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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

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    La -28 a 850 hPa al Nord-Est il 3 Febbraio 1929...

    IL PICCO DEL GELO DA METÀ MESE

    13 febbraio 1929: Livorno: Situazione di ieri: pressione: 747,8 Min e Max: -2°, precipitazioni : 12 mm di neve fusa. Anticiclone su Europa Settentrionale, si spinge fino alla Penisola Balcanica. Nevicata record, ieri, a Livorno: addirittura 9 ore consecutive! Berlino: Nelle ultime 48 ore il freddo in Germania ha raggiunto proporzioni eccezionali, mai raggiunte dal 1793. La temperatura varia dai -18° della Renania, fino ai -28° (ieri) e -31° (oggi) di Berlino! Nella Slesia si sono avuti fino a -38°; sulle montagne della Slesia Centrale, fino a -45°. Le città sono semideserte, i treni in ritardo, le comunicazioni ferroviarie interrotte, quelle fluviali bloccate per il ghiaccio che ricopre i fiumi. Il Mar Baltico è completamente ghiacciato: per chilometri si può avanzare sul ghiaccio con automobili ed autocarri, e raggiungere il mare senza pericolo. Numerose isole del Mare del Nord sono comletamente isolate. Varsavia: La temperatura è scesa fino a -45°, ed i meteorologi non prevedono che il freddo possa cessare nei prossimi giorni. Mosca: Abbondanti nevicate sono segnalate nel Caucaso ed in Crimea. Nella capitale la temperatura varia dai -20° ai -26°. In Cecoslovacchia la terra è talmente gelata da impedire il seppellimento dei morti. Temperature polari anche in Gran Bretagna. Vienna: erano oltre 50 anni che il termometro non scendeva fino a -24°. Nei sobborghi della città la temperatura è scesa fino a -29,5°. Il Danubio porta con sè enormi blocchi di ghiaccio che si accavallano tra di loro. La temperatura in provincia si aggira tra i -25° ed i -30°. Parigi: Freddo intensissimo anche su tutta la Francia. A Parigi si sono toccati i -14°, il cielo è sereno, e spira un forte vento da NE. A Strasburgo si sono toccati i -20°, a Reims -23°, a Djone -20°, a Versailles ed a Verdun -22°. A Montpellier la neve caduta oltrepassa i 20 cm. Nord Italia: temperature rigidissime. A Brescia sono caduti 15 cm di neve. Dopo oltre 15 giorni di Sole e clima primaverile sono caduti dai 10 ai 15 cm di neve a Gardone. Poi, è tornato il Sole. Anche a Treviglio sono caduti 15 cm di neve. Bergamo: A Bergamo è caduta una abbondante nevicata, con una temperatura di -10°, ed intensissime nevicate nelle valli bergamasche hanno completamente ostruito il traffico. Novara: La città e le campagne sono ricoperte dalla neve caduta nella notte, che sulle alture ha raggiunto una notevole altezza. Gelati numerosi corsi d'acqua, per il freddo ritornato intenso. Genova: Alle 8 la neve è cominciata a cadere in città, con una temperatura di -14°. Prato: Abbondanti ed insistenti nevicate in toscana. In città, dopo una dopo una giornata piovosa, è ripresa a cadere ieri la neve, accompagnata da una forte e gelido vento di tramontana. Firenze: La neve, caduta abbondantemente da due giorni a Firenze, ha raggiunto un'altezza di parecchi cm, mentre la temperatura è scesa fino a -7,4°. Pisa: dopo una pioggia, caduta ieri sera per 5 ore, il freddo è tornato sulla città e sulla provincia, ed il termometro è sceso a -4°. Pontedera: Nei pomeriggi di ieri e di oggi, la neve è caduta abbondantissima in città, a Cascina e nella Val d'Era. In città la neve è alta 40-50 cm, in alcuni punti, e la temperatura, stanotte, è scesa fino a -8° San Miniato: La neve è caduta abbondante, accompagnata da una forte e gelido vento di tramontana. La temperatura è scesa fino a -7°. Lucca: Da nove ore nevica ininterrottamente sulla città, ed alle 10 di stamani la neve ha raggiunto i 10 cm, in alcuni punti anche 30 cm. In Garfagnana la neve ha raggiunto i 50 cm d'altezza. Tutto è ricoperto dalla neve anche a Torre del Lago, ove il Lago, che lentamente si era sciolto, in alcuni punti è nuovamente ghiacciato. Pistoia: Anche in questa città sono caduti 30 cm di neve. A memoria d'uomo non si ricorda una nevicata come questa. In Appennino sono caduti 80 cm di neve. Empoli: Eccezionale e rigido inverno in tutta la zona. In città il termometro è sceso a -8°. Per tutta la giornata è caduta abbondante la neve, accompagnata da un violento e rigido vento. Bologna: In città è nevicato tutto il giorno; la temperatura è scesa fino a -12°. Venezia: Dalle 1 di stanotte alle 9 di stamani, è caduta la neve a Venezia, con una forte bora, e con temperatura di -10,0° di minima e di -7,6° di massima. I comunicati meteorologici sono pessimistici: una depressione sul Mar Ligure ed un centro di Alta sulla Finlandia agiscono sull'Italia, causando nevicate e forti venti dal Carso. Udine: In città ci sono -10°. In provincia punte di -14° in pianura, e -22° sulle zone montane. Padova: E' caduta di nuovo la neve, con una minima di -10,8°. 