Visualizza Risultati Sondaggio: Come vedete il futuro del clima italiano?

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Risultati da 71 a 80 di 485
  1. #71
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    Io è la prima volta che lo leggo sto termine... Come ci approcciamo al GW


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    Mai fatto filosofia?

  2. #72
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da Cristiano96 Visualizza Messaggio
    Mai fatto filosofia?
    Figlio di un istituto tecnico...


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  3. #73
    Tempesta L'avatar di Cristiano96
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    Figlio di un istituto tecnico...


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    Allora sei ampiamente giustificato, perché al primo anno di filosofia ti fanno una testa tanta con concetti simili all'atarassia. Chiuso OT

  4. #74
    Vento forte L'avatar di DuffMc92
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    io mi chiedo se chi scrive qui non si renda conto delle argomentazioni surrettizie che adduce di consueto. a volte si può anche non parlare di "atarassia", che tra l'altro in sè non sarebbe nemmeno un difetto, però deve essere motivata, altrimenti - da qualità umana - è declassabile ad ipocrisia di chi mette il paraocchi. non si capisce come l'accettazione del contesto climatico attuale debba passare per l'ottimismo gratuito e aprioristico e ad un porre in risalto solo la corsa alternativa di un modello con scadenza 288 ore, solo quel mese su 30 che si reputa democraticamente congeniale quanto a temperature e precipitazioni per il meteofilo medio, solo il lato positivo di una situazione che andrebbe analizzata per bene a 360 gradi (e ora mi direte: noi diciamo le cose come stanno e analizziamo tutto. ma guardate che certe differenze nell'esposizione degli argomenti e nella relativizzazione - da una parte - ed enfatizzazione dell'altra si vedono lontano un kilometro, non stiamo a raccontarcela).

    i paladini dell'accettazione placida facciano una cosa: dimostrino di accettare la realtà anche spogliandosi di quell'ottimismo cieco e prezzemolato, dei bias cognitivi, dei bias di conferma, delle resistenze interne, dello scetticismo per partito preso verso chi si occupa di clima da decenni. accettino che se i mesi, le stagioni, gli anni sviluppano un trend che corrobora le proiezioni fatte anni fa da enti competenti (quelle vere però, non quelle "travisate" - analogo concettuale del "lo hanno suicidato" - da @Marcoan), c'è poco da sperare in stasi di sorta, in controtendenze di sorta, e c'è poco da azzardare ipotesi di inversioni di tendenza soltanto perchè in un mese, con uno scambio meridiano stranamente a favore, abbiamo una fortuna sfacciata. accettino, @Alessandro1985; e @Piro in primis, paragoni (che non significa automaticamente "analogie") con l'estate 2003 quando a giugno l'Italia va completamente a fuoco e si inanellano semestri caldi da inferno, quando questa stessa calma è sostituita da un'euforia pulsionale (che mi ricorda l'eccitazione sessuale, fatemelo dire) nel fare paragoni tra dicembre 1939 e dicembre 2018, tenendo incollate decine di persone che non aspettavano altro che i loro beniamini "trovassero" indizi a presunto supporto di una prosecuzione dell'inverno sui binari di 79 anni prima (però dai, si faceva per scherzare, un sorrisino e via, si sapeva che eravamo tutti ironici, certo, come no). accettino anche che le omogeneizzazioni non sono fatte per falsificare le cose, che da dietro un monitor non ci si può permettere di contestare climatologi autorevoli che passano anni della loro vita a correggere le serie storiche secondo i crismi, e che quindi le estati del 1947 e del 1950 non c'entrano una mazza con le varie 2003-2012-2017-2015-2019, manco a pagarle. e che quindi il livello estivo recente non esisteva prima, senza stare a cercare strambe analogie configurative, termiche e quant'altro. si accetti che se gli studi convergono sul mostrare un "medieval warming period" non paragonabile all'epoca contemporanea, non c'è un manipolo di rettiliani che manovra i Rothschild che a loro volta manovrano i massoni che a loro volta manovrano i climatologi che a loro volta manipolano unidirezionalmente i dati che al mercato mio padre comprò. Cominciamo da questo, signori.

