Originariamente Scritto da
galinsog@
Non mi riferivo a te... comunque il problema è che in mezzo agli inverni che hai citato c'è il 2006/2007 che parte da premesse teleconnettive analoghe a quelle dell'inverno che stiamo vivendo: attività solare debole per avvicinamento al minimo,
QBO+ (tra l'altro penso che ai 50 hPa non riusciremo a chiudere il trimestre invernale sotto la neutralità e il cambio di segno definitivo sia rimandato all'esordio della primavera). Poi abbiamo avuto
ENSO+ debole ad esordio stagionale,
IOD autunnale +, circolazione dell'ozono stratosferico (Baldwin & Dunkerton) molto al di sotto dei valori medi stagionali e ben sotto, ad esempio, all'autunno 2017, che pure non era partito benissimo da questo punto di vista...
L'unica significativa differenza, risetto a 13 anni fa consiste nela presenza del cosiddetto "blob" atlantico (l'area di
SST++ in mezzo al Nord Atlantico centrale e nell'area di
SST sempre ++ a ridosso del Pacifico nordamericano), perché nell'autunno 2006 le anomalie in quella stessa area oscillavano su valori neutri/deb-. Di conseguenza siamo di fronte a una conferma o a qualcosa che assomiglia più a una conferma che a una disconferma... senza considerare che, probabilmente, esiste uno status di fondo della
NAO, veicolato probabilmente dalle SSTP (non solo quelle più superficiali) e dalle
SSTA che è molto diverso tra questo decennio e quello precedente...
Pertanto, se le previsioni statistiche sui cicli solari possono avere, una loro riuscita e possono rivelarsi performanti, come è spesso avvenuto con le tue, lo spingersi a preconizzare cicli di inverni favorevoli/sfavorevoli a blocking (o a condizioni di
NAO-/
AO--) come fatto da qualcuno in altri forum è un esercizio profondamente velleitario... come lo è fare qualsiasi previsione sulla
NAO
invernale partendo da quella autunnale (errore fatto da tutti, me compreso). Tra l'altro siamo di fronte a un periodo di
NAO++ invernale molto lungo ma, ad oggi, non certo eccezionale per durata, perché al momento è superato dal periodo 1987/2000 (che vide solo 2 trimestri invernali con segno
NAO prevalentemente negativo). Quindi sbilanciarsi su quanto possa avvenire nei prossimi anni, in sede
NAO, è estremamente prematuro...
Di certo nell'ultimo trenennio si è rafforzato il legame
NAO+ invernale-> anonalie termiche invernali + sull'Italia, ma probabilmente solo perché in periodo di global warming la frequenza e la portata delle anomalie termiche positive è maggiore su scala continentale...
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