14 febbraio 1929: Livorno: continua a soffiare un impetuoso vento di tramontana; dalle 5 di ieri è ripreso a nevicare per altre otto ore, e la neve ha raggiunto altezze davvero considerevoli. Vienna: Il freddo continua ad essere siberiano, tanto che i termometri qui a Vienna, in diversi casi, non hanno potuto registrarlo, essendo sceso il mercurio oltre il limite massimo. Ufficialmente, si sono toccati i -32°. Budapest: Sulla città spira un forte vento. La temperatura è stata di -30°, e l'Ufficio Meteorologico afferma non essere mai stata registrata. Sofia: I porti bulgari del Mar Nero sono bloccati dai ghiacci e chiusi. Dal litorale la zona dei ghiacci si estende a perdita d'occhio, e lo spessore del ghiaccio è tale che vi si può persino pattinare. Era dal 1849 che non si verificava un simile fenomeno. Berlino: La temperatura ha toccato una minima di -26°, e fino a -30° nei dintorni. La Slesia è la regione tedesca con il maggior freddo: una media di -32° con "punte" di -38°. Sulla costa prussiana il traffico su ghiaccio si può svolgere tranquillamente con i veicoli. A Landesbut, in Slesia, il termometro ha toccato i -45°, che è il record del freddo. Londra: Questa notte, in Inghilterra, la temperatura è scesa fino a -30°, la più bassa degli ultimi vent'anni, mentre nel Galles ed in Scozia si è scesi fino a -35°. Parigi: Temperature molto basse in tutta la Francia: a Parigi -15°, a Nancy -30°. In Provenza è caduta abbondante la neve, alta, in alcuni punti, 30 cm. Alta Italia: Nevica incessantemente, ed il suolo è coperto da un alto strato di neve. Lecco: E' caduta la neve per 24 ore consecutive, in minutissimi, asciutti e secchi fiocchi, che si congelavano immediatamente a terra per il gran freddo. Nelle montagne vicine, in Valsassina, la tormenta è infuriata incessantemente. La temperatura è scesa fino a -10°. Bologna: La temperatura è di -8°, con una punta di -12° nella notte. La neve ha raggiunto una considerevole altezza, cadendo minuta ed insistente per due giorni di seguito. Ferrara: E' in corso una violenta bufera di neve sulla città e sulla provincia. La navigazione fluviale è stata sospesa perchè tutti i corsi d'acqua sono gelati. Il termometro è sceso a -12,8°, e, in qualche punto, la neve è alta 60 cm. Ravenna: Una nevicata sta imperversando da 40 ore sulla città. Rovigo: Una bufera di neve ha ricoperto le strade con circa mezzo metro di neve, e si è abbattuta nel Polesine. A Rovigo è continuato a nevicare. A memoria d'uomo non si ricorda un freddo tanto intenso. A Varese e Pavia la temperatura è scesa a -13°. La neve è caduta incessantemente per due giorni. Padova: Nella notte la temperatura è scesa fino a -16°. Poi, dalla notte, nuova bufera di neve. Roma: Alle 17 una bufera di neve accompagnata da un vento gelido e turbinoso s'è scatenata sulla città. Temporali violenti si sono scatenati su tutto il Lazio. Sarzana: Dalle 9 alle 12 è infuriata ieri una violentissima tempesta di neve. Mai vista, a memoria d'uomo, una nevicata così abbondante. In certi punti la neve ha raggiunto i 25-30 cm d'altezza. Pistoia: grande nevicata sull'Appennino Tosco-Emiliano. All'Abetone (1388 m), la minima è stata di -21,0° e la massima di -19,0°, con violenta bufera di neve (ne è caduta mezzo metro). La neve è alta circa 3 metri. Anche a Pistoia la neve è alta 40 cm , e la temperatura è scesa a -8°. Firenze: La neve è continuata a cadere incessantemente, accompagnata da una impetuosa e gelida tramontana. Durante la notte la temperatura è scesa a -9°, e l'Arno è ricoperto da lastroni di ghiaccio. Grosseto: Nel grossetano la neve, dapprima disciolta dalla pioggia, alle 13 è ripresa a cadere in grande quantità, accompagnata da forti turbini di vento. La minima è stata di -6°. Anche a Follonica è ripresa a cadere la neve, a larghi fiocchi. Massa: Una tormenta di neve è incessante infuria su Massa e Carrara. Pisa: neve abbondante dalle 9 del mattino in tutto il pisano. In Piazza del Duomo a Pisa la neve varia tra i 25 ed i 30 cm. A Pontedera la neve, in alcuni punti, è alta tra i 50 ed i 60 cm. Lucca: E' ripresa a cadere abbondante la neve. In Garfagnana essa ha raggiunto altezze eccezionali, isolando alcuni paesi. Ancona: La bufera di neve è in intensificazione su tutte le Marche. La neve raggiunge i 70 cm; sulle colline anche un metro. 14 febbraio 1929 (sera): Udine: Forte bufera di bora sulla città, con temperatura di -15°. Bologna: prosegue la bufera di neve , che ha ormai raggiunto i 70 cm d'altezza. Genova: la temperatura è di -6°. Venezia: Prosegue la bufera di neve. La temperatura è scesa fino a -12°, mentre la Laguna è completamente gelata. Gonzaga: La neve ha raggiunto il mezzo metro d'altezza, mentre la temperatura è scesa a -16°. I banchi di ghiaccio che galleggiano sul Po costituiscono un pericolo per le chiatte. Faenza: La neve, che cade da tre giorni, ha raggiunto i 50 cm d'altezza, e la temperatura è scesa fino a -20°. Parigi: nei dintorni della città si sono toccati i -21°. La Marna è gelata in molti punti, anche se nei dintorni della città. Il Rodano è gelato tra Villeneuve ed Avignone. Una tempesta di neve di è abbattuta nuovamente, sulla Riviera Francese. Stamani, a Nizza, c'erano 10 cm di neve. Nelle Ardenne -17°; a Bruxelles -13°. Zurigo: Il Lago di Zurigo è ricoperto da uno strato di ghiaccio molto spesso. A Maienfeld sono stati raggiunti -30°; a Munster (Lucerna): -38°. Il fiume Aar è ghiacciato completamente. A Thun -22°. Fenomeno curioso, a 2.000 metri di altitudine, come a St.Moritz, non si è scesi sotto i -24°. Odessa: il porto di Odessa è completamente gelato. Budapest: Il traffico è caotico in tutta l'Ungheria, a causa delle violente bufere di neve degli ultimi giorni. Londra: Da 12 anni a questa parte non si era registrato un freddo simile, in Inghilterra. La temperatura, a Londra, è scesa fino a -13°. Parecchi sono i feriti per lo scoppio di tubazioni dell'acqua potabile, verificatosi in molte case a causa del gelo. Belgrado: Su tutta la Jugoslavia imperversano, da 24 ore, con brevi interruzioni, violenti uragani di neve. 15 febbraio 1929: Vienna: la temperatura è sempre terribilmente bassa, e vari soldati sono stati adibiti alla distribuzione gratutita del pane a circa 60 mila poveri. E' stata istituita una tessera per il consumo del carbone, che è elevatissimo, e si teme l'esaurimento delle scorte. In molti punti della città sono stati posti dei bracieri perchè se ne