Potrebbe essere, bisognerebbe verificare la traiettoria della particella d'aria, che non è esattamente quella delle isobare. Detto questo il problema ultimo è quello dei geopotenziali elevati e dell'origine e caratteristiche di partenza della massa d'aria. Da queste parti oramai siamo "abituati" ad episodi di questo genere, che negli ultimi anni si sono presentati con una certa regolarità.
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"no ma è un periodo movimentato, le soddisfazioni arriveranno per tutti"
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Sì, infatti, diciamo che alcuni di noi (a partire dal sottoscritto) si erano illusi che il Canadian Warming di fine novembre/inizio dicembre, fosse il segnale di un VP debole, almeno nella prima parte dell'inverno meteorologico, un po' come era successo nell'inverno 2017/2018 (AO negativa in dicembre, positiva in gennaio, nuovamente negativa in febbraio, anche prima del MMW con split), invece abbiamo dovuto ricrederci... anzi direi che siamo in una situazione di ESE freddo e VP strong nonostante il CW di due mesi fa...
Continua quella tendenza che qualche giorno fa ho battezzato "Biella + manovella"... e non vedo perché dovrebbe invertirsi prima della seconda metà di marzo, ossia quando la fascia subtropicale si sarà scaldata per davvero e quando la destrutturazione del VP in alta stratosfera sarà comunque a buon punto... insomma mi sa che i tempi per uscire da questa situazione saranno simili a quelli che occorsero nel marzo 1990 per "smontare" il "trisavolo" del VP di questo inverno... ciò non vieta che nelle fasi di allentamento del getto, che ci saranno, qualche saccatura non riesca ad arrivare fino alle nostre latitudini, ma saranno situazioni ancora fugaci, mi sa...
Secondo il mio punto l'attivita' solare cosi' basso e va' in neretto perché sappiamo bene che non sia un classico cicletto basso ma ben piu' altro, puo' influenzare benissimo i 50 km stratosferici dove il nucleo polare diviene piu' forte e i flussi caldi faticano molto di piu' ad aggredirlo e riscaldarlo. Potrebbe anche darsi che con l'indebolimento dello stesso per l'aumento dell'irradiazione solare fisiolgica, gli input fisici come le warm wave che s'inerpicano verso l'alto , potrebbero lasciare qualche segno piu' avanti, tenendo conto del ritardo di risposta ovviamente che hanno questi processi. Non riscatterebbe un inverno tale ma puo' dare qualche avvezione fredda.
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