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Risultati da 411 a 420 di 485
  1. #411
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Vorrei sottoporre alla vostra attenzione il recente post di una nostra vecchia conoscenza.
    E' bene sapere, e probabilmente la maggior parte di voi già lo sa, che le simulazioni più recenti (CMIP6) non forniscono risultati rassicuranti, a causa di un minore feedback negativo legato alle nubi basse in un mondo più caldo.

    L'insostenibile pericolosita della "febbre farlocca"

  2. #412
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da Josh Visualizza Messaggio
    Al mio amico @snowaholic gli eccessi non piacciono e questo lo apprezzo molto: decrescisti, "austriacanti" ed MMT sono fautori di posizioni opposte ma tutte egualmente estreme.
    Chiaramente con lui qualche motivo di dissenso c'è, come sulle conseguenze che avrebbe l'uscita dell'Italia dall'euro, che io considero una sciagura suicida, mentre lui in passato è stato possibilista o comunque meno preoccupato.
    Ma su molte questioni meno particolari la penso come lui.
    Tuttavia, anche per tornare celermente in topic,gli chiedo come ha votato al sondaggio proposto da Burian.
    Mi pare di aver votato la 8, ma avrei fatto volentieri un mix con la 5.
    Il riscaldamento è inevitabile, ma non è lineare, specie su scala locale periodi in controtendenza sono possibili.
    Questo però richiede quantomeno una stabilizzazione delle emissioni, se si continua ad accelerare il cambiamento climatico diventerà sempre più a senso unico.
    Personalmente sono abbastanza ottimista su questo, ci sono molti cambiamenti tecnologici che porteranno i loro frutti nei prossimi anni.

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  3. #413
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Coronavirus Pandemic Shows Exactly Why There Won't Be Global Action on Climate Change

    Articolo che esprime il mio pensiero. Il coronavirus sta dimostrando cosa andrebbe per davvero fatto per ridurre i livelli di CO2, e che non sarà mai fatto proprio perchè il costo sarebbe la paralisi della società occidentale, o già solo un forte freno a tante tante attività cui non siamo disposti (ammettiamolo) a rinunciare. Non tutti almeno (io sì).

  4. #414
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Sicuro? Dal grafico che mettesti sembrava che la Cina, pure allo stato attuale, avesse una produzione pro-capite inferiore alla europea.



    Questo vale per la Cina, ma se estendessimo improvvisamente il nostro livello di sviluppo a tutti i paesi poveri aumenterebbero eccome...inoltre è vero che stiamo facendo passi in avanti in Occidente, ma al momento sono insufficienti, tanto che i livelli mi paiono scesi di poco rispetto ai massimi negli anni 80-inizio 90. Quindi se in futuro le emissioni nel mondo sviluppato non caleranno come si deve, è ipotizzabile che i paesi che nel frattempo si svilupperanno si porteranno a livelli prossimi a quelli occidentali risultando in un incremento delle emissioni.

    Siamo OT però, magari ne parliamo in altra sede.
    Rispondo qui. :-)

    Ci possono essere un po' di discrepanze su questo dato a seconda delle fonti che usi, ma in linea di massima l'UE-28 ha emissioni pro-capite leggermente inferiori alla Cina, coerentemente con quel grafico in cui per il 2017 la Cina ha 9,8 Mt e l'UE-28 3,5 Mt con poco più di un terzo degli abitanti. Se prendi tutta Europa il dato viene falsato dalla Russia che ha emissioni pro-capite enormi e 145 milioni di abitanti.

    CO2 emissions (metric tons per capita) - European Union, United States, World, China, Italy | Data

    L'Italia ha emissioni significativamente inferiori alla media UE, principalmente perché usiamo pochissimo carbone nella produzione di energia elettrica. Paesi come Polonia o Germania hanno emissioni molto più alte, Francia, UK e Paesi mediterranei in genere sono sotto la media.

