vero, perdonami. Le nevi autunnali e invernali hanno un ruolo di rilievo per la portata dei fiumi in tutta l’estate, indipendentemente dai picchi dati dai temporali (tant’è che anche se l’adige ad ora oggettivamente non sia basso, non è che abbia la stessa portata abbondante che si vedeva negli anni scorsi) ma soprattutto sono la miglior garanzia per avere acqua nelle sorgenti delle nostre zone, che sono appunto quelle a cui mi riferivo.
    I temporali ti garantiscono l’irrigazione locale, tant’è che qui è tutto verde e rigolgioso, ma non sono molto affidabili sulle riserve idriche, a meno che non si tratti di fenomeni lunghi e reiterati nei giorni/settimane, situazione ben lontana dall’attuale.

    I comuni che iniziano ad avere i primi problemi sono quelli che soffrono di sovente di carenza idrica, come ad esempio in val di cembra.
    L'Adige adesso è tra 150 e 200 mc/s (butta via!), cioè quasi in media. L'agosto scorso era moto di più (tutto frutto di temporali), ma era anche in piena.

    L'irrigazione locale li da te la fate con gli impianti fissi un giorno sì e l'altro anche ... ripeto: conosci qualcuno che non trova acqua per irrigare?
    Ultima modifica di alnus; 08/07/2022 alle 09:39

  7. #1427
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Stiamo sempre parlando di 40mm in un'ora? E perchè, se non è violenta quella parta "polverosa" torna ad essere come prima?

    No, perchè sembra che la desertificazione avviene con la pioggia, e non con la siccità precedente...
    Perché non hai effetti "cinetici", sia di trascinamento/movimentazione che rotolamento a valle. Il fatto che torni come prima, è indice di pioggia comunque non sufficiente a produrre "legame" fra le mini particelle.

    Sugli effetti della pioggia, il dilavamento di cui ti diceva @faggio58 è un elemento importantissimo.

    E comunque, la siccità, producendo quanto ti ho detto (polverizzazione) fa sì che le piogge, che sappiamo essere spesso violente dopo periodi caldi, concorrono, per quanto illustrato prima, al fenomeno di desertificazione.
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  8. #1428
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    Citazione Originariamente Scritto da Santana Visualizza Messaggio
    Peccato che la maggior parte dei fiumi della Pianura padana nascano ad ovest, quindi siccità per il nord-ovest equivale a magra per tutto il bacino. Di mediatico non c'è proprio niente
    Io ho visto il Po, l'Oglio, il Mincio e l'Adige.Gli ultimi tre non sono affatto in secca, neanche in magra. Il Po all'altezza di Mantova è in magra, ma non certo in secca storica.
    Io in questi fiumi ci nuoto da una vita e li guardo sempre con interesse.

    Enti regolatori dei grandi laghi
    Ultima modifica di alnus; 08/07/2022 alle 15:49

  9. #1429
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da and1966 Visualizza Messaggio
    Parte II:

    Aggiungo che:

    1) il terreno compattato / secco non assorbe proprio di suo. Siamo al cosiddetto "marmo" per usare la metafora dei vecchi contadini delle mie parti.

    2) L' estensione superficiale dei crepacci è proprio limitatissima percentualmente rispetto all' estensione del terreno in generale, per cui di strada ne deve fare quell' acqua per incunearvisi.

    2b) Attenzione ai terreni argillosi di cui ti dicevo prima: lì la formazione di crepacci è "ingannevole", nel senso che se immagini di fare una sezione longitudinale in verticale, ti trovi che il fondo del crepaccio spesso coincide con un letto di terreno ad elevatissimo tenore d' argilla (che essendo più pesante, lavorazione dopo lavorazione tende a scendere in basso), andando a costituire un vero e proprio strato quasi impermeabile. I crepacci così tendono a riempirsi più rapidamente, sia con piogge violente (fluido descritto all parte I), sia più quiete (maggiore superficie di contatto con acqua precipitata -> rinvenimento ed aumento di volume).
    Bene, siccome è marmo e non assorbe nulla (però in autunno si...), e siccome d'estate normalmente da quelle parti "normalmente" fa temporali a 100mm/h (cit.), mi aspetto che non ci siano lamenti al prossimo "liscio" del temporale da 40mm appena a 3 km. E magari da quello beccato in pieno dallo stesso temporale mi aspetto che dica:
    che disdetta, 40mm in un'ora, mi si è desertificato il terreno...


  10. #1430
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Bene, siccome è marmo e non assorbe nulla (però in autunno si...), e siccome d'estate normalmente da quelle parti "normalmente" fa temporali a 100mm/h (cit.), mi aspetto che non ci siano lamenti al prossimo "liscio" del temporale da 40mm appena a 3 km. E magari da quello beccato in pieno dallo stesso temporale mi aspetto che dica:
    che disdetta, 40mm in un'ora, mi si è desertificato il terreno...

    Parte III:

    Può sembrarti strano, ma in autunno è una situazione differente.

    Da tempo cerco di darmi una spiegazione a ciò ma, probabilmente grazie alle prime e costanti rugiade (dovute al maggior contenuto in umidità, e sopratutto più prolungato nella tarda notte / primo mattino), il terreno non ha più la secchezza precedente (tolte le compattazione anomale di cui ti dicevo alla parte I ) e per questo è più "recettivo" e meno idrorepellente.

    Ps: non sono un tifoso del temporale iperlocalizzato, se non per abbattere le polveri cittadine e purificare un po' l' aria dai particolari, sia con la prp vera e propria che con il rimescolamento successivo.
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