Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Riporto, per completezza, le medie invernali tra le varie stazioni di radiosondaggi prese in esame.
MILANO LINATE
- 850 hPa: 0,2°
- 500 hPa: -23,9°
- zero termico: 1630 m
UDINE RIVOLTO
- 850 hPa: -0,5°
- 500 hPa: -24,5°
- zero termico: 1469 m
BRINDISI CASALE:
- 850 hPa: 1,6°
- 500 hPa: -23,5°
- zero termico: 1870 m
Pertanto, esiste un gradiente longitudinale tra Milano e Udine pari a 0,7° a 850 hPa (Udine più fredda), e 0,6° a 500 hPa (Udine più fredda).
Ciò si riflette anche nelle anomalie dello zero termico, più basso a Udine di 160 m.
Mi devo correggere: ho ricalcolato le medie 81/10 di Linate, e risulta più alta di quanto avevo stimato.
Il gradiente latitudinale con Brindisi non è di 2,5°. Ma è 1,4° a 850 hPa e solo 0,5° per i 500 hPa. Più freddo per Milano, naturalmente.
Zero termico che differisce sempre di 140 m tuttavia.
Provvederò a correggere i precedenti interventi scrivendo le anomalie precise. Perdonatemi ancora.
Non sei il solo, ho fatto l'errore di calcolare la media errata per Milano delle temperature
PER TUTTI:
ho provveduto a correggere i dati. Le anomalie di Milano sono dunque meno nette rispetto a quanto sembrava. Per il momento, su tre inverni, 2 sono stati nettamente più caldi a Brindisi che a Milano.
Ricapitolo qui:
- gradiente Brindisi-Milano: 0,5° a 500 hPa; 1,4° a 850 hPa
- nell'inverno 2013/14 l'anomalia è stata maggiore al Sud Italia (gradiente aumentato: +2,3° contro la media di 1,4°)
- nell'inverno 2014/15 l'anomalia maggiore è stata a Milano (gradiente diminuito a +0,8° contro una media di 1,4°)
- nell'inverno 2015/16 l'anomalia maggiore è stata al Sud (gradiente aumentato a +2,1° contro una media di 1,4°)
Perdonatemi sentitamente, ma quando ho calcolato le medie erano le 2 di notte
Ultima modifica di burian br; 10/02/2020 alle 01:26
Concludo con il gradiente latitudinale Brindisi-Udine:
- 2,1° a 850 hPa
- 1° a 500 hPa
- 400 m per lo zero termico
E' evidente dunque come la posizione naturalmente a ovest di Milano compensi notevolmente la più alta latitudine (5°), al punto che Brindisi e Milano hanno differenze molto esigue rispetto a Udine-Brindisi.
Al tempo stesso la posizione esposta a oriente di Brindisi potrebbe ridurre ulteriormente le differenze con Milano Linate.
Questo discorso ovviamente vale considerando la media 81-10.
Vediamo come si è comportata Udine:
Medie.png Anomalie.png
Anche qui dicembre è stato sbalorditivo: è stato leggermente più caldo che a Milano e lo ZT è stato lievemente superiore, invece i geopotenziali sono stati leggermente più contenuti come pure la temperatura a 500 hPa.
è stato un mese estremamente anomalo, talmente caldo che faccio ancora fatica a credere che sia accaduto davvero: esso non è solamente il dicembre più caldo registrato dagli anni '80, ma è anche il mese invernale più caldo in assoluto ed ha letteralmente stracciato il febbraio 1998 (fermatosi a "soli" 3.8°C e 2301 metri per lo ZT; esso però conserva la decade invernale più bollente in assoluto, la sua parte centrale ebbe medie di 8°C e 3408 metri che risultano tuttora inavvicinabili). Il mese non ha avuto picchi elevatissimi, ma una costanza altissima, basti pesnare che lo ZT non era mai sceso sotto i 1800 metri (!!!). Per rendere l'idea, quel dicembre è stato leggermente sopra la media 1991/2019 di aprile per le temperature, ha avuto lo ZT degno di ottobre e geopotenziali a 500 hPa settembrini.