possano servire tutti coloro che si ritrovano fuori la notte, ed i conducenti di atuovetture pubbliche. Grosse zuffe di fronte alle rivendite di carbone, e nessuno ne ha avuto, poi, più della quantità necessaria per riscaldarsi per più di un'ora. Le comunicazioni ferroviarie tra Vienna e Budapest sono interrotte per l'enorme quantità di neve caduta in Ungheria. Praga: Il freddo è diminuito in tutto il paese, ma la Slovacchia è pervasa da una violentissima bufera di neve. Budapest: La direzione delle ferrovie ha comunicato ieri che, a seguito dell'imperversare degli uragani di neve, le linee ferroviarie sono coperte da uno strato di neve alto tra 50 e 200 cm. Varsavia: La temperatura è più mite nel nord e nel centro del paese, mentre nel sud della Polonia persiste il freddo, e si sono registrati -36°. Olte un centinaio di navi sono rimaste bloccate nel Mar Baltico ghiacciato. Crimea: Dopo la bufera di neve si temono allagamenti.. La temperatura è infatti improvvisamente salita a +13°. La neve si fonde sulle montagne, ingrossando considerevolmente i corsi d'acqua. Parigi: Leggero rialzo delle temperature in Francia. A Parigi la temperatura è stata di appena -8°. Tuttavia, a Lione -20°; a Bron -20,3°. Lastre di ghiaccio sono presenti su La Somme e sul Rodano, il cui livello è molto basso, in questi giorni. In alcuni punti, vi si può anche pattinare. A Tolone -10°; a Grenoble -27°. Londra: Il freddo è ancora siberiano. Per la prima volta da 12 anni, quando nel 1917 il Tamigi rimase bloccato dai ghiacci, il fiume s'è ghiacciato per mezzo chilometro a sud di Londra. E' gelato anche il fiume Medway, per la prima volta dal 1895. Ginevra: L'anno 1891 rimase famoso nella storia perchè perchè tutti i laghi della Confederazione Elvetica s'erano gelati. Il 1929 è destinato ad avere la stessa sorte. Temperature comprese tra -21° e -24° si registrano in tutta la Svizzera. Numerosi cigni nel Lago di Ginevra sono rimasti prigionieri con le zampe attanagliate nel ghiaccio, ed è stato necessario soccorrerli. Berlino: breve sosta del freddo in città, ove, per la prima volta, il termometro è balzato in avanti, da -30°a -10°. Appena verificatosi questo sbalzo, la neve è iniziata a cadere in abbondanza. Notevole, invece, la notizia che gli Esquimesi, in Groenlandia, hanno +10°! Roma: La neve è caduta abbondantissima per gran parte della notte sulla città. Il peso della neve ha spezzato vari fili dell'energia elettrica, ed ostacolato nuovamente il traffico. Anche oggi il cielo è coperto, e la temperatura rigida. Il Tevere è di nuovo gonfiato, e questa mattina, all'idrometro Ripetta, il livello delle acque era di 11 m. L'Aniene, sempre a causa della neve e della pioggia, è di nuovo straripato. Venezia: Temperatura rigidissima e ghiaccio compatto anche oggi in numerosi canali della Laguna. Bologna: La bufera di neve è continuata tutta la notte e permane tutt'ora furiosa. Gonzaga: La neve è caduta per due giorni di seguito, e la giornata di ieri è stata rigidissima: -17°. Firenze: E' finalmente cessata la bufera di neve che imperversava sulla città. Il traffico cittadino, ieri completamente paralizzato, è ripreso oggi con difficoltà. A mezzanotte, però, il termometro segnava ancora -7,5°. Pisa: Anche qui, dopo due giorni di neve, il tempo s'è rimesso al bello, ma la temperatura è bassisisma. E' una nuova ondata di freddo che tormenta tutto il pisano e le Coste Labroniche, ove le temperature invernali non sono mai state eccezionalmente rigide e persistenti. Il cielo è stato spazzato dal vento da una fitta cortina di grigio minaccioso, nella notte, e, questa mattina, è ricomparso il Sole. Alle 6 del mattino il termometro oscillava tra i -9° ed i -10°, alle 13 era a circa -3°. L'Arno, tra il Ponte di Mezzo e le Piagge, è gelato, e le persone, alle Piagge, hanno potuto camminarci sopra. Ieri il fiume portava anche delle lastre di ghiaccio galleggianti. Nelle campagne del pisano la neve è più alta, e le raffiche di vento l'hanno in più punti accumulata. Molte case coloniche sono circondate da 50 cm di neve, che la rigida temperatura ha, in più punti, ghiacciato. Torre del Lago: come era nelle previsioni, il Lago di Massaciuccoli è nuovamente gelato. 15 febbraio 1929 (sera): Parigi: Dopo la neve caduta in città, è ritornato un freddo più intenso, con il termometro ridisceso a -15°. Nel centro della Francia, in alcune località, si sono avuti -31°. E' curioso come il freddo più intenso si registri alle medie altitudini piuttosto che in alta montagna. In certi punti della Savoia , però , sono stati toccati -25°. La Senna è quasi completamente gelata; a monte di Parigi e attraverso la capitale continua a trascinare grossi pezzi di ghiaccio. Vienna: E' diminuito il freddo in Austria. A Vienna la temperatura è stata di -13°. Budapest: La città è quasi completamente isolata dalla neve, ed a Nagycanisz, città e capoluogo di provincia, la situazione è peggiore, perchè, essendo esposta ai venti, la neve ha raggiunto i 3 metri d'altezza. Belgrado: Continua la violenta bufera di neve in Jugoslavia. La vita del paese è paralizzata, ed è fermo il traffico ferroviario. A Zagabria, per le vie, la neve è alta un metro. La temperatura, oggi, è risalita, e nelle zone più basse del paese si registra una media di -15°. Sull'Adriatico la situazione è addirittura critica. Le linee ferroviarie sono coperte da una massa di neve alta 5 o 6 metri, mentre sulla costa spira un fortissimo vento, ed il mare continua a congelarsi lungo le rive. Le città sono completamente isolate, sia per via terra che per via mare. Ancona: continua la tempesta di neve su tutte le Marche. La neve ha superato ovunque il metro d'altezza, e parte della popolazione delle campagne è rimasta bloccata nelle case. Un teatro è crollato ad Ancona sotto il peso della neve. Trento: Il freddo continua ininterrotto su tutta la regione. l'Adige trasporta grossi blocchi di ghiaccio; i corsi d'acqua e circa 300 laghetti alpini sono completamente congelati. Nella zona delle Dolomiti e nelle alte valli di montagna imperversa la tormenta, ed il termometro ha segnato -25°. 