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Discussione: Il tempo di Istanbul

  1. #81
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Ens gfs mettono quasi all'unanimità neve (e manco pochissima) tra giovedì notte e venerdì sera.

    Gfs ufficiale e due spaghi non mettono precipitazioni se non minime. Per tutti gli altri c'è già possibilità di nevicata con accumulo over 3 5 cm anche se le temperature di partenza saranno sicuramente positive.

  2. #82
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    poco fa forte ma velocissima graupelata con 5 gradi.

    Virghe di neve bassissime che quasi toccano la collina di buyuk camlica cami e verso il nuovo aeroporto.
    Ad ankara ed eskisehir bufera, a bursa inizia a fioccare ora. A istanbul i giochi inizieranno dalla tarda serata di domani.

    Primo step: rovesci di pioggia mista a neve con momenti di neve pura e passaggio a neve pura dalle 3/4 di notte di venerdì. Se le precipitazioni resistono, possibilità di accumuli modesti o sotto ai 5 cm specie nelle zone alte.

    Secondo step: irrompono la -10 e la -35 a partire da sabato pomeriggio, con continua genesi di cumuli da Bosforo Sea Effect. Alcune mappe sono veramente impressionanti (20 mm/6 ore) più passano i giorni più aumentano l'entità del freddo e di conseguenza la potenza del BSE. Allo stato odierno, GFS 00Z mette una nevicata non inferiore ai 30 cm, contanto i massimi degli accumuli su quelle mappe colorate in teoria potrebbero esserci dalle 18 di sabato alle 18 di martedì anche 60/70 mm di precipitazione.

    Impressionanti anche le temperature: in quot a alcune ens si spingono quasi alla -45, al suolo con queste mappe si rischiano addirittura valori prossimi ai -10 al suolo, che vi garantisco che anche per una città nevosa e fredda come Istanbul è notevole.
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  3. #83
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    102-574GR.gif

    in modo particolare le mappe per domenica (4 giorni) sono davvero notevoli.
    Nota dolentissima: coprifuoco totale dalle 21 di venerdì alle 5 di lunedì. Quindi la vedrò da casa mia
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  4. #84
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Ma quindi sta tentando di compensare ciò che non ha fatto l'anno scorso... -45°C a 500 hPa possono bastare per sperare anche in qualche colpo di tuono, con il mare così vicino?
    Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"

  5. #85
    Tempesta violenta L'avatar di Knopflertemporalesco
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Francesco13 Visualizza Messaggio
    Ohi Leo, Quanto tempo!
    Come ti trovi in Turchia in questo periodo? Come vanno le cose?
    Ciao Francesco, dopo una lunga assenza mi sono ricordato che avevo aperto questo thread quasi un anno fa e l'ho tirato su per commentare live le nevicate. Dopo anni di discussioni, liti e pure invischiato in vicende mezze legali per lotte di competizione tra siti web, ho deciso di tirarmi fuori definitivamente dalla meteo.

    Nel 2017 ho vinto una borsa di studio per un master in diritto dell'immigrazione e mediazione interculturale a Tunisi, da li la mia vita è cambiata e ho iniziato a focalizzarmi esclusivamente sul Medio Oriente. Al mio rientro in Italia ho iniziato a lavorare in Astronomitaly: due giorni fa siamo finiti al TG1 (non so se qualcuno ha visto).

    Poi mi sono trasferito a Nicosia, Cipro, e infine dal febbraio 2020 mi sono trasferito qui a Istanbul, all'inizio dovevo vivvere a sisli, ma la casa che avevo preso era un monnezzaio ed un luogo dove alcuni dei miei coinquilini non si facevano il minimo problema ad assumere droghe pesanti o a fare i porci comodi loro. Sono scappato e ora vivo a 5 minuti a piedi da Piazza Taksim, davanti al Ghezi Park. Ogni giorno prendo il traghetto per andare nella parte asiatica dove ho affittato una scrivania in un coworking. Al termine del lavoro mi reco dietro al Gran Bazar nel mio shisha bar preferito.

