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  1. #2441
    Natale2000
    Ospite

    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Urgente e indispensabile

    - manutenzione della rete idrica per minimizzare o annullare le dispersioni
    - rivedere economia agricola da capo a fondo e coltivare prodotti a bassa richiesta d'acqua
    - costruire mini-invasi (magari circondandoli con parchi e aree verdi per renderli poco "impattanti" visivamente)

    Aggiungerei: limitare il deflusso dei fiumi per esclusivo uso idroelettrico durante la stagione invernale. L'acqua che nella stagione iemale "scorre" verso valle è uno spreco inutile. Bisogna invece trattenerla a monte e utilizzarla nella stagione irrigua.

    Sono delle modifiche che potrebbero letteralmente fare la differenza tra una siccità sopportabile e una sorta di "disastro semidesertico" in futuro.

    Sempre che non ne usciamo già con le ossa rotte da questo biennio 2022-23 (come temo) dobbiamo assolutamente imparare la lezione.
    Questo per evitare, in futuro, di avere a disposizione due ore d'acqua al giorno dai rubinetti, cosa che molte zone rischiano già nell'estate 2023 se non si mette a piovere.

    Poi oh... se continuerà per l'eternità a non cadere nulla dal cielo, diventeremo come il Sahara e lì non si scappa. Però dobbiamo intanto fare di tutto per non buttare l'acqua che abbiamo

    Non è catastrofismo, ma semplicemente la descrizione di ciò che accade davanti ai nostri occhi. Il 2023, se la primavera non metterà una pezza, aprirà scenari completamente inediti

  2. #2442
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Beh comunque di centrali idroelettriche se ne contano parecchie, almeno dalla Val Po fino alla Val Gesso. Il problema è che se proprio non piove le dighe lasciano il tempo che trovano. La soluzione dei mini invasi sarebbe più moderna e logica, in provincia di Cuneo ne abbiamo moltissimi inutilizzati Per quanto riguarda l'irrigazione nel settore ortofrutticolo già si utilizzano sistemi moderni, secondo me il grosso problema è a monte, ciò che dovremo fare è appunto sostituire certi tipi di coltivazioni.

    Per il resto quoto e straquoto, una delle province più produttive e ricche d'Italia totalmente castrata...avrei voluto scrivere abbandonata a se stessa, ma quello sarebbe uno scenario migliore, almeno potremmo reinvestire in loco i grandi profitti che generiamo , che al momento finiscono chissà dove...
    Il "problema" è che sono dighe per centrali idroelettriche appunto, non sono invasi di raccolta per l'agricoltura...

    Sull'irrigazione nel settore ortofrutticolo non ne so nulla, quindi mi fido ciecamente, ma per quanto riguarda i campi qui in zona c'è sempre il vecchio sistema risalente praticamente al Medioevo, ossia irrigazione tramite bialere che finchè c'è acqua va benone, ma quando non c'è acqua addio...
    Detto questo, sicuramente le coltivazioni vanno sostituite con altre che necessitano di molta meno acqua.

    Tra l'altro, visto che come sempre non c'è limite al peggio, non solo siamo piagati da tre anni di siccità, ma l'ennesimo periodo di siccità quasi assoluta che stiamo vivendo adesso e che vivremo nelle prossime settimane cade proprio nel periodo dell'anno peggiore in assoluto, proprio quando ci sarebbe più bisogno di acqua.

    Ps: da notare il discorso che facevo sull'impossibilità della formazione di LP sulla Francia centrale/meridionale e in generale Golfo del Leone. Guardate Ecmwf: sta continuando esattamente così, con una costanza che ha del contronatura e sfida qualsiasi legge della probabilità.
    Lou soulei nais per tuchi

  3. #2443
    Burrasca L'avatar di Viva la fioca
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Beh comunque di centrali idroelettriche se ne contano parecchie, almeno dalla Val Po fino alla Val Gesso. Il problema è che se proprio non piove le dighe lasciano il tempo che trovano. La soluzione dei mini invasi sarebbe più moderna e logica, in provincia di Cuneo ne abbiamo moltissimi inutilizzati Per quanto riguarda l'irrigazione nel settore ortofrutticolo già si utilizzano sistemi moderni, secondo me il grosso problema è a monte, ciò che dovremo fare è appunto sostituire certi tipi di coltivazioni.

    Per il resto quoto e straquoto, una delle province più produttive e ricche d'Italia totalmente castrata...avrei voluto scrivere abbandonata a se stessa, ma quello sarebbe uno scenario migliore, almeno potremmo reinvestire in loco i grandi profitti che generiamo , che al momento finiscono chissà dove...
    Centrali ne abbiamo ma invasi no.. In totale abbiamo chiotas/piastra e pontechianale che per l'accumulo fanno ridere purtroppo. Gli invasi per accumulo agricolo sono immensi e vanno costruiti su fiumi con bacini idrografici grandi per essere efficaci ( vedi Spagna o Turchia). A parere mio I mini invasi servono a nulla per l'agricoltura perché si parla di migliaia di centinaia di mc/sec nei periodi di massima idroesigenza che normalmente è luglio

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  4. #2444
    Enrico_3bmeteo
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica


  5. #2445
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo Visualizza Messaggio
    Prevedibile, purtroppo. Serio il deficit che sta scontando Bizerte, per esempio: -30,4% nel 2020, -26,1% nel 2021 e -49,0% nel 2022.
    E questo 2023 non è partito meglio: -26,0% in gennaio, -56,2% in febbraio e -14,5% in marzo.