16 febbraio 1929: Londra: La nottata scorsa è stata la più fredda di tutto l'inverno. Il freddo intensissimo che infierisce su tutta l'Europa Centrale ha provocato, sinora, la morte per assideramento di circa 300 persone. Berlino: Il freddo persiste implacabile su tutta l'Europa Settentrionale. Nella Slesia, ove la media degli ultimi giorni non ha mai superato i -35°, il freddo ha provocato un vero e proprio disastro. Breslavia è completamente priva di energia elettrica, causa il gelo dei bacini dell'Oder che riforniscono le centrali. A Berlino si è scesi, di nuovo, a -17°. Numerose le condutture d'acqua scoppiate, tanto che la maggior parte della gente deve rifornirsi di acqua dai rivenditori ambulanti. In Svezia e Finlandia la situazione è anche peggiore. In tutti i paesi del Varo ed a Tolone la neve è caduta con un'abbondanza tale da non ricordarsi, a memoria d'uomo. Copenaghen: in Danimarca, nonostante le furiose bufere di neve, lo stato del mare va migliorando. Invece in Groenlandia la temperatura sorprende gli abitanti della zona. Fa relativamente caldo, colà, e dalla Norvegia e dall'Islanda giungono notizie di temperature ancor più miti. Belgrado: L'uragano di neve che ha imperversato anche oggi in Jugoslavia, e così da quattro giorni cade dal cielo neve senza interruzioni.. In alcuni punti il manto candido ha raggiunto l'altezza di 1,50 metri. In alcuni paesi, come a Lika, la massa della neve ha completamente ricoperto le piccole case dei contadini. Venezia: La temperatura è scesa a -8°, e la Laguna è diventata una pista di pattinaggio. Aosta: Il freddo continua intensissimo in tutta la Valle d'Aosta. La città di Aosta ed alcuni paesi della valle presentano un paesaggio addirittura desolante. Sul San Bernardo la neve ha raggiunto i 7 metri. Milano: L'Osservatorio di Brera ha registrato, stanotte, la temperatura più bassa dell'inverno: -15°. Torino: La temperatura, stanotte, è scesa fino a -15,5°. Anche dalla provincia giungono notizie di freddo intensissimo, in particolare nelle vallate alpine, ove la media è di -20°, con punte di -30° nelle alte vallate. Parma: Freddo intensissimo in città, col termometro sceso fino a -14°. Punta massima del freddo a Salsomaggiore, con -18°. Pisa: Anche qui la temperatura si mantiene rigidissima. La minima notturna è stata di -11,6°, e, nelle ore più calde, non si è saliti oltre i -7°. L'Arno è ghiacciato in molti punti, tanto da permettere l'attraversamento a piedi. Le comunicazioni col volterrano continuano ad essere impossibili. Pontedera: La temperatura è scesa a -14°, valore che nessuno, neanche i più vecchi, si ricordano di avere mai registrato. Durante la giornata, malgrado il Sole, la temperatura ha oscillato tra i -2° ed i -5°. Lucca: Il tempo è bellissimo, ma la temperatura è scesa fino a -11°. Riprende oggi il servizio automobilistico per l'Abetone. Castelnuovo Garfagnana: Dopo tre giorni di neve, è finalmente tornato il bel tempo, accompagnato, però, da un freddo mai toccato a memoria d'uomo, insopportabile. La minima di stanotte è stata di -17°. Nell'Alta Garfagnana la neve ha raggiunto gli 80 cm di altezza, in alcuni punti anche 1 metro. La Sieve è completamente ghiacciata, con i suoi affluenti. Firenze: Il freddo continua in tutta la Toscana, intenso. La neve ha cessato di cadere, ma il gelido vento di tramontana ha solidificato la neve, abbondantemente caduta nei giorni scorsi, rendendo difficilissima la viabilità. Alle 24, in città, il termometro segnava -7°. Fivizzano: La neve, che ha continuato a cadere per tutta la notte e tutta la giornata, accompagnata da un furioso vento di tramontana, è degenerata in tormenta. Non si ricordano, quaggiù, simili giornate, ed il termometro è sceso fino a -13°. 17 febbraio 1929: Vienna: Quasi ovunque continuano le nevicate nell'Europa Settentrionale e Centrale, accompagnate da temperature siberiane, mai toccate a memoria d'uomo, ed è enorme la quantità di neve caduta ovunque. E' ripreso a nevicare anche a Vienna. Nevicate sono segnalate anche in Francia, Polonia e Jugoslavia. Atene: Le intemperie sono riprese con nuova violenza anche in Grecia. Alle nevicate, che si sono propagate dai monti della Macedonia ai punti più meridionali della Penisola Ellenica, si sono susseguite piogge torrenziali, con straripamenti dei fiumi. Crimea: Fiumi straripati ed inondazioni per il disgelo. Mosca: Sul litorale Nord della Russia la navigazione è impossibile a causa del gelo. Trieste: La temperature in città è sempre di -15°, continua il freddo intensissimo. Trento: Sulle Dolomiti si sono toccate punte di -26°. L' Adige è ghiacciato per 1 Km in prossimità di Rovereto, ed in altre località. Milano: la temperatura è un po' più mite, la minima è stata di soli -9°. Firenze: Splende un magnifico Sole sulla città, ma la temperatura è scesa fino a -10,4°. A Borgo san Lorenzo, invece, si sono toccati i -22°. Londra: La temperatura , in Inghilterra, seguita a variare tra i -7° ed i -10°, su tutta l'isola, una media veramente eccezionale, per una zona dal clima moderato ed umido. Il Tamigi è gelato per un tratto di mezzo chilometro, e parecchi altri fiumi minori sono gelati completamente. Ascoli Piceno: nei pressi della città, in