Gian, rinnovo, è sbagliato che se un qualcosa stava così da 2000 anni ed è venuto giù significa che non ci sono stati eventi rilevanti prima, non lo è se parliamo non più di un qualcosa ma di 305 cose
sono 305 le frane importanti, sono 600 le strade interrotte/venute giù/coperte.
vuoi un esempio concreto? ad esempio la frana di cui parla l'amico di Meda. non ci sono state piogge tali da provocarne in Lombardia, quel costone è maledetto e ciclicamente capitano anche con 100mm spalmati in 15gg. lì sì che puoi parlare di erosione e di un non evento.
per quanto riguarda la Romagna è verosimile, se non certo, pensare che un evento del genere (che è la somma di due eventi del genere in 15gg) non si verifichi da centinaia di anni.
son venute giù non una o due ma decine di strade e case che erano lì da secoli e secoli.
Si vis pacem, para bellum.
Con le ultime piogge sono finalmente uscito dalla top ten delle località meno piovose del 2023
dal 1 maggio accumulati nella mia zona tra 70 e 100 mm con punte ben superiori a sud ovest di alba in Langa dove si arriva a 170 mm
alcune zone hanno quindi appena raggiunto la media di maggio ma la maggior parte l'anno superata
il mio orticello viaggia a questo punto a 150-160 mm dal 1 gennaio su 260-270 attesi con un deficit del 40% calcolato al 31 maggio
continua a guidare la classifica la zona di Asti - Nizza Monferrato - Acqui Terme - Alessandria con 110-130 mm annui su circa 250/300 attesi
ovviamente il podio è tutto ligure con il ponente ligure appena oltre i 100 mm nella maggior parte delle stazioni ma con zone costiere sotto i 100 mm
altra passata interessante tra ieri e oggi. Alla fine dalla costa ai monti , dai 30 ai 70-80mm dovrebbe farli. L'agricoltura ringrazia sentitamente.
puntiamo ancora a 7 mesi con almeno 1 over 30°C , come nel 2011!
Giusto un appunto storico: nel 39 c'erano molti meno boschi rispetto ad ora, il disboscamento appenninico era già molto avanzato nell'800 e raggiunse l'apice in nella prima metà del 900 anche a causa della battaglia del grano (che portò ad utilizzare anche suoli inadatti alla coltivazione).
Ho visto foto storiche (anni 30 e 40) con zone di collina e bassa montagna che io ho sempre visto coperte da boschi completamente spoglie, erano riferite al parmense ma non credo sia molto diverso nelle zone alluvionate.
Anch'io vedo in vecchie cartoline le mie colline completamente disboscate o quasi.
Nel Medioevo era la stessa cosa. Distese di vigna, campi di frumento, segale, orti, pascoli... e poco bosco monospecifico dove in genere veniva consentita la riproduzione di una specie (farnia, carpino, pioppo tremolo, ciliegio, castagno e via).
Il paradosso è che viviamo in un'epoca dove il bosco è molto avanzato, mentre nel mondo siamo all'apice del disboscamento (Borneo, Amazzonia, Africa centrale ecc)
In Piemonte siccità che purtroppo rimane molto seria e molto grave nel Nicese e nell'Acquese e in parte della pianura alessandrina, dove a stento si raggiungono (e neanche ovunque) i 120mm da inizio anno.
Per queste zone, purtroppo, la stagione in arrivo è mediamente poco piovosa, le piogge irregolari e dovute a passaggi temporaleschi. Verosimilmente - a meno di un'estate molto anomala - occorrerà aspettare l'autunno per precipitazioni diffuse e organizzate anche qui.
Lou soulei nais per tuchi
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