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  1. #221
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da frankie95 Visualizza Messaggio
    Concordo, le zone più soggette ad inversione riescono comunque a salvarsi. Qui se non fosse stato per alcune giornate nuvolose e sciroccali ai primi di Dicembre, e poi tra 21 e 23, avremmo chiuso quasi sicuramente in media.
    Se avessimo avuto un HP più deciso, simile Dicembre 2015 o Dicembre 2016 (entrambi sottomedia, con il primo addirittura più freddo del secondo), idem.
    Anche il Dicembre 2018 qui chiuse termicamente in media.
    In realtà lo stesso problema si presenta anche con NAO-. Qualche tempo fa feci una ricerca speditiva con le reanalisi NOAA su NAO e AO, ebbene, praticamente prima del 1997 (dicembre) si fa fatica a trovare un solo mese del trimestre invernale meteorologico in cui, in contesto NAO-, siano prevalse le anomalie termiche (quota e suolo) positive su Valle d'Aosta, Liguria e Piemonte (la Lombardia è un po' al limite). Addirittura anche quando si riesce a trovare un mese storico in NAO- con anomalie termiche + uno la portata di tali anomalie è praticamente sempre inferiore a +1°C sulla relativa media di riferimento (quella del trentennio allora in vigore). Dal 1998 abbiamo avuto mesi in NAO- con anomalie positive gigantesche (il secondo mese invernale più caldo di sempre al NW è stato il febbraio 1998, con NAO negativa e su valori medi). In realtà l'anomalia positiva ha poco a che vedere con il segno prevalente della NAO, abbastanza con quello AO, per cui molti dei mesi in norma termica (escludendo situazioni particolari, come le pedemontane dell'estremo NW, soggette a foehn "freddo") sono stati in NAO+ e AO neutra o deb- quasi sempre con EA neutro-negativa... per assurdo se riuscissimo ad evitare gli ESE, che condizionano in modo pesante la modulazione del getto, per alcune settimane (con AO++) potremmo in breve trovarci con inverni freddi in NAO+, come nella prima metà degli anni '40, ovviamente al netto di un clima che è comunque cambiato, quindi le anomalie degli inverni di 75 od 80 anni fa non sarebbero probabilmente avvicinabili...
    Ultima modifica di galinsog@; 31/12/2019 alle 10:49

  2. #222
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    In realtà lo stesso problema si presenta anche con NAO-. Qualche tempo fa feci una ricerca speditiva con le reanalisi NOAA su NAO e AO, ebbene, praticamente prima del 1997 (dicembre) si fa fatica a trovare un solo mese del trimestre invernale meteorologico in cui, in contesto NAO-, siano prevalse le anomalie termiche (quota e suolo) positive su Valle d'Aosta, Liguria e Piemonte (la Lombardia è un po' al limite), Addirittura anche quando si riesce a trovare un mese storico in NAO- con anomalie termiche + uno la portata di tali anomalie è praticamente sempre inferiore a +1°C sulla relativa media di riferimento (quella del trentennio allora in vigore). Dal 1998 abbiamo avuto mesi in NAO- con anomalie positive gigantesche (il secondo mese invernale più caldo di sempre al NW è stato il febbraio 1998, con NAO negativa e su valori medi). In realtà l'anomalia positiva ha poco a che vedere con il segno prevalente della NAO e molto con quello AO, per cui molti dei mesi in norma termica (escludendo situazioni particolari, come le pedemontane dell'estremo NW, soggette a foehn "freddo") sono stati in NAO+ e AO- e magari EA neutro-negativa... per assurdo se riuscissimo ad evitare gli ESE, che condizionano in modo pesante la modulazione del getto, per alcune settimane (con AO++) potremmo in breve trovarci con inverni freddi in NAO+, come nella prima metà degli anni '40...
    Al Nord credo che in questo Dicembre la zona rimasta più al riparo da anomalie positive significative sia l'Alessandrino. Ho consultato spesso la cartina real time del CML e vedevo che la zona di Alessandria spesso registrava T anche 3-4 gradi più basse rispetto alle zone circostanti (tra cui il Varesotto ed anche l'Oltrepo Pavese).
    Credo quella zona sia anche pochissimo soggetta al foehn, anche se un alcuni casi rari riesce a sfondare anche lì credo (come nel Gennaio 2007).