Dato che le medie dicembrine sono state praticamente uguali a quelle di Milano, non mi soffermo sui confronti perchè lo ha già fatto burian br.
Dopo una partenza terrificante, in gennaio l'inverno ha raddrizzato parzialmente la situazione; non abbiamo avuto nulla di eclatante, ma ha fatto freddo soprattutto nelle prime due decadi ed alla fine il mese è stato vicino alle medie di rfierimento scelte.
Rispetto a Milano gli scarti sono stati di -0.7°C ad 850 hPa, -1.4°C a 500 hPa, i gpt a 500 hpa sono stati più bassi di 18 metri e lo ZT è stato più basso di 149.
Il confronto con Brindisi vede -1.9°C, -3°C, -60 e -341 metri.
Febbraio è stato dominato dal flusso atlantico, come accaduto due anni prima; anche questo febbraio è stato piuttosto piovoso, mite e privo di vere irruzioni fredde (picco minimo di appena -3.1°C).
Nonostante le caratteristiche principali dei due mesi siano state le stesse, i due mesi non si sono equivalsi tra Udine e Milano come accaduto nel 2014: stavolta febbraio è stato più freddo di 1.1°C, lo ZT è stato più basso di 74 metri ma i geopotenziali a 500 hPa sono stati praticamente uguali.
Facendo il confronto con Brindisi, il divario diventa di -5.5°C ad 850 hPa, quello dello ZT si porta a -830 e quello dei geopotenziali a 500 hPa a -103; davvero una differenza molto importante.
Per quanto riguarda la stagione nel suo complesso, essa è stata ovviamente condizionata dal dicembre folle che non è stato controbilanciato; essa è stata molto calda come quella di due anni prima, con lo ZT e i gpt sono più elevati.
Dicembre, come detto prima, ha praticamente azzerato le differenza nord-sud per le stazioni prese in esame; si registrano differenza negli altri due mesi, in particolare febbraio è stato assai più mite al sud che al nord.
Alla fine le anomalie stagionali delle temperature ad 850 ed a 500 hPa sono state di 2.3°C e 1.8°C e quella dello ZT è di 522 metri; esse sono più basse rispetto a quelle brindisine, rispetto a Milano solo quella a 500 hPa è più bassa.
Anche in questo caso Udine ha avuto l'inverno più freddo, ma anche qua l'invrno è stato assai insoddisfacente.
Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota
Milano ha avuto lo zero termico più basso di Dicembre a soli 1732 m. Brindisi si è salvata grazie a una lisciatina fresca dai Balcani attorno all'Immacolata (-1,3° a 850 hPa) e l'ultimo del mese, con la bordata gelida dai Balcani che ha spinto lo zero termico fino a 926 m (la notte dopo gelò al suolo anche).
Qui a Brindisi non ho dubbi in proposito: l'inverno 2015-2016 è stato in quota il più caldo della storia, senza se e senza ma!
Non solo Dicembre è stato bollente (5,34° di media; praticamente è stata portata a termine la gravidanza del 2014, abortita a soli 6 giorni dalla fine) e primo assoluto tra i più caldi, ma lo è stato anche Febbraio. Un mostruoso Febbraio.
Viene così sfatato il mito degli ultimi inverni penalizzanti solo per il Nord: qui al Sud in quota non va affatto bene...
In conclusione, il 2015/16 possiede i mesi di Dicembre e Febbraio più caldi dal 1973 (almeno) nelle serie dei radiosondaggi di Brindisi. Il che lo rende il più caldo inverno (in quota) da decenni sul versante adriatico meridionale, ma presumibilmente lotta per i primissimi posti nel resto del Meridione.
Febbraio in particolare è stata l'apoteosi del caldo: una media a 850 hPa pari a 6° è roba del periodo 15-22 Aprile!
A 500 hPa la temperatura è stata quella tipica di fine Aprile
Le anomalie (mi concentro sulle temperature a 850 hPa di Brindisi) furono:
- +3,2° per Dicembre
- +5,3° per Febbraio (!!)