    Non ho ancora trovato forumisti che sappiano conciliare accettazione ed ottimismo con una visione autentica e oggettiva della realtà meteoclimatica, che guardino indistintamente e attribuiscano congrue possibilità di realizzazione e di replica a situazioni climatiche a loro gradite o sgradite, proporzionalmente alla possibilità vera (non sognata, nè "biased") che si realizzino e che perdurino. Di quelli che fanno proiezioni realistiche (pochissimi), di quelli che non fanno sogni bagnati guardando lo sparuto spago di qualche TLC (relativamente pochi), di quelli che si fidano dei climatologi anzichè fidarsi dei valori non omogeneizzati e raccattati da chissà quale archivio (pochi), non ho mai visto nessuno infoiarsi ed elettrizzarsi di fronte alla previsione di un nulla di buono trasformata, chissà per quale motivo, in una ricerca vana di positività in un nulla che puntualmente tradisce chi vi si affida speranzoso. Forse perchè la realtà fattuale da qualche decennio a questa parte e il mega-ottimismo non sono molto conciliabili? Che dite?

    Buon proseguimento di discussione. Penso che interpreterete le mie parole come una mera conferma dell'atteggiamento piagnone e vittimistico che attribuite sistematicamente a certe utenze di questo forum...

    Non che tu abbia scritto male (anzi, per niente male), ma c'è ua densità di concetti tale che temo di non aver capito il focus del post nonostante più letture.

    E' comprensibile e condivisibile il tuo punto di vista sul clima globale e nazionale, sicuramente (anche) figlio della tua attenzione puntuale alle statistiche e all'andamento climatico, pertanto hai al 100% le basi per godere di un'opinione valida; solo che credo ti sia spinto un po' troppo in là, spostando la questione ad un ambito scientifico-morale rispetto alla partenza scientifico-pragmatica.

    Prima di tutto, sia in ordine cronologico che gerarchico, secondo me ti sei dimenticato del fatto che ognuno, qui dentro, indipendentemente dall'opzione preferita, è favorevole al ridurre l'inquinamento in qualsiasi modo, chiaramente pesando tutte le variabili, in primis economiche, in gioco e da lì deriva tutta la raggiera di considerazioni (AGW sì, no, forse, tanto, medio, poco, con/senza data di scadenza): di conseguenza, se la tua invettiva contro gli ottimisti col paraocchi riguarda, come penso, non la scienza ma la COscienza, allora sfondi porte aperte, poiché tutti, almeno qui dentro, abbiamo a cuore la salute della Terra e tale attenzione emerge da molti post anche in passato (e per tutti intendo tutti, includendo anche i più scettici).

    Secondo grappolo di cose, riguardanti i paragoni col passato, gli ''atarassici'' e i climatologi: considerando che, come letto qualche tempo fa qui sul forum, per il momento ci stiamo muovendo nel ramo più basso di riscaldamento preventivato dall'IPCC (che è comunque un riscaldamento visibile e palpabile soprattutto dall'Europa), i paragoni col passato sono e restano d'obbligo e vanno sfruttati appena si intravedono situazioni non inedite, perché all'interno di ogni ipotesi o conferma sul trend, prima ci sono le concatenazioni stagionali da studiare, poi le varie ciclicità a bassa frequenza (che sembrano vecchissime ma in realtà anche loro non hanno più di un secolo o un secolo e mezzo) e poi il trend.

    Siccome deviare da scienza a coscienza è un attimo, io apprezzo la cosiddetta ''atarassia'' di certi utenti perché riescono a silenziare i propri gusti e i propri bollenti spiriti per ''giocare'' e trasformare in qualcosa di didattico le situazioni offerte dal meteoclima; e si parla di casi di studio (settimanali, mensili, stagionali) che, al momento, data la loro piccola scala temporale, sono ancora nettamente più scientifici di qualsiasi ipotesi climatica su macroscala che riguardi il futuro o il passato.

    Il capitolo su ''chi si occupa di clima'' invece è vastissimo, servirebbero 3d interi per analizzarlo; io posso solo limitarmi a dire che, in una scienza che è un tutto e niente micidiale, se i diversi sondaggi lanciati a chi si occupa di clima devono essere propinati più e più volte in forme diverse per capirci qualcosa di vago e generico, allora non è così facile stabilire chi ha combinato di più tra natura e uomo; ciò avviene sia perché alla scienza non interessa (interessa invece alla politica), sia perché una volta ottenuta la risposta, ammesso che esista, cosa si fa? Si ferma la scienza del clima, perché se magari va oltre diventa scettica, atarassica, ottimista, menefreghista?
    Se invece si conferma tutto il nostro impatto bene, abbiamo schiacciato l'interruttore? Rischiacciamolo e riportiamo tutto com'era prima, noi che possiamo (come detto mi sembra da Jack9).
    Sull'ultimo punto sono spiacente ma non credo di avere un'opinione

    La questione, e purtroppo mi dispiace, è da te fortemente posta in un'ottica di buona o cattiva fede, approccio che ritengo il più sbagliato per affrontare la climatologia.

