Originariamente Scritto da
Perlecano
Gennaio sta per chiudere con un'anomalia di circa +1,0 °C sulla 1981-2010 in Italia, il tutto dopo un dicembre eccezionalmente mite (+1,9 °C: si pone al livello del 2000 e del lontano 1915, inferiore soltanto all'incredibile dicembre 1825): i primi due mesi dell'inverno vedono dunque un forte surplus termico sulla trentennale (un grado e mezzo circa). Come andrà febbraio? I primi giorni saranno mitissimi in quota (ma non solo: ormai l'astronomia fa in modo che non ci sia - specie nelle ore del dì - tutto il potenziale inversionale che si ha a ridosso del solstizio d'inverno), poi dovrebbe cambiare qualcosa (difatti la stanza dei modelli sta andando in fermento, come è anche giusto che sia in rapporto ai tempi di magra vissuti sinora, benchè non ci siano sfreddate eclatanti all'orizzonte, perlomeno per ora). Comunque sia, ecco l'anomalia termica degli ultimi 10 mesi di febbraio (dal 2010 al 2019):
2010: +0,2 °C sulla 1981-2010 su scala nazionale. Termicamente non "perfetto" ma con alcuni eventi notevoli, ad esempio le nevicate diffuse anche in pianura sull'Alto e sul Medio Tirreno (12 febbraio 2010 con Roma imbiancata).
2011: +0,5 °C. Piuttosto anonimo, con svariate fasi anticicloniche, relativamente mite ma lontano dall'essere eccezionale.
2012: -2,6 °C. Buran autore di un'ondata di gelo eccezionale (e di nevicate ancor più epocali per persistenza e accumulo finale su certi settori, Appennino orientale in primis), per mezzo di due differenti pulsazioni dalla Siberia che regalano un sottomedia estremo per oltre metà del mese. Gli ultimi 10 giorni vedono un cambiamento repentino e clamoroso: terza decade mitissima, con - tra l'altro - picchi favonici diffusamente eccezionali al Nordovest. (Che anomalia ebbe la prima quindicina del mese? Penso tranquillamente -6 °C dalla 1981-2010. Roba apoteotica). Precede un mese di marzo eccezionalmente caldo.
2013: -1,1 °C. Mite da nessuna parte in Italia, benchè il core delle anomalie fu mitteleuropeo; difatti le maggiori occasioni nevose (e una maggiore persistenza del freddo) si ebbero al Nord. Nessun parossismo gelido, ma vari eventi di media entità.
2014: +2,7 °C. Terzo mese di febbraio più caldo dal 1900, a dare il secondo inverno più mite di sempre. Dominio incontrastato dell'Atlantico basso, prima decade con anomalie estreme sui settori orientali e inferiori al NW, seconda e terza decade più democratiche. Picchi eccezionali di caldo, soprattutto al Centro Italia (Roma, Pescara, eccetera). Surplus pluviometrico molto ingente.
2015: 0,0 °C. Mese amato da molti meteofili del Sud Italia, anche se non fu omogeneo nemmeno al Meridione. Comunque nessuna zona vide un sopramedia termico marcato.
2016: +2,9 °C. Mese di febbraio più caldo in assoluto dal 1900. Brodaglia mite e umida senza soluzione di continuità (per concludere il terzo inverno più caldo di sempre), anomalie molto democratiche, sopramedia estremo anche in zone a bassa varianza (come la Sicilia).
2017: +2,2 °C. Altro mese mitissimo, brusco cambio di passo dopo il gennaio più freddo di questo secolo. Frequenti piogge nella prima metà, un po' di
HP occidentalizzata nella seconda quindicina. Precede un mese di marzo eccezionalmente caldo.
2018: -0,9 °C. Prime due decadi relativamente miti (specie al Centro-Sud), tardiva invasione del Buran a fine mese, con sinottica da manuale (carte che hanno sfruttato poco le potenzialità mostrate: vuoi per l'astronomia - primavera meteorologica incipiente -, vuoi per altre contingenze sfavorevoli) e diffusi picchi record di freddo per la terza decade.
2019: +1,5 °C. Prosegue la penuria precipitativa al Nord,
HP sempre occidentalizzata ma east-shiftata rispetto al freddo (per il Centro-Sud) gennaio, prima decade mite anche al Sud per scirocco, anomalie molto pesanti al Nord (specie in quota) tra seconda e soprattutto terza decade, "ventelli" favonici a più riprese al Settentrione, meno caldo altrove.
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