Fu qualcosa di folle.
Eppure, e qui veniamo forse a uno dei nodi del confronto, le medie al suolo (rispetto alla 81/10) di Brindisi furono le seguenti:
- Dicembre 2015: +0,4°
- Febbraio 2016: +2,8°
A fronte di anomalie termiche in quota eclatanti, al suolo le anomalie furono blande a Dicembre (un mese quasi in media) e a Febbraio staccarono a malapena +3 (incredibile da dire, ma non è neppure il più caldo della storia, anche se è al secondo/terzo posto).
Certo, le anomalie riguardano solo Brindisi, ma sono le medesime in Puglia, mentre per l'altro versante non so, ma per quanto sopra media non credo lo siano se non di 1° in più.
Ed è qui il "mistero" del Sud Italia: il warming invernale è solo apparentemente scarso perchè la maggior parte delle persone vive in pianura, e mancano comunità di montagna. E in pianura c'è qualcosa che limita i danni quasi a zero. Possiamo chiamarle inversioni (giocarono un ruolo fondamentale a Dicembre 2015), possiamo chiamarlo Mar Mediterraneo (che lima le termiche al suolo), ma fatto sta che la realtà è che il warming esiste anche al Meridione, ma è molto attenuato alle basse quote (in montagna Trevico, a 1100 m, nell'Appennino Campano, chiuse quei mesi rispettivamente a +3 e +4,5° dalla media, segno che in quota il warming è consistente).
Al Nord, invece, è probabile che mesi così miti in quota nel trimestre a minore insolazione si accompagnino ad anomalie maggiori anche in pianura. Inoltre l'esistenza di comunità montane numerose, nonchè di vette ben più alte del Sud, fa sì che il problema sia apparentemente maggiore perchè avvertito da più persone.
Tutto ciò però non vuol dire che chi è del Nord mistifica la realtà, perchè invece hanno ragione. Se qui il warming procede a passo spedito, al Nord corre come un maratoneta.
Ultima modifica di burian br; 10/02/2020 alle 01:14
non c'è nessun mito da sfatare, al netto del 15/16 (che comunque anche qua fa la voce grossissima), gli ultimi 7 inverni sono stati INDUBBIAMENTE più penalizzanti per il N che per il S, da dovunque la si guardi. che poi anche al Sud, nelle lunghe fasi di nulla, abbia fatto pietà a più riprese non c'è mai stat dubbio, solo qualche tuo corregionale pensa che la NAO+ porti inverni buoni al S, di fatto porta schifezze per tutti con qualche parentesi buona SOLO per il Sud.
Si vis pacem, para bellum.
Il mito (o forse è meglio dire l’idea) è che siano stati pessimi più al Nord che al Sud tutti gli ultimi sette inverni.
In realtà dipende dal punto di vista che si adotta:
- se ci si basa sugli episodi, allora sì, il Nord se l’è passata peggio in tutti gli inverni. Al Sud persino nell’orribile inverno 2015/16 ci fu l’evento significativo del Gennaio 2016;
- se ci si basa sulle mere medie aritmetiche di gpt e termiche, allora ci sono stati inverni nettissimamente peggiori al Sud (2013/14 e 2015/16 tra quelli visti finora, per esempio), e questo significa che ci sono almeno qualche inverno peggiore in quota al Sud piuttosto che al Nord, e dunque decade l’idea che tutti gli ultimi inverni siano stati penalizzanti più al Nord;
- se ci si basa sulla media complessiva dei sette inverni (includendovi appena si sarà concluso anche questo), allora potrebbe effettivamente essere così, ma lo scopriremo alla fine dello studio, anche perché non ho fatto il calcolo finale della media dell’inverno in corso nè quella complessiva
Io ho parlato di mito riferendomi al secondo punto: se si sostiene a livello di medie che ogni inverno dal 2013 sia stato peggiore al Nord, allora questo non è vero.
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