E' pero' vero che non sembra al momento ci siano condizioni particolari in grado di imporre un cambiamento significativo , secondo me Galinsoga non ha tutti i torti…
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Ad esempio guardando le SST in area atlantica mi sa da situazione da NAO+, con anomalie positive in prossimita' dell'Islanda/Paesi Scandinavi, anomalie negative a ovest della Gran Bretagna e di nuovo positive sul Mediterraneo.
Ma nonostante quest'anno la AO sia a livelli stellari, praticamente l'opposto del 1963 (low), il VP riesce lo stesso ad essere sconquassato per poi subito dopo accorparsi, non vi è lo stesso problema dell'inverno 2015/2016 ove ribadisco che ci sono stati solo 2 scambi meridiani in quel tragico trimestre (31 Dicembre 2015 e 17-18 Gennaio 2016) e 0 a Febbraio 2016, mentre quest'anno il miracolo degli scambi meridiani avviene saltuariamente ma la sorte vuole che l'Italia ne sia sempre al di fuori poiché le disposizioni bariche non permettono al bel paese di essere raggiunto dal freddo.
Con una AO negativa avremmo avuto un VP non solo più instabile ma anche un NAO index <1, le teleconnessioni vanno spesso a braccetto, probabilmente un indice alternato fra neutro/positivo e neutro/negativo, anche perché con VP forte e FP confinato a 60 N tipicamente da AO+ vi è un forte rafforzamento delle correnti occidentali alle medie latitudini, westerlines, che alimentano gli anticicloni sub-tropicali che per il principio di Coriolis i sistemi di hp ruotano da W verso E quindi sono figure bariche che hanno bisogno venti occidentali e tra l'altro non si elevano perché il VP è troppo forte formando cupole anticicloniche confinate a medio-basse latitudini, tipo Febbraio 2014 e di conseguenza vi è una NAO positiva poiché il gap pressorio tra nord e sud Atlantico è fortemente condizionato dalle anomalie di pressione spaventose alla latitudine delle Azzorre che controbilanciano le anomalie pressorie sotto media del nord atlantico.
Io sono già stato quello che voi siete, ma non so se voi sarete, e dico a tutti, quello che io sono.
Diciamo che, qualora si realizzasse lo scenario da me prospettato (altro picco del NAM oltre i +2, forse addirittura vicino ai +3) dalla fine della prima decade di marzo potremmo essere di fronte a un bivio:
1. la troposfera riuscirà prima o poi ad imporre il proprio forcing, partendo dall'area Namias e a quel punto si potrebbe andare verso un FW early e di tipo MMW. In questo caso avremmo probabilmente fasi meridiane con contrasti accesi, tali da rendere possibile una circolazione invernale "fuori tempo massimo", il lascito però potrebbe pesare sul dopo, con una seconda parte stagionale in cui il pattern NAO- ereditato da un eventuale FW di tipo major, potrebbe tradursi in discese di aria fredda dirette in pieno Atlantico (oltretutto l'assetto iniziale del VP sarebbe propenso a facilitarle).
2. non cambierà nulla e il VP si destrutturerà gradualmente, a partire dall'alto, a quel punto assisteremmo a un FW di tipo tardivo (late) non in grado di mutare il pattern troposferico, per cui sostanzialmente la primavera (prima parte, fino ad aprile inoltrato) proseguirebbe sul binario dei primi 2 mesi dell'anno (AO sempre meno positiva ma NAO+). In questo secondo caso mi attenderei una stagione primaverile sostanzialmente monotona, poco piovosa e probabilmente calda, forse anche molto calda al Sud, dal momento che la NAO si manterrebbe positiva in una fase stagionale in cui la fascia subtropicale e tropicale africana tende a scaldarsi molto e molto velocemente, mentre la NAO tende a mantenere il gradiente latitudinale delle temperature.
Tendo a propendere per la seconda ipotesi, ma la realtà è che non ne ho la più pallida idea...
Ultima modifica di galinsog@; 07/02/2020 alle 12:52
Sicuramente sarebbe auspicabile una primavera piovosa, tenuto conto dell'avvicinarsi dell'estate
forse una passata piovosa giorno 14?
con Ecmwf e Gem sì
Gfs boh, ufficiale no, ens discrete
Ukmo boh
Se la primavera (meteorologica) inizia per convenzione il 1° marzo e se il NAM supera di nuovo di slancio la soglia dei +1,5 (addirittura nel termogramma del FuBerlin ieri comparivano valori di +3) ci scommetti che gli effetti andrebbero ben oltre l'inizio della primavera meteo? Non ci vuole molto a capire che se i forcing pacifici non ottengono risultati nemmeno con AO in discesa verso la neutralità e con condizionamento da NAM positivo in temporaneo allentamento... allora non c'è proprio niente da fare... Cosa ti aspetti con NAO a +2 e AO a +6? Il miracolo di San Gennaro? In questi giorni siamo arrivati al punto che, l'allentamento temporaneo della zonalità e le deformazioni subite dal VP sotto l'azione dell'onda troposferica nord-pacifica, sortiscono l'unico effetto di far riaccelerare il VP non appena queste azioni calano d'intensità...
Due volte in questa stagione maledetta siamo andati vicini a un MMW e ancora prima, a fine autunno, si è avuto un disturbo evolutosi in Canadian Warming... tutto questo non ha sortito effetto alcuno sullo stato del VP, né, dopo il 20 dicembre si è avuto un solo attimo con calo dell'AO verso una pur blanda negatività (manco un singolo giorno, una roba che non si vedeva, per oltre 45 gg filati, almeno dai primi due mesi dell'inverno 2006/2007, ma in realtà direi dal 1988/89)... Per cui di cosa stiamo parlando? Dell'intervento di qualche "Deus ex machina" in grado di raddrizzare la stagione? Se poi non si andrà verso un FW di tipo MMW (e ci sarebbero buone ragioni per scongiurarlo) la circolazione di questo semestre freddo è destinata ad andare avanti "di conserva" fino a inizio aprile se non oltre...
Ultima modifica di galinsog@; 07/02/2020 alle 13:14
Stampatevelo e leggetelo bene, tante volte.
Purtroppo se determinati aspetti non si conoscono sembra fantascienza, ma è esattamente così.
Tuttavia Gali, le variabili che sfuggono ai calcoli sono molteplici, quindi come personalmente ho scritto ieri sera, c’è l’aspetto del “coniglio dal cilindro” che non è ancora escludibile.
Che sia un inverno pacco ok ma è estremamente interessante per dimostrare che alcune tesi, non trovano sempre riscontro nella realtà.
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