  5. #75
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di Piro
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    io mi chiedo se chi scrive qui non si renda conto delle argomentazioni surrettizie che adduce di consueto. a volte si può anche non parlare di "atarassia", che tra l'altro in sè non sarebbe nemmeno un difetto, però deve essere motivata, altrimenti - da qualità umana - è declassabile ad ipocrisia di chi mette il paraocchi. non si capisce come l'accettazione del contesto climatico attuale debba passare per l'ottimismo gratuito e aprioristico e ad un porre in risalto solo la corsa alternativa di un modello con scadenza 288 ore, solo quel mese su 30 che si reputa democraticamente congeniale quanto a temperature e precipitazioni per il meteofilo medio, solo il lato positivo di una situazione che andrebbe analizzata per bene a 360 gradi (e ora mi direte: noi diciamo le cose come stanno e analizziamo tutto. ma guardate che certe differenze nell'esposizione degli argomenti e nella relativizzazione - da una parte - ed enfatizzazione dell'altra si vedono lontano un kilometro, non stiamo a raccontarcela).

    i paladini dell'accettazione placida facciano una cosa: dimostrino di accettare la realtà anche spogliandosi di quell'ottimismo cieco e prezzemolato, dei bias cognitivi, dei bias di conferma, delle resistenze interne, dello scetticismo per partito preso verso chi si occupa di clima da decenni. accettino che se i mesi, le stagioni, gli anni sviluppano un trend che corrobora le proiezioni fatte anni fa da enti competenti (quelle vere però, non quelle "travisate" - analogo concettuale del "lo hanno suicidato" - da @Marcoan), c'è poco da sperare in stasi di sorta, in controtendenze di sorta, e c'è poco da azzardare ipotesi di inversioni di tendenza soltanto perchè in un mese, con uno scambio meridiano stranamente a favore, abbiamo una fortuna sfacciata. accettino, @Alessandro1985; e @Piro in primis, paragoni (che non significa automaticamente "analogie") con l'estate 2003 quando a giugno l'Italia va completamente a fuoco e si inanellano semestri caldi da inferno, quando questa stessa calma è sostituita da un'euforia pulsionale (che mi ricorda l'eccitazione sessuale, fatemelo dire) nel fare paragoni tra dicembre 1939 e dicembre 2018, tenendo incollate decine di persone che non aspettavano altro che i loro beniamini "trovassero" indizi a presunto supporto di una prosecuzione dell'inverno sui binari di 79 anni prima (però dai, si faceva per scherzare, un sorrisino e via, si sapeva che eravamo tutti ironici, certo, come no). accettino anche che le omogeneizzazioni non sono fatte per falsificare le cose, che da dietro un monitor non ci si può permettere di contestare climatologi autorevoli che passano anni della loro vita a correggere le serie storiche secondo i crismi, e che quindi le estati del 1947 e del 1950 non c'entrano una mazza con le varie 2003-2012-2017-2015-2019, manco a pagarle. e che quindi il livello estivo recente non esisteva prima, senza stare a cercare strambe analogie configurative, termiche e quant'altro. si accetti che se gli studi convergono sul mostrare un "medieval warming period" non paragonabile all'epoca contemporanea, non c'è un manipolo di rettiliani che manovra i Rothschild che a loro volta manovrano i massoni che a loro volta manovrano i climatologi che a loro volta manipolano unidirezionalmente i dati che al mercato mio padre comprò. Cominciamo da questo, signori.

    Non ho ancora trovato forumisti che sappiano conciliare accettazione ed ottimismo con una visione autentica e oggettiva della realtà meteoclimatica, che guardino indistintamente e attribuiscano congrue possibilità di realizzazione e di replica a situazioni climatiche a loro gradite o sgradite, proporzionalmente alla possibilità vera (non sognata, nè "biased") che si realizzino e che perdurino. Di quelli che fanno proiezioni realistiche (pochissimi), di quelli che non fanno sogni bagnati guardando lo sparuto spago di qualche TLC (relativamente pochi), di quelli che si fidano dei climatologi anzichè fidarsi dei valori non omogeneizzati e raccattati da chissà quale archivio (pochi), non ho mai visto nessuno infoiarsi ed elettrizzarsi di fronte alla previsione di un nulla di buono trasformata, chissà per quale motivo, in una ricerca vana di positività in un nulla che puntualmente tradisce chi vi si affida speranzoso. Forse perchè la realtà fattuale da qualche decennio a questa parte e il mega-ottimismo non sono molto conciliabili? Che dite?