    Come vedi dai dati della Banca Mondiale per il 2014 in un anno piovoso (quindi con tanto idroelettrico) l'Italia può avere emissioni pro-capite in linea con la media globale, a dimostrazione del fatto che è possibile avere una economia avanzata ed emissioni relativamente basse.
    Inoltre tutta l'Unione Europea nei prossimi anni accelererà molto il processo di riduzione delle emissioni, con nuove regole stringenti sia sui trasporti (anche navali) sia sulla produzione di energia elettrica. Chi vuole decarbonizzare l'economia lo può fare con costi estremamente contenuti, nel caso dei Paesi emergenti poi si tratta di impostare un percorso di sviluppo più sostenibile fin dall'inizio, quindi potenzialmente anche più facile. Altri come USA, Corea o Giappone partono così in alto come emissioni da avere margini di riduzione enormi.

    Specie per chi non ha grandi risorse di combustibili fossili è anche economicamente conveniente, molti poi sono Paesi tropicali quindi con un grande potenziale di energia solare, sia termico sia fotovoltaico. Una delle maggiori sfide infatti sarebbe aiutare i Paesi più poveri ad indirizzare in questa direzione il loro sviluppo economico, attraverso trasferimento tecnologico e di know-how.

    La Cina è stato un caso unico ed è bene che resti tale, hanno scelto di sacrificare tutto sull'altare della crescita economica accelerata con un costo sociale e ambientale immenso. Non è necessario né auspicabile che tutti facciano così, l'India magari raddoppierà le sue emissioni nei prossimi 30 anni ma non ha motivo di fare come la Cina che le ha quadruplicate dal 1990.
    Ultima modifica di snowaholic; 28/05/2020 alle 00:29

  5. #415
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Rispondo qui. :-)

    Ci possono essere un po' di discrepanze su questo dato a seconda delle fonti che usi, ma in linea di massima l'UE-28 ha emissioni pro-capite leggermente inferiori alla Cina, coerentemente con quel grafico in cui per il 2017 la Cina ha 9,8 Mt e l'UE-28 3,5 Mt con poco più di un terzo degli abitanti. Se prendi tutta Europa il dato viene falsato dalla Russia che ha emissioni pro-capite enormi e 145 milioni di abitanti.

    CO2 emissions (metric tons per capita) - European Union, United States, World, China, Italy | Data

    L'Italia ha emissioni significativamente inferiori alla media UE, principalmente perché usiamo pochissimo carbone nella produzione di energia elettrica. Paesi come Polonia o Germania hanno emissioni molto più alte, Francia, UK e Paesi mediterranei in genere sono sotto la media.

    Come vedi dai dati della Banca Mondiale per il 2014 in un anno piovoso (quindi con tanto idroelettrico) l'Italia può avere emissioni pro-capite in linea con la media globale, a dimostrazione del fatto che è possibile avere una economia avanzata ed emissioni relativamente basse.
    Inoltre tutta l'Unione Europea nei prossimi anni accelererà molto il processo di riduzione delle emissioni, con nuove regole stringenti sia sui trasporti (anche navali) sia sulle emissioni di energia elettrica. Chi vuole decarbonizzare l'economia lo può fare con costi estremamente contenuti, nel caso dei Paesi emergenti poi si tratta di impostare un percorso di sviluppo più sostenibile fin dall'inizio, quindi potenzialmente anche più facile. Altri come USA, Corea o Giappone partono così in alto come emissioni da avere margini di riduzione enormi.

    Specie per chi non ha grandi risorse di combustibili fossili è anche economicamente conveniente, molti poi sono Paesi tropicali quindi con un grande potenziale di energia solare, sia termico sia fotovoltaico. Una delle maggiori sfide infatti sarebbe aiutare i Paesi più poveri ad indirizzare in questa direzione il loro sviluppo economico, attraverso trasferimento tecnologico e di know-how.

    La Cina è stato un caso unico ed è bene che resti tale, hanno scelto di sacrificare tutto sull'altare della crescita economica accelerata con un costo sociale e ambientale immenso. Non è necessario né auspicabile che tutti facciano così, l'India magari raddoppierà le sue emissioni nei prossimi 30 anni ma non ha motivo di fare come la Cina che le ha quadruplicate dal 1990.
    Speriamo vada come dici tu allora. Io vedo però il grafico, e calcolando il rapporto pro-capite sulla popolazione mi risulta che in UE-28, si produce alla fine la medesima quota di CO2 pro-capite che in Cina. Possiamo dire siano identiche arrotondando.
    E se è vero che in Cina dello sviluppo risente solo una percentuale (sebbene maggioritaria) della popolazione, significa in ogni caso che il nostro stile di vita è troppo "dispendioso" in termini ambientali.