    Il problema è che lì sta per iniziare la stagione asciutta. Se i mesi da qui a settembre chiudessero in media, cumulerebbe appena 155mm.

    Ma c'è qualche parte del mondo in cui questo trittico 2020-2022 è stato più piovoso della norma?
    Lou soulei nais per tuchi

  6. #2446
    Vento forte L'avatar di Diego Martin
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Chiuso Marzo, sull'Insubria il deficit pluviometrico varia tra il 70 e l'75% in base alle zone... ora vedremo se almeno per metà aprile riusciremo accumulare almeno 10mm...

  7. #2447
    Vento fresco L'avatar di Diego 14
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Prevedibile, purtroppo. Serio il deficit che sta scontando Bizerte, per esempio: -30,4% nel 2020, -26,1% nel 2021 e -49,0% nel 2022.
    E questo 2023 non è partito meglio: -26,0% in gennaio, -56,2% in febbraio e -14,5% in marzo.

    Il problema è che lì sta per iniziare la stagione asciutta. Se i mesi da qui a settembre chiudessero in media, cumulerebbe appena 155mm.

    Ma c'è qualche parte del mondo in cui questo trittico 2020-2022 è stato più piovoso della norma?
    Certo, se ho plottato bene le mappe ci sono anche aspetti molto interessanti.
    Innanzitutto questa è la situazione europea che ben conosciamo.

    Se ci spostiamo verso il continente asiatico invece situazione è sbilanciata verso il surplus. Vorrei porre la vostra attenzione soprattutto sul continente marittimo. Anche in questo caso è evidente l'impatto della Nina, che influenza in modo diretto quell'area.

    Anche l'Australia mostra un surplus per 2020-2021-2022
    http://www.bom.gov.au/climate/curren...#tabs=Rainfall
    Australia.JPG
    Addirittura il trend è al rialzo
    Australia2.JPGPiù siccitosa la situazione sul continente americano


    In Africa interessante l'attività monsonica sulla fascia del Sahel

    Globalmente i vari hotspot mi sembrano coerenti con le aspettative


  8. #2448
    Enrico_3bmeteo
    Ospite

    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Diego 14 Visualizza Messaggio
    Certo, se ho plottato bene le mappe ci sono anche aspetti molto interessanti.
    Innanzitutto questa è la situazione europea che ben conosciamo.
    Immagine

    Se ci spostiamo verso il continente asiatico invece situazione è sbilanciata verso il surplus. Vorrei porre la vostra attenzione soprattutto sul continente marittimo. Anche in questo caso è evidente l'impatto della Nina, che influenza in modo diretto quell'area.
    Immagine

    Anche l'Australia mostra un surplus per 2020-2021-2022
    http://www.bom.gov.au/climate/curren...#tabs=Rainfall
    Australia.JPG
    Addirittura il trend è al rialzo
    Australia2.JPGPiù siccitosa la situazione sul continente americano
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    In Africa interessante l'attività monsonica sulla fascia del Sahel
    Immagine

    Globalmente i vari hotspot mi sembrano coerenti con le aspettative

    Immagine
    Tutto molto interessante, indubbiamente.
    Quello che non capisco è se le aree non evidenziate nelle mappe Nino/Nina siano escluse da effetti oppure manchino i dati

  9. #2449
    Vento fresco L'avatar di Diego 14
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Enrico_3bmeteo Visualizza Messaggio
    Tutto molto interessante, indubbiamente.
    Quello che non capisco è se le aree non evidenziate nelle mappe Nino/Nina siano escluse da effetti oppure manchino i dati
    Sono escluse da effetti diretti dell'ENSO. La Nina/Il Nino influenzano bene la fascia tropicale, modificando la distribuzione della convezione (in unione ovviamente con altre forzanti). Alle nostre latitudini dell'emisfero nord non hanno impatto diretto, ma influenzano comunque la circolazione sul nord pacifico innescando treni d'onda che poi si propagano sul settore europeo.

  10. #2450
    Vento forte L'avatar di Diego Martin
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Diego Martin Visualizza Messaggio
    Chiuso Marzo, sull'Insubria il deficit pluviometrico varia tra il 70 e l'75% in base alle zone... ora vedremo se almeno per metà aprile riusciremo accumulare almeno 10mm...
    Certo che se va alla ECM serale qui arriviamo a metà aprile con 0mm... poi si mettono anche le proiezioni CFS medie sull'Extra long a mostrare un sempre più fastidioso Hp subtropicale che vuole prendere possesso della Francia e Italia nord occidentale

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