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Risultati da 11 a 20 di 56
  1. #11
    Vento forte L'avatar di OssolanoSfaticato
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    26 gennaio 2006, avevo 13 anni, mai avevo pensato o creduto che a casa mia potessero cadere 83cm di neve in meno di 12 ore non guardavo modelli ne previsioni, quindi è stata una sorpresona, anche se ricordo che a scuola a metà mattina stavano pensando di mandarci a casa perché meteo swiss dava fino a 60cm sui fondovalle. Quindi le previsioni erano chiare, bastava guardarle

    ovviamente potrebbe rientrare nel "la più grande nevicata della mia vita"
    "la putenza l'è nagòtt senza el cuntroll"

    Lavoro: Breuil-Cervinia

  2. #12
    Burrasca L'avatar di paxo
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    Non sono uno che si segna le date quindi non so dire quando è successo, ma un po' di anni fa c'è stata una nevicata con sfondamento da ovest, 2-3 centimetri asciutti che si sono attaccati sui tronchi degli alberi e sugli oggetti esposti ad ovest. Ci sono state altre situazioni simili con garbino e fiocchi però di solito non accumula in queste situazioni. Poi la tardiva nevicata del 2016? Che da me portò un'imbiancata il 25 di Aprile e diversi centimetri a quote poco più alte. Anche le intensissime nevicate di inizio Marzo 2015 e la seconda di Gennaio 2017 mi hanno stupito anche se erano previste. Mentre in estate di solito ci sono sorprese negative, i lisci temporaleschi

  3. #13
    Vento moderato
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    La più grande sopresa è stata la sera del 13 dicembre 2001..avevo 8 anni..ricordo che sentivo un gran vento..mi affaccio alla finestra ed era una cosa pazzesca, mai visto nevicare con un vento del genere!! E che intensità.

  4. #14
    Vento forte
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    Predefinito La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    Oltre alla nevicata del 5 marzo 2016 che avevo esposto perché ho ricordi molto definiti, senz’altro si possono elencare come sorprese anche altri eventi:

    - 11 agosto 2003: Data simbolo per tante cose. C’è stata la combinazione tra isoterme in quota e tendenza favonica per far pervenire per la prima volta nella storia della scienza in parte del Canton Ticino e Moesa le temperature più alte mai registrate in Svizzera.
    Vissuto in prima persona perché fu proprio una cosa di queste valli. A livello ufficiale il valore manuale di 41.5ºC di Grono (10 km da qui nella valle accanto) in capannina è oggetto di piccole controversie, pensare che a qualcuno oltralpe non sta bene che il record è stato scippato alle blasonate città di Ginevra e Basilea che detenevano i precedenti con quasi 39ºC degli anni’20 e ogni tanto esce un comunicato news di revocare il primato da parte di qualcuno che evidentemente giudica senza conoscere i nostri luoghi a modo sensazionalistico e senza un approccio scientifico corretto (ho già sentito dire che il record “giusto” è quello di Ginevra, mentre quello di Grono è di “serie B”), poi però di fronte alla mie giustificazioni che sto per esporre non ho mai ricevuto risposte (e non parlo di confronti avuti in privato con qualcuno di tecnico che ci può stare, ma proprio comunicati usciti con gli strumenti moderni di comunicazione in pasto ai lettori).