    Buon proseguimento di discussione. Penso che interpreterete le mie parole come una mera conferma dell'atteggiamento piagnone e vittimistico che attribuite sistematicamente a certe utenze di questo forum...
    Non mi è piaciuto neanche un po' il tuo intervento.
    Mi ero ripromesso di non intervenire in questo thread, ma dato che sono stato tirato in ballo (anche a sproposito, aggiungerei) mi tocca rispondere.
    Anche tu come Josh, ti permetti di giudicare me e altri utenti sulla base di qualche post buttato sul forum, non conoscendo minimamente le persone e quello che fanno nelle loro vite per contrastare un fenomeno come quello del GW. E' un brutto vizio. Euforia pulsionale che ricorda l'eccitazione sessuale? Ipocrisia? Ma sei serio? L'hai fatta fuori dal vaso, dammi retta.
    Luca Bargagna

  6. #76
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da Perlecano Visualizza Messaggio
    Penso che interpreterete le mie parole come una mera conferma dell'atteggiamento piagnone e vittimistico che attribuite sistematicamente a certe utenze di questo forum...
    io da quanto hai scritto più che quello ci vedo solo una piena e inevitabile conferma di come sia facile essere equivocati nella vita reale (ne ho avute già innumerevoli e a tratti dolorose conferme) così come a maggior ragione con questi strumenti
    il paragone con il '39 è nato da un onesto confronto di vedute in privato tra me e @snowaholic di cui mi sono fatto latore e che voleva essere solo (come ampiamente specificato) un tentativo di verifica di come certe dinamiche in seno al vp possano trovare coerenza per qualche giorno se non addirittura settimana anche in contesti circolatori molti diversi, naturalmente si potrebbe fare con annate molto meno interessanti ma permetterai che il meteoappassionato proprio in quanto non atarassico vada a guardarsi più facilmente carte di un certo tenore
    tentativo che naturalmente non aveva nessuna pretesa di paragone con l'inverno in questione e che a maggior ragione non aveva la minima pretesa di ipotesi deterministica a proiezione stagionale sulle sorti del mediterraneo
    se questo ha illuso dei poveri forumisti inermi sulle sorti gelide della stagione me ne scuso sentitamente, ma francamente mi pare che nessuno mi retribuisca ancora per illudere le persone o per sperimentare similpulsioni orgiastiche che onestamente mi auguro abbia visto solo tu
    io ho un bel pò di problemi, come tutti, nella vita tra cui quello di trovare un'occupazione se non permanente almeno sufficientemente retribuita nel mio complicato settore e quindi quando mi approccio a questo spazio con il desiderio di sperimentare sani momenti di serenità e condivisione di una passione comune
    come ho spiegato a Josh, che evidentemente ha rimosso facilmente, la mia presunta atarassia è prima di tutto un tentativo di non utilizzare questo spazio per riversare le mie frustrazioni ma per le ragioni di cui sopra, se questo lede la sensibilità di chi ha approcci diversi alla questione francamente credo non sia un ulteriore problema di cui debba farmi carico, specialmente visto e considerato che di etichettature generosamente distribuite da alcuni utenti io non mi sono mai fatto latore
    quanto all'estate 2003, l'ho ripetuto fino alla nausea e ribadito di recente nel td di radimonte, io non ci troverei nulla di strano che nei prossimi anni possa essere battuta, quindi mi pare che quelli che debbano accettare la questione siano altri tra i quali, per come lo conosco, @Piro non ce lo metterei proprio
    sull'accettazione placida, io sono vent'anni che faccio nel mio piccolo lotte ambientaliste e mi impegno rimboccandomi le maniche (per andare a pulire le coste quando non era ancora di moda, tanto per dirne una) per un approccio rispettoso, consapevole che l'uomo non ha ereditato la terra a suo uso e consumo
    eppure l'hanno scritto anche quello e ci hanno creduto per secoli, pensa un pò
    infine sul periodo caldo medievale, non mi straccio affatto le vesti qualora fosse stato meno caldo dell'attuale ma francamente ne io ne tu ne nesssun altro possono provare con certezza i livelli assoluti che le temperature hanno toccato a quella distanza considerando che sai molto ma molto meglio di me come sia facile persino con le serie storiche recenti produrre discrepanze rilevanti
    in proposito il noaa (non un sito antiserrista) ci racconta questo




