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  1. #2881
    Burrasca L'avatar di Adriano90
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Ragazzi un "appello": stavo sentendo quello scempio di Sallusti ieri sera che diceva che bisogna mettere più cemento, perchè col cemento non ci sono alluvioni.

    ALMENO NOI uniamoci in sta crociata e non bisticciamo sulle medie pluvio nella località x o y. Forse non ci rendiamo conto della nostra classe "dirigente".
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  2. #2882
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano90 Visualizza Messaggio
    Ragazzi un "appello": stavo sentendo quello scempio di Sallusti ieri sera che diceva che bisogna mettere più cemento, perchè col cemento non ci sono alluvioni.

    ALMENO NOI uniamoci in sta crociata e non bisticciamo sulle medie pluvio nella località x o y. Forse non ci rendiamo conto della nostra classe "dirigente".
    Ti do ragione su tutto, meno che Sallusti sia un dirigente, certo è un giornalista che fa informazione, e se la fa in questa maniera.....

    Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk

  3. #2883
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    Thumbs down Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano90 Visualizza Messaggio
    Ragazzi un "appello": stavo sentendo quello scempio di Sallusti ieri sera che diceva che bisogna mettere più cemento, perchè col cemento non ci sono alluvioni.

    ALMENO NOI uniamoci in sta crociata e non bisticciamo sulle medie pluvio nella località x o y. Forse non ci rendiamo conto della nostra classe "dirigente".
    Rispondo all'appello, rompendo il mio auto-ban oggi.




    Io lavoro in questo ambito: divulgazione scientifica per manager, Ceo ed imprenditori (di medie imprese, anche grandi multinazionali estere presenti con filiali importanti qui -al Nord-)

    Spiego a ´sti miserabili i costi di assicurazioni in più, i rischi derivati da 20 minuti di grandine grossa, da un'alluvione, dal dissesto che provoca cementificare indiscriminatamente ex terreno agricolo o vergine.

    E nel 60% dei casi non c'è umiltà né capacità di mettere in discussione se stessi, gentaglia moralmente zero il cui unico valore è quello reddituale che -in tutta franchezza- non è presupposto a priori per dover rispettare ´sta gente se poi hanno uscite di un disumano e affaristico che Mr.Scrooge nel noto racconto della notte di Natale a confronto è un attivista.

    La nostra classe dirigente (nostra occidentale) è ancora per il 50%+1 colei che ci ha condannato alla rovina ambientale.
    Dai PFAS, dall'inquinamento esteso all'estremizzazione del clima con più caldo e quindi più energia in movimento.

    Unica consolazione: puoi avere raggiunto il miliardo ma pure i tuoi figli bevono plastica.
    Io gliele dico a ´ste miserevoli persone queste frasi. E di peggio dico loro anche.
    "I want you to panic" diceva Greta Th., proprio perché la retorica dell'evviva la vita, dell'ottimismo e del progresso a tutti i costi ha da molto ormai rotto con la realtà, cozza duro proprio col reale.

    Se c'è speranza, questa è nella resilienza degli ecosistemi, non nell'ottimismo dell'ideologia neoliberista.

    Tutto il resto è democrazia del collasso del ciclo dell'acqua inquinato da microplastiche (fatevi le analisi del sangue, miscredenti!), delle sostanze chimiche cancerogene immesse e disperse ovunque e degli squilibri climatici che questo 3d documenta.

    Questa retorica dell'ottimismo, dello sminuire la gravità degli estremi climatici, perseguita male da certi orientamenti politici, è il lieto fine per quanti non sono in grado di accettare e capire i dati climatologici inequivocabili degli ultimi 20 anni.
    È Don't Look Up, il docufilm.

    Contrastate le complotterie, i poveri romagnoli intrisi di scie-chimiche (https://twitter.com/sconnesso_/statu...43098384515073) e quanti conoscete che non credono di default a nulla che sia "fonte ufficiale", specie post-pandemia.

    Non contrastate? Lasciate correre?
    Prendetevi i pop-corn allora.
    E allaciatevi le cinture.