    A livello statistico il precedente record è stato non solo superato, ma umiliato portando l’asticella più in alto di 2.5ºC. Tuttavia è fondata una relativizzazione del record in quanto Meteosvizzera aveva da subito affermato che in condizioni di stazioni automatiche il valore reale sarebbe corretto attorno i 40ºC/40.5ºC, ma anche in questo caso nessun altro evento in Svizzera potrebbe reggere il confronto (al limite solo i 39.7ºC di Ginevra del 2015 sotto correnti locali secche, e comunque se vogliamo fare i pignoli come si diverte qualcuno, lì è presente parecchio asfalto e la pista dell’aeroporto essendo una zona molto urbanizzata). Perché allora vale un giusto detto di Meteosvizzera: Sicuramente fuori dalla rete ufficiale ha fatto più caldo.
    Dunque la corsa ai record è proprio una cosa che lascia il tempo che trova.
    Mi dilungo un po’ perché quel record di Grono lo sento mio, ribadisco che i 40ºC sono stati verosimili in queste zone di fondovalle, perché oltre al valore controverso, io in giardino simbolicamente avevo letto quella cifra su un termometro all’ombra (dunque so da sempre che è stata una giornata incredibile), ma più scientificamente la mia stazione di riferimento automatica qua vicino aveva registrato 40.0ºC esatti e se vogliamo cercare ulteriori conferme, una stazione collinare 20 km a nord conteneva il gradiente adiabatico potenziale per quelle cifre, e a questa latitudine abbiamo altre rilevazioni fuori dalla rete di MeteoSvizzera oltre 39ºC (compreso Sondrio). Fu una situazione folle perché nessuna altra giornata nella storia poteva competere con quel picco, il secondo il 13/08 a me risulta “solo” 38ºC. Proprio un divario di gradi!
    Lo inserisco nelle sorprese proprio perché dalle cronache dell’epoca nessuno avrebbe mai previsto un evento simile e oserei dire che anche al giorno d’oggi sarebbe lo stesso (si parlava di generici 35ºC cosa che effettivamente avviene senza favonio più a sud). Già che ci siamo aggiungerei alla storia il 27/06/2019 in cui mai prima di allora si era pensato di avvicinarsi così tanto a quella folle giornata di agosto 2003, le isoterme in quota previste erano più forti e addirittura le previsioni automatiche si permettevano di mettermi 40ºC (non i bollettini che parlavano di 34ºC/38ºC). Tuttavia la favonizzazione non avvenne ai bassi strati e la storia fu riscritta solo oltre i 700 m di quota, ma li veramente eravamo ad un niente da un rovescio clamoroso...


    - Parlerei anche della nevicata del 27/01/2006 annunciata dalla stampa i giorni prima come “nevicata di raro tipo” per la configurazione in se.
    I modelli non avevano visto simili quantitativi e tra Meteosvizzera e il centro meteo televisivo non sapevano bene come mettersi d’accordo sulle previsioni di fronte a simili scenari, alla fine le nevicate arrivarono nella versione più abbondante.
    Ultima modifica di AbeteBianco; 11/01/2020 alle 08:49

  5. #15
    Vento fresco L'avatar di Presidente
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    Prima volta che vidi la neve, gennaio 1985, ero in seconda media.
    Altra sorpresa fu nella primavera penso del 2001, in un periodo in cui non ero in Toscana. Cielo di colore giallo sopra il mio paese e quelli vicini.
    Non avevo ben capito cosa fosse.

  6. #16
    Vento teso L'avatar di GiagiKarlo
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    Io di sorprese vere e proprie me ne ricordo poche ma proverò ad elencarle:

    25-28 novembre 2013:
    questa fu la prima ondata di freddo che provai a seguire da 3-4 giorni prima (avevo 9 anni) e fu in quella circostanza che imparai le parole "ASE e "stau", infatti vidi che venivano spesso ripetute negli articoli che descrivevano la possibile ondata di gelo in arrivo. Mi ricordo che il 25 pioveva e le previsioni triorarie automatiche davano alla mia città non più di 5-7 cm in due giorni. La mia mente di bambino sperò che fossero stati stitici ed in effetti così fu. La neve iniziò a cadere poco dopo le 19 con una temperatura, sulla mia vecchia PCE mal-schermata, di +2,1° ma non attaccò per un'ora e mezzo. Mi stavo già scoraggiando ma poco prima delle 21 arrivarono una serie di forti rovesci che imbiancarono tutto ed andai a letto felicissimo, con 2 cm papposi a terra e neve forte in corso. Mi svegliai la mattina del 26 alle 7 (sono un tipo molto mattiniero) e fuori ci saranno stati forse 40 cm, con neve senza vento (una rarità per Gualdo, dove non sono rare bufere con neve e raffiche fino a 90 km/h) ed a fiocchi giganti. La temperatura era di -0,2°. Continuò a fasi alterne tutto il giorno e la notte, così come la mattina del giorno seguente, ma il manto non crebbe tanto per via della temperatura vicina allo 0. Il pomeriggio del 27 successe una cosa spettacolare. Dalle 14 alle 18 nevicò fortissimo con fiocchi di 4-5 cm di diametro e temperatura intorno al grado. Nonostante questo il manto arrivò, in centro, a 55 cm di altezza che poi si scoprirà essere un record per novembre pluridecennale. Il 28 mattina caddero gli ultimi fiocchi ma la perturbazione se n'era già andata. Purtroppo allora non tenevo conto di minime e massime ma, a Palazzo Mancinelli (frazione di Gualdo posta a 3 km in linea d'aria da me, che di solito registra minima 2° inferiori), la temperatura il 30 mattina scese fino a -6,8°, un valore estremamente basso, mai più avvicinato nell'inverno seguente, il 2013-14.

