Voto 2.
Il gw è un processo inarrestabile, fra un tot di anni si avvertiranno gravi disagi .
Inoltre le parole " gravi disagi" sono molto generiche e vogliono dire tutto e niente, poichè se vogliamo i disagi ci sono già ora se pensiamo a tutti i disastri che stanno avvenendo ib termini di alluvioni gravi, ondate di calore pesanti e prolungate connesse al gw.
Non credo a catastrofi o quantomeno tutti quelli che scrivono qui non faranno in tempo a vederle, poichè ammesso che ci saranno i tempi saranno piuttosto lunghi.
È un qualcosa che mi procura molta molta frustrazione poiche da grande appassionato meteo non ce la faccio proprio a vedere un clima ridotto cosi.
Ultima modifica di rafdimonte; 15/12/2019 alle 18:06
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
il discorso cambia poco, la situazione è piuttosto critica per quanto riguarda la stagione calda, vedo una situazione che tenderà a peggiorare: per quanto riguarda il trend italiano non credo ci sia molta divergenza (ovviamente in proporzione) con quello mondiale, dopotutto lo stesso periodo in cui il GW ha subìto un rallentamento (che in realtà secondo me è stato un rallentamento fittizio, visto il picco assurdo - dell'epoca - del 1998 e il fisiologico forte e perdurante feedback negativo in area ENSO, protrattosi per più di un decennio) anche l'Italia si è scaldata di meno (anni 2000 con trend meno forsennato di quello degli anni '80, '90 e '010... difatti pure in Italia, tra prima metà degli anni '80 e seconda metà, è apprezzabile una differenza; idem tra la prima e la seconda metà degli anni '90; tra la prima e la seconda metà degli anni Duemila, invece, la differenza è ben poco visibile; torna ad essere eclatante dal 2014 in poi, quando - guarda caso - il mondo si è lasciato alle spalle i valori di punta dei vari 1998-2005-2010-2013 per raggiungere medie termiche mai viste prima).
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
Io credo che tutto dipenda dalla presenza di eventuali correlazioni tra aumento termico e fenomeni estremi (incluse prolungate siccità). Se credi ci siano, ho per quello messo l'opzione 1, se credi non esistano c'è la seconda o terza opzione.
Se infatti termicamente divenissimo come la Libia costiera, non è poi un clima tanto diverso da quello del Sud Italia, solo con un mese di caldo in più. Ma se lo divenissimo pluviometricamente la cosa sarebbe disastrosa sì.
Di sicuro
Ribadisco però che con "catastrofe" intendo proprio qualcosa tale da causare disagi alla società e alle persone che sono al di là di quelle che sono affrontati anche oggi da altre società in condizioni similari a quelle cui potremmo tendere. Non mi riferisco tanto a eventuali cambiamenti che potrebbero rendersi necessari.
Non lo dico per farti cambiare idea o per discutere, voglio solo rendere bene il concetto. Naturalmente ognuno la pensa come preferisce: tu vedi gravi disagi mentre io non ne vedo.
vorrei comunque farvi notare una cosa
non ho dati organici e vasti ma avete constatato che
la tanto temuta desertificazione della Sicilia non sta affatto accadendo?
anzi! noto valori pluviometrici insoliti da anni e anni nella mia isola...
Specialmente nelle aree meridionali dell'isola.
forse che la maggiore evaporazione delle acque aumenta le medie pluvio?
così, vado a "naso"...
Ho votato 1...in quanto rappresenta di piu'( non totalmente) il mio pensiero...per me le estati calde e senza pioggia ( vedesi 2019) gia' sono " tragiche"...idem lo sono interi inverni senza freddo ma con temperature miti ed autunnali .
Stessa cosa in Sardegna. Ricordo periodi lunghissimi di siccità con acqua razionata anche in inverno (soprattutto negli anni '90). Mi fa ridere chi dice che potremmo arrivare ad avere un clima come quello della Libia. Questa cosa è semplicemente impossibile, visto che siamo in mezzo al mare e pieni di montagne, mentre la Libia, a parte per qualche km lungo le coste, è piatta e continentale. La convezione marittima sarebbe molto più importante tanto in estate quanto in inverno e le piogge aumenterebbero senza dubbio. Anzi: probabilmente sarebbe la Libia stessa che vedrebbe più piogge di quante ne vede adesso.
Su questo concordo, si parlava di desertificazione 25- 30 anni fa non solo della sicilia ma dell' area mediterranea in genere.
In realtà negli ultimi decenni le precioitazioni complessive e medie non hanno subito trend particolari, anzi secondo me se confrontassimo le precipitazioni avute in italia nel peeiodo 00- 20 secondo me sarebbero anche leggermente superiori alla media 61- 90 o 71- 00.
Proprio qualche settimana fa vedevo un grafico CNR sulle precipitazioni in italia e ho notato che il periodo piu secco si è avuto per circa un decennio tra la metà degli anni 80 e quella 90.( 85- 95)
In seguito vi è stata alternanza di annate piovose e siccitose fino ai giorni nostri.
Attenzione però, sono mutate le modalità delle precipitazioni stesse, sono aumentati i periodi siccitosi ( essendo aumentati i periodi di hp) ma nello stesso tempo è aumentata l' intensità delle precioitazioni intense e i periodi brevi dove piove in maniera esagerata.
Ultimo esempio novembre 2019 in cui l' italia ha recuperato in un solo mese tutto il deficit idrico accunulato da inizio anno.
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
La conoscete la differenza fra desertificazione e desertizzazione vero? No perché se credete che gli scienziati ipotizzassero avanzate di deserti siete fuori strada
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
Segnalibri