    Con le restrizioni più intense hanno chiuso sia coworking che shisha bar, e le lezioni sono online. Sto passando molto tempo a casa mia, siamo in 26 e tutti studenti erasmus, sono diventato una spada in inglese e spagnolo a furia di consumare il wifi di casa. Ho dovuto imparare il turco perché qui se gli chiedi anche un banale "how are you" ti guardano come se fossi donald trump. Solo i negozianti del centro e dei bazar parlano inglese, perfino negli hotel è difficile trovare personale che parla un inglese decente.

    Ogni 2 mesi mi reco a Mardin, la città più bella della Turchia al confine con la Siria, il luogo più bello di questo paese, mi affascina perché si respira il Vero Medio Oriente, quello che ho trovato scendendo al confine fra Tunisia ed Algeria, o arrivando a un passo dalla Libia, nel campo profughi di Shusha, a un'ora di auto da Zarzis in Tunisia, nei pressi della nota località di Djerba. Istanbul èer me è diventato un posto quasi normale, città che ha il 70% di cultura e costumi occidentali e quel 30% di oriente che si trova negli shisha bar, nei bazar (comunque turistici, al contrario di quelli di Tabriz in Iran, Cairo o nelle medine di città come Douz in Tunisia, Tetouan in Marocco o le stesse medine di Mardin e Sanliurfa qui in Turchia, come quelle di Midyat o Dyarbakyr) e nei quartieri UNESCO di Balat, Fatih e Fener, all'ombra del liceo ortodosso, delle monumentali moschee di Fatih e di Solimano o nei vicoli della parte alta di Uskudar, dove TUTTE le donne girano con l'Hijab nero (il velo islamico che copre capelli e seno), lo Chador che copre tutto il corpo ad eccezione del viso o addirittura il Niqab, che lascia scoperti solo gli occhi (quello che viene erroneamente chiamato Burka, che è un velo tradizionale esistente SOLO in Afghanistan). E' facile imbattersi in una donna con il Niqab integrale e accanto un uomo perfettamente vestito all'occidentale con valigia 24 ore seduti accanto sul tram o sulla metro. Qui l'efficienza dei trasporti è paurosa, a mio modo di vedere superiore (e di gran lunga) a quella che ho trovato in Germania o Austria, pari a quella del Giappone. Sui mezzi c'è il wifi e si può caricare il telefono, si entra davanti (i controllori sono attentissimi) e si esce nelle due porte posteriori. NESSUNO sgarra o fa il furbo. Le multe per qualsiasi cosa sono severe, e non ultimo, qui in Turchia ho imparato fin dai primi giorni che c'è una frase fondamentale:

    I MURI POSSONO SENTIRE

    Non scherzano le persone che raccontano i fatti di questo paese e che non sono stati dei semplici turisti mordi e fuggi. Studiando relazioni internazionali e avendo amici da 100 paesi diversi, vi garantisco che l'aria è pesante. Molto pesante.
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  6. #86
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Tarcii Visualizza Messaggio
    Ma quindi sta tentando di compensare ciò che non ha fatto l'anno scorso... -45°C a 500 hPa possono bastare per sperare anche in qualche colpo di tuono, con il mare così vicino?
    io penso che già con valori vicini ai -38 a 500 hPa si possono formare temporali con TOP delle nubi a livelli ridicoli. Mi aspetto una serie di mini blizzard, come accadde anni fa durante Galatasaray Juventus.

    Sono curioso di vedere le temperature, il servizio meteo nazionale stima valori fino a -10 sulle alture antistanti Istanbul e addirittura -20/-24°C in Cappadocia e ad Ankara per l'inizio della prossima settimana.
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  7. #87
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Prima ad Ovest (Spagna) e adesso ad Est (Grecia e Turchia)...noi saltati chirurgicamente...


    S.S. Lazio 1900

  8. #88
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    lo 06z ha ritolto tutto, proprio come ieri, poi ritornato tutto tra 12z e 00z.
    Sono arrabbiatissimo
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  9. #89
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

    Citazione Originariamente Scritto da Knopflertemporalesco Visualizza Messaggio
    Ciao Francesco, dopo una lunga assenza mi sono ricordato che avevo aperto questo thread quasi un anno fa e l'ho tirato su per commentare live le nevicate. Dopo anni di discussioni, liti e pure invischiato in vicende mezze legali per lotte di competizione tra siti web, ho deciso di tirarmi fuori definitivamente dalla meteo.

