Ultima modifica di MeTeo72; 19/12/2019 alle 20:07
La controprova serve quando una tesi viene usata come dogma o principio, perché a quel punto la si considera come incontrovertibile.
Dire che la CO2 influenza le temperature è ben diverso da dire che negli ultimi 150 anni le temperature sono aumentate solo per le emissioni di CO2 umane.
Se poi questa tesi viene usata per investire migliaia di miliardi di euro e influenzare la vita di tutti, bisognerebbe essere sicuri di quello che si fa.
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Ora che siamo giunti a quota 50 partecipanti, proviamo a dare qualche provvisorio risultato :
- Il 94% crede che il futuro del clima italiano veda un warming, contro il 6% che vede uno stallo o al contrario un calo termico.
- il 32% dei partecipanti pensa che il warming proseguirà accellerando ulteriormente (il 34% di chi sostiene il warming)
- il 14% pensa che il warming proseguirà a ritmo costante (il 15% di chi sostiene il warming)
- il 48% pensa che il warming proseguirà ma a ritmo incostante, con possibili fasi anche di stallo o inversione di tendenza temporanee (il 51% di chi sostiene il warming)
Per quanto riguarda l'approccio emotivo:
- prevede catastrofi e dunque è angosciato/fortemente preoccupato il 26% dei partecipanti
- è frustrato ma non angosciato il 24%
- accetta la situazione il 34%
- non si pone la questione, non sostenendo l'idea del warming, il 6%
Il thread vedo che sta avendo lo scopo per cui l'ho ideato: costituire uno spazio di confronto degli approcci e di condivisione delle proprie posizioni. Inoltre sta avendo l'intento catartico che volevo, aiutando a sviscerare finalmente tutto ciò che di latente volevamo dire e tramite questo aprire al dialogo e (mi auguro) a un nuovo rapporto tra tutti noi utenti, al di là delle nostre idee/convinzioni.
Che continui così.
"Prevedo catastrofi" mi sembra un po' eccessiva come opzione contrapposta a "lo accetto". Ci vorrebbe una via di mezzo, "prevedo fenomeni violenti", "alterazioni impattanti"... mi sono sinceramente trovato in difficoltà a rispondere. Per catastrofe cosa s'intende, scenari simili al film "2012" o "The day after tomorrow" o un innalzamento medio del livello del mare in grado di creare seri problemi ad alcune città o zone?
sono d'accordo con Lou_Vall
aggiungo che in Italia molti non possono permettersi nemmeno i riscaldamenti in inverno oltre che i condizionatori in estate
La meteo come la viviamo è un lusso del benessere
Poi ognuno faccia le sue riflessioni
Ne ho parlato qui:
Anche per @MeTeo72:
Ultima modifica di burian br; 19/12/2019 alle 21:21
Aggiungo: il tema riguarda solo il clima italiano, non globale. Circa il livello del mare, le stime della NASA e dello stesso IPCC sono di massimo 1 m entro il 2100. Non ci vedo alcuna emergenza seria e irrisolvibile tale da causare disagi gravi, quindi non è contemplata almeno per l'Italia.
Il fatto è che se già abbiamo bisogno di unanimità significa che la scienza non sa dare una risposta univoca. Vale a dire che sulle questioni scientifiche il consensus dovrebbe essere al 100% perchè abbiamo di fronte un dato incontrovertibile, ma in ambito climatico non è così. Quindi bisognerebbe sempre avere l'umiltà di dire che forse è molto probabile che esista un effetto antropico apprezzabile, ma che bisognerebbe valutarne meglio l'entità. Poi è chiaro che sul principio di precauzione non si discute.
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