D'accordo su tutto, cito questa parte perché nel mio messaggio volevo ''punzecchiare'' proprio questo nervo, nel senso che all'interno delle correnti ambientaliste non capirò mai la convivenza tra allarmismi esagerati e schizzinoseria verso soluzioni nettamente più rapide della ristrutturazione ideologica ed economica totale, che richiede tempi più lunghi (e non è neanche così scontato che le soluzioni più sbrigative non possano tornare utili alle generazioni future, quindi anche nel caso di queste ultime non mancano la lungimiranza né la sostenibilità).
La tua assunzione che la capacità di assorbimento della biosfera sia inferiore a quella degli oceani è sbagliata, ad oggi le due grandezze sono simili, la biosfera è anzi preponderante, specie se vi includiamo il fitoplancton.
ResearchGate
Ma l'importanza della biosfera si vede anche dal ciclo annuale delle concentrazioni di co2 che variano di 4-5 ppm con il ciclo stagionale delle foreste boreali o con il fatto che le oscillazioni interannuali dell'assorbimento di anidride carbonica dovute al Niño passano prevalentemente dall'effetto sulla biosfera terrestre, come era stato discusso approfonditamente in questa discussione
Ma anche limitandoci agli oceani l'assorbimento della CO2 dipende dalla concentrazione del gas in atmosfera, non dalle emissioni, quindi se ad esempio le emissioni si dimezzassero non cambierebbe molto la capacità di assorbimento e le concentrazioni smetterebbero di salire. A lungo termine si avrebbe un effetto di saturazione e la capacità di assorbimento degli oceani tenderebbe.a zero, ma avresti guadagnato molto più tempo di quanto ipotizzi nel tuo ragionamento. E comunque ci sarebbe il contributo della biosfera.
L'acidificazione è uno dei problemi più gonfiati degli ultimi anni, dovremmo arrivare a livelli di anidride carbonica molto più alti di quelli attuali perché diventi rilevante.
Ultima modifica di snowaholic; 03/01/2020 alle 06:41
Le riserve potenziali di combustibili fossili sono enormi, ma quanto costa estrarle? Venti anni fa il petrolio costava meno di 20 dollari, adesso costa il triplo e gran parte degli aumenti di produzione recenti sono venuti da giacimenti che non sono competitivi a pezzi più bassi.
Al contrario il costo delle rinnovabili ha avuto una drastica riduzione nello stesso periodo, che ha portato i costi a livelli molto simili alle fonti energetiche tradizionali.
Ma se nei combustibili fossili è necessaria una continua corsa tecnologica per sfruttare giacimenti sempre più complessi, frammentati e remoti, le rinnovabili sono disponibili ovunque e l'unico vincolo è quello tecnologico, quindi questo trend è destinato a proseguire. Il maggiore ostacolo alla diffusione delle rinnovabili ad oggi è che richiedono investimenti molto elevati, quindi possono essere introdotte solo in maniera graduale e non sono adatte a supportare un rapido aumento dei consumi energetici come quello dei paesi in via di sviluppo, ma nei Paesi industrializzati le emissioni sono già in calo.
Il problema della teoria del picco del petrolio è quello di avere ignorato la variabile prezzo, se il prezzo aumenta aumenta anche l'offerta. A lungo andare però l'aumento di prezzo favorisce anche le alternative al petrolio, anche se serve tempo per trasformare un intero settore come quello dei trasporti.
Tutto questo ovviamente ignorando le enormi esternalità prodotte dai combustibili fossili in termini ambientali e di salute umana, se mettessimo anche quelli nel conto non ci sarebbe paragone.
Ultima modifica di snowaholic; 03/01/2020 alle 07:06
Cortesemente, mi spieghi da cosa dipende allora l'aumento della concentrazione dei gas in atmosfera se non dalle emissioni?
Ovvio che l'assorbimento della CO2 dipende dalla concentrazione ma all'equilibrio gli oceani assorbono esattamente come emettono. Dunque qualsiasi cosa che "artificialmente", come la combustione di fossili, produce CO2 in atmosfera ne aumenta la concentrazione. Se emetto 2 molecole di CO2 artificialmente al massimo solo una potrà essere assorbita, l'altra farà necessariamente aumentare la concentrazione. Altrimenti dimostrami il contrario.
Riguardo l'acidificazione io riporto ciò che si dice, volendo potresti pure linnkarci qualcosa su quanto sia gonfiato.
Il prezzo del petrolio dipende da tante di quelle variabili che ridurlo al semplice costo di estrazione è di una ingenuità disarmante. Il prezzo è aumentato perchè la domanda è mostruosa e continua ad aumentare. Nel momento in cui una qualsiasi rinnovabile diventasse competititiva il prezzo del petrolio di facile estrazione, che è ancora in quantità enormi, crollerebbe e sarebbe di gran lunga ancora più competitivo. Resta il fatto che ci sono settori per i quali non ho letto di una alternativa ai derivati del petrolio: di aerei, navi, ma anche tir a batterie per il trasporto di merci non ho letto nulla. NULLA. Ah certo, i biocombustibili...
Aggiungo: ho semplificato perchè da qualche parte ho letto fosse preponderante l'assorbimento degli oceani, forse perchè includevano anche il fitoplancton. Ma concettualmente non cambia niente. Facciamo 3 molecole di CO2 artificiali? Una all'oceano, una alla biosfera, l'altra va in atmosfera ad aumentare la concentrazione di CO2. Perchè banalmente se così non fosse ne gli oceani ne la biosfera avrebbero motivo di assorbire CO2.
Qualcuno mi mette qualche grafico con la previsione di CO2 in funzione degli scenari?
Stranamente non ne trovo.
E niente, non trovo nessun grafico recente sulle previsioni di concentrazione di CO2 in atmosfera.
Qualcosa del genere, non risalente a 20 anni fa però
in cui si vede come anche riducendo le emissioni la concentrazione aumenta comunque.
Davvero interessante ciò che dici sull'acidificazione.
Eppure è uno dei tasti su cui si preme di più quando non ci si può appigliare al warming disastroso.
Segno che spesso c'è molta ideologia più che scienza nelle dichiarazioni che si fanno al pubblico. Io non sono un negazionista per niente, ma mi piacerebbe che i divulgatori scientifici diffondessero scienza, non pseudoscienza adattata al volgo. Sarà per questo che anch'io non amo per nulla gli ambienti catastrofisti ambientalisti.
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