Tutto vero, diciamo che una frenata dell'AO su valori prossimi allo 0 o poco negativi tra fine seconda ed esordio della terza decade ci starebbe tranquillamente... come una successiva nuova riaccelerazione verso il 25/2... in ogni caso la frenata, stante l'attuale baricentro del VP, provocherebbe gli effetti sortiti dalle precedenti: nuovo repentino aumento dei gpt partendo dalle latitudini subtropicali dell'Atlantico nord-orientale, quindi veloce instaurazione di un pattern EuH, poi probabile dislocazione dei massimi pressori tra isole britanniche e scandinavia, nuova fase artica con obiettivo un punto x da collocarsi indicativamente tra Sicilia, coste libiche e Cipro... non credo che ci siano più i tempi, né le condizioni per avere una vera e propria situazione di blocking, tipo gennaio 2017 e a dire il vero non ci sono mai state, non essendoci opposizione termica sull'Europa nord-orientale.
Pronti per i 12z. Peggio di così non si può
Mi aspetto la solita dinamica "biella/manovella"... abbassamento del flusso zonale e FP che si porta nuovamente sotto il 50°N, poi ripartenza dell'onda planetaria pacifica con intrusione di aria calda verso l'Alaska, nuova frenata zonale, nuova divergenza della JS sulla metà occidentale del Nord-Atlantico con discesa di una saccatura tra Azzorre e Bermuda, nuova risalita di aria calda diretta dal Nord Atlantico orientale, fascia subtropicale, in prospettiva verso la Scandinavia (massimo calo dell'AO) nuovo impulso artico marittimo diretto verso il Mediterraneo orientale... poi nuova riaccelerazione del getto e altro giro di giostra, il copione stagionale imposto dalla troposfera mi pare questo e penso che ancora per qualche settimana non sarà stravolto...
Qualcosina sulle Alpi e poi tutti a casa.
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Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
Scusatemi, mancava il secondo tempo.
Il più bello.
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Des certitudes ? Il n'y en a qu'une: fièrement francophone.
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