località Interpreti, una valanga ha travolto ed ucciso 6 persone. Stentano ad arrivare i soccorsi, perchè l'altezza della neve nella località è di parecchi metri. Berlino: Il fiume Reno è completamente gelato assieme agli altri grandi fiumi tedeschi, avvenimento che non si verificava almeno dal 1879. I meteorologi annunciano come imminente una nuova ondata d'aria polare su tutta la Germania. Belgrado: Nella giornata sono finite le nevicate in Jugoslavia, e la temperatura si è fatta più mite. Il termometro, a Zagabria, segna circa zero gradi, mentre si aggira tra i -10° ed i -15° nelle provincie meridionali. In alcune zone è iniziato addirittura il disgelo, come in Erzegovina, ove, alcuni torrenti, hanno causato inondazioni. I più importanti trasporti di carbone sono sepolti da almeno 2 metri di neve, per cui la situazione energetica è gravissima. Parigi: L'ufficio meteorologico parigino annunciava una ripresa del vento da Nord-ovest. Ed infatti è stato così, ed il termometro è ridisceso a -12°. La Senna è ricoperta da lastroni di ghiaccio. Un celebre meteorologo francese ha ritenuto possibile una recrudescenza del freddo nella Francia Settentrionale ed in Inghilterra. 18 febbraio 1929: Ginevra: come i meteorologi avevano annunziato, il termometro ha fatto un bel balzo in avanti, risalendo dai -20° di ieri ai -6° di oggi. A messogiorno segnava addirittura 0°. Berlino: Dopo un brusco ed illusorio mitigamento della temperatura in Germania, si annuncia una nuova ondata di freddo polare proveniente dalla Russia, ove, a Koenigsberg, si segnalavano già -14°, ed in altre località -20°. 19 febbraio 1929: Ascoli: La linea ferroviaria Roma-Ancona è interrotta per la neve, mentre a S.Benedetto del Tronto ed in altri paesi dellìascolano, dopo due giorni di tempo buono, è ripreso a nevicare. Da Ascoli si segnala che in alcuni paesi dell'Appennino la neve è alta 2 metri e mezzo, altezza, questa, che non si ricorda essere mai stata raggiunta dall'inverno 1879-80. Bologna: Il freddo è tornato rigido in città, ove la temperatura è scesa a -6°. Il record del freddo è ad Anzola, con -27°. Pisa: E' continuato il freddo in tutta la zona del pisano. In città la temperatura minima è stata di -5°, la massima di -2°. Lo strato di ghiaccio che ricopre l'Arno si scioglie solo con molta lentezza. Trento: La temperatura, stanotte, è scesa a -15°, e l'Adige si sta congelando sempre di più. A Borgo Sacco il fiume non gelava dal 1830. La crosta di ghiaccio che ricopre il Lago di Caldonazzo, per una estensione di 4 km in lunghezza, ed 1 km in larghezza, è tale che i contadini vi passano sopra con slitte pesanti cariche di legna. Parigi: Freddo ancora intenso sulla Francia, ove, nel corso del pomeriggio e della serata, la temperatura ha ripreso ad abbassarsi. A Parigi toccati i -7°, a Strasburgo -18°, a Nancy -16°, a Digione -6°, a Lione -5°, a Marsiglia -2°. Londra: Leggermente raddolcita la temperatura ieri in Inghilterra, anche se prosegue il gelo. Ad ovest il termometro è risalito fino a +8°. Gelo intenso, invece, in Scozia, mentre a sud le strade sono ancora bloccate dalla neve. Il Tamigi, oltre Oxford, è totalmente ghiacciato. Zurigo: il Lago di Zurigo è completamente gelato. 20 febbraio 1929: Vienna: Una nuova, gravissima minaccia, si prospetta per Vienna e provincia. Il Danubio ed i suoi affluenti, in seguito allo sciogliersi delle nevi e dei ghiacci, sono al massimo della piena, e minacciano di straripare. Il freddo, comunque, continua intenso sulle montagne. Anche in Germania il gelo è diminuito. Londra: In Inghilterra la temperatura si mantiene bassissima. Da quasi tutta Europa giungono notizie di una ripresa del freddo e di nuove bufere di neve. Nuove tormente di neve in Jugoslavia. New York: La temperatura è quasi primaverile, tanto che molti si chiedono se la Corrente del Golfo non abbia cambiato direzione. Il Cairo: Un'ondata d ifreddo ha colpito il deserto Egizio tra Marsa Matrch e l'Oasi Sivva. Il deserto, in quel punto, si è ricoperto di ghiaccio dopo abbondanti piogge. La città del Cairo, invece, gode ancora di un bel Sole. 21 Febbraio 1929: Berlino: il freddo è di nuovo intenso, ed a Berlino, dopo la nuova ondata polare di ieri sera, il termometro segnava -17°. A Stettino -25°, a Koenigsberg -28°. Dalla Svezia si annunciano -31°, e dalla Russia -35°. Il freddo raggiungerà, secondo le previsioni, temperature bassissime. Con enormi detonazioni sta "scoppiando" il ghiaccio che ricopriva il fiume Reno. Il ghiaccio aveva uno spessore di 70 cm. Atene: Enormi danni per le inondazioni nella Tracia e Macedonia, mentre una nuova ondata di gelo è tornata ad infierire in tutto il Paese. Parigi: La temperatura è di circa -8° , mentre nel dipartimento di Forez è di circa -20°. Crimea: Sono di nuovo scoppiate bufere di neve. La neve, in alcuni punti, è alta più di 5 metri. 