    Notavo i crolli nel resto d'Europa (orientale) dopo il 1989 e il crollo dell'URSS, e dopo la crisi del 2008. Questi eventi impattano meglio degli accordi a quanto pare.

    Più che degli accordi, io imporrei dei limiti a tutti quegli stati che consumano maggiormente, vedi Germania o Nord Europa o Giappone o USA (ma quanto diavolo ne emettono??). E come dici aiuterei lo sviluppo economico nei paesi più poveri con mezzi eco-sostenibili.

    Se tutto il mondo si sviluppasse come l'UE-28, emetterebbe 52,5 bilioni di tonnellate di CO2, circa +18 bilioni rispetto ad oggi.
    Voglio sperare per davvero sia come dici tu, perchè tra l'altro con la popolazione in aumento quel numero aumenterebbe a sua volta.

    Fa davvero senso pensare che in un anno emettiamo ora quanto si faceva in 7 anni durante il decennio degli anni 1940. Eppure la popolazione non è aumentata di 7 volte da allora (ma di 3 volte), e questo ci fa capire che il problema della sovrappopolazione è altrettanto importante ma relativo. In futuro potremmo emettere in un anno la stessa quantità che era generata in tutti gli anni 40.

    Devo ammettertelo, con queste premesse secondo me non si va da nessuna parte. Non fraintendere, sono necessarie da fare, ma la vedo come qualcuno su una barca in mezzo all'oceano che tenta di remare contro le correnti. E' necessario provarci, perchè se non fai nulla va ancora peggio, ma alla fine lo sforzo è sovrumano e gli effetti finali sono gli stessi.

  6. #416
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Speriamo vada come dici tu allora. Io vedo però il grafico, e calcolando il rapporto pro-capite sulla popolazione mi risulta che in UE-28, si produce alla fine la medesima quota di CO2 pro-capite che in Cina. Possiamo dire siano identiche arrotondando.
    E se è vero che in Cina dello sviluppo risente solo una percentuale (sebbene maggioritaria) della popolazione, significa in ogni caso che il nostro stile di vita è troppo "dispendioso" in termini ambientali.

    Notavo i crolli nel resto d'Europa (orientale) dopo il 1989 e il crollo dell'URSS, e dopo la crisi del 2008. Questi eventi impattano meglio degli accordi a quanto pare.

    Più che degli accordi, io imporrei dei limiti a tutti quegli stati che consumano maggiormente, vedi Germania o Nord Europa o Giappone o USA (ma quanto diavolo ne emettono??). E come dici aiuterei lo sviluppo economico nei paesi più poveri con mezzi eco-sostenibili.

    Se tutto il mondo si sviluppasse come l'UE-28, emetterebbe 52,5 bilioni di tonnellate di CO2, circa +18 bilioni rispetto ad oggi.
    Voglio sperare per davvero sia come dici tu, perchè tra l'altro con la popolazione in aumento quel numero aumenterebbe a sua volta.

    Fa davvero senso pensare che in un anno emettiamo ora quanto si faceva in 7 anni durante il decennio degli anni 1940. Eppure la popolazione non è aumentata di 7 volte da allora (ma di 3 volte), e questo ci fa capire che il problema della sovrappopolazione è altrettanto importante ma relativo. In futuro potremmo emettere in un anno la stessa quantità che era generata in tutti gli anni 40.

    Devo ammettertelo, con queste premesse secondo me non si va da nessuna parte. Non fraintendere, sono necessarie da fare, ma la vedo come qualcuno su una barca in mezzo all'oceano che tenta di remare contro le correnti. E' necessario provarci, perchè se non fai nulla va ancora peggio, ma alla fine lo sforzo è sovrumano e gli effetti finali sono gli stessi.
    Dal grafico sono uguali, altre fonti danno leggermente inferiori le emissioni UE ma sono dettagli, soprattutto su una misura così incerta.