    8 aprile 2015: l'ondata di freddo di quella Pasqua non la seguii, ma non avrei mai immaginato ciò che mi sarei trovato alla finestra la mattina dell'8 aprile, quando ormai gli albicocchi erano in fiore e di certo nessuno si aspettava la neve. Invece la dama ci fece un ultimo saluto, dopo un inverno di certo non esaltante, regalandoci 5-6 cm la notte tra Pasqua e Pasquetta. Mi alzai poco prima delle 8 ed aprii, come tutti i giorni, la persiana della mia cameretta. Non potei credere ai miei occhi, difronte a me c'era un paesaggio meravigliosamente bianco, alberi con foglie e fiori compresi. Comunque se è vero che la neve marzolina dura dalla sera alla mattina, quella di aprile non ci arriva alla mattina, infatti nel giro di 2 ore era tutto sciolto su strade e cortili, mentre permanevano ancora delle chiazze nel giardino. Sicuramente la nevicata aprilina che più mi ha sorpreso, anche perché l'8 aprile 2003 non ero nato.

    1 marzo 2018: non avevo mai visto prima d'allora il gelicidio, quella mattina mi toccò con una temperatura al suolo di -3° e pioggia battente. Le strade erano ridotte ad una lastra di ghiaccio e per tornare a casa da scuola (tornavo a piedi e dovevo fare una bella salita) scivolai parecchie volte, inzuppandomi completamente. Esperienza non molto piacevole, ma formante diciamo.

    4 gennaio 2019: diciamo che mi aspettavo la neve, dato che avevo seguito l'avvenzione fredda e sapevo che si sarebbero potuti sviluppare bei nuclei di ASE, che avrebbero potuto sfondare fin da me e così, in effetti, accadde. Ciò che non mi aspettavo fu di trovare 16 cm di neve in cortile, quando me ne aspettavo 7-8. Tra l'altro quel giorno dovevo svolgere un'attività di vendita delle arance i cui profitti sarebbero andati in beneficenza e lo feci, ma fu incredibilmente difficile ed incontrammo ben 2 camion intraversati sul ghiaccio nella parte bassa di Gualdo. Dopo la neve notturna, comunque, per tutto il giorno si alternarono buferette da stau a schiarite e quella fu in generale una delle giornate più divertenti della mia vita.

    3 giugno 2019: per finire ecco il temporale più forte a cui io abbia mai assistito. I due giorni precedenti c'era possibilità di temporali, ma il cielo era rimasto sempre sereno. Un po' infastidito da questa cosa il pomeriggio del 3 andai ad allenarmi (faccio atletica leggera) come ogni lunedì ed il cielo era abbastanza scuro, ma non mi sembrava così minaccioso. Intorno le 16:20 stavamo facendo alcuni esercizi sul prato quando iniziarono a cadere dei goccioloni e si sentì un tuono, ma il mio allenatore, pensando che fossero due gocce passeggere, ci fece continuare, ma quando la pioggia si fece un po' più forte ci rifugiammo sotto un tendone. A quel punto diluviava ma lui ci disse che dovevamo comunque provare i 200 m. Non l'avesse mai fatto. Ci recammo tutti alla linea del 200 sotto un diluvio con visibilità di 60 m ed infradiciati iniziammo a correre. La pioggia ci entrava negli occhi, tanto che io e gli altri corremmo ad occhi chiusi, aprendoli solo per non andare a sbattere l'un l'altro. Quando finimmo andammo tutti in una zona sotto le gradinate e lì mi feci venire a prendere. Tornando a casa vidi tutte le strade completamente allagate e continua a diluviare, anche con un downburst di quasi 80 km/h. Caddero 44 mm ed il rain rate massimo di 350 mm/h è tra i più forti di sempre.

    Spero che vi abbiano appassionato questi resoconti come ha appassionato me viverli nella realtà.

  7. #17
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    Mmmh non saprei...