    ____________________________________________________________ ________________


    Da 14 comuni in Südtirol riforniti con autobotti, siamo passati -da settimana scorsa- a soli 6, di cui 1 solo è motivato da endemici problemi locali di scarsità idrica, gli altri 5 scontano ancora i 18 mesi secchi e caldissimi recenti.

  4. #2884
    Burrasca L'avatar di Adriano90
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da glozzi Visualizza Messaggio
    Ti do ragione su tutto, meno che Sallusti sia un dirigente, certo è un giornalista che fa informazione, e se la fa in questa maniera.....

    Inviato dal mio SM-A307FN utilizzando Tapatalk
    Mi riferisco a sta gente. Sallusti è parte della classe dirigente, eco dell'attuale classe dirigente.

    Lucio Malan, FdI: "Il cambiamento climatico non e un dogma, fenomeni gia visti"

    scusate o.t. di nuovo, ma credo che MNW come associazione libera possa dire la sua in un contesto di divulgazione scientifica pubblica (con una rete da far paura e un monitoraggio individuale importantissimo, quando vogliamo e non ci lagniamo e perdiamo il senno).
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  5. #2885
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Nein... La Valle Pesio è un mondo a sè, non è indicativa di tutta la zona sud-occidentale, anzi, è una delle zone più piovose in assoluto e non va assolutamente presa come riferimento.
    In quasi tutte le altre valli (ad esclusione parziale delle valli Vermenagna ed Ellero, attigue) la situazione è radicalmente diversa
    Walter però in tante zone piemontesi sta piovendo, anche nelle Langhe, seppur con quantitativi più bassi rispetto alle pedemontane

  6. #2886
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Walter però in tante zone piemontesi sta piovendo, anche nelle Langhe, seppur con quantitativi più bassi rispetto alle pedemontane
    Si ma lo ripeto, molte zone sono in media nel mese di maggio (e basta) e arriviamo dai due anni e mezzo peggiori da inizio rilevazioni. Per mettere la parola fine se ne riparla tra qualche mese salvo nuovi periodi siccitosi

  7. #2887
    Uragano L'avatar di giorgio1940
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano90 Visualizza Messaggio
    Ragazzi un "appello": stavo sentendo quello scempio di Sallusti ieri sera che diceva che bisogna mettere più cemento, perchè col cemento non ci sono alluvioni.

    ALMENO NOI uniamoci in sta crociata e non bisticciamo sulle medie pluvio nella località x o y. Forse non ci rendiamo conto della nostra classe "dirigente".
    Non ho visto Sallusti.
    Però ho visto le immagini delle falle sugli argini dei fiumi Romagnoli.
    Cementificazione? non avendo visto la trasmissione non posso dare giudizi su dove intendeva il giornalista in oggetto.
    Il cemento penso sia indispensabile per consolidare ed alzare i tanti argini a rischio, le nutrie, i tassi ed altro animaletti non scaverebbero gallerie che attraversano gli argini stessi fino a provocare fontanazzi e collassamento dell'argine stesso. Non provocherebbe l'erosione da tracimazione.(qui in Romagna i fiumi sono quasi tutti "pensili", ovvero il loro letto inferiore è allo stesso livello delle campagne ai lati.
    Sarebbe utile altresì per delimitare i bacini di espansione a monte dei centri abitati.
    Sarebbe utile per le briglie sui fiumi, a valle dei ponti, contro l'erosione che provoca canjon profondi che poi minano i piloni dei ponti. Qui sul Marecchia a Ponte Verucchio avevano fatto una briglia su pali distanti 50 cm l'uno dall'altro, invece di fare una simil diga di CEMENTO, con alla base, dove precipita l'acqua una base di cemento inclinata non erodibile dalla cascata. l'acqua ha eroso tanto che è passata fra i pali fino a farla crollare(in galera gli ingegneri idraulici che l'hanno progettata) il canjon a valle stava progredendo verso monte verso i piloni del ponte, ho scritto ai responsabili del comune, e mi hanno risposto che ero incompetente. risultato che la spinta laterale della terra ai piloni
    del ponte ha provocato(dopo solo due mesi) il loro spostamento e la conseguente chiusura del ponte stesso. li il cemento era indispensabile!
    Non demoniziamo sempre e dovunque il cemento!
    Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
    Non posso che dir grazie a tanto Artefice!

