l'unica cosa che accomuna le ENS è il costante sbilanciamento delle masse fredde sul settore Asiatico:
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chiaramente ci sono delle differenze, chiaramente non è sempre così netto questo sbilanciamento poiché il VP gira, è sempre in movimento, ma di riffa o di raffa la situazione torna sempre lì. Questa è indubbiamente una grossa novità rispetto agli anni appena passati, solitamente il tutto era concentrato molto di più verso il canadese.
Si vis pacem, para bellum.
Io credo che la frustrazione sia data dalla, oramai quasi certa, MANCATA Articata sul Mediterraneo centrale che riproporrebbe, in sede locale, le medesime condizioni del tempo registrate sino ad ora, ovvero clima mite e piogge continue, però il pattern dalle carte sembra in sensibile cambiamento a cominciare proprio dalle aree orientali del continente che fino a pochi giorni fa andavano a fuoco.
Non mi pronuncio sulle possibilità del lungo termine, anche se gli spaghi praticamente precipitano e vedono possibilità di infilate artiche alla fine della Ia decade, ma prima vediamo come si comporta questa prima azione che oserei definire borderline al momento e non cosi netta.
Meglio che non lo fai.
Lo spread in una zona vuol dire che c'è incertezza su quella zona, spesso e volentieri dovuta esclusivamente al momento del passaggio dei gpt più bassi, senza che sia messo in discussione lo stesso.
Come si fanno a ricavare informazioni sulla nostra zona io francamente non lo capisco.
Se i potenziali restano bassi resta basso pure lo spread.
Ma volendo, il fatto che spread elevati in una zona non producano effetti sulla nostra (basta verificare ogni singolo spago, perchè lo spread è calcolato solo su quelli) non dovrebbe fare arrivare alla conclusione opposta? Ovvero che nonostante lo spread in una zona non c'è niente da fare per la nostra?
ni
ovvero se lo spread in una zona resta basso è vero che non ci sono grosse possibilità di scostamenti
è altresì vero che questo vale in quel singolo pacchetto di ens
se i nuovi dati modificano significativamente, e lo spread elevato ci dice a rigor di logica da dove è più probabile che possa partire la rimodulazione del quadro, le variazioni possono ad effetto domino divenire rilevanti anche in zone inizialmente poco coinvolte dalle variazioni
ovviamente sempre ragionando su tempistiche di medio o lungo termine
concordo, in più si possono utilizzare banalmente per verificare lo "stato di salute" dei GM. se tutti all'ora X hanno spread elevatissimi nelle medesime aree allora c'è qualcosa che li mette in "difficoltà". Chiaro che se pretendiamo di sapere se nevicherà a Tavagnacco guardando lo spread a 200h sulla Groenlandia allora siamo leggermente fuori strada
Si vis pacem, para bellum.
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