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  1. #1651
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Io mi sento un alluvionato quasi dai miei 350 mm annui Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idricaMonitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica


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  2. #1652
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Ma no, non servono a niente i temporali...

    Sono i ghiacciai che stanno completando lo scioglimento...

    Grafici per stazione — Arpae Emilia-Romagna

  3. #1653
    Tempesta L'avatar di millibar71
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    L'emblema in un eco radar di un anno senza precedenti 155 mm da inizio anno
    de_px250-de-310-1_2022_08_06_755_2340.png

  4. #1654
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    onestamente penso che fare confronti tra fiumi non abbia molto senso per capire l'entità del "danno". Il Tamigi rispetto al Po è un fiume piuttosto ridicolo di per sé e non nasce da una catena montuosa alta 4000m.
    Ha senso solo ed esclusivamente confrontarlo con se stesso, e pare che tutti i record storici siano stati battuti.

    a proposito di quanto si diceva, coi TS non si fa un bel niente difatti la portata rimane inevitabilmente bassa anche dopo passate più o meno importanti. il deficit lo si risana con le piogge autunnali continue.

    a margine, tutti i rifugi qui nei dintorni non hanno acqua, i bagni sono chiusi proprio perché non c'è (o è poca) acqua corrente.

    sia chiaro, non è l'apocalisse e nessuno cerca di farla passare come tale, ci mancherebbe, però è una situazione piuttosto unica.
    nel frattempo qui sono a 181mm da inizio anno, giusto per far capire il solo mese di luglio qui ha 80mm di media
    Invece per me ha senso. Il Tamigi a Londra è salato sempre tutto l'anno e nessuno si sogna di dire che è in secca.
    Sui temporali, invece sono proprio quelli a decidere, tanto è vero che l'Adige non ha avuto quasi magra, benchè la neve fosse la stessa che sul resto delle Alpi. I temporali delle ultime settimane sono stati ben più numerosi e copiosi nelle Alpi orientali.
    Ultima modifica di alnus; 08/08/2022 alle 10:54

  5. #1655
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Invece per me ha senso. Il Tamigi a Londra è salato sempre tutto l'anno e nessuno si sogna di dire che è in secca.
    Sui temporali, invece sono proprio quelli a decidere, tanto è vero che l'Adige non ha avuto quasi magra, benchè la neve fosse la stessa che sul resto delle Alpi. I temporali delle ultime settimane sono stati ben più numerosi e copiosi nelle Alpi orientali.
    cioè, veramente lo stai dicendo? ma non ti rendi conto da solo di quanto sia inutile dire una roba del genere?
    pura faziosità.

    l'Adige va bene perché in alto Adige i TS non sono mancati, tant'è vero che come segnala @naiva, diverse località sono in media pluvio dall'inizio dell'anno.
    la situazione del Po (che se permetti non è un fiume come l'Adige...) è figlia di una siccità che perdura da molto più tempo ed è su più vasta scala.
    i TS li ha fatti anche laddove il Po nasce, ma non sono sufficienti.
    lo sarebbero se facesse mesi tipo due anni fa con 300mm a luglio a Monza, per dire. altro paio di maniche.
    questa situazione (del Po) si risolverà solo ed esclusivamente in autunno, senza il bisogno di un autunno record, bastano anche piogge in media ma non a macchia di leopardo e discontinue. piogge che l'autunno scorso sono sostanzialmente mancate (tant'è che neve autunnale sui ghiacciai ce n'era pressoché zero a dicembre, testimoni i dati in primo luogo e i miei occhi) e sono la prima causa della situazione attuale.

    PS: giusto per far capire quanta differenza c'è tra Po ed Adige, quest'ultimo al momento ha portate attorno ai 160-200mc dipendentemente dalla zona, sono le stesse che ha il Po adesso che è infinitamente più grande ed è a valori minimi record.
    Ultima modifica di jack9; 08/08/2022 alle 11:14
    Si vis pacem, para bellum.

