Riporto qui per completezza cosa intendessi per catastrofi:
Come ci approcciamo al GW
Giusto perchè un aumento delle zanzare o degli insetti non penso possa essere etichettato come disastro
Tenendo conto della totale inefficacia della statistica descrittiva, quando si approcciano fenomeni di natura (apparentemente) stocastica, quali quelli che rientrano nella meteorologia e nella climatologia mi sembra inevitabile che qualsiasi previsione di lungo e lunghissimo periodo sia influenzata da desiderata e anche da timori relativi allo stato attuale del clima (GW).
Non esistono approcci "asettici" e non condizionati da fattori individuali, ergo: o si fanno previsioni e tendenze (consapevoli di questo) oppure tanto vale non farne e limitarsi a enunciare/descrivere quanto viene proposto dal determinismo dei modelli matematici, almeno fino a quando il margine di incertezza è accettabile...
Ultima modifica di galinsog@; 21/12/2019 alle 18:18
In realtà, se leggi l'intero messaggio, per il mio paragone non parlavo certo dell'evoluzione in generale, ma solo del suo incipit. Per semplificare e abbreviare ho poi usato il solo termine evoluzione.
Ma il ragionamento è utile lo stesso. Infatti ancora oggi, pare ormai minoritariamente, c'è chi nega il GW come fatto in sé, esattamente come chi nega l'evoluzione.
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1 perché, oltre al problema clima bello evidente (ed al momento irrisolvibile), si unisce il problema demografico / geoantropico, unito al fatto che nessuno vuole togliere il piede dal pedale del gas, per, almeno, rallentare.
Tornando al tempo, e vedere nel giorno del solstizio invernale una perturbazione nordatlantica bella corposa al nord che non riesce a lasciare neve sotto i 1700 slm e se ne va in quattro e quattr' otto con un sereno più da post-TS di fine settembre (Temperatura compresa) fa riflettere, e parecchio.
" Intra Tupino e l'acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo,
fertile costa d'alto monte pende........" Dante, Paradiso XI
- In avatar, il mio mondo : Omar, Sarah, il cantiere e .... la neve!
disastri nel senso di eventi estremi più frequenti e potenti verso il caldo (vedi australia ad esempio in questi giorni, o estate 2003).
Non capisco cosa entrino le zanzare quando le ho citate proprio per sdrammatizzare.
....se per la parole disastri intendi che tra poco ci cuoceremo solo uscendo di casa per il troppo caldo questo no...non credo...
Io voterei 8 (quando riuscirò ad accedere tramite browser lo farò), anche se questo è condizionato al fatto che si riesca quantomeno a fermare la crescita delle emissioni nei prossimi anni, altrimenti il problema diventerà molto più serio.
Voterei 8 perché la possibilità di rallentamento o stallo temporaneo del riscaldamento è ben presente anche rimanendo all'interno del mainstream della scienza del clima, basta guardare agli scienziati che studiano la variabilità naturale. Questo a livello globale, figurarsi a livello locale.
Ad esempio questo studio valuta la probabilità di avere un temporaneo rallentamento nei prossimi anni, attraverso i modelli CMIP5. Prospects for a prolonged slowdown in global warming in the early 21st century | Nature Communications
Questa probabilità risulta essere tutt'altro che trascurabile, specie se quei modelli sottovalutano la variabilità naturale (e secondo diversi studi tipo questo è molto probabile Error - Cookies Turned Off )oppure mediamente sopravvalutano la sensibilità climatica (possibile vista l'incertezza degli stessi modelli riguardo a questo parametro).
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Ultima modifica di snowaholic; 21/12/2019 alle 17:37
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