22 febbraio 1929: Livorno: barometro: 768,30 Min. -1,8° Max: +6,6° Crimea: Continua ad imperversare la tormenta, interi villaggi sono sepolti nella neve. Berlino: Il freddo è stabile in tutta la Germania, senza, però, i records del rigido periodo della settimana scorsa. La ripresa del freddo nell'Europa Centrale è motivo di preoccupazione per gli effetti dello scioglimento delle nevi. 23 febbraio 1929: Innsbruck: Oggi, alle 12, sul monte Hafelekar, il termometro segnava -20,5°. Invece, ad Innsbruck, in seguito al disgelo, il termometro è arrivato fino a +12,5°. Sapri: Il vento impetuoso che per tutta la notte aveva imperversato con raffiche di neve e di pioggia, prima delle luci dell'alba è diventato un vero e proprio ciclone. Non v'è tetto che non sia stato divelto. Decine di piante d'olivo secolari sono state divelte ed abbattute. Sofia: Un'ondata di freddo s'è nuovamente abbattuta su tutta la Bulgaria. In alcune località il termometro è sceso a -32°. Dal Mar Nero, anche, si segnala che la temperatura è scesa in modo sensibile. Le bufere di neve imperversano, ora, sul Mar Caspio. Atene: In città è nevicato tutta la notte, ed ora il manto nevoso è molto alto. Sul Monte Olimpo sono stati segnalati -25°. Bari: grandi bufere di neve sull' Abruzzo e sulla Puglia. Interrotte numerosissime linee ferroviarie, tra le quali la Foggia-Potenza, ove la neve ha raggiunto un'altezza di 3 metri. Nel comune di Monte Sant'Angelo la neve continua a cadere ininterrottamente, ed ha raggiunto l'altezza di un metro. La temperatura è scesa di diversi gradi sotto lo zero. Norcia: Su Norcia e sulla vicina montagna infuria un'altra violentissima bufera di neve. Nella frazione di Castelluccio di Norcia la neve, alta 8 metri, ha completamente sepolto il paese. Potenza: a Muro Lucano le raffiche di neve e di vento hanno raggiunto una violenza eccezionale, e la temperatura è scesa fino a -7°. R. Calabria: Impetuose e vilente bufere di neve hanno imperversato nella zona. Jugoslavia: L'ondata di freddo, che pareva attenuatasi, è ripresa su tutto il paese. Freddo sul litorale adriatico, con -5° a Spalato, -2° a Ragusa. Ieri si sono toccati i -17° a Belgrado, -18° a Kragujovaz, -30° a Serajevo. Berlino: Il freddo di quest'inverno è stato davvero eccezionale. Quest'anno si sono toccati i -30° a Berlino (la più bassa dal 1793), -33° nei dintorni ed a Breslavia, -38° ad Oppeln, -45° nelle montagne della Slesia. A Mosca, invece, si è scesi a -42°. 24 febbraio 1929: Livorno: Situazione ieri. barometro: 762,89 tendenza: -1,0 in discesa. vento da sud 12 kmh, cielo quasi coperto, min. -0,9° max: +9,8° media. +2,7° umidità 61%. Alta pressione danubiana su Mar Nero, alte pressioni su Algeria e Tunisia, Depressione su Egitto. Berlino: La temperatura si è mantenuta relativamente mite, ma i meteorologi prevedono un ritorno del freddo intenso per correnti d'aria fredda dal Baltico che si muovono verso occidente. Sud Italia: Ondata di freddo sul meridione d'Italia. Da Benevento, Campobasso, Potenza, Molise e Campania, continuano a giungere notizie di una nuova ed eccezionale ondata di maltempo. Per le violentissime raffiche di vento e per la neve altissima, le comunicazioni ferroviarie sono quasi del tutto interrotte. Numerosi paesi sono isolati da diversi giorni. Il comune di Besalice, in provincia di Benevento, è isolato d dieci giorni. 25 febbraio 1929: Belgrado: Dopo diverse settimane di freddo intenso, la temperatura si è sensibilmente raddolcita, tanto che a Belgrado che nel resto del paese. Lo scioglimento della neve accumulatasi sin da Dicembre procede rapidamente. Atene: Il bel tempo è ripreso su tutto il Paese, e le comunicazioni sono state ovunque ristabilite. Si è rotto il ghiaccio che ricopriva i fiumi. Grandi quantità di grossi lastroni trasportati al mare rendevano, ieri mattina, difficilissima la navigazione lungo le foci. Il tepore della temperatura ha, però, assottigliato i lastroni. Londra: Il freddo, che da 4 giorni era scomparso, ha fatto oggi improvvisamente ritorno, ed il termometro ha segnato -6°. Nella Scozia ed in tutta l'Inghilterra settentrionale, sono cadute abbondanti nevicate. A Lancaster 4 bambini sono periti tragicamente per la rottura improvvisa del ghiaccio sul fiume Wire. 26 febbraio 1929: Belgrado: Anche sulla frontiera Romeno-Jugoslava il pack ostruisce il corso del Danubio. 27 febbraio 1929: Vienna: L'improvviso e rapidissimo disgelo desta in città vivissime preoccupazioni. Un intero reggimento del Genio è stato mandato a fare saltare il blocchi di ghiaccio che ostruiscono ancora il corso superiore del Danubio, e che si teme possano portare pregiudizio ai ponti. Belgrado: Nei pressi di Donaji Mihalmawaiz, città di frontiera tra Ungheria e Jugoslavia, un enorme massa di ghiaccio ostruisce la Dava. La Dalmazia è completamente isolata dal resto della Jugoslavia, essendo interrotte le comunicazioni via terra e via mare. Mar Baltico: Mentre da tutti i paesi dell'Europa Meridionalesi annuncia un notevole miglioramento delle condizioni atmosferiche, sulle Coste del Mar Baltico ai forti e gelidi venti che hanno imperversato negli ultimi giorni si sono aggiunte violentissime tempeste di neve. Il traffico marino ha ancora avuto bisogno dell'ausilio dei rompighiaccio. Berlino: La navigazione dell' Elba, tra Dresda ed Amburgo, è addirittura paralizzata dall'eccezionale spessore dei ghiacci, fino a 3 metri, contro il quale i rompighiacci sono del tutto impotenti. Si è ricorso, allora, all'uso della dinamite. Atene: da Atene si annuncia che la infelice situazione è sensibilmente migliorata. Le comunicazioni sono parzialmente riprese, ed il bel tempo ha fatto la sua riapparizione in tutto il Paese. Ieri lastroni di ghiaccio portati dal Vardas bloccavano l'entrata nel Golfo di Salonicco, ma, dopo poche ore, è stato possibile riprendere la circolazione. Le notizie dal Mar Nero non sono altrettanto buone. La navigazione da Varna a Burgan, ripresa dopo una prima rottura dei ghiacci, è stata di nuovo sospesa per la presenza di ghiacci. Presso Capo Emin è stata segnalata una montagna di ghiaccio lunga 8 km e larga 2 km, misurante un metro di altezza sulla superficie delle acque, e 2 metri di profondità, e che naviga seguendo i venti. Il litorale tra Burgos e Varna, chiuso di nuovo dai ghiacci, presenta uno spettacolo pittoresco. I pedoni possono camminare liberamente sul ghiaccio, ed è anche possibile la circolazione automobilistica tra Varna e Peinerdjick.