  8. #2888
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    Non ho visto Sallusti.
    Però ho visto le immagini delle falle sugli argini dei fiumi Romagnoli.
    Cementificazione? non avendo visto la trasmissione non posso dare giudizi su dove intendeva il giornalista in oggetto.
    Il cemento penso sia indispensabile per consolidare ed alzare i tanti argini a rischio, le nutrie, i tassi ed altro animaletti non scaverebbero gallerie che attraversano gli argini stessi fino a provocare fontanazzi e collassamento dell'argine stesso. Non provocherebbe l'erosione da tracimazione.(qui in Romagna i fiumi sono quasi tutti "pensili", ovvero il loro letto inferiore è allo stesso livello delle campagne ai lati.
    Sarebbe utile altresì per delimitare i bacini di espansione a monte dei centri abitati.
    Sarebbe utile per le briglie sui fiumi, a valle dei ponti, contro l'erosione che provoca canjon profondi che poi minano i piloni dei ponti. Qui sul Marecchia a Ponte Verucchio avevano fatto una briglia su pali distanti 50 cm l'uno dall'altro, invece di fare una simil diga di CEMENTO, con alla base, dove precipita l'acqua una base di cemento inclinata non erodibile dalla cascata. l'acqua ha eroso tanto che è passata fra i pali fino a farla crollare(in galera gli ingegneri idraulici che l'hanno progettata) il canjon a valle stava progredendo verso monte verso i piloni del ponte, ho scritto ai responsabili del comune, e mi hanno risposto che ero incompetente. risultato che la spinta laterale della terra ai piloni
    del ponte ha provocato(dopo solo due mesi) il loro spostamento e la conseguente chiusura del ponte stesso. li il cemento era indispensabile!
    Non demoniziamo sempre e dovunque il cemento!
    va beh ma che discorso è... è chiaro che si parla di cementificazione in generale. che serva il cemento per gli argini e bacini o canali di sfogo non c'è dubbio. Il problema è se cementifichi tutto attorno e non c'è più terreno a drenare.
    quel non dico cosa di Sallusti non parlava di bacini ma di cementificare in generale, mi sembra evidente.
    e sta gente è la rovina delle generazioni future, da sempre e per sempre, è il classico boomer, la rovina dell'attuale periodo.
    ci vuole un po' di lungimiranza e apertura mentale SOPRATTUTTO se sei della classe dirigente (il popolino conta poco, sempre meno in realtà).

    poi, oltre a tutta la dietrologia, c'è una cosa basilare piccola piccola: la scienza.
    la scienza dice che se cementifichi come se non ci fosse un domani, su zone a rischio dissesto idrogeologico palese (cioè 2/3 abbondanti di Italia? così, per dire...), e non prendi le dovute precauzioni il disastro prima o dopo arriva. sei fortunato se ne fa uno ogni 50 anni, sei sfigato se ne fa due in due settimane o uno all'anno.
    l'unica è prevenire, ma proprio l'UNICA. non lo fai? succede quel che succede, con buona pace di chi crepa e di chi perde tutto senza veder poi una lira.
    poi, il discorso è generale, il caso Romagnolo secondo me è troppo eclatante per poterlo prendere come esempio, mi spiego: entrambi gli eventi sono stati fuori scala di una grandezza tale da rendere inevitabile il tutto.
    le prove? beh, strade che sono su da secoli, colline che sono lì così da millenni e che avevano resistito a quella di inizio maggio, sono venute giù. significa che per centinaia di anni di ste cose non se ne sono viste, figuriamoci due di fila...