    ma il punto è che non fa nessuna differenza quanto sia stato caldo o freddo, è stata un'altra oscillazione del olocene come ce ne sono state tante e come ce ne saranno ancora alla faccia di coloro che pensano che abbiamo raggiunto il punto di non ritorno verso l'atmosfera di Venere
    in ogni caso credo che il tuo punto di vista, come scritto prima, sia legittimo quanto il mio e credo sia anche condiviso da molti su questa piattaforma
    ragion per cui vedrò di farne tesoro per il futuro

  7. #77
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    Predefinito Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da marco85 Visualizza Messaggio
    infatti non ho scritto questo. Il discorso è che si da per assodato, almeno in una parte di esperti e appassionati o semplice visione dei media, che immettendo in tot di inquinanti si avrà un certo aumento commisurato di temperatura. E secondo me non ha senso. Se per qualcuno ce l'ha lo accetto e lo rispetto, ma per quanto mi riguarda non ha il minimo fondamento.
    Avevo intravisto nel tuo intervento quel nesso e mi sono affrettato a puntualizzare.

    GW, tematica controversa molto discussa e sempre più di attualità sulla bocca di tutti. Non mi addentro nelle spiegazioni perché non ho troppe competenze tecniche in materia, non sono climatologo, però mi sembra assodato che quanto la maggior parte della scienza ci diceva i decenni scorsi a proposito del riscaldamento globale ora si sta verificando.
    Negare il riscaldamento è impossibile, penso che quasi più nessuno sia di questo avviso.

    Gran parte della scienza concorda e converge sulla responsabilità dell’uomo in questo processo. Io da cittadino nel mio piccolo non ho le competenze tecniche per sostenere una o l’altra versione e quindi si deve far capo a chi ne sa.
    Anche lì una netta maggioranza degli studi ed enti accreditati conferma l’influsso umano.
    La parte che sostiene il contrario è minoritaria e anche se personalità di spessore come il fisico Rubbia (cui però era stato travisato quel famoso video), il fisico Zicchichi, o la guida alpina espertissima di valanghe Münter sono scettiche su questo processo, mi sembra strano che siano tutti gli altri e vari enti famosissimi a sbagliarsi.
    Per di più saranno persone fortissime nel loro campo, ma non sono climatologi. Sarebbe piuttosto da vedere quali sono i climatologi scettici.

  8. #78
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Ma che è successo da stamani?

    Avevo pregato (e prego ancora) di non giudicare. E' un mero sondaggio. Anche perchè nessuno è sotto processo, e non ne vale la pena.
    Quanto ad atarassie, preoccupazioni, panico, rabbia, frustrazione e quant'altro...sono soli modi diversi e filosofie di vita diverse. Quale di questi siano estremi dipende dal punto di vista personale.


    Citazione Originariamente Scritto da Dream Design Visualizza Messaggio
    Nella vita svariate cose non vanno come vorremo, in questi anni il clima e il tempo meteorologico, trattandosi di passioni comuni qui il riflesso è evidente nel malumore: mi fa timore, per esempio, già il titolo di questo topic e l'impostazione persa (non ne ho scelta nemmeno una, perchè non so neanche domani cosa possa accadere a me, figuriamoci al clima.), ma perchè il modo in cui si stanno affrontando le cose (vedi, per esempio, essere tacciati di atarassia, non si può sentire.) sta diventando estenuante e non si basa più su una vera sopportazione delle cose ma solo sui NUMERI: a quanti frega in realtà, se fra 100 anni il clima possa essere davvero messo in pericolo, ma SUL SERIO ? Ci si lamenta e si da troppo peso al giudizio degli altri su DEI NUMERI, non su quello che è veramente il Global Warming. A me quest'aria e questo atteggiamento cominciano a stancare, pesantemente.
    Chapeau da parte mia, condivido in toto. Ribadisco che è però un mio punto di vista personale (e di Dream) e che non pretendo (nè lui penso lo voglia) di elevarmi a esempio da seguire (anche se lo penso, ma ammettiamolo, chi di noi crede che il proprio modo di vedere l'argomento è il migliore?), perchè potrei essermi sbagliato.