    Comunque io di gran lunga preferisco il democratico Febbraio del 1956 anche perché in quel mese successe il finimondo in tutta Europa (come nel 1929), record assoluti e mensili caduti in almeno 40 paesi, anche in Africa del Nord, senza considerare che nel Febbraio del '56 ci fu una nevicata con accumulo nella mia città, una delle 4 del XX secolo, e inoltre il 99% d'Italia era ricoperto da neve, tranne l'estrema punta meridionale della Sicilia.
    Nel 1929 invece la mia zona fu schivata per 100 metri di quota... un piccolo ortocellismo!!

    Storicamente parlando, l'11 Febbraio 1929 furono sottoscritti i PATTI LATERANENSI, la cui funzione è regolare i rapporti fra lo Stato e la Chiesa Cristiana-Cattolica, guarda un po' che coincidenza! Un mese miracolosamente freddo!!
    Ultima modifica di damiano23; 30/11/2019 alle 19:22

  2. #22
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

    Citazione Originariamente Scritto da LaBriglia Visualizza Messaggio
    Monito di cosa, i danni li fa lo stesso

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    I danni del caldo per la maggior parte delle terre emerse non sarebbero che un millesimo di quelli che deriverebbero da un raffreddamento climatico, sia dal punto di vista sanitario (siamo animali che amano il clima mite/caldo), sia dal punto di vista sociale, tecnologico, dei trasporti, civile.