  3. #223
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Sarà, però è quasi un decennio che situazioni simili ad anni passati più anticiclonici portano anomalie mostruose rispetto a quegli stessi anni, come mostrato da Galinsoga in questo esempio. Le uniche zone che si salvano sono quelle che risentono di più dell'inversione (tipo appunto Ferrarese e limitrofi), ma TUTTO il resto di Italia è sempre più caldo rispetto a quegli stessi anni.
    Posto che burian ha ragione sulle inversioni (la mia zona vive di inversioni "indotte", non di inversioni dirette ma se sulla Val Padana ci sono robusti strati inversionali e le correnti prevalente sono da Nord se ne beneficia pure qua), il fattore più determinante mi sembra essere la concomitanza dei pattern AO+/NAO+/EA, in particolare con AO molto positiva ed EA positivo si rischiano forti anomalie positive anche con NAO- (salvo relative eccezioni come il bimestre dicembre 2008/gennaio 2009). Nella terza decade del gennaio 1991 avevamo: AO-, NAO+ (valori anche altini) ed EA- e nonostante la NAO prevalsero anomalie negative su quasi tutto il Nord (un po' come gennaio 2017 e lo stesso gennaio 2019) è per questo che dico che, lato termico (lato precipitazioni è tutta un'altra faccenda) diamo troppa rilevanza al segno NAO+, mentre ad essere determinante è tutto il contesto circolatorio, poi è anche vero che AO e NAO sono statisticamente correlati, ma non è una regola così fissa...

  4. #224
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Posto che burian ha ragione sulle inversioni (la mia zona vive di inversioni "indotte", non di inversioni dirette ma se sulla Val Padana ci sono robusti strati inversionali e le correnti prevalente sono da Nord se ne beneficia pure qua), il fattore più determinante mi sembra essere la concomitanza dei pattern AO+/NAO+/EA, in particolare con AO molto positiva ed EA positivo si rischiano forti anomalie positive anche con NAO- (salvo relative eccezioni come il bimestre dicembre 2008/gennaio 2009). Nella terza decade del gennaio 1991 avevamo: AO-, NAO+ (valori anche altini) ed EA- e nonostante la NAO prevalsero anomalie negative su quasi tutto il Nord (un po' come gennaio 2017 e lo stesso gennaio 2019) è per questo che dico che, lato termico (lato precipitazioni è tutta un'altra faccenda) diamo troppa rilevanza al segno NAO+, mentre ad essere determinante è tutto il contesto circolatorio, poi è anche vero che AO e NAO sono statisticamente correlati, ma non è una regola così fissa...
    non discuto sulle inversioni in sé, discuto il postulato che dice che a tot GPT,pressione etc corrisponda necessariamente la stessa t al suolo. Non è così, i dati lo dimostrano. prendi carte sovrapponibili di 30 anni fa e hai dati completamente diversi dagli attuali.
    Si vis pacem, para bellum.

  5. #225
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    non discuto sulle inversioni in sé, discuto il postulato che dice che a tot GPT,pressione etc corrisponda necessariamente la stessa t al suolo. Non è così, i dati lo dimostrano. prendi carte sovrapponibili di 30 anni fa e hai dati completamente diversi dagli attuali.
    Perché devi anche considerare per quanto tempo lavorano le inversioni, perché meno lavorano più lo strato inversionale di aria fredda diventa sottile... va da sé che se finisci sotto un regime anticiclonico con correnti da WSW o da SW in quota, come ad esempio nel dicembre 2015, o vivi nelle parti più orientali del catino padano-veneto (diciamo da Mantova verso Est) che sono totalmente "isolate" con questo tipo di correnti o rischi di non avere nemmeno buone inversioni termiche, causa velature, cirraglia e nebbie alte... Aggiungici probabilmente anche la minore nebulosità giornaliera dell'ultimo trentennio (per cui hai molte meno giornate di nebbia perfino nelle basse pianure), favorita sicuramente dalla riduzione del particolato più grossolano e dal relativo feed-back (meno condensazione -> meno nebbie persistenti; meno nebbie persistenti -> maggiore riscaldamento diurno dei suoli; maggiore riscaldamento diurno dei suoli -> ulteriore riduzione della nebulosità) e inizi a capire molto... Tra l'altro con AO neutra o negativa ed EA negativo hai più facilmente circolazioni secondarie da est ed è ad esempio il caso della terza decade del gennaio 1991... con AO molto positiva è abbastanza difficile avere circolazioni secondarie nei bassi strati, mentre con EA+ tende a prevalere il SW. La cosa buffa è che se il particolato grossolano si è ridotto quello più fine (dal PM 10 in giù) è aumentato, ma le sue particelle sono così piccole che oltre a penetrare in profondità nell'apparato respiratorio non riescono ad essere efficienti come nuclei di condensazione per il vapore acqueo... per cui oltre al danno hai pure la beffa, aria meno fosca ma ancora più malsana di 30 anni fa...
    Ultima modifica di galinsog@; 31/12/2019 alle 10:45