    Nel 2017 ho vinto una borsa di studio per un master in diritto dell'immigrazione e mediazione interculturale a Tunisi, da li la mia vita è cambiata e ho iniziato a focalizzarmi esclusivamente sul Medio Oriente. Al mio rientro in Italia ho iniziato a lavorare in Astronomitaly: due giorni fa siamo finiti al TG1 (non so se qualcuno ha visto).

    Poi mi sono trasferito a Nicosia, Cipro, e infine dal febbraio 2020 mi sono trasferito qui a Istanbul, all'inizio dovevo vivvere a sisli, ma la casa che avevo preso era un monnezzaio ed un luogo dove alcuni dei miei coinquilini non si facevano il minimo problema ad assumere droghe pesanti o a fare i porci comodi loro. Sono scappato e ora vivo a 5 minuti a piedi da Piazza Taksim, davanti al Ghezi Park. Ogni giorno prendo il traghetto per andare nella parte asiatica dove ho affittato una scrivania in un coworking. Al termine del lavoro mi reco dietro al Gran Bazar nel mio shisha bar preferito.

    Con le restrizioni più intense hanno chiuso sia coworking che shisha bar, e le lezioni sono online. Sto passando molto tempo a casa mia, siamo in 26 e tutti studenti erasmus, sono diventato una spada in inglese e spagnolo a furia di consumare il wifi di casa. Ho dovuto imparare il turco perché qui se gli chiedi anche un banale "how are you" ti guardano come se fossi donald trump. Solo i negozianti del centro e dei bazar parlano inglese, perfino negli hotel è difficile trovare personale che parla un inglese decente.

    Ogni 2 mesi mi reco a Mardin, la città più bella della Turchia al confine con la Siria, il luogo più bello di questo paese, mi affascina perché si respira il Vero Medio Oriente, quello che ho trovato scendendo al confine fra Tunisia ed Algeria, o arrivando a un passo dalla Libia, nel campo profughi di Shusha, a un'ora di auto da Zarzis in Tunisia, nei pressi della nota località di Djerba. Istanbul èer me è diventato un posto quasi normale, città che ha il 70% di cultura e costumi occidentali e quel 30% di oriente che si trova negli shisha bar, nei bazar (comunque turistici, al contrario di quelli di Tabriz in Iran, Cairo o nelle medine di città come Douz in Tunisia, Tetouan in Marocco o le stesse medine di Mardin e Sanliurfa qui in Turchia, come quelle di Midyat o Dyarbakyr) e nei quartieri UNESCO di Balat, Fatih e Fener, all'ombra del liceo ortodosso, delle monumentali moschee di Fatih e di Solimano o nei vicoli della parte alta di Uskudar, dove TUTTE le donne girano con l'Hijab nero (il velo islamico che copre capelli e seno), lo Chador che copre tutto il corpo ad eccezione del viso o addirittura il Niqab, che lascia scoperti solo gli occhi (quello che viene erroneamente chiamato Burka, che è un velo tradizionale esistente SOLO in Afghanistan). E' facile imbattersi in una donna con il Niqab integrale e accanto un uomo perfettamente vestito all'occidentale con valigia 24 ore seduti accanto sul tram o sulla metro. Qui l'efficienza dei trasporti è paurosa, a mio modo di vedere superiore (e di gran lunga) a quella che ho trovato in Germania o Austria, pari a quella del Giappone. Sui mezzi c'è il wifi e si può caricare il telefono, si entra davanti (i controllori sono attentissimi) e si esce nelle due porte posteriori. NESSUNO sgarra o fa il furbo. Le multe per qualsiasi cosa sono severe, e non ultimo, qui in Turchia ho imparato fin dai primi giorni che c'è una frase fondamentale:

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    Wow.
    Mi sei sempre sembrato dirompente in quello che facevi ma in questi anni hai fatto il mondo! Poi ti occupi di un tema davvero delicato un un posto un po' "pesante"come dici tu.
    Massima stima. Ti auguro il meglio

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  10. #90
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    Predefinito Re: Il tempo di Istanbul

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    Ciao Francesco, dopo una lunga assenza mi sono ricordato che avevo aperto questo thread quasi un anno fa e l'ho tirato su per commentare live le nevicate. Dopo anni di discussioni, liti e pure invischiato in vicende mezze legali per lotte di competizione tra siti web, ho deciso di tirarmi fuori definitivamente dalla meteo.