    quindi, è il momento di fare polemica? io non penso, ma è anche il momento di mettere una pezza e risolvere un po' di cose.
    non per altro, la stessa scienza (che la classe dirigente rinnega) ci dice con tanto di dati puntuali che sempre più spesso si passa da periodi siccitosi (e anche qui, si può fare molto per prevenirli, magari unendo due piccioni con una fava facendo dei bacini di accumulo che ti aiutano anche quando piove troppo) a periodi in cui esagera nel verso opposto.

    e la ribattuta NON PUO' ESSERE: eh ma le alluvioni succedevano anche nel medioevo.
    Sì, sicuramente, solo che dal medioevo ad oggi tante cose sono cambiate, anche senza contare il GW che appunto viene costantemente negato dal classico boomer.

    mi scuso anche io per l'OT ma quanto lanciato da Adriano secondo me è di fondamentale importanza per il futuro. Chi può, chi ha gli strumenti (noi meteoappassionati ad esempio) non può tirarsi indietro quando si sentono ste boiate.
    Si vis pacem, para bellum.

  9. #2889
    Burrasca L'avatar di Adriano90
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    va beh ma che discorso è... è chiaro che si parla di cementificazione in generale. che serva il cemento per gli argini e bacini o canali di sfogo non c'è dubbio. Il problema è se cementifichi tutto attorno e non c'è più terreno a drenare.
    quel non dico cosa di Sallusti non parlava di bacini ma di cementificare in generale, mi sembra evidente.
    e sta gente è la rovina delle generazioni future, da sempre e per sempre, è il classico boomer, la rovina dell'attuale periodo.
    ci vuole un po' di lungimiranza e apertura mentale SOPRATTUTTO se sei della classe dirigente (il popolino conta poco, sempre meno in realtà).

    poi, oltre a tutta la dietrologia, c'è una cosa basilare piccola piccola: la scienza.
    la scienza dice che se cementifichi come se non ci fosse un domani, su zone a rischio dissesto idrogeologico palese (cioè 2/3 abbondanti di Italia? così, per dire...), e non prendi le dovute precauzioni il disastro prima o dopo arriva. sei fortunato se ne fa uno ogni 50 anni, sei sfigato se ne fa due in due settimane o uno all'anno.
    l'unica è prevenire, ma proprio l'UNICA. non lo fai? succede quel che succede, con buona pace di chi crepa e di chi perde tutto senza veder poi una lira.
    poi, il discorso è generale, il caso Romagnolo secondo me è troppo eclatante per poterlo prendere come esempio, mi spiego: entrambi gli eventi sono stati fuori scala di una grandezza tale da rendere inevitabile il tutto.
    le prove? beh, strade che sono su da secoli, colline che sono lì così da millenni e che avevano resistito a quella di inizio maggio, sono venute giù. significa che per centinaia di anni di ste cose non se ne sono viste, figuriamoci due di fila...

    quindi, è il momento di fare polemica? io non penso, ma è anche il momento di mettere una pezza e risolvere un po' di cose.
    non per altro, la stessa scienza (che la classe dirigente rinnega) ci dice con tanto di dati puntuali che sempre più spesso si passa da periodi siccitosi (e anche qui, si può fare molto per prevenirli, magari unendo due piccioni con una fava facendo dei bacini di accumulo che ti aiutano anche quando piove troppo) a periodi in cui esagera nel verso opposto.

    e la ribattuta NON PUO' ESSERE: eh ma le alluvioni succedevano anche nel medioevo.
    Sì, sicuramente, solo che dal medioevo ad oggi tante cose sono cambiate, anche senza contare il GW che appunto viene costantemente negato dal classico boomer.

    mi scuso anche io per l'OT ma quanto lanciato da Adriano secondo me è di fondamentale importanza per il futuro. Chi può, chi ha gli strumenti (noi meteoappassionati ad esempio) non può tirarsi indietro quando si sentono ste boiate.
    esatto, nulla più.