    Rispondo alla parte in neretto: il titolo del thread è doppio.
    1. come ci approcciamo al GW
    2. Come vedete il futuro del clima italiano


    Non vedo perchè metterebbe timore: ognuno ha una propria visione scientifica ed emotiva della faccenda.
    Le risposte includono tutti gli scenari scientifici possibili (e si badi che ho parlato di GW, non AGW!) ovvero warming in accelerazione, warming in rallentamento, warming molto probabile e assenza di warming. Sono inclusi anche gli scenari: catastrofi climatiche molto più frequenti tali da causare gravi disagi; situazione non diversissima da oggi per fenomeni estremi (il che include anche l'ipotesi per cui aumenteranno ma resteranno talmente rari da non modificare gravemente la vita di sempre).
    Sul lato emotivo, la previsioni di catastrofi di per sè premette angoscia e preoccupazione; c'è poi la frustrazione o l'accettazione (che non è per forza atarassia, ma può assumere i contorni della malinconia o della rassegnazione fino al vero e proprio menefreghismo, alla constatazione che tutto sommato "i problemi veri della vita sono altri, non questi") per lo scenario in cui si suppone che i fenomeni estremi non aumenteranno esponenzialmente.

    Questo è quanto.

  9. #79
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Ma che è successo da stamani?

    Avevo pregato (e prego ancora) di non giudicare. E' un mero sondaggio. Anche perchè nessuno è sotto processo, e non ne vale la pena.
    Quanto ad atarassie, preoccupazioni, panico, rabbia, frustrazione e quant'altro...sono soli modi diversi e filosofie di vita diverse. Quale di questi siano estremi dipende dal punto di vista personale.




    Chapeau da parte mia, condivido in toto. Ribadisco che è però un mio punto di vista personale (e di Dream) e che non pretendo (nè lui penso lo voglia) di elevarmi a esempio da seguire (anche se lo penso, ma ammettiamolo, chi di noi crede che il proprio modo di vedere l'argomento è il migliore?), perchè potrei essermi sbagliato.

    Rispondo alla parte in neretto: il titolo del thread è doppio.
    1. come ci approcciamo al GW
    2. Come vedete il futuro del clima italiano


    Non vedo perchè metterebbe timore: ognuno ha una propria visione scientifica ed emotiva della faccenda.
    Le risposte includono tutti gli scenari scientifici possibili (e si badi che ho parlato di GW, non AGW!) ovvero warming in accelerazione, warming in rallentamento, warming molto probabile e assenza di warming. Sono inclusi anche gli scenari: catastrofi climatiche molto più frequenti tali da causare gravi disagi; situazione non diversissima da oggi per fenomeni estremi (il che include anche l'ipotesi per cui aumenteranno ma resteranno talmente rari da non modificare gravemente la vita di sempre).
    Sul lato emotivo, la previsioni di catastrofi di per sè premette angoscia e preoccupazione; c'è poi la frustrazione o l'accettazione (che non è per forza atarassia, ma può assumere i contorni della malinconia o della rassegnazione fino al vero e proprio menefreghismo, alla constatazione che tutto sommato "i problemi veri della vita sono altri, non questi") per lo scenario in cui si suppone che i fenomeni estremi non aumenteranno esponenzialmente.

    Questo è quanto.
    No tranquillo, ho preso solo in esempio l'enfasi con la quale magari é stato aperto il td e la stesura delle opzioni che danno bene l'idea di quello che volevo dire e dell'aria che gira, ma non ce l'avevo con te ! Anzi, tu non hai idea di cosa sta venendo fuori da questo topic, ti dovremo solo ringraziare Come ci approcciamo al GW

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  10. #80
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Come ci approcciamo al GW

    Citazione Originariamente Scritto da inocs Visualizza Messaggio
    Warming crescente sicuramente, e prevedo anche catastrofi secondo quanto spiegato da burian, quindi opto per la 1).

    In particolare, senza allargare l'ottica e allontanarmi dal nostro paese, temo che prima o poi avremo a che fare in Italia e nel Mediterraneo con regimi persistenti siccitosi di durata molto superiore a quelli che già sperimentiamo attualmente, con conseguenze severissime.
    Grazie della risposta. Ti quoto come esempio di risposta tipo

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