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    Poi mi sono trasferito a Nicosia, Cipro, e infine dal febbraio 2020 mi sono trasferito qui a Istanbul, all'inizio dovevo vivvere a sisli, ma la casa che avevo preso era un monnezzaio ed un luogo dove alcuni dei miei coinquilini non si facevano il minimo problema ad assumere droghe pesanti o a fare i porci comodi loro. Sono scappato e ora vivo a 5 minuti a piedi da Piazza Taksim, davanti al Ghezi Park. Ogni giorno prendo il traghetto per andare nella parte asiatica dove ho affittato una scrivania in un coworking. Al termine del lavoro mi reco dietro al Gran Bazar nel mio shisha bar preferito.

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    Ogni 2 mesi mi reco a Mardin, la città più bella della Turchia al confine con la Siria, il luogo più bello di questo paese, mi affascina perché si respira il Vero Medio Oriente, quello che ho trovato scendendo al confine fra Tunisia ed Algeria, o arrivando a un passo dalla Libia, nel campo profughi di Shusha, a un'ora di auto da Zarzis in Tunisia, nei pressi della nota località di Djerba. Istanbul èer me è diventato un posto quasi normale, città che ha il 70% di cultura e costumi occidentali e quel 30% di oriente che si trova negli shisha bar, nei bazar (comunque turistici, al contrario di quelli di Tabriz in Iran, Cairo o nelle medine di città come Douz in Tunisia, Tetouan in Marocco o le stesse medine di Mardin e Sanliurfa qui in Turchia, come quelle di Midyat o Dyarbakyr) e nei quartieri UNESCO di Balat, Fatih e Fener, all'ombra del liceo ortodosso, delle monumentali moschee di Fatih e di Solimano o nei vicoli della parte alta di Uskudar, dove TUTTE le donne girano con l'Hijab nero (il velo islamico che copre capelli e seno), lo Chador che copre tutto il corpo ad eccezione del viso o addirittura il Niqab, che lascia scoperti solo gli occhi (quello che viene erroneamente chiamato Burka, che è un velo tradizionale esistente SOLO in Afghanistan). E' facile imbattersi in una donna con il Niqab integrale e accanto un uomo perfettamente vestito all'occidentale con valigia 24 ore seduti accanto sul tram o sulla metro. Qui l'efficienza dei trasporti è paurosa, a mio modo di vedere superiore (e di gran lunga) a quella che ho trovato in Germania o Austria, pari a quella del Giappone. Sui mezzi c'è il wifi e si può caricare il telefono, si entra davanti (i controllori sono attentissimi) e si esce nelle due porte posteriori. NESSUNO sgarra o fa il furbo. Le multe per qualsiasi cosa sono severe, e non ultimo, qui in Turchia ho imparato fin dai primi giorni che c'è una frase fondamentale:

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    Ciao knopfler, complimenti per la tua carriera e per l ottima descrizione di Istanbul e della Turchia che ci hai dato. Personalmente trovo Istanbul un posto unico al mondo, difficile da esprimere a parole. Penso che non basti una vita per coglierne tutte le sfaccettature, figuriamoci poi tutta la Turchia, che è un vero mondo nel mondo.
    Goditela finché ci sei, peccato per il covid che te la sta certamente limitando molto, e ti teniamo d'occhio come nostra vedetta d oriente Il tempo di IstanbulIl tempo di Istanbul
    Ps. Poi mi spieghi come hai fatto ad imparare il turco in soli 10 mesi, visto che io in oltre 10 anni sto ancora a livelli mooolto bassi Il tempo di IstanbulIl tempo di Istanbul

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