Evidenzio che tutti i motivi portati riguardano problemi che comprometterebbero l'uomo, non la natura.
Ma una volta dimostrato che i danni all'uomo saranno minimi se capace di adattarsi, a cosa ci si potrà appellare per decretare una catastrofe il cambiamento climatico? Alla natura?
Quel giorno sarà la migliore conquista per l'umanità nel dibattito climatico, perchè sposteremo il fuoco dall'uomo alla natura. Dall'impegno per una semplice equazione "costi-benefici" per noi, all'impegno solidale per il creato tutto.
Eppure, anche qui: la catastrofe sarà relativa, la vita sulla Terra resetterebbe il tutto eliminando l'uomo e ricomincerebbe da capo come ha sempre fatto nella sua storia. Stavolta la causa sarebbe anche l'uomo, che si porterà il peccato dell'aver innescato la morte di varie specie nella tomba. Una nuova variabile. In passato a far entrare nelle glaciazioni pare un ruolo lo abbia avuto il fitoplancton.
Ultima modifica di burian br; 19/02/2020 alle 20:28
Quanta filosofia però ragazzi...
Il riscaldamento estivo amplificato nella regione mediterranea è quello più problematico, tuttavia è un fenomeno transiente e se le emissioni vengono ridotte non siamo per forza destinati a continuare su questo trend; ad esempio con emissioni nette nulle le temperature globali rimangono costanti per compensazione tra la riduzione della concentrazione di co2 e il riscaldamento di equilibrio di quanto rimane in atmosfera , il pattern spaziale però cambia profondamente, mentre il riscaldamento dell'antartide e di diverse aree oceaniche prosegue le terre si raffreddano in particolare le estati dell'emisfero nord ( a sinistra) e della regione mediterranea, il problema a questo punto sarebbero prevalentemente fenomeni di lungo termine come l'innalzamento del livello dei mari che avvengono comunque in modo graduale, alla fine dipenderà parecchio dalla traiettoria che prenderanno le emissioni nei prossimi decenni.
tr.png
ci sono stime su quanti decenni ancora, indicativamente, dovrà proseguire un trend estivo mediterraneo con un "coefficiente angolare" simile a quello vistosi in questi ultimi 40 anni circa? mi riferisco a uno scenario di emissioni probabilisticamente a metà tra quelli più catastrofici (e forse poco verosimili) e quelli che vedono un futuro (più o meno lontano) a emissioni zero o quasi.
Sai, ogni frase gira seguendo un'onda che tornerà, perché il mondo è rotondità.
nello scenario rcp 4.5 fino verso il 2060, non appena le emissioni si riducono cala anche il trend nel mediterraneo.
Il trend nei modelli è comunque un po meno di quanto osservato fino ad ora che può voler dire sia che i modelli sottostimano (ed è possibile non mi aspetto che siano in grado di fornire il valore preciso dell'amplificazione estiva) o che ha ricevuto un extra dalla variabilità interna.
Ultima modifica di elz; 20/02/2020 alle 22:27
Segnalibri