  3. #23
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

    quella carta presenta delle isoterme scarsamente attendibili
    sono state già rivisitate

  4. #24
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo


  5. #25
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

    Citazione Originariamente Scritto da giorgio1940 Visualizza Messaggio
    I racconti di mio padre fecero venire in me la passione per il freddo e per la neve.
    Il "nevone"del 1929 interessò gran parte d'Italia.
    L'inverno 28/29 è stato"storico" per il freddo, i frequenti afflussi artici esiberiani, e per la neve caduta in maniera assolutamente eccezionale in tutta Italia.
    L'inverno sembrava non dovesse mai finire, le"fasi" fredde si susseguirono fin oltre Pasqua!
    La mia passione per la meteo e la neve, nasce proprio dai racconti di mio padre del "nevone" del 29'.
    Ai primi di febbraio dopo un lungo e freddo inverno tutti si attendevano la scomparsa del gelo e con l'allungarsi delle giornate, un sentore di primavera.
    Ma il 9 di febbraio incominciò l'evento "storico" del secolo xx°.
    Nevicò ininterrottamente per tre giorni ed al 12 febbraio, a Rimini, si raggiunse uno spessore di neve attorno ai 130 cm.
    Nelle colline appena sopra la periferia della città, si ebbero accumuli per vento ed avvallamenti del terreno superiori ai tre metri.
    La gente era in certi casi costretta ad uscire dalle finestre del primo piano o scavare gallerie per raggiungere la vicina strada.Strada resa praticabile dopo giorni e giorni di lavoro massacrante di badile. Non vi erano turbine o mezzi potenti come ora, tutto si faceva organizzandosi a gruppi di cittadini, di vicinato, spalando con abnegazione e per necessità.
    Ricordo in particolare il racconto di una situazione drammatica vissuta nella mia famiglia.
    Mio fratello maggiore che allora aveva 2 anni era gravemente ammalato di polmonite, ed allora senza penicillina ed altri farmaci allora sconosciuti, era in grave pericolo di vita, il riscaldamento in casa non c'era. I servizi igenici inesistenti(un piccolo capanno di legno all'esterno della casa era il nostro bagno).
    L'unica stufa a legna era il riscaldamento e la "cucina economica"per tutta la casa.
    Ma quell'inverno era stato freddo e lungo, la poca legna acquistata e raccolta sulla vicina collina era finita.
    Mio padre allora disperato, di notte tagliava tronchi all'alberatura della vicina strada, ed occultava il taglio con la fuliggine.
    In casa si gelavano varie cose, dall'acqua del bicchiere sul comodino, alla damigiana di " mezzovino" od"acquaticcia" in soffitta, che regolarmente si rompeva.
    Ricordo anche la frase sempre di mio padre che spesso si doveva recare a piedi in farmacia in città:"pensa che il termometro all'interno della farmacia, anch'essa riscaldata con una stufetta a legna, segnava zero gradi!"
    Fortunatamente anche grazie ai "furti"di mio padre mio fratello si salvò.
    La neve resistette fin dopo Pasqua, e le storie vere, raccontate dai vecchi dello storico"nevone", tennero banco per anni nelle "veglie"di vicinato che allora si tenevano nelle stalle per riscaldarsi con il calore delle bestie.
    Allora sì che l'inverno era inverno!
    Proprio allora che non se ne sentiva il bisogno! anzi...
    Se succedesse ora un tale evento avremmo disagi ben più gravi e duraturi, i potenti mezzi ora a disposizione non riuscirebbero a far fronte alla situazione, ed il caos, e l'emergenza sarebbe ad alti e pericolosi livelli.
    L'economia avrebbe contraccolpi pesanti.
    .......




    Gran bel racconto
    Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
    La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..

  6. #26
    Bava di vento L'avatar di LaBriglia
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    I danni del caldo per la maggior parte delle terre emerse non sarebbero che un millesimo di quelli che deriverebbero da un raffreddamento climatico, sia dal punto di vista sanitario (siamo animali che amano il clima mite/caldo), sia dal punto di vista sociale, tecnologico, dei trasporti, civile.
    Beh non sai quante specie animali stanno morendo a causa dei cambiamenti climatici... incendi, acque più calde, siccità, eventi estremi. Poi considera anche i danni che fa alle città con le alluvioni e tutto il resto. Il freddo non è da meno ma potevamo goderci la stabilità climatica che c'era di natura

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  7. #27
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

    Citazione Originariamente Scritto da LaBriglia Visualizza Messaggio
    Beh non sai quante specie animali stanno morendo a causa dei cambiamenti climatici... incendi, acque più calde, siccità, eventi estremi. Poi considera anche i danni che fa alle città con le alluvioni e tutto il resto. Il freddo non è da meno ma potevamo goderci la stabilità climatica che c'era di natura

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    su questo concetto si potrebbe aprire un mondo
    ma non è tema del td quindi evitiamo

  8. #28
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    su questo concetto si potrebbe aprire un mondo
    ma non è tema del td quindi evitiamo
    O aprire il thread apposito che c'è già .
    @LaBriglia , se vuoi c'è il thread della paleoclimatologia , in cui abbiamo descritto all'incirca gli ultimi 2 milioni di anni (per ora).

    Sull'estinzione olocenica, o sesta grande estinzione di massa: devi sapere che è in atto da quando l'uomo ha cominciato a dominare il pianeta, e non è peculiarità unica del GW (che potrebbe- e dico potrebbe, non che lo farà o faccia- accelerare).

    Holocene extinction - Wikipedia

    Insomma, non possiamo non fare del male al pianeta già solo perchè esistiamo. Basta pensare alla nostra Europa, ne abbiamo distrutto tutte le foreste che la ricoprivano, altro che Amazzonia...
    Non mi straccerei le vesti, basterà saper trovare un equilibrio.

    Le alluvioni inoltre sono frutto delle non sempre brillanti capacità ingegneristiche umane; credo che quest'autunno sia la dimostrazione lampante che più caldo (e ne ha fatto parecchio) non significa distruzione automaticamente.
    Gli incendi sono difficilmente causati dalla natura, ma dalla mano dell'uomo, e ci sarebbero comunque GW o meno.

  9. #29
    Uragano L'avatar di Davide1987
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    Predefinito Re: Inverno 1928/1929, dagli albori fino al grande gelo

    15 Dicembre 1928



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  10. #30
    Uragano L'avatar di Davide1987
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