Il punto è proprio quello l'aspetto tecnico e costi in generale, l'acqua sarebbe l'ultimo dei problemi perché in ogni caso sommando tutte le precipitazioni sia nevose che pluvio saresti sempre largamente in attivo.
Fare un'impianto di innevamento artificiale su una superficie vasta come quella di un ghiacciaio ed ha quelle quote non è come fare un'impianto di innevamento artificiale su di una pista da sci logisticamente cambia tutto.
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Il problema mi immagino potrebbe essere l'efficienza, almeno quello più grosso. Non penso sia impossibile creare una copertura "artificiale" di ghiaccio, penso sia inutile. Ovviamente sono discorsi da prendere alla leggera perché non stiamo portando dati ma, alla luce di alcune considerazioni , credo sarebbe solo un metodo per lo stoccaggio di acqua con delle perdite della stessa nel processo, evitabili utilizzando solo e direttamnente il bacino a valle.
Un po' come l'utilizzo di idrogeno per generare elettricità, quando lo stesso processo di creazione per idrolisi è energivoro (anche se per l'idrogeno ci sono campi di applicazioni pensabili, mentre tenere in vita un ghiacciaio sarebbe solo inefficiente).
Per il resto si, esistono queste soluzioni tecnologiche, ma su scala estremamente ridotta...probabilmente renderemo possibile assorbire la CO2 in modo efficiente, ma al momento non è possibile, ne dal punto di vista economico ne tecnologico. Per ridurre l'isola di calore l'utilizzo di vernici chiare è invece più percorribile e auspico che insieme al verde pubblico sia una misura adottata nel breve da ogni amministratore urbano per ridurre le isole di calore (stanno sviluppando vernici che scambiano direttamente il calore con lo spazio oltre l'atmosfera...il futuro è roseo da questo punto di vista).
Penso che ogni strada potenzialmente percorribile verrà sfruttata, certo ci sono interessi economici, politici e ostacoli che rallentano i cambiamenti...ma qualcosa che è economicamente conveniente e utile ha la meglio (basta vedere l'exploit dei pannelli fotovoltaici).
Ps. scusate, siamo totalmente OT. Se vogliamo continuare il discorso apriamo un altra discussione oppure scrivetemi in privato
Madò che disagio..
Quel che toccherà presto fare anche a noi, quel che abbiamo non basta.
Sebbene negli ultimi 5-10 anni nelle situazioni (al più autunnali) più rischiose, siamo divenuti molto bravi nella gestione di questi rischi, sia qua in A.Adige, sia là in Trentino, poi con la siccità idem.
Però è impressionante constatare la fragilità del sistema: sembravano scenari lontani decenni imprecisati, quelli di crisi idriche eppure il 2022 e 2023 sono stati davvero gravi e preoccupanti.
Si aggiunga una gestione dell'irrigazione agricola da parte dei consorzi lombardi e veneti ferma all'800, una schifezza imbarazzante che però ha tempi di ammodernamento pare biblici o peggio..
"Dov'è che l'Adriatico è in crisi idrica da anni, che nelle Marche hanno morti per alluvioni in zone che alluvioni di quel tipo non le ricorda nessuno (tempi di ritorno più che secolari)."
Brividi, brividi per frasi fuori da ogni logica non su un social.. Ma in un forum meteo. Un evento di 600 mm in 24 h per un v-shaped in un territorio circoscritto..
In un'annata secchissima per le Marche 2022 fatto passare per prova dei terreni umidi e altre favole come il "siete abituati bene".
Poi va a finire che qualche lettore del forum ci crede pure a queste "cose".
Intanto partiamo da Ottobre che chiude ancora sottomedia per gran parte del paese.
Allegato 619938
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Per quanto riguarda il "siete abituati bene" rispondo attraverso dei dati meteo semplici-semplici che sto utilizzando per la mia tesi.
Sono dati di 2 stazioni meteo regionali SIRMIP, della Protezione civile e validate.
Premetto, è solo una prima elaborazione quindi vedrete tabelle colorate da far venire epilessia, senza gradienti di colore per discriminare, magari, mesi molto caldi o solo poco sopramedia etc...
Oltretutto ho usato una media sommaria 1950-2022 così da poter confrontare subito lo scostamento del mese dalla "mega-media" 72ennale (per la tesi in se per se ho già fatto medie trentennali* anche se devo ancora capire come procedere in quanto dovrò correlare accrescimento radiale degli anelli di betulla con il clima che c'é stato e capire l'influenza dei mesi e dei relativi fattori climatici eventualmente importanti per la conseguente risposta della specie).
I giorni mancanti nei 72 anni (per avaria stazione, blocchi etc.) li ho "fillati" scaricando dati E-OBS ovvero delle griglie fatte interpolando dati storici meteo della zona disponibili dal 1920 per quadratoni di 10km2 l'uno (e ognuno di questi avente una determinata altezza media)..