  6. #226
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    Sarà, però è quasi un decennio che situazioni simili ad anni passati più anticiclonici portano anomalie mostruose rispetto a quegli stessi anni, come mostrato da Galinsoga in questo esempio. Le uniche zone che si salvano sono quelle che risentono di più dell'inversione (tipo appunto Ferrarese e limitrofi), ma TUTTO il resto di Italia è sempre più caldo rispetto a quegli stessi anni.
    Saranno le leggi anti inquinamento, sarà anche che prima c'era stata un'irruzione fredda che ha aumentato la densità dell'aria al suolo (lo stesso Galinsoga la cita). Non so cosa possa essere...però in assenza di inversione termica la colonna d'aria è coerente col passato.

    Ne discutemmo già in estate, quando qualcuno sosteneva che, a parità di gpt e temperatura in quota, oggi al Nord fa più caldo. In realtà così non è, c'è la stessa discreta corrispondenza tra i piani atmosferici.

  7. #227
    Uragano L'avatar di Friedrich 91
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Aprendo un inciso, la cosa che più mi sconcerta, nel modo in cui si manifestano le anomalie attuali è come, meno di 30 anni fa, da queste parti si riuscisse a stare sotto media di oltre 3°C con una roba come questa e con una +4°C a 850 hPa sulla capoccia:
    Allegato 517702

    Eppure quel giorno feci estremi di -1+/4°C, mentre oggi non ci riuscirei nemmeno con una -4°C a 850 hPa, uguale posizionamento dell'HP dinamica e uguali gepotenziali. Aggiungo che oltretutto c'era stata sì una discreta avvezione fredda, ma una decina di giorni prima e la prima metà di gennaio era stata tiepida... bo' più invecchio più mi rendo conto di aver vissuto in un'altra epoca climatica in cui era possibile veder freddo in queste zone sfigate (e con pochissima inversione termica) anche con NAO+ (lo stesso dicasi per i primi 10 gg del gennaio 1990 che comunque videro isoterme un po' più basse in quota). Lo so che quella carta è il prodromo di una delle più forti avvezioni artico continentali degli ultimi 30 anni (seconda solo al febbraio 2012) ma in quei giorni eravamo ancora sotto EuH e con un certo sopramedia in quota in tutta la metà occidentale del Paese...
    Post molto interessante. Provo a dire la mia.
    Secondo me il fatto è che non esiste una distinzione così netta tra le zone dove ci sono inversioni e quelle in cui non ci sono...non è che ci sia una linea di frontiera che separa le due aree, bensì un graduale passaggio con sfumature.

    Ed è chiaro che la diminuzione di potenza delle inversioni termiche, dovuta a vari fattori (tra cui - meno male - il miglioramento della qualità dell'aria in PP con la riduzione del particolato, specie rispetto ai primi anni '90 dove l'inquinamento dell'aria aveva raggiunto l'apice), si fa sentire in modo maggiore sulle zone che già di loro hanno poca inversione, per un semplice fattore "numerico" (passami il termine): se prima avevi poche inversioni ora ne hai zero. Ma anche qua il calo si nota eccome.

    Episodi come questo, che mi hanno portato a una settimana filata di giornate di ghiaccio con inversioni e nebbia (e alcune massime anche a -2/-3, mica giornate di ghiaccio risicate) ormai sono diventati pure qua a Ferrara, nella terra dell'inversione, delle chimere:




    Il motivo secondo me oltre che nella diminuzione del PM 10 è da ricercarsi anche e soprattutto nella difficoltà di avere mesi anticiclonici con EA negativo, come invece erano ben più facili in passato (il 1988-89 è stato un inverno da NAO+++/EA--- e ha chiuso sotto media 1961-90 qui grazie essenzialmente alle inversioni...un mese come Dicembre 2015 invece, con NAO+++/EA+++ ha chiuso moderatamente sopra media pure qui, di +0.5, nonostante il monologo anticiclonico).