    Per quanto riguarda la neve, probabilmente l’11 marzo 2004: non solo non se l’aspettava nessuno si aspettava una grossa nevicata a fondovalle ma si tratta anche di una con i maggiori snow rate che si ricordi per Trento: una roba inusitata, lo ricordo distintamente anche se avevo 7 anni. Più o meno 40cm bagnati.

    Per i temporali: 3 (o 4, non lo ricordo) maggio 2013. Dal nulla più assoluto parte un autorigenerante stazionario proprio sopra la mia testa in serata, la valle era illuminata a giorno dalle frequentissime fulminazioni, scaricò 80mm e più. Manco in luglio ste robe!
    Altra sorpresa il 9 agosto 2017: erano previsti fenomeni di forte intensità per via di un cavetto che transitava sopra aria molto calda: per 4 ore il finimondo, grandinate eccezionali devastarono l’intero territorio della provincia con chicchi come uova (robe inumane da queste parti) a più riprese. Transitavano celle spettacolari, e sempre con la stessa traiettoria.

    Tempesta Vaia: non tanto per la quantità di pioggia (prevista da giorni) quanto per i danni causati al passaggio del fronte: la sera del lunedì era un inferno, transitavano temporali a manetta con vento fortissimo e pioggia monsonica, ma la sorpresa vera fu la catastrofe forestale che si vide i giorni seguenti. Non avrei mai pensato che fosse possibile danni boschivi di quelle dimensioni.

    Di recente beh una bella sorpresa è stato il mese di novembre, con metrate di neve a quote relativamente basse. In particolare un episodio (mi pare intorno alla metà del mese) quando era prevista una scaldata con qn sopra i 1600m, ma che alla fine veniva mista fino al fondovalle dell’adige.

  8. #18
    Vento forte L'avatar di alaska63
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    La quantità di neve del 1985 e le temperature record negative raggiunte:avevo visto le previsioni che mettevano brutto e probabile neve ma mai avrei pensato alla quantità record e alle temperature record negative che si raggiunsero la notte fra il 6 e il 7
    Ciao papà...

  9. #19
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    Citazione Originariamente Scritto da GiagiKarlo Visualizza Messaggio
    Io di sorprese vere e proprie me ne ricordo poche ma proverò ad elencarle:

    25-28 novembre 2013:
    questa fu la prima ondata di freddo che provai a seguire da 3-4 giorni prima (avevo 9 anni) e fu in quella circostanza che imparai le parole "ASE e "stau", infatti vidi che venivano spesso ripetute negli articoli che descrivevano la possibile ondata di gelo in arrivo. Mi ricordo che il 25 pioveva e le previsioni triorarie automatiche davano alla mia città non più di 5-7 cm in due giorni. La mia mente di bambino sperò che fossero stati stitici ed in effetti così fu. La neve iniziò a cadere poco dopo le 19 con una temperatura, sulla mia vecchia PCE mal-schermata, di +2,1° ma non attaccò per un'ora e mezzo. Mi stavo già scoraggiando ma poco prima delle 21 arrivarono una serie di forti rovesci che imbiancarono tutto ed andai a letto felicissimo, con 2 cm papposi a terra e neve forte in corso. Mi svegliai la mattina del 26 alle 7 (sono un tipo molto mattiniero) e fuori ci saranno stati forse 40 cm, con neve senza vento (una rarità per Gualdo, dove non sono rare bufere con neve e raffiche fino a 90 km/h) ed a fiocchi giganti. La temperatura era di -0,2°. Continuò a fasi alterne tutto il giorno e la notte, così come la mattina del giorno seguente, ma il manto non crebbe tanto per via della temperatura vicina allo 0. Il pomeriggio del 27 successe una cosa spettacolare. Dalle 14 alle 18 nevicò fortissimo con fiocchi di 4-5 cm di diametro e temperatura intorno al grado. Nonostante questo il manto arrivò, in centro, a 55 cm di altezza che poi si scoprirà essere un record per novembre pluridecennale. Il 28 mattina caddero gli ultimi fiocchi ma la perturbazione se n'era già andata. Purtroppo allora non tenevo conto di minime e massime ma, a Palazzo Mancinelli (frazione di Gualdo posta a 3 km in linea d'aria da me, che di solito registra minima 2° inferiori), la temperatura il 30 mattina scese fino a -6,8°, un valore estremamente basso, mai più avvicinato nell'inverno seguente, il 2013-14.