Ho calibrato questi dati presi dalla griglia sottraendogli/sommandogli lo scostamento medio che ho con i dati "veri" delle mie stazioni.
-Lato termico:
1) Macerata (315m)
Allegato 619940
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2)Montemonaco (995m)
Allegato 619941
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Poco da dire anche perchè non è la stanza adatta: post 2014 la situazione é drammatica se non Gennaio 2017, Febbraio 2018, Maggio 2019 e poco altro.
Poi ho fatto screen dal '98 per non sparare sulla croce rossa: le annate precedenti erano ancora più "blu".. ovviamente con oscillazioni periodiche come nel periodo '88/'93 abbastanza caldo qui.
Quello che conta é far notare come non c'é stata nessuna invernata pro adriatico post 2014, anzi! Salvo forse il 2017/2018 grazie a un Febbraio buono da inizio a fine e un Dicembre 2017 NordAtlantico discreto (Gennaio fuori scala per il caldo).
Il leit motiv, al massimo, sono stati gli Aprile/Marzo freschi come si nota dalla stazione di Montemonaco (forse più sensibile alle minime, magari il sensore é ai piedi della collina del paese).
Mentre in quella di Macerata si nota meno il sottomedia forse perché é in collina quindi minime alte* (spesso questi freddi mesi primaverili trascorrono con vento da NE e cielo sereno ergo in collina avremo minime alte e massime comunque elevate per il Sole primaverile).
Montemonaco invece più ha gelate/minime fredde per ipotetica posizione del sensore magari anche meno esposto al vento da Bora a "rovinare" le minime. (Siamo nel pre-Appennino lontano dal mare).
-Lato pluvio:
1)Macerata (315m)
Allegato 619949
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2)Montemonaco (995m)
Allegato 619953
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Salta subito all'occhio la discrepanza. Macerata ha surplus pluvio marcato dal 2009 (togliendo 2011-2021-2022 e aggiungo 2023 anche se non c'é) praticamente ogni anno.. Montemonaco racconta un'altra storia!
Com'é? In parte ovviamente la distanza geografica ma in parte io me lo spiego coi fenomeni "estremi": post 2015 la situazione idrica é un disastro (tolto parziale recupero tra autunno 2017-Maggio 2019 quando infatti i laghi di Pilato non si prosciugarono a fine estate/autunno 2018.. Io li uso come metro molto attendibile dello stato idrico generale e andamento stagionale).
Dal Maggio 2019 la siccitá cronica si é ancor più accentuata e addirittura questi fenomeni/temporali forti che andavano a influire sulla media pluvio lievitandola non bastano più, neanche ad arrivare in media pluviometrica (vedere accumulo mm annuale post 2019 a Macerata).
Dunque il sottomedia attuale é molto più grave a parità di numeretti rispetto al pre 2014. (Senza contare la maggiore evapotraspirazione con annate più calde).
Montemonaco invece post 2014 vede ormai una cronica assenza* dei temporali di calore cui sovente veniva interessata soprattutto ad Agosto, ma anche un generale un ammanco di precipitazioni primaverili.
Per quanto riguarda il 2023, egli era partito disastroso come il 2022 (Dicembre 2022 caldissimo e montagne senza neve fino a metá Gennaio 2023) poi ci fu il cambio di passo con buone perturbazioni ben cadenzate (Fiastra a 600 m da webcam ha avuto un mesetto di neve al suolo continua.. Che di 'sti tempi non é poco pur in un contesto sopramedia sulla 91/20).
La variabilitá (normalitá dovrei dire) é continuata fino a Giugno 2023 con molti mm nel bimestre Maggio/Giugno che facevano sperare per il meglio anche in ottica falde ormai stremate e fiumi che erano la parodia di se stessi versione nordAfrica riconvertiti a buone portate che non si vedevano da anni.... Salvo poi ritornare alla stasi assoluta che ancora stiamo vivendo, per giunta con temperature record.
Prossimo step sará valutare la riduzione delle giornate piovose (lo farò con quelle >3mm o >5mm più che >1 mm).
Poi vabhé direte che 2 stazioni non bastano ma a me pare descrivano molto bene l'andamento.
In generale credo pesarese e nord anconetano messo meglio del resto della regione.
Con questa piccola disamina spero di aver riportato un pezzetto di "ritorno alla realtà"..
L'Adriatico non é il Mar Nero dove magari un aumento di occasioni c'é stato grazie alle piallate zonali invernali (ma non parlo visto che non ne conosco la realtá).
Per il resto mi auguro che torni a piovere/nevicare/fare qualcosa decentemente.