    Il crollo dell'URSS ha avuto un effetto enorme sia per il tracollo di attività economica sia per l'incredibile inefficienza dell'apparato industriale sovietico, le emissioni anche nei Paesi dell'est entrati nell'UE hanno continuato a scendere a lungo.
    Il 2008 ha avuto un effetto molto effimero, negli USA ha accelerato un cambiamento strutturale già in atto nel mercato dell'energica quindi sembra che l'effetto sia maggiore. Ma la riduzione strutturale è dovuta a cambiamenti tecnologici e delle normative ambientali, tanto in Europa quanto negli USA.

    Il problema comunque non è solo lo stile di vita, ma le scelte tecnologiche e le infrastrutture esistenti. Se la Polonia ha emissioni pro-capite del 50% superiori a noi non è perché abbiano uno stile di vita più opulento. Ma una volta che hai una intera industria da cui dipendono migliaia di lavoratori e la cui sostituzione richiederebbe investimenti massicci e imporrebbe grossi così sociali diventa difficile uscirne (vedi ILVA per restare a casa nostra anche se non c'entra molto col GW).
    Nel tempo si sta cercando di spingere verso una transizione, specie a livello europeo, ma non è facile e scelte improvvide come accelerare l'uscita dal nucleare in Germania l'hanno complicata ulteriormente.

    Comunque la strada è segnata, secondo me da qui a pochi anni avremo emissioni in calo in Paesi che producono più di metà delle emissioni e hanno oltre il 40% della popolazione mondiale.
    Ultima modifica di snowaholic; 28/05/2020 alle 01:31

  7. #417
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Coronavirus e cambiamenti climatici: una lezione da imparare | Climatemonitor

    Per chi fosse interessato, un interessante articolo sul calo delle emissioni di CO2 in questo primo semestre annuale.
    Per l'anno, le proiezioni vedono un calo complessivo tra il 4 e l'8%. Sarebbe il più drastico calo della storia umana delle emissioni.

  8. #418
    Vento forte L'avatar di David Gilmour
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Coronavirus e cambiamenti climatici: una lezione da imparare | Climatemonitor

    Per chi fosse interessato, un interessante articolo sul calo delle emissioni di CO2 in questo primo semestre annuale.
    Per l'anno, le proiezioni vedono un calo complessivo tra il 4 e l'8%. Sarebbe il più drastico calo della storia umana delle emissioni.
    dati impressionanti ma Tanto eravamo chiusi in casa con la forza, manco ce ne siamo accorti purtroppo se non dal "confinamento".
    Felice per l'ambiente, ovviamente.
    per me che vivo in PP e abbiamo avuto un Gennaio schifoso viene una rabbia ancora maggiore, si poteva respirare all'aperto come non mai.

    Comunque a Maggio sono aumentante in media riportandosi su valori elevati, ovviamente.

  9. #419
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da David Gilmour Visualizza Messaggio
    dati impressionanti ma Tanto eravamo chiusi in casa con la forza, manco ce ne siamo accorti purtroppo se non dal "confinamento".
    Felice per l'ambiente, ovviamente.
    per me che vivo in PP e abbiamo avuto un Gennaio schifoso viene una rabbia ancora maggiore, si poteva respirare all'aperto come non mai.

    Comunque a Maggio sono aumentante in media riportandosi su valori elevati, ovviamente.
    A me ha lasciato esterefatto sapere che a mala pena siamo tornati con il drastico taglio alle emissioni per via del lockdown ai livelli del 2006 . Io credevo almeno degli anni 90!

  10. #420
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    A me ha lasciato esterefatto sapere che a mala pena siamo tornati con il drastico taglio alle emissioni per via del lockdown ai livelli del 2006 . Io credevo almeno degli anni 90!
    Mah, secondo me le conclusioni non sono corrette, una riduzione del 60% di traffico e produzione industriale ha causato una minima riduzione nelle emissioni.
    Quindi bisognerebbe investire nel residenziale che è rimasto inalterato e sembrerebbe essere la vera fonte di CO2


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