    L'acqua, poi, dovrà pur scorrere nella sua normalità e se ora siamo inevitabilmente in una era climatica di eccezionalità probabilmente indotta...insomma non bisogna aggiungere commenti ulteriori.

    p.s. Sallusti ha anche messo in mezzo il Vajont, così alla cactus.
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  10. #2890
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    Predefinito Re: Monitoriamo le regioni d'Italia in crisi idrica

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    va beh ma che discorso è... è chiaro che si parla di cementificazione in generale. che serva il cemento per gli argini e bacini o canali di sfogo non c'è dubbio. Il problema è se cementifichi tutto attorno e non c'è più terreno a drenare.
    quel non dico cosa di Sallusti non parlava di bacini ma di cementificare in generale, mi sembra evidente.
    e sta gente è la rovina delle generazioni future, da sempre e per sempre, è il classico boomer, la rovina dell'attuale periodo.
    ci vuole un po' di lungimiranza e apertura mentale SOPRATTUTTO se sei della classe dirigente (il popolino conta poco, sempre meno in realtà).

    poi, oltre a tutta la dietrologia, c'è una cosa basilare piccola piccola: la scienza.
    la scienza dice che se cementifichi come se non ci fosse un domani, su zone a rischio dissesto idrogeologico palese (cioè 2/3 abbondanti di Italia? così, per dire...), e non prendi le dovute precauzioni il disastro prima o dopo arriva. sei fortunato se ne fa uno ogni 50 anni, sei sfigato se ne fa due in due settimane o uno all'anno.
    l'unica è prevenire, ma proprio l'UNICA. non lo fai? succede quel che succede, con buona pace di chi crepa e di chi perde tutto senza veder poi una lira.
    poi, il discorso è generale, il caso Romagnolo secondo me è troppo eclatante per poterlo prendere come esempio, mi spiego: entrambi gli eventi sono stati fuori scala di una grandezza tale da rendere inevitabile il tutto.
    le prove? beh, strade che sono su da secoli, colline che sono lì così da millenni e che avevano resistito a quella di inizio maggio, sono venute giù. significa che per centinaia di anni di ste cose non se ne sono viste, figuriamoci due di fila...

    quindi, è il momento di fare polemica? io non penso, ma è anche il momento di mettere una pezza e risolvere un po' di cose.
    non per altro, la stessa scienza (che la classe dirigente rinnega) ci dice con tanto di dati puntuali che sempre più spesso si passa da periodi siccitosi (e anche qui, si può fare molto per prevenirli, magari unendo due piccioni con una fava facendo dei bacini di accumulo che ti aiutano anche quando piove troppo) a periodi in cui esagera nel verso opposto.

    e la ribattuta NON PUO' ESSERE: eh ma le alluvioni succedevano anche nel medioevo.
    Sì, sicuramente, solo che dal medioevo ad oggi tante cose sono cambiate, anche senza contare il GW che appunto viene costantemente negato dal classico boomer.

    mi scuso anche io per l'OT ma quanto lanciato da Adriano secondo me è di fondamentale importanza per il futuro. Chi può, chi ha gli strumenti (noi meteoappassionati ad esempio) non può tirarsi indietro quando si sentono ste boiate.
    Tutto d'accordo, ma non sul neretto. Quella ribattuta ha senso di essere, e puoi sostituire Medioevo con qualsiasi altra epoca geologica.
    La Pianura emiliana è una piana alluvionale, il termine dice tutto già di per sè. Non si può credere di evitare le alluvioni su una piana che geologicamente parlando trova nelle alluvioni stesse il processo che la alimenta e rinnova da millenni, specialmente in una zona, quella dell'Emilia, dove le particolari caratteristiche geografiche rendono possibili fenomeni meteorologici di quella violenza. Certamente si può lavorare però per alleviarne gli effetti.


    Ho da ridire anche su quello che ho evidenziato in blu: esiste il processo di erosione, per cui può benissimo essere che in passato siano avvenuti eventi simili, solo che non si era ancora raggiunto il punto di rottura, che è stato raggiunto questo mese.
    Sostenere che le cose stavano in piedi da millenni e sono cadute oggi per testimoniare che quanto successo sia maggiore di qualsiasi evento del passato è un'operazione scorretta.

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