    8 aprile 2015: l'ondata di freddo di quella Pasqua non la seguii, ma non avrei mai immaginato ciò che mi sarei trovato alla finestra la mattina dell'8 aprile, quando ormai gli albicocchi erano in fiore e di certo nessuno si aspettava la neve. Invece la dama ci fece un ultimo saluto, dopo un inverno di certo non esaltante, regalandoci 5-6 cm la notte tra Pasqua e Pasquetta. Mi alzai poco prima delle 8 ed aprii, come tutti i giorni, la persiana della mia cameretta. Non potei credere ai miei occhi, difronte a me c'era un paesaggio meravigliosamente bianco, alberi con foglie e fiori compresi. Comunque se è vero che la neve marzolina dura dalla sera alla mattina, quella di aprile non ci arriva alla mattina, infatti nel giro di 2 ore era tutto sciolto su strade e cortili, mentre permanevano ancora delle chiazze nel giardino. Sicuramente la nevicata aprilina che più mi ha sorpreso, anche perché l'8 aprile 2003 non ero nato.

    1 marzo 2018: non avevo mai visto prima d'allora il gelicidio, quella mattina mi toccò con una temperatura al suolo di -3° e pioggia battente. Le strade erano ridotte ad una lastra di ghiaccio e per tornare a casa da scuola (tornavo a piedi e dovevo fare una bella salita) scivolai parecchie volte, inzuppandomi completamente. Esperienza non molto piacevole, ma formante diciamo.

    4 gennaio 2019: diciamo che mi aspettavo la neve, dato che avevo seguito l'avvenzione fredda e sapevo che si sarebbero potuti sviluppare bei nuclei di ASE, che avrebbero potuto sfondare fin da me e così, in effetti, accadde. Ciò che non mi aspettavo fu di trovare 16 cm di neve in cortile, quando me ne aspettavo 7-8. Tra l'altro quel giorno dovevo svolgere un'attività di vendita delle arance i cui profitti sarebbero andati in beneficenza e lo feci, ma fu incredibilmente difficile ed incontrammo ben 2 camion intraversati sul ghiaccio nella parte bassa di Gualdo. Dopo la neve notturna, comunque, per tutto il giorno si alternarono buferette da stau a schiarite e quella fu in generale una delle giornate più divertenti della mia vita.

    3 giugno 2019: per finire ecco il temporale più forte a cui io abbia mai assistito. I due giorni precedenti c'era possibilità di temporali, ma il cielo era rimasto sempre sereno. Un po' infastidito da questa cosa il pomeriggio del 3 andai ad allenarmi (faccio atletica leggera) come ogni lunedì ed il cielo era abbastanza scuro, ma non mi sembrava così minaccioso. Intorno le 16:20 stavamo facendo alcuni esercizi sul prato quando iniziarono a cadere dei goccioloni e si sentì un tuono, ma il mio allenatore, pensando che fossero due gocce passeggere, ci fece continuare, ma quando la pioggia si fece un po' più forte ci rifugiammo sotto un tendone. A quel punto diluviava ma lui ci disse che dovevamo comunque provare i 200 m. Non l'avesse mai fatto. Ci recammo tutti alla linea del 200 sotto un diluvio con visibilità di 60 m ed infradiciati iniziammo a correre. La pioggia ci entrava negli occhi, tanto che io e gli altri corremmo ad occhi chiusi, aprendoli solo per non andare a sbattere l'un l'altro. Quando finimmo andammo tutti in una zona sotto le gradinate e lì mi feci venire a prendere. Tornando a casa vidi tutte le strade completamente allagate e continua a diluviare, anche con un downburst di quasi 80 km/h. Caddero 44 mm ed il rain rate massimo di 350 mm/h è tra i più forti di sempre.

    Spero che vi abbiano appassionato questi resoconti come ha appassionato me viverli nella realtà.
    Si sviluppano precocemente le nuove generazioni.
    Hai ancora 15 anni ma ne sai di meteo come quando ne avevo 21-22.

  10. #20
    Brezza tesa L'avatar di onlysnow
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    BARI JAPIGIA MT.21
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    Predefinito Re: La più grande sorpresa meteorologica della vostra vita

    Senza dubbio la nevicata a Bari dell' 8 aprile 2003: spettacolare!

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