    Infatti le inversioni non lavorano sempre allo stesso modo con ogni anticiclone. Per quello che ho notato relativamente alla mia zona le situazioni perfette, in cui l'inversione lavora al top, sono proprio quelle più tipicamente figlie di un pattern NAO+/EA-, ovvero alta pressione robusta sull'Europa occidentale in quota ma con i massimi al suolo attorno alle Alpi.

    In questi casi in genere l'afflusso di aria continentale da Est a precedere l'arrivo dell'alta pressione incamera in PP una massa d'aria umida e fredda che poi all'arrivo dell'hp al suolo viene facilmente schiacciata verso il basso. Quelle sono le situazioni ottimali per l'inversione e sono quelle situazioni in cui, facilmente, si fanno giornate di ghiaccio, nebbioni e galaverna. Ad ogni buon modo serve un hp in quota centrato su W Europa ma al suolo centrato su Alpi/mitteleuropa. Lo schema di fondo è quello. Ma per averlo devi avere un EA negativo e negli ultimi tempi, anche quando lo abbiamo avuto (ad es. Gennaio 2017 o Febbraio 2018) si è tradotto più in poderose irruzioni artiche che in hp semi-spanciante.

    Tanto per dare l'idea altre situazioni ideali per le inversioni e che oggi sono diventate merce rara...Gennaio 2012:






    Situazione molto simile al Gennaio 1990: alta in quota centrata sulla GB e al suolo il massimo è sulla Baviera, ideale per far affluire aria fredda da Est sulla Pianura Padana e poi schiacciarla subito al suolo appena il massimo "spancia" verso Sud, cosa infatti avvenuta i giorni 17/18





    Qui a Ferrara dopo aver fatto comunque delle minime attorno a -4/-5 tra il 14 e il 16, i giorni 17-20 riuscimmo a portare a casa 4 giornate di fila di ghiaccio con nebbia persistente per tutti i giorni...ebbene questo evento oggi è praticamente l'unico veramente tosto di inversione termica negli ultimi 15 anni, ci sarebbe anche il fine Dicembre 2007 e metà Dicembre 2016 ma non paragonabili come durata. E guarda caso avevamo un' EA a -2 e una NAO a +2 in quel mese.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  8. #228
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    non discuto sulle inversioni in sé, discuto il postulato che dice che a tot GPT,pressione etc corrisponda necessariamente la stessa t al suolo. Non è così, i dati lo dimostrano. prendi carte sovrapponibili di 30 anni fa e hai dati completamente diversi dagli attuali.
    Ma il problema è che in una regione come la Pianura Padana due situazioni simili non producono quasi mai gli stessi effetti. A parte che, come ho spiegato a galinsoga, l'inversione termica non rende bene con tutte le situazioni anticicloniche ma solo con alcune particolari, un altro dato che conta è la situazione termica di partenza.

    Se tu prendi un anticiclone come questo di adesso e, per assurdo, lo fai arrivare subito dopo un'ondata di gelo come quella del Dicembre 2009, è ovvio che avrai effetti completamente opposti rispetto a quelli che hai se arrivi da giorni e giorni di correnti miti atlantiche come nel caso attuale o nell'hp della terza decade di Gennaio 2018 per esempio.

    L'inversione può anche dare una mano ma se la massa d'aria a disposizione è roba degna delle Bahamas, as cumbina poc, come si direbbe dalle mie parti.

    Secondo me il punto per spiegare perchè a situazioni simili corrispondano esiti diversi (il che è verissimo) risiede fondamentalmente li.
    «L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)

  9. #229
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da Friedrich 91 Visualizza Messaggio
    Post molto interessante. Provo a dire la mia.
    Secondo me il fatto è che non esiste una distinzione così netta tra le zone dove ci sono inversioni e quelle in cui non ci sono...non è che ci sia una linea di frontiera che separa le due aree, bensì un graduale passaggio con sfumature.

    Ed è chiaro che la diminuzione di potenza delle inversioni termiche, dovuta a vari fattori (tra cui - meno male - il miglioramento della qualità dell'aria in PP con la riduzione del particolato, specie rispetto ai primi anni '90 dove l'inquinamento dell'aria aveva raggiunto l'apice), si fa sentire in modo maggiore sulle zone che già di loro hanno poca inversione, per un semplice fattore "numerico" (passami il termine): se prima avevi poche inversioni ora ne hai zero. Ma anche qua il calo si nota eccome.

