Assolutamente. I livelli di anidride carbonica non hanno precedenti negli ultimi milioni di anni. Non ricordo adesso a quando bisogni risalire per leggere livelli di CO2 analoghi a quelli odierni, ma credo almeno il Pliocene (3-5 milioni di anni fa), ma forse anche prima.
Circa quanto il mondo si scalderà, non possiamo che scoprirlo vivendo. E' probabile anche altri 2° entro il 2100, ma chissà cosa ci riserverà il futuro. Forse è anche troppo. O forse no?
È vero che ci sono forti oscillazioni climatiche naturali, ma non è intelligente aggiungerne altre prodotte da noi.
Da quando l'umanità ha sviluppato l'agricoltura e si è organizzata in società complesse il clima è stato molto stabile, adattarsi a grossi cambiamenti climatici non sarebbe semplice. Oltre all'agricoltura, il cui adattamento porrebbe molte difficoltà, rischi di produrre migrazioni di massa, le città costiere rischiano essere sommerse dall'innalzamento del livello del mare, la conta dei danni potrebbe salire in fretta.
Al riscaldamento attuale di 2 decimi di grado per decennio non ci vuole molto ad arrivare su livelli preoccupanti, non tanto per la natura ma per la nostra specie.
In realtà anche gli ecosistemi adesso sono molto più fragili di qualche secolo fa, con gli spazi naturali frammentati in mezzo ad un ambiente sempre più antropizzato e molte popolazioni di animali e piante già in equilibrio precario, la migrazione delle specie verso climi più adatti sarebbe ostacolata.
Quindi in presenza dell'uomo moderno non ci si può nascondere dietro i cambiamenti naturali del passato, quei cambiamenti producevano stravolgimenti di enorme portata che mal si conciliano con l'esistenza delle nostre società moderne.
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Nessuno sta dicendo che l'uomo non sia responsabile di questo GW (in parte, quanta parte non lo sapremo mai per molti motivi). Nessuno, ne' io, ne' voi, ne' nessun altro, ha le prove che un riscaldamento del genere non sia mai avvenuto e che non siano avvenuti anche di peggio.
Il tempismo della formazione dei fiordi a partire dalla fine della ultima glaciazione (che non erano milioni di anni fa, ma una manciata di migliaia di anni fa) mi fa pensare che nemmeno nel breve periodo possiamo esserne cosi' tanto sicuri. Per questo dico che piano con i "mai successo prima d'ora" a meno che non forniate, con una frase tanto assoluta, un papiro certificato vero al 100% con tutti i cambiamenti di T da 4,6 miliardi di anni fa a oggi sul nostro pianeta. E questa non e' un'opinione, ma un dato oggettivo. Sul resto poi si puo' tranquillamente speculare ed e' sempre interessante. Basta che non arrivino i superlativi assoluti.
Come dico alla mia famiglia... "mai dire sempre e mai dire mai". Son due parole che non dovrebbero esistere
"You are not entitled to your opinion. You are entitled to your informed opinion. No one is entitled to be ignorant." (Harlan Ellison)
Di per se guardare solo il valore termico è riduttivo, perché miliardi di anni fa ad esempio la terra era un vulcano unico. Bisogna contestualizzare le concentrazioni di CO2 con il dato termico ma soprattutto la rapidità con cui è avvenuto questo cambiamento adesso, perché le oscillazioni sono su una scala temporale di milioni di anni, qua parliamo piuttosto di uno stravolgimento nel giro di pochi decenni, che proiettandolo su queste scale più grandi diventa quasi una cosa impossibile da rappresentare.
Mi riferivo alla media globale, in Europa ormai siamo in calo netto, anche se lento. Negli ultimi decenni il contribuito dell' aumento della popolazione alle emissioni è stato importante, la crescita demografica dei Paesi in via di sviluppo ha avuto un ruolo crescente.
Infatti su scala globale l'andamento delle emissioni totali e pro capite è stato sempre più divergente, prima crescevano rapidamente entrambi, poi le emissioni pro-capite si sono stabilizzate mentre la popolazione esplodeva.
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Non è che potremmo, saremmo proprio obbligati, dato che le risorse fossili non sono infinite. Specialmente tenendo conto di quelle facilmente estraibile, le altre più difficilmente raggiungibili non credo che saranno convenienti estrarle, se poi le tecnologie delle fonti alternative diverranno via via più efficienti e meno costose...
Sicuramente comunque con la fine dei combistibili fossili, chi ne uscirà bene saranno quegli stati che nel frattempo avranno investito nella conversione, gli altri... prenderanno una botta pazzesca.
Potrebbe venirne fuori un assetto politico molto diverso da quello attuale...
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Sui superlativi concordo e sono il primo ad evitarli.
Anche se non abbiamo la certezza che “non sono mai esistite così tante emissioni antropiche”, possiamo provare chiederci in quale altro periodo storico l’uomo ha avuto questo impatto sull’ecosistema globale, e per fare questo è sufficiente considerare un periodo di qualche decina di migliaia di anni. Non so... così a naso non mi risultano altri periodi in cui venivano sfruttate in questo modo le risorse fossili ad esempio, quindi a naso tecnicamente l’affermazione che “l’uomo non ha mai inquinato così tanto” non mi sembra molto lontana dalla realtà.
Inoltre il cosiddetto “onere della prova” spetterebbe a chi mette in dubbio l’opinione scientifica comunemente accettata.
Non sono sicuro di aver capito bene il tuo intervento, ma se ti riferisci al flusso diretto di calore in atmosfera da parte delle attività umane si tratta di un flusso irrilevante su scala globale (al più può avere piccoli effetti locali).
L' impatto antropico sul clima dipende dal cambiamento della composizione chimica dell'atmosfera che va ad alterare i flussi naturali di energia in ingresso e in uscita, che sono molti ordini di grandezza superiori a qualunque flusso di energia prodotto dalle attività umane.
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