Ultima modifica di SnowBirch; 08/11/2023 alle 00:42
si ma in tutto ciò forse non risulta ancora chiaro il senso dell'intervento che ha dato origine a tutta questa diatriba, piuttosto inutile e pretestuosa
è stata postata una mappa che metteva in evidenza un problema idrico su scala continentale e questo problema è derivato da una questione estremamente semplice: l'assenza, in special modo evidente nel 2022, di una circolazione oceanica in grado di distribuire consistenti precipitazioni tramite estesi e reiterati passaggi frontali tipicamente all'interno di una circolazione a carattere zonale
quello che in gergo forumistico si definisce: chiusura della porta atlantica
proprio quel genere di circolazione tra l'altro che tendenzialmente evita o minimizza episodi in cui i fenomeni si distribuiscono su areali ristretti con maggior intensità, si veda alla voce cut off
ora mi pare evidente che a fronte di quei dati un periodo in netta controtendenza rispetto al fenomeno che è primo motore di tale situazione possa essere segnalato a prescindere dal fatto che non risulti proficuo ai singoli orticelli
anche perchè è stato un tema circolatorio abbondantemente trattato in svariate occasioni e sui più svariati td quindi è pretestuoso anche definirlo ot, perchè qui si parla solo del nostro territorio, o poco dirimente per le sorti di alcune porzioni relative alla sola Italia
è possibile esprimere saltuariamente una considerazione di questo genere senza che qualcuno vada a pensare che questo significhi augurare la desertificazione del versante adriatico nel momento in cui quel genere di circolazione non lo favorisce, evitando una infinita sequela di recriminazioni e faide regionali retroattive o davvero non si riesce ad andare oltre questo?
Ultima modifica di Alessandro1985; 08/11/2023 alle 13:06
C'ho la falla nel cervello
Qualche aggiornamento dalla Liguria dove nonostante una discreta performance il ponente non si può dire sia ancora uscito da una siccità di durata pluriennale, dovuta proprio alla cronica carenza carenza della circolazione atlantica, fattore che penalizza in maniera pesante queste lande. Il grafico in questione è riferito ai capoluoghi di regione, nelle zone interne ci sono state in alcune stazioni piogge importanti che qui ovviamente non risultano.prec_2023 (5).jpg
prec_2023 (5).jpg
Qual è il motivo per cui costantemente parlate di adriatico quando è chiaro ed evidente che, al limite, allo stato attuale, forse, sono in parziale sofferenza solo ed esclusivamente basse marche e nord abruzzo? Rivolgo a te la stessa domanda fatta all'utente che hai quotato e che si è ben guardato dal rispondere: sei in crisi idrica? Ti razionano l'acqua? L'agricoltura è in difficoltà? La vegetazione spontanea è in difficoltà?
Qui, costa molisana, adriatico, non c'è nessuna crisi idrica. Anzi, la primavera e giugno estremamente piovosi hanno messo in ginocchio l'agricoltura.
Peronospora. Ma ovviamente fa comodo non parlarne.
Mi sono visto bene dal risponderti perché ho fiutato a miglie di distanza il tuo voler fare flame e dato questo commento ci ho preso alla grande. Nonostante i tantissimi dati schietti, netti e piuttosto palesi che sono stati riportati (oltretutto riportati in maniera poco furba anche da te) , ancora insisti (insistete) sul fatto che volessi fare flame, ma non è assolutamente così.
Le cose che volevo dire erano sostanzialmente due:
1)Le configurazioni ripetute continuamente nel mese di ottobre NON SONO LA SOLUZIONE al problema grave della siccità, per le parti occidentali della penisola è stata manna dal cielo, ma per il resto Africa.
2)La maggior parte dell'Italia è in grossa crisi di siccità da tempo.
Un piccolo territorio come il Molise non può essere preso in considerazione per l'intero adriatico (e poi sarei io quello orticellista), e a proposito di orticellismo, il mio guardarsi bene dal risponderti sembra quasi un'accusa riguardo al fatto che io abiti in un territorio che non ha visto crisi siccitose, peccato che poco prima hai detto proprio tu che quelle più in crisi dell'Adriatico sono proprio le mie zone, ovvero nord Abruzzo e sud Marche, quindi chi meglio di me dovrebbe parlare?
P. S. Se guardi bene, oltre al tuo piccolo Molise e all'adriatico, c'è anche una porzione di penisola (a mio modo di vedere, ben più grande) che ha sofferto come me, uniche zone messe discretamente sono quelle del sud Italia, ma anche lì soffrono.
Immagine profilo:
Io quando vedo un blocco atlantico.
Comunque qui sì sono 3 anni che abbiamo difficoltà di approvvigionamento, come ho già scritto dobbiamo ringraziare il periodo aprile-giugno che ha solo parzialmente recuperato il deficit
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