Originariamente Scritto da
galinsog@
Non sarei però così drastico sul finale, a mio parere molto incide, sull'andamento attuale, anche la distribuzione delle anomalie termiche riguardanti le
SST oceaniche, che a sua volta può essere determinante sul modo in cui il
VP va a strutturarsi durante l'incipit del semestre freddo, insomma nel nel 2008, nel 2009 e nel 2012 avevamo anomalie delle
SST pacifiche ed atlantiche praticamente opposte alle attuali e su questa distribuzione credo che poco incidano 2 o 3 anni di
GW e nemmeno il fortissimo episodio
Enso+ del 2015/2016. Sono convinto che, qualora riemergesse una distribuzione delle anomalie oceaniche simile a quella di 10 anni fa probabilmente avremmo nuovamente un certo tipo di assetti circolatori e un determinato pattern di onde planetarie, la controprova in fondo l'abbiamo avuta con la breve fase
Enso-/
PDO- dell'inverno 2017/2018, che un po' faticosamente è sfociata nel
SSW con split del
VP in terza decade di febbraio... poi comunque il forte raffreddamento della statosfera è iniziato alla fine degli anni '80, è accelerato nei '90 e nella prima decade dei 2000 e poco centra (direttamente) con la situazione dei ghiacci artici... anzi sono persuaso che, se a fronte a una situazione stratosferica paragonabile a quella attuale ci fossimo trovati con la banchisa artica di 20 o 30 anni fa avremmo vissuto inverni molto più zonali e con VPT molto più forte di quelli che si sono succeduti dopo il 2013... per queste ragioni penso che qualora si affermi (e prima o poi succederà) una Nina di magnitudo e durata significativa probabilmente certi schemi, magari con nuove varianti, si riproporranno... è solo questione di pazientare...
Segnalibri