Al momento non conosco emergenze. Inoltre molte delle malattie tropicali esistevano già (come la malaria). Diciamo che potrebbe esserci oggi un maggiore terreno fertile, ma non è che prima non ci fosse. Le estati mediterranee sono da sempre tropicali, anche per le vecchie medie 51/80.
Dici?
Come i cambiamenti climatici influenzano e influenzeranno le malattie infettive - Medici Oggi
Qualche utente giustamente ha posto la questione se il GW porterà anche benifici all'umanità.A mio modesto avviso,sì ma solo alle alte latitudini.Per un siberiano,il GW è manna o poco ci manca.
Alle medie e mediobasse latitudini(in particolare,vale per una zona border line e già di base caldissima in rapporto alla latitudine come le lande mediterranee), occorre davvero un ottimismo della volontà smisurato per vederne.
Io sono scettico su possibili rischi. Che si diffondano insetti prima assenti e che veicolano patologie non costituisce un problema se si è capaci di affrontarlo.
Quando dico che "non vedo emergenze" non è da intendere che non ci saranno nuovi problemi, ma che questi saranno roba da niente se si saprà come affrontarli.
PEG o Pliocene, che faccia cioè freddo o caldissimo, basterebbe contenere i focolai di infezione e sviluppare nuove terapie o vaccini. Si è riusciti a ridurre innumerevoli infezioni, contenendole, non vedo perchè non possa avvenire domani con quelle nuove.
Anche perchè ci sono già esseri umani che vivono in aree dove sono diffuse le malattie tropicali, e le principali cause di infezione non sono il clima caldo, ma le scarse condizioni igieniche.
Beh,è tautologico ragionare così Qualunque problema è ridimensionabile se sai affrontarlo ma non per questo cessa di costituire un problema Gli uomini si adattano a tutto ma qualunque adattamento è di per sé gravido di problemi ed incognite. Non solo. Secondo me dai per scontata un'efficienza dei sistemi sanitari su cui sarei molto più prudente e meno ottimista,francamente,
"Basterebbe qua", "basterebbe là"...tutto facile a dirsi ma vedremo alla prova dei fatti. In generale no, non condivido questo ottimismo di stampo positivista nell'approccio al GW ma di questo abbiamo già parlato
Io invece lo ritengo un approccio corretto.
Qui un elenco di malattie infettive e le loro possibili correlazioni con il cambiamento climatico. Come si legge, le cose sono molto più complesse, perchè premesso che un mondo più caldo (ma non solo quello) favorisce la propagazione di vettori (insetti che veicolano i microrganismi), dall'altro non bisogna sottovalutare le capacità di contenere le infezioni:
https://www.infezmed.it/media/journa...2_3_2014_1.pdf
La prova dei fatti c'è già, volendo: interi paesi del mondo sopravvivono e hanno prosperato millenni nonostante queste malattie. Senza andare all'Africa subsahariana, pensiamo all'Africa Settentrionale o al Medio Oriente. Culle della civiltà.
Oggi siamo immensamente più sviluppati e capaci di allora, non credo ci faremmo mettere i bastoni tra le ruote più facilmente di allora.
Inoltre, l'uso di insetticidi in agricoltura elimina i problemi non solo per le colture, ma anche per la sanità pubblica. Il vero motivo per il quale è stata abbattuta la malaria dall'Italia fu proprio questo. Malaria che qui causava anche morte da millenni, e ha influenzato addirittura il nostro genoma: la maggior percentuale di soggetti portatori sani di anemia falciforme nel Mediterraneo (detta appunto anemia mediterranea!) è proprio il retaggio genetico della storica esposizione al Plasmodio malarico. Infatti i globuli rossi di chi è portatore sano tendono a essere più fragili, e visto che il Plasmodio contamina appunto i globuli rossi, li indebolisce ancor di più provocandone l'autodistruzione. Un po' come se dei terroristi entrassero in una casa che si regge a mala pena, e iniziassero a farci dei test con le armi. Va da sè che crolla uccidendoli.
Le cause del loro scarso sviluppo credo siano altre. In passato intere civiltà hanno prosperato in quelle condizioni (egizia, mesopotamiche, Maya, Arabi, Persiani, Israele).
Senza sviluppo poi sono esposti a pessime condizioni igieniche, che sono le vere cause delle epidemie o dei contagi.
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