  6. #1656
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Zona Segrino, un pisciatoio abitualmente, sembra tutto bruciato invece vi assicuro che non sono incendi:

    8577B46F-A036-4F6F-9C04-255FA92D5ED9.jpg

    298AFF2C-E865-4576-A2FB-43EF768EB51D.jpg

    Al piano la vegetazione è piuttosto rigogliosa ma i versanti esposti a Sud così in estate non li ho mai visti. Non me ne intendo di piante, per nulla, spero non siano morte e che recuperino (onestamente credo di sì). Parlando con quelli del posto, sempre un po’ melodrammatici, dicono che son morte ma comunque (e qui gli credo) non si ricordano una cosa del genere.
    Si vis pacem, para bellum.

  7. #1657
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    benchè la neve fosse la stessa che sul resto delle Alpi. I temporali delle ultime settimane sono stati ben più numerosi e copiosi nelle Alpi orientali.
    Ultimamente sulle Alpi occidentali sta piovendo tutti i giorni, poi il Po nasce in una zona che praticamente è un pisciatoio. Comunque di neve ne abbiamo avuta pochissima, senza contare che sciolta quella non c'è nessun ghiacciaio che possa alimentare il Po e tutti i suoi affluenti cuneesi

  8. #1658
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Ultimamente sulle Alpi occidentali sta piovendo tutti i giorni, poi il Po nasce in una zona che praticamente è un pisciatoio. Comunque di neve ne abbiamo avuta pochissima, senza contare che sciolta quella non c'è nessun ghiacciaio che possa alimentare il Po e tutti i suoi affluenti cuneesi
    Momento. Precisazione: dove nasce il Po è un pisciatoio per noi, per i nostri standard, ma se lo mettiamo in relazione a millemila altri posti (Appennino Tosco-Emiliano, Alpi Orobie, VCO, per non parlare delle Alpi Carniche, Giulie, Apuane...)

    Crissolo paese ha poco più di 1100mm annui, Pian del Re difficilmente supererà i 1400/1500mm.
    Lou soulei nais per tuchi

  9. #1659
    Tempesta L'avatar di millibar71
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica


  10. #1660
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Invece per me ha senso. Il Tamigi a Londra è salato sempre tutto l'anno e nessuno si sogna di dire che è in secca.
    Sui temporali, invece sono proprio quelli a decidere, tanto è vero che l'Adige non ha avuto quasi magra, benchè la neve fosse la stessa che sul resto delle Alpi. I temporali delle ultime settimane sono stati ben più numerosi e copiosi nelle Alpi orientali.
    Scusami alnus amico mio ti voglio bene, però mi devi spiegare come si fà a mettere a confronto la situazione dell'Adige con quella del Pò, sono 2 situazioni completamente differenti, il Pò scorre in una pianura lontano dalle Alpi la portata del pò e data dai suoi numerosi affluenti tutti fiumi di una certa importanza che sono tutti quanti ai minimi storici per il regresso stagionale che come abbiamo detto e scritto in tutte le salse parte da lontano, addirittura da Febbraio 2021 è da li che sono cominciate a mancare le precipitazioni, che però grazie ad un'autunno 2020 e prima parte inverno abbondante di precipitazioni soprattutto nevose in montagna nel periodo più propizio dell'anno ci ha fatto vivere di rendita fino alla primavera 2022, da li abbiamo cominciato ad accorgerci con le prime testimonianze di torrenti già in secca per l'assoluta mancanza di neve, ma bastava guardarli i monti per rendersi conto a cosa saremmo andati incontro in estate, era tutto bello evidente.
    Adesso veniamo all'Adige che scorre in mezzo alle Alpi, Alto Adige e Trentino ed ogni temporale locale Alpino senza bisogno di sconfinare nelle pianure, l'acqua va a finire li dentro per mezzo dei numerosi torrenti Alpini che vi si gettano dentro.
    Infine ritorniamo alla siccità per risolverla serve l'autunno e basta, con le sue piogge lente e continue su gran parte d'Italia piogge lente che permettano al terreno prima di ammorbidirsi e cosi consentirgli di assorbire l'acqua e dargli modo di penetrare in profondità, e neve sui monti altra importante riserva idrica che è acqua a lento rilascio, poi dopo sono utili nelle dovute % qualsiasi tipo di precipitazioni compresa ed aggiungo le importanti es abbondanti precipitazioni primaverili compreso il mese di Giugno che non scordiamoci in alcune regioni è il mese più piovoso dell'anno.

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