    Episodi come questo, che mi hanno portato a una settimana filata di giornate di ghiaccio con inversioni e nebbia (e alcune massime anche a -2/-3, mica giornate di ghiaccio risicate) ormai sono diventati pure qua a Ferrara, nella terra dell'inversione, delle chimere:

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    Il motivo secondo me oltre che nella diminuzione del PM 10 è da ricercarsi anche e soprattutto nella difficoltà di avere mesi anticiclonici con EA negativo, come invece erano ben più facili in passato (il 1988-89 è stato un inverno da NAO+++/EA--- e ha chiuso sotto media 1961-90 qui grazie essenzialmente alle inversioni...un mese come Dicembre 2015 invece, con NAO+++/EA+++ ha chiuso moderatamente sopra media pure qui, di +0.5, nonostante il monologo anticiclonico).

    Infatti le inversioni non lavorano sempre allo stesso modo con ogni anticiclone. Per quello che ho notato relativamente alla mia zona le situazioni perfette, in cui l'inversione lavora al top, sono proprio quelle più tipicamente figlie di un pattern NAO+/EA-, ovvero alta pressione robusta sull'Europa occidentale in quota ma con i massimi al suolo attorno alle Alpi.

    In questi casi in genere l'afflusso di aria continentale da Est a precedere l'arrivo dell'alta pressione incamera in PP una massa d'aria umida e fredda che poi all'arrivo dell'hp al suolo viene facilmente schiacciata verso il basso. Quelle sono le situazioni ottimali per l'inversione e sono quelle situazioni in cui, facilmente, si fanno giornate di ghiaccio, nebbioni e galaverna. Ad ogni buon modo serve un hp in quota centrato su W Europa ma al suolo centrato su Alpi/mitteleuropa. Lo schema di fondo è quello. Ma per averlo devi avere un EA negativo e negli ultimi tempi, anche quando lo abbiamo avuto (ad es. Gennaio 2017 o Febbraio 2018) si è tradotto più in poderose irruzioni artiche che in hp semi-spanciante.

    Tanto per dare l'idea altre situazioni ideali per le inversioni e che oggi sono diventate merce rara...Gennaio 2012:

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    Situazione molto simile al Gennaio 1990: alta in quota centrata sulla GB e al suolo il massimo è sulla Baviera, ideale per far affluire aria fredda da Est sulla Pianura Padana e poi schiacciarla subito al suolo appena il massimo "spancia" verso Sud, cosa infatti avvenuta i giorni 17/18

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    Qui a Ferrara dopo aver fatto comunque delle minime attorno a -4/-5 tra il 14 e il 16, i giorni 17-20 riuscimmo a portare a casa 4 giornate di fila di ghiaccio con nebbia persistente per tutti i giorni...ebbene questo evento oggi è praticamente l'unico veramente tosto di inversione termica negli ultimi 15 anni, ci sarebbe anche il fine Dicembre 2007 e metà Dicembre 2016 ma non paragonabili come durata. E guarda caso avevamo un' EA a -2 e una NAO a +2 in quel mese.
    Ottima analisi e disamina, Friedrich!

  10. #230
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    Predefinito Re: Dicembre 2019: Anomalie termiche e pluviometriche/nivometriche

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Saranno le leggi anti inquinamento, sarà anche che prima c'era stata un'irruzione fredda che ha aumentato la densità dell'aria al suolo (lo stesso Galinsoga la cita). Non so cosa possa essere...però in assenza di inversione termica la colonna d'aria è coerente col passato.

    Ne discutemmo già in estate, quando qualcuno sosteneva che, a parità di gpt e temperatura in quota, oggi al Nord fa più caldo. In realtà così non è, c'è la stessa discreta corrispondenza tra i piani atmosferici.
    bravissimo, è la situazione che la precede ad essere spesso determinante (facendo una tara del valido discorso PM10). dunque, in mancanza TOTALE di freddo spesso e volentieri nel raggio di 3/4000km da ad esempio Milano, è chiaro che la stessa configurazione al mm non ti porterà mai le stesse cose se prima, inevitabilmente o fa +10/3 con fohn e aria secchissima o +9/+7 con scirocco (o sua eredità) ed aria satura. manca proprio il freddo di per sé per poter creare valide inversioni, e difatti...
    Si vis pacem, para bellum.

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